Quando hai lottato e non hai più niente, l'unica cosa che desideri è riposare, quando la tua coscienza grida, l'unica cosa che desideri è amare.
Due principi, un angelo e un guerriero, il resto è solo neve e amore.

Questo racconto, se posso chiamarlo così, è la storia di Alan e Nick, amici d'infanzia, che insieme scoprono che sono più che amici e che vogliono provare ad andare avanti in questa cosa nuova.
Avviso immediatamente che sono shot singole, legate insieme solamente dal fatto che loro due sono i protagonisti di ogni breve racconti.
Avviso anche che tutte le shot avranno rating rosso, in quanto ogni shot è un momento piccante della loro storia, visto che in quanto ragazzi, hanno gli ormoni a mille e vogliono provare tutte le cose possibili nell'ambito sessuale^^ Se non va bene come ho pubblicato o se non posso pubblicare una cosa del genere, vi prego cortesemente di avvisarmi, così la cancello direttamente, non rischiando il ban, grazie ^^

Lex e Yan, due anime intrappolate in un eterno limbo tra bene e male.
Perchè a volte può essere utile dividere la sofferenza...

"Fatemi capire bene. Sono stato dimesso dal servizio per motivi di incapacità fisica per una cavolo di granata che mi ha quasi preso in una delle vostre missioni. E ora mi ripescate per fare da balia a questo gigante di un marine Americano?".
"Sì, in parole povere". Mi giro a fulminare l'uomo in divisa blu al mio fianco, silenzioso come se la discussione non lo riguardasse. E' ufficiale: lo odio da morire.

Ansel è un ragazzo malato di cancro, con un grande sogno nel cassetto: imparare cosa vuol dire amare. Loris invece è il suo sogno proibito, irraggiungibile e irrealizzabile. Ma se ad Ansel venisse data una chance?
[Revisionata]

Alexander uccide. E' il suo lavoro.
E' spietato, non ha rimorsi, non ha esitazioni, vive e uccide.
E si innamora.
Si innamora di un ragazzino viziato, arrogante, insicuro, ma che si dimostrerà capace di amare e di farsi amare.
- Pff, uno stronzetto arrogante come te ha paura di morire ?
- No, non volevo morire così, ecco. E poi cazzo te ne frega ?
Alexander rise. Anche in punto di morte era altezzoso il ragazzino.
- Hai ragione. - replicò e fece per premere il grilletto ...
[Una storia piacevole, senza troppe pretese. (yaoi)]

Storia senza alcuna pretesa- -Capire cosa, si può sapere?- allentandosi il nodo della cravatta, si voltò dall’altra parte e cercò, velocemente, di elaborare una strategia per sfuggire a quella situazione. Quelle emozioni erano troppo forti, avrebbe finito per morire di crepacuore. -Allora, Torrenzini. Che vuoi per tenere la tua boccaccia chiusa?- Un momento di silenzio, poi la risposta -Fare sesso con lei-

Affrontare se stessi e le proprie paura fa male, è vero, però è l'unico modo per riuscire a essere felici. Matt e Giò lo capiranno sulla loro pelle, aiutati da un gruppo di amici decisamente fuori dal comune e da una casa in montagna decisamente principesca.
"Era strano come una sola notte avesse cambiato tutto, come si era scoperto a decifrare ogni piccolo segnale di quel volto sempre così chiuso e criptico per poter disincagliare i veri pensieri di Matt e riuscire a capirlo meglio.
O forse non era partito tutto da quella notte ma molto prima e lui aveva sempre negato tutto, ostinandosi a chiudere quello che sentiva a doppia mandata per non ammettere che la vista di lui devastava tutte le sue certezze.
Matt lo devastava."

Anno corrente: 4396. Un conflitto silenzioso decima umani e vampiri, ma in un mondo che vacilla, combattuto tra due razze, non c'è né vincitore né vinto, e la guerra del 3003 porta avanti la sua lenta distruzione. C'è un vampiro dalle ferme convinzioni. C'è un umano che non ha più un cuore. L'innocenza è colpevolezza. La speranza è illusione.

