Alla vigilia del matrimonio tra Ryo e Yukari, la vita sembra un ramo spezzato: Kumi passa da un lavoro all’altro, incapace di trovare un po’ di stabilità, mentre Sanae e Tsubasa stanno vivendo una crisi coniugale dalla quale sembra impossibile risollevarsi.
Genzo, forte della vittoria della Champions League proprio contro il Barcellona, gioca con i fili dei sentimenti, senza sapere bene dove andare a parare. E così finisce per fare anche Taro.
Le cose semplicemente accadono: e una volta che gli eventi prendono una certa piega, diventa poi difficile (se non impossibile) riuscire a rimediare…

Esistono i miracoli?
Qualcuno crede di sì; altri no.
Forse esiste solo una terra di mezzo: un luogo cioè in cui il confine tra fisico e metafisico è così sottile da non essere distinguibile ad un primo sguardo.
E spesso lì, in quel frangente incerto, possono succedere cose difficili da spiegare.
Chi ne è direttamente coinvolto, non sempre lo capisce nell’immediato.
E non sempre sa essere riconoscente con la persona che quel miracolo ha generato...

Lo spazio che intercorre fra la felicità e l’infelicità è una specie di zona franca, un’area grigia.
Il più delle volte, quando ci finisci dentro, rischi di farci l’abitudine: tutto diventa incolore, indifferente.
Non ti prendi più cura di capire, sapere.
Spesso interrogarsi diventa così doloroso, che preferisci lasciar perdere.
Poi succede qualcosa: inaspettatamente e improvvisamente, ti senti di nuovo vivo.
E allora ti rendi conto che no: quella zona franca è proprio l’ultimo luogo in cui vuoi restare…

Dopo l’ennesima sconfitta dell’Amburgo, Genzo alza la voce e contesta ufficialmente e pesantemente l’allenatore.
Pensa di agire per il bene della squadra e della società, ma il suo comportamento non piace a nessuno e nel giro di pochi giorni, viene messo fuori squadra.
E’ un colpo durissimo per il portiere.
Il signor Wakabayashi, furioso, lo richiama in patria.
E a questo punto Genzo non può che eseguire gli ordini del padre.
Non sa che questo viaggio verso casa, sarà una specie di grado zero della sua vita…

Da una brevissima relazione tra Genzo e Kumiko, è nato Haida, un bambino che oggi ha nove anni.
Cresciuto con la madre a Nankatsu, nutre una vera e propria adorazione verso il padre, che può vedere soltanto durante le pause del campionato tedesco.
Da Genzo ha ereditato un grande talento per il calcio: Haida infatti, proprio come suo padre, gioca in porta.
La sua vita potrebbe cambiare repentinamente, nonostante la sua giovane età: ma non sarà né facile né immediato.
I cambiamenti porteranno a galla tante situazioni soffocate e sommerse.
E tutti dovranno fare chiarezza, comprendere, capire.
Specialmente Genzo.
Specialmente Kumiko.

Per Yukari, l’estate che sta per cominciare, è piena di aspettative e di promesse.
Con impegno e buona volontà sta riuscendo a realizzare i suoi sogni ed è molto felice.
Sale in macchina, come sempre quando Ryo gioca in casa, e pensa semplicemente alla bella serata che trascorrerà con lui.
Non immagina che proprio dentro quell’auto, tutte le sue speranze si frantumeranno bruscamente.

Il matrimonio fra Sanae e Tsubasa è una sorta di spartiacque: c’è un "prima" ed un "dopo".
Non solo per i due innamorati, ma anche per molti dei loro amici.
Questo evento segna la fine dell’adolescenza, in maniera netta ed inequivocabile, ma allo stesso tempo con sfumature vaghe ed impercettibili.
Per qualcuno, prendere atto del cambiamento, sarà inevitabilmente molto difficile...

“Io ti amo.”
“Perché?”
“Non si chiede il perché in amore.”
Le vite di Kojiro, Genzo, Tsubasa s'intrecciano con quella di Sanae e di altre due ragazze “diverse”.
Tre donne, ognuna con un modo unico di amare ed esprimere femminilità. Sussurrato. Appassionato. Delicato.
Sullo sfondo, il campionato mondiale giovanile di Parigi. Che cambierà l'esistenza di ciascuno di loro per sempre.
La storia è illustrata da tavole grafiche di Kaori79.

Chi possiede la ricetta perfetta per crescere senza cadere, senza sbagliare?
Nessuno.
Non la conosce chi non sa bene cosa vuole, come Yukari.
Ma nemmeno chi sembra avere le idee chiare da sempre, come Genzo…