Mi portarono via la sera stessa, dopo che i vicini chiamarono la polizia e anche un'ambulanza...
Non mi resi conto di quello che avevo fatto, so solo che mi ritrovarono già fuori di mente, a piangere in un'armadio con un vecchio coltello da cucina sporco di sangue.
Avrei voluto quel potere che tutti desiderano, quel potere che mi avrebbe permesso di rivedere e correggere le mie brutte azioni, peccato che nessuno potrà mai averlo, soprattutto io.

2012 - Oxford
Una ragazza con problemi economici, che lavora in un bar per mantenere sé stessa ed il fratello, viene trascinata per puro caso nei problemi dei giovani dell'upper class inglese.
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"Puoi metterti il cuore in pace, non sarai mai abbastanza per lui. Sei soltanto un'arrampicatrice sociale" disse Louis, accertandosi che solo la ragazza potesse sentirlo pronunciare quelle parole.
"Tranquillo, non ho il minimo interesse verso di lui o, per essere più chiara, verso nessuno di voi. Non frequenterei mai qualcuno che non abbia un minimo di morale" replicò lei, facendogli un falsissimo sorriso.

Trasferirsi non è mai semplice, soprattutto se ciò significa abbandonare la tua vecchia vita, i tuoi amici, la tua casa, tutti i tuoi ricordi. A pensarci bene forse non mi dispiacque poi tanto quando ciò accadde a me.
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– Vivi qui vicino? – chiese di getto
– Chi lo vuole sapere?
– Il mio nome è Niall – si presentò porgendomi una mano
– Marie – decisi di fidarmi.
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Questa storia (mia seconda FF) parla di una ragazza che si è da poco trasferita a Londra dove incontra Niall (secondo protagonista) con qualche piccola divergenza e incomprensione.
Amore.
Gelosia.
Segreti che mai sarebbero dovuti venire a galla.
La verità fa più male di quanto crediate.

Harry varcò l'ingresso del dormitorio studentesco aspettandosi divertimento, nuovi amici e forse una o due esperienze di vita. Quello che non si aspetta è un compagno di stanza rumoroso e drammatico e ossessionato dal thè e forse, in verità, è tutto quello che desidera.
College!AU || Rommates!Harry&Louis

Cosa ti aspetti dalla vita? A questa domanda Zayn non aveva mai saputo rispondere. Aveva il suo lavoro, un fidanzato con un ottimo ruolo sociale e, grazie a quest'ultimo, i soldi di certo non mancavano. Cosa poteva volere di più dalla vita: soldi, un ottimo lavoro e un partner perfetto; aveva il suo piccolo paradiso.
Ma quando il suo compagno decide di fare il passo più lungo della gamba, ecco che il mondo come lo conosceva muta, si trasforma, cade a pezzi. Ecco che due semplici paroline, "va bene" , possono aprire le porte dell'inferno.
Minacce, guardie del corpo, la sua carriera da modello accantonata e la campagna politica del suo ragazzo da sostenere. Il suo paradiso, come un battito di ciglia, era stato spazzato via.
Dalla storia:
"Conosci Pericolo?" chiese Liam, guardando il corvino negli occhi.
"Mica stiamo parlando di una persona?!"
"Oh...e invece si. E' un uomo che è capace di farti amare la vita ancora di più."
Storia Ziam con accenni Larry.

“Sei molto magro, Louis” dice Harry, voltandosi a guardarlo. Louis tiene gli occhi bassi e spera tanto che Harry la smetta di guardarlo, di cercare in lui altre imperfezioni. “Lo.. lo so” risponde.
“Però sei anche molto bello.”
***
Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera di queste persone, né offenderle in alcun modo.

«In quello stesso momento, in una zona di Londra non lontana da casa Styles, un altro ragazzo si addormenta sorridendo, convinto che prima o poi quel sentimento così puro che è convinto di meritare e che aspetta da così tanto tempo, lo travolgerà e lo farà sentire finalmente in pace col mondo.»

Ispirata al libro "Una ragione per amare".
Louis Tomlinson è uno studente modello e un atleta prodigio ma a casa sua sembra che la cosa importi poco e niente.
Il penultimo anno di liceo però potrebbe andare in tutt'altro modo rispetto alle sue aspettative.
Principalmente Larry ma forte presenza della Ziam.

Quando alle due notte torna a casa e Liam una persona che non vi entrava da quindici mesi e diciassette giorni.

