Stiles era stufo, anzi stufo marcio di tutte quelle cose lupesche e soprannaturali che erano piombate da un anno a quella parte nella sua noiosa e monotona vita di adolescente frustrato.
Per l’ennesima volta Scott lo aveva trascinato in giro per il bosco fino a raggiungere casa di Derek e perché poi? Per farsi arrostire un braccio!

Seguito di “PERDERSI POI RITROVARSI”
Loki sbattè gli occhi, guardandolo perplesso “Cos’hai detto?”
Il biondo tirò un altro respiro profondo, per poi ripetere quelle fatidiche parole con più calma.
“Aspetti un bambino”
“Chi?”
“Tu”
“Io cosa?”
“Loki! Madre ha detto che aspetti un bambino. Sei… incinto”
…
“… Vado da Tony”
“Cosa? Perché? Credo che questo sia qualcosa di cui dobbiamo parlarne noi, solo noi. Cosa centra Tony?” protestò l’altro dio.
“Ho bisogno di bere. Ergo vado da Tony” ribattè.
Devo davvero scrivere MPREG in maiuscolo?

“ Posso sentire da qui l’odore forte e pungente in mezzo alle tue gambe, il tuo giovane corpo ti tradisce e tu non puoi fare nulla per fermarlo, per impedirgli di desiderami con ogni fibra del suo essere, per non reagire al richiamo della mia voce”
“ E’ solo questione di tempo”
Dal terzi capitolo, "Bound"
Non ci fu bisogno di parole, non dei discorsi logorroici del ragazzino e neppure dei monologhi inquietanti del lupo.
Bastò uno sguardo, due iridi d’ambra che incontravano due iridi speculari d’acqua marina creando un legame completamente nuovo e fragile, un piccolo ponte di corda sopra un baratro.

[post Iron Man 3- post The Avengers]
Tony sorrise e si ritrasse, alzandosi in piedi. Gli piaceva giocare con lui, molto. Si intendevano. Si arrabbiavano allo stesso modo, reagivano nello stesso modo. Loki, lo afferrò con determinazione, forzandolo a tornare sul divano. Stark lo guardò, sorpreso.
-Fallo! ordinò il dio, supplicandolo con lo sguardo, ma mantenendo un tono autoritario.
-Chiedimelo per favore...
-Io non chiedo per favore...
-Non volevi cambiare vita...
-Maledizione, sta' zitto! esplose il più alto, sdraiandosi quasi addosso all'altro e premendogli il proprio naso contro il suo. Tony ridacchiò, sorpreso, prima di passare una mano sulla schiena del dio.
[TonyxLoki]

Il problema è che Isaac e Jackson sono due adolescenti e, come tutti gli adolescenti, sono due personcine estremamente curiose.
...O forse il problema è soltanto che Derek Hale è un fottuto esibizionista!
[STEREK, accenni Jacksaac; linguaggio, sesso esplicito, voyeurism]

"Il suo sguardo poi salì verso il suo viso, guardando quel profilo delicato.
Quei capelli troppo corti, quel naso all’insù. Quegli occhi chiari, grandi, buoni.
Quella bocca.. Dio quella bocca che usava sempre a sproposito.
Labbra invitanti, lingua che spesso le umettava. Quei deliziosi nei sulla guancia che avrebbe voluto baciare.
Baciare?
Bastò quella semplice parola nella sua testa per irritarlo. Che sciocchezza!
E, proprio in quello stesso momento, si rese conto che Stiles lo stava guardando."
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E' una slash sterek :)

Sterek
Stiles aveva un problema.
E il nome di questo problema rispondeva a quello di Derek Hale.
Un affascinante, ipnotico, illegalmente attraente Derek Hale.
Ma anche Derek Hale a dirla tutta aveva un problema.
E per gli strani scherzi del destino il suo problema rispondeva proprio al nome di Stiles.
Un logorroico, inopportuno, petulante e invadente Stiles.
Quello di cui era certo è che dovesse parlare con Stiles per sistemare le cose.
Pessima idea. Come avrebbe scoperto poi.

