In determinate ore del giorno, Arthur mutava. Prima di iniziare tirava sempre le tende, si accertava che fosse solo e, controllando sempre l’orario, chiamava Feliks.
***
-Pronto?- ecco la voce del polacco, dall’altra parte.
-Sta iniziando.- disse semplicemente.
Sentì un grido trattenuto da Feliks e il polacco gli disse:-Ci sentiamo dopo?-
-Sì.- e chiuse la chiamata.

-Amo Ruri- disse semplicemente Ace, guardando fuori dal finestrino.
Sentì una risatina e irritato si voltò a guardarlo, fulminandolo con lo sguardo:-Perché ride?!-
-Ami Ruri- ripeté Dragon, scuotendo la testa divertito -non credi di essere un po’ precipitoso nel dire che ami una persona? Questa parola ha un significato molto profondo, Ace, che spesso viene usato a sproposito-
-Beh, non nel mio caso- rispose seccamente il ragazzo.
-Vedremo-

Seguito di "Too Much Love Will Kill You".
"Quando li ho visti baciarsi, al buio nel giardino… in quel momento ho visto tutto quello che avevo ignorato: gli sguardi furtivi, le frecciatine… tutto. Davanti agli occhi mi erano passati tutti i segnali che scioccamente non avevo notato.
***
Ha capito quanto per me sia stato difficile assistere a tutti i preparativi.
Ha capito quanto per me sia stato difficile mettermi da parte in silenzio.
***
Sento l’ansia che si impossessa di me e l’irrefrenabile desiderio di scappare da tutti. No, devo farcela invece. Per Rein. "

"Gli c’erano voluti anni per avere la forza di andare lì, di leggere il nome di suo fratello sulla lapide di pietra senza scoppiare in lacrime. E anche in quel momento titubava sulla sua forza d’animo.
Ormai mancavano pochi passi alla tomba, dove c’era anche il cappello arancione di Ace. Si morse le labbra, mentre raddrizzava la schiena e si avvicinava alla tomba a testa alta. Ace non avrebbe voluto vederlo piangere, perché le lacrime erano per le femminucce, non per i pirati come loro. Tante volte gliel’aveva ripetuto quando erano piccoli e in quel momento non sapeva cosa avrebbe dato per risentire un’ultima volta la voce squillante di Ace.
***
-Sai, Ace… io ho sempre pensato che noi due eravamo molto simili. Che anche se non eravamo fratelli di sangue, ci assomigliavamo molto. E ne andavo fiero. Ero fiero di poterti stare accanto… ero fiero di potermi considerare tuo fratello-
A quel punto le lacrime gli inondarono le guance e Rufy si calò il cappello di paglia sul viso. Singhiozzando disse:-Lo so che non ti piace vedermi piangere… lo so che i pirati non piangono…"
*Depressiontime*

"Anche se non era più un adolescente, anche se era invecchiato e i suoi capelli rossi iniziavano a diventare bianchi, lei era sempre al suo fianco."
Dedicata a MaryWeasley c:

Prima fic su Naruto! >.< Spero non sia uno schifo totale ç_ç
"Per una donna, la donna più irritante del mondo, in quel momento si stava inginocchiando, per l’amore stava per compiere quella follia e per quella donna e per il suo amore stava per pronunciare quelle parole:-Temari… mi vuoi sposare?-"

"Lei? Silenziosa e misteriosa.
Lui allegro e altruista.
Erano l’uno l’opposto dell’altra, eppure qualcosa li attraeva.
***
Sai una cosa?-
-Cosa?-
-Sei molto più bella di tutte le stelle messe insieme- mentre lo diceva arrossì.
Lei ridacchiò, e posando lo sguardo a terra notò una merendina a terra. La prese e guardò interrogativa il rosso che ridendo imbarazzato disse:-L’ho portata io… nel caso ci fosse venuta fame-"
Redmoon!