[...]- Sei assurdo. Mi hai chiesto se stavo bene perché avevi programmi per la serata! – fece, un po’ divertito.
Jamie sollevò le sopracciglia – Certo. Non sia mai che mi approfitti di una malato. Sono un signore, io! – fece, con un espressione fiera. Miles non poté fare a meno di ridacchiare, mettendo in mostra i denti bianchi.
- Tu SEI un approfittatore! – rispose, volendolo prendere in giro, voltandosi verso di lui e alzando quel poco la testa che bastava per baciarlo.
Jamie sorrise nel bacio e gli passò le braccia intorno alla vita, stringendolo.
Ruppe il bacio dopo poco solo per poterlo prendere per un braccio e trascinarlo in camera da letto, dove lo gettò sul materasso poco delicatamente.
Prima che Jamie lo sovrastasse con il suo corpo, Miles si affrettò a sistemarsi i capelli sul viso, saltati un po’ di lato a causa della caduta morbida sul letto.
Jamie non se ne accorse, oppure fece finta di non accorgersene, e tornò subito a baciarlo, iniziando a toccare il suo corpo magro, forse fin troppo, da sopra il pigiama.
Miles si allontanò dopo poco, per sfilarsi la maglietta da solo, ma riafferrando subito dopo il suo ragazzo per la nuca, per ricollegare le loro labbra.
E poi Jamie fece un errore. Un errore da principianti per lui, che stava con Miles da quasi cinque mesi ormai.

Come un fiore che sboccia nelle ombre, invisibile nell'oscurità. In silenzio, senza desideri, ha vissuto quietamente. È rimasto solo a lungo, da tanto, troppo tempo ormai. È abituato. Il suo nome è solo un vago ricordo, il richiamo di una voce che ormai non c’è più. Questa è la sua vita. Mura, catene, un angolo di cielo stellato. E lui non sa più come far diventare i suoi sogni realtà.

Un locale. Una bibita versata. Una toilette. E la porta di un bagno che divide due persone, Josh e il suo (eterissimo?) vicino di casa di cui è segretamente innamorato.
Ma cosa fare se il suddetto vicino di casa iniziasse a intavolare una (decisamente strana) conversazione dentro quel bagno, separati solo da quella porta? E soprattutto, cosa fare il giorno successivo, quando ormai ci si trova dentro la vita di tutti i giorni?
[ “L'amore comporta un'insondabile combinazione di comprensioni ed equivoci.” D. Arbus ]

Londra, 1850. David e Gabriel, due perfetti sconosciuti. Un solo segreto, che finirà per unirli fino alla fine, fra i dolori delle debolezze umane, e il tormento sentimentale. Dalla prefazione: "Cenere alla cenere, no? Prima o poi bisogna restituire tutto, Gabe!". A voi il giudizio!

“Una voce cominciò a chiamare il nome del biondo. Non era affatto simile a quella di un angelo. No, quella voce era dannatamente umana.. ma soprattutto, era un suono conosciuto.. Matt.”
“Il rosso avvampò. Già, perchè? Si chiese. “Beh... suppongo perchè siamo amici da così tanto tempo e perchè non voglio che tu ci lasci le penne.. come faresti senza di me?” tentò di buttarla sul ridere.”
Una fiction incentrata sul rapporto che c'è tra questi due splendidi personaggi di Death Note così trascurati dalla Ohba. E se la loro fosse qualcosa di più profondo di una semplice amicizia? Riusciranno ad accettarsi e ad aprirsi l'uno con l'altro o rimarranno bloccati dall'orgoglio e dalla paura?
E' la mia primissima fan fiction, quindi abbiate pietà di me! Spero di non essere banale e di trasmettervi il modo in cui io vedo il vero amore che c'è tra Mello e Matt.. di quelli difficili da incontrare nella realtà!

Un sicario, un ragazzo ribelle, un paesaggio incontaminato di montagna. "Molte cose in questa vita sono sbagliate."