Scott e Isaac stanno insieme da poco, da quando il moro e Allison si sono lasciati.
Isaac ha finalmente la sua occasione ma se Allison tornasse nella vita di Scott? E se Isaac mettesse la felicità del ragazzo che ama davanti alla sua rimandendo in disparte? E Scott, cosa farà?
Se poi a tutto questo aggiungiamo uno Stiles sempre pronto ad aiutare Isaac nonostante il suo ragazzo, Derek, sia dannatamente geloso?
[Scisaac, con un po' di Sterek che non fa mai male u.u]

Una lunghissima Malec ispirata dalla dedica che Clary e Jace trovano sul libro di Dickens.
Dopo la battaglia contro Sebastian, Alec decide di porre le domande all'unica persona che potrebbe dargli delle risposte. Ma la verità sul passato ha davvero importanza?
"Porti il nome di Gideon Lightwood, ma somigli più a suo fratello Gabriel. Anche lui faceva sempre le domande sbagliate sugli argomenti più futili."

«È Isabelle. Vuoi che le dica che ero impegnato a fare cose poco innocenti con suo fratello?».
«Se provi a dirgli perché non hai risposto, troverò un modo per vendicarmi!».

Stark lo studiò, scrutando il suo viso per capire quali fossero le parole che non riusciva a pronunciare. Quindi sbiancò, spalancando la bocca sorpreso.
«Non ti si è drizzato l’uccello?»

[Thor/Loki] Sconvolto dalle parole di Frigga, Loki sceglie di abbandonare Asgard e, soprattutto, Thor: se restasse al suo fianco, infatti, il figlio di Odino non potrebbe mai essere felice. Tornato su Jotunheim solo per morire, tuttavia, l’erede rinnegato di re Laufey diventa il cuore di una nuova strategia di guerra. E di pace.
(...) “Symrer.”
“È bello. Ti si addice.”
Loki si puntellò sul gomito. “Come fai a dirlo?”
“Anch’io ho pensato a un fiore, quando ti ho toccato.”
Loki schiuse le labbra, ma non riuscì a rispondere.
“Chi te l’ha dato doveva amarti molto, per vederti come sei.” (...)
[ATTENZIONE: questa fanfiction s'inserisce nell'universo narrativo di Anemone. La comprensione degli eventi raccontati è dunque subordinata alla lettura della one-shot succitata e del sequel, But never doubt I love]

< Dormirai nel mio letto. > Disse con calma Derek, avvicinandosi con lui in braccio al letto al baldacchino.
Stiles arrossì leggermente e poi scoppiò in un risolino ironico picchiettando il muscolo dell'avambraccio di Derek con la mano.
< Io? Dormire con te? Ahahaha... NO! >
Derek in tutta risposta si fermò a pochi passi dal letto e lo guardò, con le labbra contorte in un accenno di sorriso.
< Era un sorriso quello? Woooah! Sono riuscito a far sciogliere Derek-ce-l'ho-col-mondo-Hale e ... AH! >

[Post-Avengers] [ThorxLoki]
Dopo attenta analisi il Padre degli Dei è certo di aver trovato la perfetta punizione per i crimini compiuti dal figlio Loki.
Così ne decide le sorti degradandolo fino al gradino più basso di Asgard, e, privandolo del suo potere, lo trasforma così in un servo.
Questo finchè il principe Thor non ne reclama i servigi e dunque il possesso in quanto schiavo a tutti gli effetti.
"A cosa l’avevano ridotto? Cos’era diventato? Persino Loki stesso si compativa per la sua attuale situazione.
Persino, lui, il Dio degli Inganni, si sentiva raggirato da quella punizione fin troppo sadica e perversa per i suoi gusti."

Ci troviamo nelle Terra di Mezzo verso la fine della Terza Era. Gli uomini regnano sovrani, di Nani ne son rimasti ben pochi e vivono al di sotto delle montagne allacciando raramente rapporti con gli uomini. Gli Hobbit sono anch'essi ormai quasi estinti, ve ne sono solo nella vecchia Contea. Per quanto riguarda gli Elfi si sono allontanati dal resto delle popolazioni della Terra di Mezzo. Sono rimasti in un numero alquanto esiguo e così hanno deciso di riunirsi e fondare un'unica città dove vivere insieme. Questa città chiamata Valar in onore delle loro divinità, era situata al centro di Bosco Atro, nell'Ithilien e protetta da una fitta barriera creata dai grandi Saggi Elfici.