Niall tiene gli occhi di Sydney, come un amuleto, nella tasca interna del giubbotto.
«Me ne vado..»
«Tutti lo fanno»
E l'aveva vista, con il pianto spezzato in gola, la luce spenta nei suoi occhi sempre accesi, come le luci della città, l'aveva vista respirare per non scoppiare in lacrime, detestava piangere, sopratutto davanti a lui.
«Non ti mancherò nemmeno, non sono il tipo che manca alle persone»
«Perché tu per loro ci sei sempre»

“Louis” disse finalmente Liam con voce impastata. “guardare intensamente la tua tasca non farà in modo che quell’accidenti smetta di squillare.”
“ si Lou, rispondi, siamo immensamente ansiosi di sapere chi si diverte a interrompere le poche ore di sonno riservate alle persone più impegnate del pianeta” mormorò sarcasticamente Niall, con gli occhi ancora chiusi, mentre si sistemava meglio sulla spalla di Liam.
“ non montarti la testa Nialler. Piuttosto io sarei lieto di sapere a chi è che devo spaccare la faccia.” Lo canzonò Zayn,con aria sognante magari pregustando davvero le botte,battendo una mano sul ginocchio di Niall. Il biondo si scostò, mentre Liam rivolgeva un “Zayn” di rimprovero al moro accoccolato sotto il suo braccio. “ non mi sto montando” protestò Niall. “semplicemente avrei preferito continuare a riposare piuttosto di sentire Louis che dice ad Eleanor quanto la ama o..” “ehi!” ribattè Louis. “Eleanor sa che a quest’ora..”
“TOMLINSON, TI DECIDI A RISPONDERE A QUEL FOTTUTISSIMO TELEFONO O DEVO LANCIARLO FUORI DAL FINESTRINO?”
La voce di Harry, che sembrava far tremare la stanza essendo più roca del solito,li fece sobbalzare.
“Oh, va bene.” Fece Louis un po’ offeso nel notare che Harry nemmeno lo guardava.