Harry ha vinto, di nuovo. Le probabilità che provi a resistere per riagganciarsi ostentatamente a quel discorso delirante sono nulle, si sta già perdendo nell’oblio e il mattino successivo si ricorderà solamente del velluto sulle sue labbra, del calore sul suo corpo, della confusione dettata dal buio e qualche parola evaporata e strozzata nelle lenzuola dell’albergo. Ma questo domani.
[ATTENZIONE: contiene Louis/Harry esplicito]

Questa storia parla di una ragazza che si ritrova in una piccola bottega di giocattoli...questa bottega si trova in una stradina di Greenwich, città che lei conosce molto bene. Una stradina che prima non c'era, stretta e che a mele pena potrebbe ospitare una persona...questa bottega non è come le altre, ha qualcosa che...la rende...diversa...
La storia vera e propria si svolge nella notte di Natale...

Mi chiamo Jessica. Tutti mi chiamano Jecha. Ho 16 anni, e un'unica passione, i One Direction. Sono orfana, vivo con mia nonna in una casa in campagna. Ovviamente, Italia.
La mia solità vita tranquilla cambierà, ma come? Probabilmente con l'aiuto di persone conosciute da poco, più sincere di "amici" di un'intera vita

'Adoravo,e adorerò sempre il fatto che tu avessi freddo quando fuori c’erano 25 gradi. Adoravo e adorerò sempre il fatto che tu ci mettessi un'ora e mezzo per ordinare un solo panino. Adoravo e adorerò sempre la piccola ruga che ti si formava sul naso quando mi guardavi come se fossi matto. Adoravo e adorerò sempre il fatto che dopo aver passato una giornata con te, potessi ancora sentire il tuo profumo sui miei vestiti. E adoravo,e adorerò sempre il fatto che tu fossi l'ultima persona con la quale volessi parlare prima di addormentarmi la notte. '

Siamo quattro amiche e siamo delle Directioners.

«E comunque… mi chiamo Sarah.» Dissi cercando di riparare ‘l’errore’ che avevo fatto.
Il biondino si rigirò a guardarmi con i suoi occhi azzurri, chiari e lucidi, poi sorrise. Questo qui ha la fissa.
«Io sono Niall, piacere.» Allungò una mano, che afferrai sorridendo. «Piacere mio, Niall.»

- Obbligo o verità?-
- Obbligo.-
- Uhm, okay. Devi provarci col fattorino delle pizze.-
- Molto divertente, Malik.-
- Ma io non sto scherzando, Styles.-

Dopotutto le andava bene così, le bastava sapere che comunque fossero andate le cose, Harry era la miglior cosa che le fosse capitata.

Tratto dalla storia..
-Harry, ti ricordi,come ci siamo incontati? Quel giorno, nello studio, ci siamo scontrati davanti ai bagni.. Io ti ho detto ‘Hi’ e tu ‘Ops’. Te lo sei anche tatuato sul braccio..
Io penso che quello è stato il giorno più bello della mia vita.. E poi..-
IMPOSSIBILE NON PIANGERE. ONE-SHOT LARRY.

Non ho mai avuto amici sinceri.. vi chiedere perchè.. ricordo ancora quel giorno..

Sono innamorato di lui. E' inutile negarlo.
It's Ziall, bithces!

È sopra il mio corpo. Inizia a lasciarmi piccoli segni violacei sul collo...

fan fiction su Larry.
ACCETTO RECENSIONI NEGATIVE, MA PER FAVORE, SE DOVETE INSULTARE I LARRY O LE LARRY SHIPPERS POTETE ANCHE NON APRIRE.

Tratto dal 5° capitolo..
#Flashback
'Vuoi diventare la mia migliore amica per sempre?' disse quel ricciolino
'Si, adesso e per sempre Harry!' gli risposi
'Ti voglio bene Hope!'
'Anche io Harry, noi siamo i H&H per sempre, ricordi?'
fine flashback
Mi svegliai di scatto, ero tutta sudata e piangevo, non poteva essere, i miei incubi erano tornati.

Elizabeth odiava il suo nome, fin da bambina la chiamavano Liz e sfortunatamente continuarono così finché non divenne grande.
Lei aveva i capelli mossi e castani, lunghi fino alla vita.
Onde ribelli che la caratterizzavano, le ricadevano a piccole ciocche anche quando li legava.
Era alta e magra, con uno di quei fisici mozzafiato di cui tutti parlavano.
I suoi occhi da cerbiatta erano verdi, spesso cambiavano colore e il suo nasino era punteggiato da lentiggini.
Dicevano che le sue labbra a cuore fossero incredibili, per non parlare del suo sorriso perfetto.
L'unica cosa: lei era diversa.