Dom Turco, autore su EFP Fanfiction

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Dom Turco

Membro dal: 09/07/14
Nuovo recensore (35 recensioni)

Domenico Turco, poeta e scrittore di formazione filosofica, autore di 6 libri: Sottovoce (Venilia Editrice, Montemerlo, ottobre 1994); Numi del sortilegio, non mi dite… (Venilia Editrice, Montemerlo, aprile 1996) I limiti e l’immenso (EraNova-Bancheri Editrice, Delia, settembre 2000); Acque Lustrali (Venilia Editrice, Montemerlo, Padova, dicembre 2003; Il Mondo Eterno. Esoterismo, Spiritualità, Nichilismo – il Ritorno di Atlantide (Elvetica Edizioni, Chiasso, Svizzera, novembre 2006), Oltre l’orizzonte (Sangel Edizioni, Cortona, giugno 2010).

DAL LIMBO

La saggezza, vanto della vecchiaia,
è l’inganno del Pensiero-Titano
che si ciba di scarti
d’idee, di morte scorie
e rinuncia al dono dell’umiltà
per affermare facili certezze,
ergersi a giudice dell’universo
o a falso profeta di falsa scienza...

LO STATO DELLA PATRIA

Macerie dovunque: la città è nel caos,
lo Stato della Patria indecente...

TUTTE LE ORE

Chiedi tregua al terrore, gridi "basta!"
ma la strage è perenne...

Il Dio Alato

[...] cercare, invocare, chiamare e reclamare sono atti di umani: in che modo un dio può rispondere al grido di chi è mortale, al lamento di quelli che hanno voce di teneri germogli, di uccelli al primo volo? Distanze incolmabili ci separano, l’Universo si espande all’infinito, generando sempre nuove dimensioni, fertile grembo dell’ignoto e di misteri innumerevoli…

Messaggero

Che squisiti effluvi di mosto, che giochi dell’ombra sotto i rami luminosi! E il Messaggero prega, grato di essere giunto sano e salvo alla città profetizzata…
Salute a te, Madre delle Sorgenti, Stella del Mare, a primavera…

SALTO VERSO L'IGNOTO

È l’Abisso la nostra vera casa, spazio vuoto, nel quale il nulla prende forma, nutrendosi delle scorie disperse della desolata Esistenza, arida radura consacrata alla rovina…

Chorus Nympharum

Luminose ragazze inghirlandate
di gigli e rose spuntano dai fiori
come fate galanti;
ma sono ninfe: Driadi e Meliadi
dagli sguardi indolenti,
dalle chiome dorate,
dalle forme invitanti,
che talvolta si trasformano in alberi
per offrire riparo dalla pioggia
o danzare con leggerezza al vento...

Sotto Cieli Incuranti

Tutti mi chiedevano: “agita questo vessillo, segui questa insegna, abbraccia quest’idolo di cartone”. Ma io, esasperato, risposi urlando contro i loro volti dipinti “Libertà”, bandiera piantata sulla dura roccia dell’anima, epitaffio scolpito nelle carni. E infine tornai nella mia torre d’avorio, ultimo cavaliere di un esercito di sognatori, guerriero della luce nel tempo delle tenebre…

CAGLIOSTRO

Nel fantastico vortice
dei sogni intrappolato
dilapidò stagioni su stagioni,
finché del suo essere così vasto,
così ardente, non restò niente…

L'amaro luogo dell'oltraggio

Implacabile, la luce di luglio
brucia petali fioriti in primavera,
accende d’ali
pensieri di fuoco
come aquiloni rossi tra le nuvole,
mentre il vento del sud porta lontano
i sogni dell’amore
che assaltano la mente, e tormentano
come piccoli spettri irriverenti...

Il grande cielo

Cerco invano un sussurro d’alba, ma il grande cielo è muto di colori, così la terra impervia del domani, che dovrò attraversare in lungo e in largo, fino a quando chiuderò gli occhi, e immergerò il corpo senza gravezza nelle verdi acque…

La Terra Guasta

Oh, la Terra, la Terra è guasta: solo pietre, sabbia rossa, miraggio d’acque stillanti dove brillano pallidi e lucenti i raggi della luna, e, in quel chiarore strano, danzano senza pensieri streghe ammalianti sfuggite all’ultimo rogo…

Kabbalah

Le sue manie, i suoi strani rituali,
le sue litanie magiche...

Arwen

Aragorn confessa il suo amore per Arwen...

Arwen

Aragorn confessa il suo amore per Arwen; è una poesia in terza persona in cui ho cercato di fondere spunti creativi personali alla volontà di omaggiare Tolkien e il suo magico universo fantasy.

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