In un'Inghilterra di fine '800, Alice Kirkland viene assunta dal frivolo conte di Bonnefoy come istitutrice per le sue figlie, Marguerite e Amelia. Dallo scontro tra mondi diversi, Alice finirà col trovare qualcosa di inaspettato: qualcuno che riesca a vederla per com'è fatta davvero.
(FrUk; Fem!England, Fem!America, Fem!Canada)
Forse un osservatore attento avrebbe potuto intravedere la scintilla che ogni tanto le balenava negli occhi, o il forte orgoglio nascosto nel contegno quando se ne stava con il nasino per aria.
Ma fin'ora nessuno era mai riuscito a capire che tipo fosse davvero; nessuno aveva mai visto oltre, e oh, Alice ne era sicura, l'uomo che aveva davanti era l'ultimo sulla lista che ce l'avrebbe mai potuta fare.

Piatti? Apposto. Tovaglia? Ok. Paella che cuoceva sul fuoco? Quasi pronta.
Lovino sospirò guardando l’orologio. Aveva programmato quella serata per settimane, all’oscuro dello spagnolo, e ora niente, nemmeno quel bastardo, l’avrebbe potuta rovinare.

Sul tavolino c’è un biglietto che non dovrebbe esserci e con mano tremante Ludwig se lo lascia scorrere tra le dita.
È scritto in italiano e lui non capisce una parola di italiano, non si è mai dato la pena di impararlo, nemmeno per amore di Feliciano. Forse è stata questa la sua colpa più grande, si dice mentre osserva quelle poche parole incomprensibili.

Lovino si trova sotto casa un certo spagnolo idiota che per qualche motivo si è messo a suonargli una serenata...

Portare Giorgio ad un Meeting della Nazioni Unite non può che essere istruttivo, pensa Liguria. Non può che fargli bene. Lo metterà in contatto con una realtà da cui è ancora escluso e forse il disordine di quelle Riunioni farà evaporare quelle balzane idee di Nazione Riconosciuta che Peter gli ha messo in testa.
-Ehi vecchio, guarda! Ho trovato un nuovo amico!-
-Oh, ma che bella cosa. Chi..?-
[Dalla Drabble II]
La vita in Casa d’Italia non è facile. Soprattutto se ad interrompere i pochi momenti di quiete sono un vecchio borbottante (Liguria) e un ragazzino dichiaratosi indipendente nel 1963 (Seborga). Poteva mancare la terza raccolta?
10 Drabble dedicate a questi due fuori di testa.
[Personaggi: OC!Liguria/Faber Vargas, Giorgio Vargas di Seborga, Feliciano&Lovino Vargas, Ivan Braginski, Antonio Fernandez Carriedo, Ludwig, Arthur Kirkland, Alfred J. Jones] [Accenni: GerIta. SpaMano]

Come al solito, Liguria sta rincorrendo Seborga.
Come al solito, Seborga sta scappando da Liguria.
Come al solito, Faber sta lanciando ingiurie in dialetto all’indirizzo di Giorgio.
Come al solito, Giorgio sta rispondendo a Faber per le rime.
-Torna qui e paga il Pinguino!-
-Ma io l’ho pagato!-
-La tua moneta in casa mia non vale!- [Dalla Drabble V]
La vita in Casa d’Italia non è facile. Soprattutto se ad interrompere i pochi momenti di quiete sono un vecchio borbottante (Liguria) e un ragazzino dichiaratosi indipendente nel 1963 (Seborga).
10 Drabble dedicate a questi due fuori di testa.
[OC!: Faber Vargas/Liguria] [RP: Fabrizio de Andrè] [Pairings: accenno di GerIta e SpaMano]

Sorrise tristemente; passare il proprio compleanno in solitudine non era il massimo, ma almeno avrebbe avuto il tempo di pensare a sé stesso.
Sbuffò in un singulto non appena l’idea gli sfiorò la mente: non era di certo quello che voleva, ma c’era invece un’unica cosa che in quel momento desiderava. Non si scartava e non era neanche impacchettata, tutt’altro. A volte sbraitava, spesso e volentieri lo insultava, ma era davvero la sola cosa che voleva.
Scritta per il compleanno di quel bastardo di uno spagnolo :D
[AntonioLovino][Romantico/Lemon][Tutti i personaggi sono maggiorenni, non miei e, comunque, non realmente esistenti, purtroppo ç_ç]

Nel '500, dopo la pubblicazione del dialogo "Prose della volgar lingua" di Pietro Bembo viene deciso che la lingua letteraria in Italia sarà il fiorentino trecentesco.
Ora tocca proprio a Bembo insegnare questa nuova lingua ai piccoli fratelli Vargas.
[chibi!Italia]

Infine Lovino socchiude le palpebre e sospira – Mi annoio-.
Qualcosa, qualcosa di pericoloso, luccica improvvisamente nello sguardo di Antonio, come se stesse aspettando solo quello.
_ Legata a Life as we know it_

"Non era passato poi così tanto tempo. Un secolo e mezzo, poco più, poco meno. Un secolo e mezzo di solitudine, un secolo e mezzo di casa vuota. Un secolo e mezzo di passi solitari che rimbombano. Un secolo e mezzo a dormire in quello che era stato il suo letto, magari tenendo stretto a sé uno dei suoi vestiti di quando era bambino. Un secolo e mezzo senza i suoi insulti, senza la sua voce petulante. Il secolo e mezzo peggiore di tutta la sua vita. "
Piccola spamano

Era opinione comune che Antonio fosse un uomo attraente.
L’opinione di Lovino, di conseguenza, era che l’intera comunità internazionale avesse totalmente smarrito ogni briciola di buongusto.
[Spamano]
[In fase di revisione!]

Spagna al tempo dell'Inquisizione va a rendere omaggio al rappresentante di Dio in terra, che non pare contento della sua condotta.
Spamano, PwP [Lovino Ooc per certi versi, spiegazioni all'interno]

Mentre uno dei suoi figli prediletti piangeva sulle macerie di Cartagine, lui rideva. Rideva e si faceva grande, e bello, di quella vittoria, sordo agli avvertimenti e ai presagi. Godeva e rideva, mentre suo figlio non riusciva ad ignorare ciò che aveva davanti. Al contrario di Roma, lui era lungimirante. Riusciva a scorgere, tra le ceneri della città di Didone, il futuro del padre. [Roma centric]

Fanfiction partecipante all'iniziativa "2010: a year togheter" indetta dal C.o.S.
Spagna era stufo. Irritato. Scocciato.
Erano anni che quella situazione andava avanti, senza che nulla si risolvesse: qualunque soluzione tentasse di trovare, lui la mandava a monte.
Francia, dannatissimo Francia.

Lovino ha preso una bella febbre, e Antonio deve prestargli le necessarie cure. Ma quale cura migliore dell’amore?