"Il regno del Sole era rimasto nelle sue mani poiché Fine era andata in quello dei Gioielli, insieme al suo neo-sposo Bright. Era felice per lei. Vedere quel sorriso solare sul suo viso illuminato dall’emozione, vedere il suo corpo fasciato in abito candido, il velo che copriva i capelli rossi… le aveva riempito il cuore di gioia. Ma allo stesso tempo sentiva che un pezzetto di lei se ne era andato."
...
Da quando non aveva più Fine accanto a sé si sentiva ancora più sola e la sera, quando andava nella sua camera si sedeva a terra, vicino alla finestra e fissava il cielo stellato. I suoi genitori e molti altri regnanti dicevano che finalmente aveva messo la testa a posto, che era diventata una principessa responsabile. Forse. Ma la cosa che più le mancava, in quel momento, era l’amore."
BlueMoon~ C:

Lei non sopportava l’idea di sembrare debole.
Si rialzò, mentre sentiva i mormorii crescere intorno a lei. Sapeva cosa stavano pensando:
Poverina.
Mi spiace per lei.
-Smettetela!- urlò ad un tratto, facendo sussultare la gente intorno a lei -smettetela di compatirmi!-
Poi iniziò a correre, mentre ciocche di capelli rossi le frustavano le guance e si inumidavano delle lacrime che avevano ripreso a scorrerle sul viso.

Poi, sentì di nuovo quella lieve risata. Si voltò, come attratto dalla voce e finalmente vide sua madre: si era fermata, e li guardava con un sorriso, divertita. Gli occhi cremisi li guardavano pieni d’amore e le sue labbra rosee erano stese in un sorriso.
Gli occhi del ragazzo, inevitabilmente si riempirono di lacrime, e piano il ragazzo sussurrò:-Mamma…-
[...]
Iniziò a camminare lentamente, poi, mentre la distanza fra loro due si accorciava, iniziò a correre, mentre le lacrime gli scorrevano sulle guance. Le si buttò addosso, travolgendola, e lei non cadde perché le forti braccia del figlio già la cingevano. Ace teneva la testa sulla spalla, affondata fra i capelli rosati e le spalle si abbassavano e si rialzavano velocemente.

"Fin da quando era piccolo si era chiesto come fosse avere una madre: Dadan e gli altri non potevano essere considerati genitori e neanche Garp.
Nessuno gli aveva mai dato un abbraccio o l’avevo curato come una madre faceva con il figlio. O almeno così pensava facesse una madre. Non avendola mai avuta non poteva sapere come si comportava una madre, poteva solo immaginarselo.
[...]
La curiosità spesso lo prendeva ed era sempre sul’orlo di domandare qualcos’altro; ma poi, la paura di scoprire che aveva preso più da suo padre che da sua madre lo attanagliava e stava zitto."

Le lacrime continuano a scorrere, anche tu piangi, Fred. Sei felice? Di certo come lo sono io. Tu sei il solito ragazzino, ma di me, del tuo gemello, Fred, non è rimasto altro che un vecchietto. Cerco di ridere, pensandoci di nuovo vicini.

"Ho nascosto, rifiutato, l’amore per Eclipse. Per rendere Fine felice, per vederla sorridere, ho finto di essere innamorata di Bright, ma dopo ho mollato. Era troppo.
Ed ora eccomi qui, da sola con il mio dolore."
Eh già, sono tornata con un'altra BlueMoon :) Non posso non scrivere! >.< E anche questa volta è stata una delle bellissime canzoni dei Queen ad ispirarmi :)
In qualche modo dedico questa one-shot a Freddie, che nel 5 settembre del 1946 nacque

-Ora sarà meglio che vada, sta facendo giorno- disse lei, sistemandosi i capelli.
-Devi proprio? Abbiamo ancora un po’ di tempo per divertici…- cercò di trattenerla prendendole una mano.
-No, meglio essere prudenti- lei si mise sulle punte e gli diede un ultimo bacio. Lui la bloccò poggiandole una mano sulla nuca, poi le baciò il collo.
-Sai di mandarino- le sussurrò.

Sorrido leggermente vedendo Fred sbadigliare, assonnato. Avvicinandomi di nuovo alla culla gli do un bacio sulla guancia e con delicatezza lo rimetto nella culla. Aspetto qualche minuto, il tempo di vederlo addormentare, poi, silenziosamente vado via. Non ho paura di lasciarlo da solo, perché con lui ci sei tu, Fred, il suo angelo custode.