Premetto che io non sono una fan di Twilight. Non sono neppure una che odia Twilight. Io e Twilight avremmo vissuto vite felici e indipendenti, ignorandoci a vicenda, se quest’estate mia sorella, faccia innocente e anima sadica, non mi avesse fatto vedere i film. Tre in una volta sola. Uno dopo l’altro.
Ora, già a me i vampiri piacciono solo se del genere ‘Night flier’ o ‘30 giorni di notte’. Invece, odio di tutto cuore i vampiri riformati, detesto il goth, il sentimentalismo, l’angst, i personaggi tragici, le storie d’amore fra nemici. Riesci a immaginare cosa devo avere provato alla visione di tali capolavori della cinematografia?
Ecco, appunto. Per poco non ci restavo secca. Per meno ancora non facevo secca mia sorella. La sola cosa buona è che, in tutto questo, il Goth non c’entra manco per sbaglio.
Probabilmente, avrei chiuso così la parentesi con Twilight, se solo non mi fossi incuriosita per via di quattro parole che ci siamo scambiate in forum.
Ok, con questa premessa ho letto Riassunto scegliendolo per il genere (se proprio devi leggere una storia di vampiri appartenente a un fandom dove i vampiri NON sono esattamente il Night Flier, almeno scegli qualcosa che faccia ridere) e, dopo Riassunto (^O^), ho deciso di tentare ancora la sorte con questa raccolta, attratta dai protagonisti.
I Volturi sono i soli personaggi sopportabili della saga. Forse perché sono i villainantagonisticattivicattivicattivissimi e, salvo eccezioni (due sole eccezioni, a che ricordo), finisco sempre per preferire i villain agli altri. Fosse solo che, in genere, sono gli unici ad avere una qualche ombra di intelligenza e pensiero indipendente. Che spesso non sono un granché e quando lo sono vengono piallati al momento giusto per permettere la sconfitta dei bad boys, ma che rispetto al vuoto pneumatico che regna nelle teste di eroiprotagonistibuonibuonibuonissimi, è un passo avanti di tutto rispetto. Chissà perché è così. Forse c’è qualche principio di politically correct, come non uccidere bambini e cani, secondo il quale se sei il solo con un po’ di cervello in mezzo a un mare di coglioni, allora devi avere qualcosa che non va. Non so, picchi i cuccioli, sputi per terra, rapini vecchiette... Qualcuno ha detto ‘uccidere una sorella’?
Forse anche Didyme costringeva Aro a maratone televisive ^__^
Poi perché ‘cattivi’? Perché non sono fautori della macrobiotica vampiresca? Ma caspita, fanno quello che natura vuole. Insomma, una tigre che campa di frumento non è buona. Ha bisogno dell’aiuto di un professionista. Uno bravo.
Comunque, mi sono lanciata nella storia e ne sono felicissima. Anzi, mi scuso per non avere lasciato prima un commento, ma manco dalla rete da un tempo assurdo.
Cosa mi piace della tua raccolta. Eh, tante cose.
Forse, per prima cosa, che eviti lo straziante stereotipo quasi inevitabile nelle storie di vampiri, o demoni, o qualsiasi di quelle trasformazioni che, logicamente, portano i nostri beneamati personaggi a essere più forti, più svegli, probabilmente immortali. Tutti benefici, ma, chissà come, nell’immaginario collettivo allora devono essere controbilanciate da un’angoscia straziante, dal rimpianto per la condizione umana, come se campare qualche decennio e poi marcire sia chissà quale privilegio. Non so tu, ma se a me offrissero vita eterna, poteri sovrumani, bellezza e giovinezza inalterabili, in cambio della condizione umana, lo considererei un buon affare.
I tuoi Volturi non hanno rimpianti per l’umanità perduta e si guardano indietro. O, perlomeno, non si guardano indietro con tristezza e angoscia (beh, magari con l’eccezione di Marcus, ma certo non per rimpianto della mortalità). Loro pensano al passato, fanno spallucce, si fanno una sana risata, una sana scopata o una sana colazione con il primo che passa, e io li amo.
Poi, i tuoi Volturi non si fanno sconfiggere dai Cullen. E meno male. Un classico che odio di tutto cuore, sia nelle fanfiction che in opere ufficiali, è che spesso l’autore è tanto preso dai protagonisti che se ne frega bellamente del resto. Così, nelle storie di vampiri, troviamo una volta sì e l’altra pure un qualche baldo giovanotto, che sia il fighissimo cacciatore di vampiri o Edward il pivello di qualche decennio, che riesce a fregare gente che già di partenza è molto più forte e scaltra, e che ha avuto molto più tempo per prepararsi. Comunque, tendo a non considerare le cazzate fatte per esigenza di trama, se non sono in linea al carattere e alla storia dei personaggi. E, francamente, i Volturi, con le migliaia di anni sul groppone a cui sono sopravvissuti a TUTTO, certo che di cazzate devono essere poco capaci di farne e devono avere capito come funzionano le cose e come farle girare a loro favore.
