| JiKook |
“Jimin cattura il proprio labbro inferiore tra i denti, affondando gli incisivi nella carne morbida, arrossata, lasciando su di essa sottili righe lattiginose dai contorni sfocati.
Si abbandona ad un sospiro,
caldo, profondo, intriso dell’odore della vodka, del vino rosso e della birra: sapori che ben poco riescono ad amalgamarsi tra di loro...
È sbagliato...
È maledettamente sbagliato...
Eppure, per Jimin, un errore non ha mai avuto un sapore migliore.“

Naruto ha deciso, utilizzando quattro copie, di sfidare Sasuke a un gioco particolare.
Scritta con il prompt del p0rnfest!:
Naruto; Naruto/Sasuke; Kage bushin no jutsu; cinque contro uno!.

Complici una festa per l'imminente carica di Hokage, amici invadenti, fiumi di alcol ed un gioco senza mezze misure, Naruto e Sasuke saranno costretti a confrontarsi sui propri sentimenti, taciuti per troppo tempo. E tra Obblighi e Verità, il disastro sarà inevitabile.

In una notte stellata di Agosto, nella brezza marina, Naruto e Sasuke comprendono che a volte non è necessario esprimere un desiderio ad alta voce affinché si esaudisca. Può semplicemente avverarsi ed essere lo stesso, per entrambi. Nonostante il tempo e le distanze.
Note: Questa fanfiction partecipa alla "Calippo Challenge" indetta dal gruppo SASUNARU FanFiction Italia

Naruto lo guardò negli occhi e gli rivolse un sorriso malizioso, prima di prendere il sacchetto e porgerglielo. Il moro lo afferrò e lo aprì. Non riuscì a capire esattamente cosa gli avesse suscitato la vista di quel regalo. Lo estrasse, rigirandoselo fra le mani per osservarlo meglio. Rimase in silenzio a fissarlo, non capendo se la cosa gli avesse procurato piacere o fastidio. Probabilmente entrambe le cose.
NaruSasu | [Note: dirty talking]

"La mente di Naruto era corsa lontano, di nuovo a Konohagakure: alle estati troppo calde, ai pomeriggi trascorsi vicino al fiume dove coi suoi amici si ritrovava per fare il bagno, alle botte che si era dato con Kiba, tornando a casa pieno di lividi, a quelle che aveva preso da Sakura e da Ino, quando lo avevano scoperto a sbirciare mentre si cambiavano i costumi. Quella notte era estate, ma era lontanissimo da casa, ancora più lontano dall'essere un ragazzino di dodici anni: eppure lì con Sasuke era come essere ancora bambino a Konoha. "

_Shh... Impongo io, inspirando ed espirando piano, tenendolo stretto a me e cullandolo come farebbe un padre con il suo bambino. Ma Kookie, il mio Kookie, non è più un bambino. Forse, per tutto questo tempo, non lo è mai stato. Io, quanto meno, l'ho sempre guardato come si guarda un uomo ed ho voluto lasciarlo fare, lasciarlo guidare come farebbe un uomo.
#JIKOOK ...We don't talk anymore mi ha uccisa. Io non ci arrivo viva alla #BTSFESTA2017 ve lo dico...Salutatemi per bene ora perché me lo sento, io non ci arrivo viva! XD
Come sempre, buona lettura e non siate timide/i, lasciate commenti che mi fanno sempre tanto piacere!

|NaruSasu|Modern!AU|
“Mi faccio fissare il prossimo appuntamento dalla sua segretaria” disse con una faccia da schiaffi, perfettamente calmo “Alla prossima seduta, mister Hyde”

Sasuke non poteva credere che Naruto l'avesse tradito. Ma gliela avrebbe fatta pagare... il divorzio era solo l'inizio. Se c'è una cosa che un Uchiha sa fare è distruggere completamente qualcuno. E avrebbe ignorato le piccole fitte di rimorso, perché sapeva di aver ragione, giusto?

“Sei come ossigeno” dice piano, in un ansimo. E sembrerebbe magnifico, sublime. Ma Sasuke è fuoco, la fiamma che consuma l’ossigeno per vivere.
E questo non è sublime, questo è terribile.
|Grunge!AU|NaruSasu|

Happy B-day, Sakura!
Socchiude la bocca sorpresa e commossa. “Sasuke, eri d’accordo sulla torta?”
Il citato assottiglia gli occhi. “Sono stato raggirato” precisa.
“L’ho corrotto con i pomodori” traduce Naruto.
|Grunge!AU|NaruSakuSasu|

Naruto esultò quando venne avvolto da una nebbia spumosa e sottile, ignorando la punta di terrore che provava nel vederlo materializzarsi dal nulla come un fantasma. Lui neanche ci aveva mai creduto, nel paranormale, figuriamoci se avrebbe mai pensato che potesse rivelarsi così eccitante…ma adesso lui era lì, col bianco del suo incarnato e il nero dei suoi capelli a riempirlo di contrasti, con le ombre che gli sfumavano il volto in una maschera di mistero e seduzione.
Naruto protese la mano, senza neanche rendersene conto, verso la figura slanciata che si era materializzata a pochi passi da lui. Era talmente bello da risultare inquietante, minaccioso come la prima volta che lo aveva visto.
*
-Io sono Uzumaki Naruto. Siamo in Giappone, e io non so che posto sia Konoha.- ... -Adesso immagino che sarai arrabbiato, e spaventato, ma la morte fa parte della vita, e tu adesso devi andare verso la luce e trovare la pa…-
-Non sono morto, fottuto coglione!- inveì il ragazzo che, ancora ansimante, era piegato a terra, scosso da violente fitte alla testa che gli mozzavano il respiro.
-E allora cosa sei?-
...
-Uchiha Sasuke, shinobi di Konoha.-

”FF partecipante alla challenge indetta dal gruppo Facebook SASUNARU FanFiction Italia" San Valentino Challenge - Prompt fantastici e come accoppiarli!" -almeno in teoria doveva esserlo-
Dal testo:
Slittava sul ghiaccio come un cigno reale nuota veloce dando l’impressione di scivolare sull’acqua, in un moto assai elegante e comportamento stoico.
I ciuffi serici, mori, fluttuavano, incorniciandogli il viso niveo, al vento creatosi dal suo avanzare leggiadro. Le palpebre calate per qualche secondo, mentre si gustava quella leggera brezza che giocava con i suoi capelli e i suoi vestiti; mentre si immaginava, come quando era piccolo, di poter volare.
Dev’essere questa la sensazione di librarsi in aria.
Quello stronzo. Alla fine ce l’aveva fatta a convincerlo ed a trascinarlo a pattinare sul ghiaccio.

Poteva sentire il forte battito del suo cuore nella giugulare, i canini ormai completamente sporgenti per l'eccitazione.
Tirò fuori lentamente una sacca di sangue e ne strappò un angolo con i denti affilati, per prendere il primo sorso direttamente dalla busta di plastica, troppo smanioso per aspettare ancora; il sangue viscoso gli colò lentamente sul mento, mentre una scossa si irradiava lungo tutto il suo corpo.
Scivolò a terra, il respiro accelerato, le pupille dilatate; la prima sorsata risvegliava sempre in lui un piacere intenso, molto simile a quello dettato dall'orgasmo, ma allo stesso tempo ancora più persistente.