"Era un ragazzo mai visto, aveva un'aria da menefreghista, sedeva su un'antica sedia di legno con le gambe incrociate sul tavolo, i suoi occhi profondi riuscivano a mettere in soggezione anche con un solo sguardo, quel tipo di ragazzi che lui odia."

Attenzione, il rosso di questa storia non è dovuto a scene a sfondo sessuale, tutt'altro: è dovuto alle tematiche delicate trattate in questa storia.
Se non piace il genere, non leggete
Slash M/M.
"Colui che indossava una fredda maschera d’indifferenza, solo per non permettere agli altri di scalfire il suo cuore così fragile. Era tipico di noi essere umani: dimostrarsi forti, quando in realtà tutto ciò di cui abbiamo bisogno è una spalla su cui piangere.
Colui che ha protetto le persone che amava, diventando un mostro. E io, di quel mostro, ne ero innamorato.
Il suo nome? Toby.
Il mio nome? Alexander."
Spero vi piaccia :)

IMPORTANTE! Storia sospesa fino a data da decidersi. La continuerò e la finirò, promesso, ma ora come ora non riesco proprio a seguirla.
Storia d'amore gay. Don't like, don't read.
Davide e Federico, compagni di classe in terza liceo, ancora non sanno cosa il destino riserverà loro. Peccato solo che il Destino qui, si configuri principalmente come la materia più odiata dopo il latino: la matematica.
I pomeriggi di ripetizioni cominciano e...
Dalla storia: "Il pomeriggio arrivò molto in fretta, e finalmente sentii suonare il campanello. Corsi alla porta e la aprii senza neppure controllare che fosse lui, visto che c'erano davvero pochi pazzi ad avventurarsi fuori con quel tempo.
Era lì, davanti alla soglia, uno strato di neve sui capelli sempre perfetti e biondi, un sorrisone a trentadue denti a illuminargli il viso. Mi avvicinai a lui, lo abbracciai e gli diedi un leggero bacio sulle labbra per salutarlo: - Ciao, amore. -
Arrossì leggermente alle mie parole. Ci succedeva sempre quando ci chiamavamo a quel modo. - Ciao anche te, scemotto. -"

Disclaimer:i riferimenti a luoghi e/o persone sono puramente casuali. I personaggi fanno parte della mia opera.
La luna era alta nel cielo, chiara, bella e malinconica.
Si stagliava fiera e maestosa sullo Stretto di Messina e il suo riflesso rischiarava gli ambienti, anche se le luci arancioni dei lampioni ne dimezzavano la bellezza.
[...]
Jacopo si guardò intorno: a quell’ora tarda, chi voleva incontrare?
Chiuse gli occhi e sospirò, auto insultandosi per aver ritardato anche quella volta.
Aveva tirato troppo la corda con Daniel e adesso era stato piantato per l’ennesima volta, anche se era una conseguenza diretta del suo ennesimo ritardo.
[...]
Daniel aveva vissuto i tre mesi immerso nei libri per non pensare al rimorso di quel pomeriggio che l’aveva lentamente divorato e reso ancora più apatico del normale. Lui che solitamente rimaneva impassibile anche al fatto più eclatante, era rimasto turbato dalla reazione di Jacopo, condizionandolo in modo più o meno permanente.

L'equazione di Dirac afferma che se due sistemi vengono a contatto per un periodo di tempo, anche se poi vengono separati continuano ad influenzarsi a vicenda, per cui non possono più essere considerati come due sistemi distinti. Lorenzo e Damiano sono due sistemi che, pur a chilometri di distanza, continuano ad essere impercettibilmente incastrati insieme, come avevano previsto o temuto fin da principio:
"Cosa ne sarebbe stato di quella felicità, quel desiderio?
Sarebbe arrivato il dolore del ricordo, prima o poi, a travolgerlo quando meno se lo sarebbe aspettato, trovandolo nudo e indifeso, in lotta contro un istinto a cui non aveva dato ascolto. E avrebbe passato i giorni in riva a quel mare insondato che era la sua coscienza a rinfacciarsi il coraggio mancato di dire no: a se stesso, a Damiano, alla felicità, al formarsi di quei ricordi che avrebbero annientato ogni nuovo presente nell'insostenibile confronto con il passato. Mai nulla e nessuno gli avrebbe dato ciò che era capace di dargli Damiano con un semplice battito di ciglia. Mai nulla e nessuno gli avrebbe impedito la sofferenza per un'ennesima, definitiva perdita."
PS titolo modificato in nome di un'antica promessa fatta a LadyDepp :)

Girando il viso vide il ragazzo, il demone, che tanto odiava. Odiava il suo modo sexy di starsene li per i fatti suoi, odiava il modo in cui distratto guardava fuori dalla finestra, odiava come la sua t-shirt nera aderiva così perfettamente al petto scolpito, odiava il modo in cui i pantaloni di pelle mettevano in risalto le sue gambe snelle e possenti e, spostando il viso sul suo inguine, poté vedere che oltre a mettere in risalto le gambe, c'era anche qualcosa di più...
'No! Adrian! No! Ricorda cosa ha fatto! Cavolo, odio il suo modo di trasudare sesso da tutti i pori!'