"Uhm," Louis si riscuote, "Uhm, ovviamente sono qui per un motivo" dichiara.
Il ragazzo annuisce per spronarlo a parlare, e contemporaneamente, da dove è ancora accasciato sulla scomoda sedia della biblioteca, si stiracchia.
Nel movimento, la camicia bianca gli si solleva pigramente, rivelando centimetri e centimetri di pelle equamente lattei.
Louis si pizzica la pelle del polso per impedirsi di guardare ulteriormente.
Tossisce poi in un pugno.
"Non so se ti ricordi di me. Sono il ragazzo, uhm, il ragazzo del rospo". Il ragazzo del rospo. Il ragazzo del rospo.
Louis, a volte, vorrebbe seriamente tirarsi uno Schiantesimo da solo.
Il Serpeverde sembra trovarlo a sua volta un appellativo divertente, perché stira gli angoli della bocca verso l'alto.
Ha, però, il buongusto di non commentare.
"Mi chiamo Louis" Louis ricorda di non essersi ancora mai presentato, e si affretta, quindi, a farlo. Attende un paio di secondi per permettere al Serpeverde di fare lo stesso.
"Harry".
Louis sbatte le palpebre.
Il Serpeverde imbroncia le labbra carnose e "Sì, mi chiamo Harry" torna a sottolineare.
"Come Harry Potter?" infierisce Louis, le guance che gli pizzicano dalla voglia di sorridere.
[Hogwarts!au] (Slytherin!Harry + Gryffindor!Louis) (Harry/Louis)

Lei rinchiusa esteriormente
Lui rinchiuso interiormente
Lei innocente
Lui colpevole
Lei sua salvatrice
Lui suo distruttore
Ma insieme riusciranno a superare ogni singolo ostacolo

Le istruzioni erano semplici: sedurre e distruggere Harry Styles. Non hanno mai pensato alla possibilità che Louis potesse innamorarsi davvero. Quindi, naturalmente, è esattamente quello che ha fatto.
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“Sai qualcosa su di lui?” chiede Louis dopo un attimo.
[…]
“È un bravo ragazzo, il nostro Harry Styles. Reputazione pulita. Non vuole frequentare nessuno – è concentrato sui suoi studi e basta.”
Oh, oh, oh. La situazione si fa molto, molto, molto più interessante.
“Questo è il motivo per cui è migliore di te,” Louis sorride, e il ghigno scivola via dal viso di Liam.
“Rovinalo, Louis,” dice Liam dopo un attimo, e tutta la delicatezza è evaporata dalla stanza. “Distruggilo in qualsiasi modo tu voglia. Ti sto dando carta bianca.”
“Perché?”
“Perché non mi hai mai deluso.”
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[Louis/Harry] [Zayn/Niall] [201k] [LeRelazioniPericolose!AU] [HighSchool!AU]

"Non voglio che tu finisca in carcere" sussura Giorgia, avvolta nella mia felpa
"Non lascerò che quel pezzo di merda, rimanga libero. Ho il video che lo incastra. Devi allontanarti da me, da tutta la merda che mi circonda."
"Non voglio allontanarmi da te" la sua voce è tremante
"Ma devi perché da quando sono entrato nella tua vita, tutto è precipitato. Hai già rischiato troppo, mi sarei dovuto allontanare prima. Prima che mi ci ritrovassi dentro fino al collo, prima che mi innamorassi di te"
"Ti amo anche io. Sei una botta di vita. Una scarica di adrenalina, l'energia e la forza che mi permette di andare avanti"
""La mia energia, prima o poi ti travolgerà. Ciò che ho fatto non si può cancellare e non voglio che ti succeda quello che è successo a lei" stringo il volante
"Non m'importa! Non m'importa, davvero. Amo te, Zayn. Amo questo Zayn, come potrei benissimo amare lo Zayn del passato"
"Non lo diresti se sapessi la verità" riparto, e nella macchina, piomba il silenzio.

Harry Styles è il proprietario del più importante strip club in città e Louis è alla disperata ricerca di un lavoro per permettersi la retta del conservatorio di Chicago. Prima, però, ha bisogno di un paio di lezioni di seduzione.

“Ha-Harry! Mi hai spaventata a morte.”
“Che succede?” disse come se neanche mi avesse sentita guardandomi profondamente fin troppo vicino con il suo corpo al mio.
“N-niente –mormorai stringendo più che potevo l’asciugamano attorno al mio corpo- ho fatto un incubo e mi son svegliata sudata. Così ho deciso di fare una doccia.” Come mai ero così dettagliata con Harry. Sentivo di essere sempre sotto esame quando mi guardava. Il che succedeva la maggior parte del tempo.
“Che incubo?” sussurrò quasi impercettibilmente mentre prendeva fra le mani la mia collana che aveva come ciondolo un aeroplano di carta. Era in acciaio. Il mio respiro accelerò come i miei battiti.
“Riguardo sabato mattina. Ventiquattro ore fa, più o meno.”
Mi guardò come se, se lo fosse ricordato solo adesso. Ritornò però con lo sguardo sul ciondolo.
“Anthea…” disse nuovamente quasi in un sospiro.
“D-dimmi Harry…” mormorai anche io catturata da quel momento. Cosa succedeva?
“Hai un profumo troppo buono, questo sapore di vaniglia lo voglio assaggiare solo io, intesi?” mi stava guardando ormai negli occhi. Stavo per rispondere non so bene neanche io cosa quando sentimmo la porta aprirsi.
-Chapter one-