Aro mi è davvero simpatico. Anche se per entrare in casa sua bisogna passare da una fogna.
Non sono in grado di fare paragoni con altre fanfiction, visto che le tue sono le sole storie targa Twilight che ho letto, ma il tuo Aro è splendido, terrificante e divertentissimo, meravigliosamente intelligente, lucido e determinato, infantilmente compiaciuto quando la tizia pensa a lui come al ‘bel ragazzo’, sbruffone impunito, ma che se lo può permettere, convinto di essere il meglio del meglio, ciliegina sulla torta del mondo. E nonostante quello che dicono, che i vampiri sono bloccati nel passato, ben pochi personaggi mi sembrano tanto proiettati nel futuro come Aro, che pianifica, ride e raccoglie individui eccezionali per un esercito in costruzione. Ed è per questo che lo amo. Aro ama la sua condizione, se ne gode i vantaggi e fa in modo di mettere una pezza alle debolezze.
Il suo rapporto con la moglie è fantastico. Il loro sado-masochismo mentale è assolutamente godibile. Almeno per me che non ne sono coinvolta in prima persona. Ma sembrano contenti anche loro. Non che Sulpicia mi sia molto simpatica, questo no. Ma alla fin fine la vita, non non-vita che sia, è sua. Io mi limito a ridacchiare ^O^
Soprattutto sono i membri della Guardia che mi hanno veramente conquistata, con le loro pause-caffè condite di pettegolezzi.
Felix, il calcio, la Corazzata Potëmkin e gli spagnoli... E’ ufficiale. Ora amo Felix, ‘sto bestio grosso come un armadio, che fino a ieri, lo ricordavo solo come il tizio che si è fatto sfuggire una buona occasione. Ha crepato Edward. Un attimino di buona volontà in più e lo faceva in briciole. Maledetta la sua pigrizia.
Anche se al buon Felix aprirei la calotta cranica con una sega al diamante, per avere sparato al gatto. Diciamo che posso perdonarlo solo perché aiuta il contenimento della popolazione turistica. E la sua definizione di fatina Swarosky è semplicemente meravigliosa.
Altra che adoro è la vampira sarda. Amabilissima, gentilmente stralunata, la tua Renata appare leggermente dissociata dalla realtà. Come se il suo potere, che fa sì che non possa essere toccata, un po’ le impedisce anche di toccare il mondo.
E Heidi, perché è brillante, simpatica e divertente, ha un nome da battona e prende per il culo la gente. Per le ragioni che piace a te. Perché non sopporto il giudizio dato dall’aspetto. Lo odio proprio. Io me ne infischio di come uno è fatto, mi interessa solo cosa pensa e come agisce. Insomma, sto scrivendo una storia dove il villain principale è Topolino, ed è un villain con i controattributi. Sai che se me importa dell’aspetto. Tanto, poi, non non immagino mai visivamente i personaggi, più facile che immagini le loro voci (e qui Renata fa subito capolino con la sua cadenza), quindi sai cosa posso pensare fa subito il collegamento bella=idiota-o-stronza.
Che altro dire? Ogni singolo capitolo ha qualcosa di speciale. Mi piacciono tutti. Se però posso permettermi una preferenza, il mio amore va a Mostri.
A parte che a me Jane piace e Alec è quello che preferisco me e lo spupazzerei (e morirei subito, ma sono dettagli. Devo avere un’insana passione per i bambini belli, strani e micidiali).
Ho fatto la ola quando Jane, stronza quanto vuoi, sadica quanto vuoi, pialla Edward con due parole, e mi viene da dire ‘Dai, Eddy, adesso prova a dimostrare che lei non ha ragione.’
Vero che stendere Edward non è una grande impresa. Più o meno il classico sparare sulla Croce Rossa.
Cioè, è uno dei Cullen, parliamone. I vampiri ‘vegetariani’! Oltretutto, da animalista, trovo il termine anche un filino offensivo. Mica insulto la mucca che mi ha fornito la costata dicendo che in realtà è una verdura.
E sono pure idioti. Insomma, vanno a caccia di puma e orsi. Ma lo sanno quanti puma ci sono al mondo? Lo sanno, i pirla glitterati, che i puma possono avere territori di centinaia di Km cadauno, soprattutto nelle regioni settentrionali (e indovina dove sta Forks?) e una volta che hanno fatto secco il puma padrone del territorio solo per bere del sangue che compravano al mattatoio a pochi centesimi al litro, la volta dopo devono sgambettare per altre centinaia di Km per trovare il prossimo puma? Vero che corrono come treni, ma il senso di tutto questo?
La dieta vegetariana inibisce le funzioni cerebrali e comunque il mio gatto qui sta ancora ridendo all’idea che quel coso di Edward crede di poter beccare un puma, anche nel più delirante dei sogni indotti dallo zucchero di Alice.
P.S. anch’io ho sempre trovato che cerbiatti, pecore e capre fanno un po’ ridere, ma me lo vedo troppo Aro fare il cretino stravolgendo il Cantico ^O^ |