Liam Payne ha ventisei anni, uno studio da dentista nel centro di Brooklyn e una vita molto più complicata di quel che sembrerebbe. Le cose sembrano andare sempre peggio quando, volendo fare un favore ad un amico di vecchia data, assume come stagista un ragazzino arrogante e pieno di sé, con amici altrettanto particolari.
Dal testo:
Si era vestito lentamente, allacciandosi con cura la camicia, mentre pensava all’identità di questo strano ragazzino di quasi diciotto anni che avrebbe passato con lui tutti quei mesi estivi. Sperava solamente di non finire in casini più grandi di lui.
[Ziam; una leggera sfumatura di Lirry in qualche capitolo e punk!Louis che non ci abbandona mai]

Harry lavora come barista insieme a Zayn in un pub appena fuori dal campus della NYU, ma è sempre a corto di denaro.
Louis è uno studente di Economia con la passione per l'arte.
Quando Zayn procura ad Harry un lavoro come modello ad una lezione di arte, il suo corpo nudo non potrà che attrarre gli occhi curiosi e blu di Louis...
(Cap 2, pov Louis)
-Andiamo Harry, stamattina ti ho visto nudo, potresti anche cercare di scambiare due parole con me, no?-
Non appena pronunciai quella frase, capendo che probabilmente stavo forzando qualcosa che lui non aveva intenzione nemmeno di iniziare, mi pentii.
-Stamattina non mi hai visto nudo, ma solo senza vestiti, è diverso. Comunque fanno otto dollari. E divertiti con la tua ragazza.-
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NB. (IN REVISIONE/CORREZIONE ERRORI)
- Louis/Harry, accenni di Zayn/Harry, avanti nella storia probabile Zayn/Liam
- Scene di sesso (non in ogni capitolo), linguaggio esplicito.
- Se in qualche modo questo dovesse offenderti o non piacerti, non leggere, io ho avvertito.

Mentre si alza dallo sgabello, mi urta di nuovo, altre gocce di birra mi finiscono sui jeans, mi spazientisco. “Ehi!”, dico con un tono tagliente. Lui si volta e lo riconosco: è il ragazzo che mi ha aiutato il primo giorno a raggiungere Palazzo Cristalia, i suoi occhi color nocciola e i capelli castani e scompigliati lo rendono inconfondibile, “Ah.. tu!”, mi dice, con quell'inclinazione particolare della voce che non ho mai sentito in nessun altro da quando sono arrivato in Italia.
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Zayn Malik è un venticinquenne, semplice e di poche pretese. E' fidanzato con la primogenita di una delle famiglie più ricche degli Stati Uniti e deve farsi valere per poterla sposare.
Per dimostrare le proprie qualità viene spedito oltreoceano. Verrà catapultato in una realtà del tutto differente da quella abituato a vivere. E conoscerà quella persona in grado di rimescolare la sua anima.
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Zayn/Liam • menzioni Harry/Louis e Niall/Josh • sesso descrittivo

Odiavo i professori, odiavo la chimica, odiavo la scuola, odiavo…
«Levati gambe corte.»
...Zayn Malik. L'imbecille barra più "figo" barra capitano di non so cosa di questa scuola.
Mi chiamava “gambe corte” per via del mio metro e sessanta scarso ormai a 17 anni.
Ma insomma, ero nella norma, giusto?

[IN REVISIONE.]
Zayn si rese immediatamente conto che il castano stava piangendo. Fu un attimo e le sue gambe si mossero automaticamente, si ritrovò vicinissimo al castano; aveva il cuore in gola e non sapeva il perché, era agitato come non lo era mai stato, vedere Louis in quello stato lo faceva star male, aveva paura di ferirlo anche soltanto con il proprio respiro. Il castano sembrava essere davvero a pezzi e tutto era accaduto così velocemente che Zayn non riuscì a capire cosa gli fosse accaduto e cosa avesse provocato in lui quel repentino cambiamento d’umore; gli sfiorò un braccio con le dita e lo sentì sobbalzare ma non vide le sue palpebre alzarsi, sospirò e fece ciò che in quel momento gli suggerì la sua mente, gli cinse le spalle con le braccia e lo avvicinò a sé, Louis sobbalzò e senza neanche accorgersene si ritrovò a singhiozzare, con le mani strette alla maglia del moro ed il corpo vicinissimo al suo.

Karen odiava Zayn Malik, con tutta sé stessa. Era la persona più egoista, vanitosa e antipatica che avesse mai conosciuto.
Tanto stronzo quanto misterioso.
Ed era il fratello della sua migliore amica.
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Cinque ragazzi, il divertimento, il sesso e una scommessa.

Emma non ebbe bisogno di alzare del tutto lo sguardo per capire chi fosse: soltanto una persona a scuola aveva la pelle ambrata di quella perfetta sfumatura che ricordava il miele, solo un ragazzo era talmente incurante delle regole da fumare a meno di un metro dalla porta d'ingresso e, sopratutto, soltanto dallo sguardo di un ragazzo, Emma, si sentiva trapassata da parte a parte. Non aveva bisogno di alzare gli occhi per incrociare quello sguardo, lo sentiva perfettamente su di sé senza bisogno di vederlo.
* Non c'era niente in lei che esprimesse disordine, o caos, che invece per lui erano parole all'ordine del giorno.