'...il passato è passato ormai...indietro non posso tornarci, non posso modificare i tuoi ricordi, non posso tenerti stretto quando avevi paura, eri debole, fragile, quando avevi bisogno di me...ma posso farlo adesso...adesso posso abbracciarti...adesso posso tenerti stretto più forte che posso, non voglio lasciarti andare e non ti lascerò mai...'
Ognuno di noi nasce con un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra. Questo filo ci lega indissolubilmente alla persona cui siamo destinati, il nostro grande amore, la nostra anima gemella...
non importa il tempo che dovrà passare, le circostanze o le distanze che le separano: il filo non si spezzerà mai.

Gli avevi pagato la cauzione. Avevi speso dei dollari per togliere dai guai quel tizio che tra i tanti che non conoscevi, era stato decisamente il più divertente.
E poi quel tizio è diventato il tuo migliore amico.
Così diverso da te, con sempre un sorriso cortese per il prossimo, capace di dare la notizia peggiore ai suoi pazienti e farsi addirittura ringraziare.
Quello che non ti aveva mai abbandonato, che aveva sempre scommesso su di te, che voltandoti indietro ritrovavi in ogni tuo ricordo dolce amaro, dopo Stacy, dopo la Cuddy, dopo l'infarto alla gamba, dopo ogni cosa andata a puttane nella tua vita miserabile e costellata da impagabili successi.

Sinceramente non aveva mai pensato che tra di loro sarebbe finita così, che tutto si aggiustasse in quel modo…non si erano detti praticamente nulla circa i loro sentimenti ma certe cose erano così ovvie che davvero non serviva usare le parole per quantificarle. Ichigo sembrava aver imparato ogni sfumatura nel fondo delle iridi che tanto amava osservare, in ogni momento che erano insieme, sia da soli che quando erano in compagnia.
Uryuu invece aveva sempre cercato di carpire dal suo koi tutto quello che poteva nei pochi ritagli che riusciva a regalarsi...

Quella storia era andata avanti per circa quattro mesi. Poi avevano deciso di lasciar perdere.
Quel rapporto non era maturo abbastanza,nel senso che non poteva ancora essere presa in considerazione la portata di una relazione seria da due ragazzi di diciassette anni. Perché l'amore è alla portata di tutti, ma le sue complicate sfumature e i suoi infiniti dubbi ,non potevano essere compresi e apprezzati da due ragazzi solo ‘quasi’ uomini.
E quindi era andata così. Non era finita male. E' solo che forse,non erano giusti l'uno per l'altro.

Itachi guarda fuori dalla finestra della veranda,piove.
Vorrebbe andarci in giardino,mettersi con il naso all’insù e prendersi il temporale addosso.
Ama la pioggia,da sempre. La ama da quando ha memoria. Ha pensato che come nel film che aveva visto la sera prima,Kami fosse davvero nella pioggia,bagna tutti indistintamente e rende tutti uguali...si,poteva essere che Dio fosse nella pioggia...e avrebbe avuto in ogni caso chi lo ama e chi lo maledice...

Per lungo tempo è stato alla ricerca disperata di un amico.
E ha fallito su tutta la linea nel riportarlo indietro.
Quando era solo con i suoi fantasmi e i suoi pensieri,Jiraya ammetteva che quel serpente non è stato solo un amico.
Per lui è sempre stato qualcosa di più.

Tra loro era iniziata in un modo che definire 'normale' era impossibile.
Nulla era mai stato convenzionale da quando Misaki era andato a vivere con Usagi_san.
Nulla era stato fatto secondo una certa logica,una linearità,un barlume di criterio...nulla.

Che sia istinto primordiale.
Istinto di conservazione.
O solo un irrefrenabile bisogno di sentirsi vicini.
Il sesso era una cura per la solitudine in quel momento.
Una cura perfetta.
Un placebo che funziona meglio della medicina stessa.

Un amore discreto che esiste da sempre. Che divampa e li infiamma quando si rivedono e il mondo si ferma. E la camera di un albergo a ore diventa meravigliosa come l’Eden del quale si sente tanto declamare...ma è ancora meglio.

Yahiko lo ama. Disperatamente. E sa che non le perdonerà mai la sua fuga.
Nagato la ama. Senza speranza. E sa che andrà in pezzi senza di lei.
Konan li ama. Ama di più Yahiko. E sa già quanto le mancheranno una volta fuggita da loro.

Sai e Suigetsu non avevano nulla in comune. Ne scuola ne amici. Ne abitudini.
Mentre lui dai capelli chiari divorava film,scaricava cd e si tingeva i capelli,colorava le unghie e modificava i suoi pantaloni,quello coi capelli neri divorava libri. Manuali sul Caravaggio. Su Canova. Michelangelo.

La proposta comprendeva altri due ingredienti. Quelli che servivano per l'insieme perfetto.
Naruto e Sasuke. Il biondo era il secondo amore della sua vita. Mentre il primo,Sasuke era quello che le avrebbe fermato il cuore sempre.

Quando usciva con lei cercava sempre di presentarsi al meglio,i capelli perfettamente puliti,gli occhi truccati in maniera piuttosto intensa,con una linea spessa di Eyeliner in gel,le ciglia marcate con tanto mascara,una linea dentro la palpebra inferiore per dare profondità allo sguardo e far risaltare gli occhi verdi che aveva la fortuna di possedere.

Ti guardi ancora e pensi, negandolo, che in fondo ci speravi. Non tanto di vedere, quanto di somigliargli.