"Siamo ombre. Pesci senza branchie. Ingenuamente soli. Perché se qui ci fosse anima viva io e te non ci ameremmo. O per lo meno lo faremmo in silenzio.
Ma non ti dirò mai addio. No Lorenzo. Non lo farò mai. Perché queste mani hanno bisogno del tuo viso per non sentirsi vuote.
Quindi toglimi il respiro. E ripeti con me: Damiano ti voglio"
Due ragazzi che nonostante tutto e tutti non possono che essere irrimediabilmente, inguaribilmente attratti l'uno dall'altro. E poco importa che il mondo li conosca come semplici amici eterosessuali, loro sanno che non c'è amore o ragazza che li possa dividere. Poco importa che i loro sentimenti rischino di ucciderli: basta abituarsi. E' come vivere sottacqua: bisogna sviluppare le branchie, oppure abbandonarsi.

In quello che sembrava un pomeriggio qualunque, Alex trova nella cassetta della posta un pacchetto. Al suo interno ci sono sei DVD.
Nessun indirizzo. Nessun mittente.
La curiosità lascia il posto allo sgomento quando, inserito il primo dischetto nel lettore, il viso di Tommy compare sullo schermo.
Il viso del suo migliore amico... lo stesso che pochi giorni prima si è tolto la vita.
Nella storia saranno affrontate tematiche quali: il coming out, l'omofobia e, naturalmente, il suicidio. Ci saranno violenza, contenuti forti e qualche lemon, quindi se non ve la sentite, non leggete!
La modalità del racconto è ispirata al romanzo "13" di Jay Asher, anche se il contenuto sarà totalmente differente.
Buona lettura a chi vorrà spendere pochi minuti per questa pazza idea e magari dirmi cosa ne pensa.
[Prima Classificata al Contest a Turni "Autunno Originale", indetto da Faejer sul Forum di EFP]

“Che stai facendo?”
“Ti stringo.”
“Perché?”
“Ti stringo, così spremo via il dolore.”

Montréal, 1277
I giovani Damien e Jean vivono un amore segreto, un amore per cui Jean verrà condannato a morte.
Dieci anni dopo, Damien è diventato cavaliere. Ha giurato fedeltà al suo re, si è ripromesso di dimenticare quell'amore e di espiare il suo peccato. Finché non si ritrova di nuovo a guardare in quegli occhi che, ogni notte negli ultimi dieci anni, hanno tormentato i suoi sogni.
Dal testo:
«Salutalo da parte mia, e poi digli che il mio cuore non si separa da lui, anche se è lontano; digli che penso a lui e mi mantengo lieto, tanto mi dà coraggio il mio cuore, che è stato a dimora da lui...»
Il mio primo fantasy medievale! *gioisce*
[Seconda classificata al Contest "Quadri e Picche", indetto da phoenix_esmeralda, Slappy e Gaea]
[Sesta classificata al Contest "Spoon River", indetto da ZKaoru69]

Tremando, Mirko si accoccolò a lui senza spostarsi, come invece avrebbe fatto in passato. Antony si sentì pieno, completo. E, prima che potesse fermarlo, un pensiero gli riempì la mente invitandolo quasi a dichiararsi.
Ti amo.
Sgranò gli occhi andando quasi a sbattere la testa. Cosa? No, no e poi no. Lui non amava, semmai odiava. Si, era confuso e stanco. Non si nutriva da un pò. Convintosi, strinse di più Mirko strusciando il viso al suo.

~La storia seguente si svolge nella Londra dei giorni nostri e tratta della vita di Christopher, ragazzo nel pieno dei suoi diciassette anni che, come tutti gli adolescenti, vive le esperienze dell'amore. Sfortunatamente il suo amore è irrealizzabile: perché? Semplice. E' follemente innamorato del suo migliore amico, Andrew.
" «E così… Andrew esce con Tiffany Mc. Jones..?» Ecco il punto di Lea. Forse le piace Andrew…
«Ehm… Sì. Esce con quella.» affermo con nonchalance
«”Quella”? Wow, non deve starti proprio simpatica!»
«E-Ecco... I-Io... Non la sopporto! E’ un’oca che non fa altro che stare attaccata ad Andrew! Mai vista una stronza simile.»
«Ti sei proprio liberato.» afferma scioccata «Sembra… che ti piaccia Andrew, ahahaha... E che tu sia geloso di Tiffany!» sussurra divertita
Non rispondo e sbaglio a farlo. E’ come se le stessi dando una sorta di conferma. Ho... Ho bisogno di parlarne con qualcuno, ma non credo che Lea capirebbe… " Capitolo sei.

- Stai cercando di dirmi che vorresti farti un cucciolo di dalmata? –
- No. Che voglio farmi te –

"Era una domenica di settembre il giorno in cui lo vidi per la prima volta e il mio primo pensiero, impulsivo e illogico fu: solo cinque giorni? Sarebbe rimasto cinque giorni e cinque notti, ma le notti mi sembravano in quel momento solo uno spreco..."
Innamorarsi di chi non potrà mai ricambiarci è la più terribile delle torture, è pura morte. Ma Stefano non lo merita un simile destino...

La prima volta che Andrea entra nel Caffè Pari, ha diciotto anni, due ore e ventisette minuti. Ha trascorso la serata del suo compleanno in una delle discoteche più alla moda della sua città, circondato da persone e facce sconosciute, ha bevuto forse un po' troppo, non si è divertito neanche un secondo, e, all'ennesimo tentativo di Marco, il suo migliore amico da una vita, di affibbiargli una qualche ragazza dalla dubbia moralità e dallo stile discutibile, semplicemente, ne ha avuto abbastanza.