Edward Cullen e Isabella Swan.
Due nomi, infiniti problemi, poichè i due non riescono a stare nella stessa stanza per più di pochi minuti; resistere all'impulso di litigare è impossibile.
Cosa succederà quando saranno costretti a trascorrere qualche giorno nello chalet dei Cullen insieme ad Alice, Jasper, Emmett e Rosalie? Cosa succederà quando si ritroveranno bloccati in casa a causa di una tempesta di neve, soli soletti? L'unica alternativa è cercare di andare d'accordo e cooperare, certo. Ma ce la faranno?
Questa storia è nata da una collaborazione con Love Today.

Quando Teddy trascorreva qualche giorno a casa Potter, durante le vacanze estive o di Natale, dormiva sempre nel letto di James.
Perchè essere un adolescente omosessuale represso fa ancora più schifo, quando tuo fratello è amico per la pelle della tua prima, mastodontica cotta.

Bella: A-ah! Sei Paperinik!
Edward: Posso morderla? Signora regista, posso morderla?!
Parodia dedicata alla saga di Stephenie Meyer, scritta con l'affetto di una lettrice.

Blaise convince Draco ad accettare una scommessa particolare con Theodor Nott.
Dall'altra parte Ron fà la stessa scommessa per conto di Harry, in palio 100 galeoni e il loro amore.

E tu, e tu, Draco, ogni volta sei li, a sorridermi, come immagino potresti fare…ecco..come fai adesso… L’amore era quando ti amavo…Ma tu non capisci…sai cosa…sai cosa non capisci? Non capisci che eri, sei e sarai…poi chissà…se oltre alla morte io potrò amarti come faccio e ho fatto, e se la morte vuole essere sfidata io lo farò….perché sei tu, Draco Lucius Malfoy. Perché Ti amo.- Mi guarda stralunato. LA sua mano ancora stretta dalla mia, sul mio petto. Lascio la presa. Ma lui no. Il silenzio regnò per tanto tempo, ma i nostri occhi si guardano. Si osservano. Si vedono per quella che sembra la prima o l’ultima volta. Una volta qualsiasi, allora. -L’errore più grande che io abbia mai fatto, è stato quello di aver paure della Morte…Avevo paura che ti portasse via…Ma l’amore può toccarci solo una volta. Solo una.- Se ne va. Lasciandomi a contemplare la Luna, che veniva nascosta da nubi scure. Sorrido, notando l’incavo delle mie dita bruciate, e il mozzicone della sigaretta per terra, spento.