Butch si toccò il cuore: i battiti erano nulli,accompagnati dal suono confuso del silenzio di cui si era sempre circondato fino a quel momento.
Il progetto era terminato,un nuovo inizio aveva posto le sue radici in lui e i suoi fratelli.
L'unica cosa che lo legava al passato,oltre che alla sua discutibile e vigliacca debolezza,era lei.
Lei.
Doveva liberarsene ad ogni costo.

Inizia il semestre per tutti, sia per la Shibusen alta: bellissima scuola, rinnomata e frequentata dai più egregi studenti; sia per la Shibusen bassa: sede staccata e in decadenza, ritrovo di bulletti e teppistelli che non hanno niente di meglio da fare che stare in strada. Cosa accadrebbe se questi due luoghi, marchiati da un odio reciproco, si incontrassero? La legge della matematica dice che due rette parallele non si incontreranno mai... Ma se dovesse accadere? Cosa succederebbe?

Soul Eater Evans,famoso compositore,si ritrova a lavorare sulla colonna sonora di un film con Maka Albarn,rampolla di un famoso regista.
A primo impatto Maka sembra fredda ed insopportabile,ma c'è un motivo che la porta a comportarsi così?
E Soul,oltre che a provare un forte bisogno fisico di averla,riuscirà ad interessarsi davvero a lei?
Comportarsi così sarebbe davvero poco cool...

“Ti pare? Ammalarsi durante la gita di classe, così non puoi scorrazzare per i corridoi di notte?”

Si aggrappò alla camicia rossa del ragazzo, abbassandolo alla sua altezza: “Ubriaca e fatta, sì, ma sono me stessa”.
Lo sguardo lucido di Maka stonò magnificamente in quello scrosciare di droga, e Soul le strinse la vita, portandola contro il suo petto.
“Non qui”, le sussurrò allora, e lasciò che fosse lei a trascinarlo.
Inciampò nei suoi stessi piedi, tanto che Maka fu costretta a togliersi le scarpe, ed aprì la porta di uno sgabuzzino buio in mezzo ad un corridoio silenzioso.
Cancellate il mondo creato da Ohkubo per immergervi nell'oscurità di una Death City sconosciuta, dove vigono le regole della violenza, della droga e del sesso.
[Fic scritta a quattro mani, di Mimi18 & Aki_Penn]

La maglietta bianca era appiccicata al suo petto, aderiva perfettamente, avrebbe dovuto chiedere a Maka il permesso di usare la sua doccia.
“Sì?”
I pensieri di Soul si azzerarono sentendo la voce resa nasale dal citofono di Maka. Boccheggiò per un attimo indeciso, mentre una goccia di sudore cadeva dalle sue tempie per finire lungo il collo e, infine, nella sua maglietta.
Prese un altro respiro, sperando di non fare la figura dell’idiota. “Sono Soul”.
(Soul/Maka - Soul è di ritorno dopo otto anni a Death City, dove ha lasciato Maka e i suoi sentimenti per lei. Rivederla, riporterà a galla emozioni mai sopite e parole che troppo volte non sono state dette).