Gli accordi di Sokovia ci hanno portati a fare scelte differenti, qualcosa tra noi si è rotto e non è più riparabile; anche se in noi ci sarà sempre una piccola parte che spera in una guarigione, in una soluzione pacifica.. magari una telefonata potrebbe risolvere ogni cosa o decidere il definitivo declino di tutto.
È come camminare su di un filo sopra un burrone, se perdi l'equilibrio cadi ma se riesci a star su puoi farcela ad arrivare dall'altro lato. Riusciremo noi a camminare su questo filo senza cadere?

[Post AoU - Prima fanfiction nel fandom]
Wanda ha i propri momenti di debolezza, ma, nonostante voglia nasconderli a tutti, c'è qualcuno che la osserva senza alcuna malizia e che sembra pronto a darle tutto l'affetto che cerca.
Dal testo:
Era stato un sogno. Solo un terribile frutto della sua immaginazione, che aveva però inesorabilmente ricalcato la dura e amara realtà dei fatti.

AU!Università/Erasmus Phil/Clint - Tony/Steve - Thor/Loki
Phil afferrò la sua enorme valigia blu e uscì dal gate con un sorriso felice e impaurito al contempo. Quando aveva fatto domanda per l'Erasmus, mai avrebbe pensato di partire davvero. Era iniziato come un gioco e ora si trovava a dover vivere un intero anno fuori casa -Per la prima volta, tra l'altro.
Si guardò intorno, cercando il cartello col suo none -Gli avevano detto che qualcuno sarebbe andato a prenderlo, sperava solo che la sua guida parlasse un po' di inglese, perché lui masticava davvero poco lo spagnolo. Si fermò all'uscita e, quando scorse il foglio bianco col suo cognome scritto a caratteri cubitali, si precipitò subito, spingendo un po' di gente per passare.
"Hola." Disse, con uno spaventoso accento newyorkese.
"Wilkommen." Lo canzonò l'altro, con un sorriso magnetico tipicamente irlandese -Come tipicamente irlandese era anche la sua cadenza. "Sono Steven."

Pietro è sdraiato, immobile, chiunque nelle sue condizioni sembrerebbe morto, ma per lui è diverso. Pietro è un corridore, è movimento, è cambiamento, Pietro è il vento tra i capelli e una voce seccante alle orecchie, è una spinta dispettosa dietro la schiena, la spallata indolente e le eco di risate sempre troppo lontane per riuscire a colpirlo con un pugno. Ora invece...
{ quickeye / post civil war }

Una normale e tranquilla giornata al supermercato...
In pieno Steve & Tony style.

Tony/Wanda post-civil war.
Scritta per il compleanno di Darcy Lewys Taserqueen.
Partecipa alla fanfiction challenge II:
prompt: Indosso una maschera tutti i giorni, sono sicuro che se mi travestissi da me stesso nessuno mi riconoscerebbe

Post-civil war. Un approcciarsi 'diverso' tra Wanda e Bruce.
Scritta per il compleanno di Darcy Taserqueen Lewys.
Partecipa alla fanfiction challenge II:
"L'ho vista nei loro occhi" "Cosa?" "La rivoluzione".

Esattamente quarantacinque minuti dopo, il clacson suonò due volte fuori casa di Tony, che prese in braccio i bagagli e raggiunse l'amico sul marciapiede; questi lo osservò per pochi secondi per poi esclamare «Serio? È un weekend!»
«Non si sa mai», rispose prontamente lui nell'infilare in macchina una canna da pesca e gli stradari di mezza Europa. // Fanfiction ispirata a Thelma & Louise.

