Lo vedo guardarmi mordicchiandosi il labbro inferiore. Cerco di distogliere l'attenzione dai suoi occhi verdi, ma inutilmente.
Faccio scorrere le mie mani sulle sue braccia, e lo vedo sempre più vicino.
Si avvicina sempre di più fino a sentire il suo respiro su di me. Posiziono le mani sulle sue spalle, quasi come per reggermi.
Sento il suo naso sfiorare il mio prima di toccare le sue labbra.
Avevo una sensazione di vuoto nello stomaco, sentivo tutto girare, e se non fosse stato per le sue mani attorno alla vita le mie gambe avrebbero ceduto.
Continuammo così per un po', sentivo le sue mani accarezzarmi la schiena ora, e la sua lingua che dopo aver chiesto quasi un 'permesso' toccò la mia. Era un bacio molto più che passionale, molto più di tutto. Avevo le guance a fuoco ma mi sentivo così bene da non poter fare a meno delle labbra di Harry.

A volte non ti rendi conto che le cose di cui hai più bisogno ce le hai davanti.. sei troppo accecato dall'orgoglio e non vuoi scoprire le tue carte; ma a volte non succede ciò che avevi previsto, perché la vita è un paradosso da superare, e se non c'è vulnerabilità, imprevisti, problemi, questa non potrà mai essere più che monotona.

Sono Sofia, una ragazza di 17 anni. Ora vivo a Londra con mio padre, mia mamma ė in Italia..sì, sono divorziati. Io ho i capelli ricci e castani, lunghi fin sotto le spalle, di statura media e di corporatura normale. Ho gli occhi marroni, molto semplici, color nocciola. Vado in 5ª liceo

Sono esattamente le sette e trentacinque del mattino di un lunedì a caso, e Louis dovrebbe essere a lavoro tra venticinque minuti. La sua voglia di alzarsi, ovviamente, è pari a zero.
Lo sa, il moro, che se arriva ancora una volta in ritardo il capo lo licenzia, ma non ha davvero le forze per lavarsi, indossare quell’orribile completo giacca e cravatta e preparare la colazione a Sam. Quel bambino ha pianto tutta la notte, e Louis davvero si chiede come Harry l’abbia convinto a tornare nel suo letto.
[...]
Louis lo sa, davvero, che è in un ritardo pazzesco e che dovrebbe portare per giunta Sam a scuola, ma proprio non ce la fa a sbrigarsi. Il letto è troppo comodo, fuori fa freddo, e al castano proprio non va di lasciare quel ben di Dio, soprattutto se non c’è Harry a tirare il piumone bianco panna tutto dalla sua parte.

...perché uno come te non può amare una come me

Io e Louis scoppiamo a ridere e ci rotoliamo sul tappeto come due cretini, e ad un tratto sento una voce che dice “ Ora capisco da chi ha preso Lou”
Mi alzo di scatto smettendo di ridere e spaventando mio fratello.
“Che cavolo hai detto ricciolino dei miei stivali??” chiedo.
“Che ora capisco da chi ha preso tuo fratello” dice calmo.
Gli lancio un'occhiataccia “Quei ricci te li fai con i bigodini o con il ferro?” grugnisco.

Sono Destiny Evans. Sono una diciassettenne come le altre, ho passioni, sogni, desideri, aspirazioni e ho anche un’ossessione.
Quale?
Harry Styles
* * *
In quel momento pensai che negli ultimi due giorni ero stato davvero fortunato ma poi ci pensai, quella non era fortuna, quello era destino.

Alessia è una ragazza di 17 anni originaria di Londra che è andata a studiare a Boston per sei mesi, ma come tutto, finisce anche questa bellissima esperienza ed è costretta a tornare a Londra dove suo fratello possiede una casa con i suoi quattro amici.
Louis e Ale sono fratelli e sorella ma non sembra... sono molto di più. Dietro di loro c'è una storia tragica che gli ha portati ad essere più uniti che mai.

Louis si guarda intorno e fissa concentrato le decorazioni che scendono dal soffitto: sono dei barattoli di vetro, tre per ogni lampadario, dipinti con le tipiche maschere di Halloween. Ci sono fantasmi, zucche, vampiri, lupi, streghe e anche un barattolo dipinto con la faccia di Frankenstein. [...]
“Fammi capire, ieri mi hai dato buca per preparare queste?”

-No Zayn…- la voce della donna, interruppe la mi scrittura, alzai la testa dal foglio per trovarmi la professoressa davanti –Non voglio che tu faccia questo tema…- la guardai stranito.
Che cosa voleva?
-Ma cosa…-
-E’ dispiaciuto a tutti quello che è successo e…- la voce le si fermò in gola. –Io… vorrei che tu mi scrivessi come ti senti-
Scriverle come mi sentivo?
Come sperava che io riuscissi a spiegarlo a parole?
-Non credo di esserne in grado- spiegai, allontanando il foglio dalla mia vista.
Non mi sarei mai aperto così tanto.
-Ti farebbe sentire meglio…- Cercò di convincermi e io non ci vidi più: Ero stanco delle occhiate piene di pena, degli sguardi di compassione, delle parole futili e dei “Vedrai che starai meglio”.
Ma cosa ne potevano sapere loro, eh?

Summer Allison Baker. Diciassette anni. Quarto liceo.
Charlie Baker. Odia sua sorella Summer.. Innamorata del biondo.
Harry Edward Styles. Il Riccio. Fratellastro di Summer. Puttaniere.
Niall James Horan. Il biondo. Dolce e premuroso. Da subito migliore amico di Summer.
Louis William Tomlinson. Il Leader. Miglior amico di Liam. Ama le carote.
Liam James Payne. Detto, Daddy. Ragazzo dolce e intelligente. Miglior amico di Louis.Odia i cucchiai.
Zayn Javaad Malik. Il secondo puttaniere della scuola. Sguardo profondo. Ama guardarsi allo specchio. Il Moro.

"La mia fantasia" prende parola Harry fissando languidamente Niall, "è di legare qualcuno al letto sottomettendolo!" Dice fiero di sé leccandosi le labbra carnose [...]
Avvisi:
1) Bondage
2)Linguaggio leggermente scurrile
3) Scene di SESSO esplicito tra due UOMINI.
Tanto Narry e tanto Zouis

Le navi non galleggiano per sempre, arriva infatti il momento in cui affondano e non ci sono ancore, non ci sono miracoli che tengano perchè il lieto fine non esiste.
Niall/Louis