[...]Clint era stato per Natasha un punto di riferimento per tanti anni; gli doveva la vita, in ogni senso, ma non si era mai soffermata a rifletterci tanto come quella sera di metà maggio, durante un matrimonio a cui si sentiva un'intrusa.
Natasha sospirò, mordendosi nervosamente un labbro rosso sangue: era sempre stata l'eccellenza, Natalia Alianova, la Vedova Nera, la miglior allieva della Red Room, la spia più abile del KGB, una macchina per uccidere.
Niente di più che una brutale assassina.
Era quello il suo campo. I sentimenti, l'amore, l'amicizia erano troppo per lei, cresciuta in un mondo in cui la vita aveva un valore minimo, in cui la più piccola esitazione era sintomo di debolezza [...]
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Una serie di one shots Clintasha [Natasha!Centric]
[Probabili accenni WinterWidow nelle one shots successive]

Con Tony era sempre una lotta tra picchi altissimi e bassi più profondi della Fossa delle Marianne, Natasha lo sapeva da quando si era finta la sua segretaria. Passata l’euforia, l’instancabile istrione precipitava in baratri di afflizione pari se non superiori al suo splendore e lei non sapeva come intervenire. L’unico che sembrava aver avuto qualche pallido risultato, da quando Bruce se n’era andato, era stato Steve, ma non aveva la loro pazienza, né lo stesso legame. Era molto difficile fingere di fronte a una spia: le era bastata un’occhiata per capire della sua relazione segreta con Steve, benché nessuno dei due si fosse lasciato sfuggire alcun gesto equivoco. Era quindi semplice intuire perché Stark si sentisse così: quei giorni di assoluta calma dopo la tempesta gli avevano gettato addosso la consapevolezza di un ennesimo abbandono e, forse, avevano persino rivangato qualche spettro del passato di cui non le aveva parlato.
Si sarebbe rialzato, ne era certa.
Lo faceva sempre, solo più ammaccato, più triste, più instabile.
[Post Civil War] [Stony] [Stucky] [Tony/Bucky] [Wanda/Vision] [Clintasha]

"We are out for prompt" è una pagina fb che ospita mini sfide, drabble contest e roba simile che mi piace tanto tanto. Siccome invece i titoli non mi piacciono affatto, ho risolto col titolo di questa pagina.
Non so bene cosa come e quando sarà infilato qui dentro, quindi mi scuso se non sono abbastanza precisa nella descrizione della raccolta: è che proprio ancora non so cosa ci metterò.
Gente mi dà prompt, io li svolgo. Ecco.
La prima è per una ragazza di Sant Light perché, insomma, perché no?
Warning: parolacce, parolacce come se piovesse!

Raccolta di drabble ambientate in una AU in cui Steve lavora al take-away cinese aperto 24/24, e Tony è uno che ordina davvero, davvero tanti involtini primavera.
Da un prompt ricevuto durante l'event del gruppo We are out for Prompt

“E se qualcuno ci vedesse?”
Il capo biondo chino su di un lato, per lasciare maggior spazio ad un paio di labbra talmente dolci e esperte da far impazzire anche il più freddo e gelido cuore di ghiaccio, cercava disperatamente ma con scarso successo di allontanare quella presenza così maliziosa e presuntuosa.
La stanza era completamente buia ad eccezione di una piccola sfera di luce azzurra che brillava imperterrita senza interruttori che potessero mettere fine alla sua luce.
La porta si chiuse in un istante.
“Così nessuno potrà disturbarci”
Le sue parole furono un sibilo sottile e provocatorio sussurrato all'orecchio del biondo capitano..

Steve lo aveva visto, il suo ultimo sguardo.
Prima che il ghiaccio di nuovo lo ricoprisse, per preservarlo. Come i fiori che rimangono sotto la neve, in inverno.
Steve lo aveva visto.
E adesso di lui rimaneva solamente uno spettro.
ATTENZIONE: potrebbe contenere spoiler del film Civil War.

Ed eccolo sbucare dall'ascensore, vestito con una delle sue solite maglie attillate che all'inventore facevano tanto impazzire, per non parlare del pantaloni che gli fasciavano la vita e il lato B, bramato anche troppo dal genio miliardario. Ah quanti pensieri pudici ci aveva costruito su.
Ma ora concentrazione Stark!
“Innanzitutto tanti auguri capitano!”