"Forse avrei dovuto allenarmi di più, avrei dovuto cercare di mantenere il tuo passo e di non farti sentire “solo”, avrei dovuto cercare di essere almeno l'avversario che non hai trovato; ma la verità è che non avrei mai potuto starti dietro. Per quanto mi sforzassi di seguirti in ogni dove alla fine finivo sempre col fermarmi a riprendere fiato e tu, non mi aspettavi più: guardavi lontano, eri pieno di speranze e di sogni."
[ KagaKuro | what-if | POV!Kuroko ]

[...]
"Ehi, Shin-chan..." Gli sussurrò Takao, asciugandosi gli occhi e ritrovando un po' di calma. "Casa tua è vicina, vero?"
"Beh, sì... Perché?"
"Non mi va di tornare a casa mia, potresti ospitarmi?"
Il tiratore lo guardò un po' interdetto, ma poi annuì.
"Va bene."
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Questa è la mia prima fan fiction sulla TakaMido (che scrivo da sola) a raiting rosso e non so, seriamente, cosa ne sia venuto fuori. Lasciate recensioni: critiche, neutre o positive.
Vi auguro Buona Lettura!
Attenzione: SPoiler! Momento ripreso alla fine del capitolo 183.

Poteva dire di essere stato con lui per quasi un anno e di non averlo compreso fino in fondo.
[For Rota]

Dopo molte insistenti richieste da parte di Koganei e la disperazione della povera Riko assillata, i ragazzi del Seirin partirono alla volta del parco divertimenti.

-...Anche il principe scomparve, lasciando il bambino completamente solo,
e il povero bambino fu mandato in una strana casa.-
Guardo stranito il libro. Che razza di storia è? Manca solo una frase, poche semplici parole. Non avevo mai letto qualcosa di così desolante in un racconto per bambini. Non può concludersi semplicemente così.
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Mi sento come un condannato a morte che si dirige verso il patibolo, o come un semplice uomo che sta firmando la sua condanna. Perchè?
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Sono cresciuto, non sono più un bambino e non ho più paura del buio.
Ispirato dal videogioco della Atlus "Rule of Rose".
Pair accennate(comprese onesided e contestualizzate in diversi periodi, senza riferimenti sessuali): AoKise, AkaMido, MidoTaka, MuraHimu, MuraAo, KasaKise+Crack!Pairing a sorpresa. Alcune delle pair citate verranno trattate in modi alquanto controversi, ma, come ho già detto, non ne vedrete di p0rn qua. Solo tanto, tanto angst.
Al momento la storia è ancora in fase di ideazione, quindi questa è una premessa che potrebbe omettere qualcosa; attendete e vedrete.

Kuroko no Basket | MidoTaka (Midorima/Takao) | one-shot | 1.009 words.
«Sei incorreggibile».
«Le sue previsioni non sbagliano mai».
«Quasi mai, volevi dire».
«La partita di oggi ne è una prova esemplare», ribatté composto, lanciando un’occhiata di disappunto al moro. «Diceva anche che mi sarei imbattuto in un imprevisto, ma…».
«—ma ha sbagliato~» Takao sembrava soddisfatto; «Hai visto?»
«Non ha sbagliato[...], accadrà stasera».

Un passato che ritorna, un caso irrisolto, un'indagine per un poliziotto di nome Aomine.

1- Dono dell'ubiquità: Pensò per la prima volta che non era lui che avrebbe voluto trovare dietro la sua schiena.
2- Occhi che sono dappertutto: Kuroko si sente i suoi occhi addosso costantemente. Kagami deve averlo capito in qualche modo, che qualcosa è cambiato dentro di lui.
(Due piccole flash Kagami/Kuroko molto introspettive, ecco tutto ^^)
[ Terza classificata al Contest Réédition [Kuroko no basket flash&drabbles] [SOLO EDITE] indetto da Æthelflæd ]

Ci sono tanti tipi di ossessioni. La sua, da sempre, è stata rappresentata dal cibo e in particolare dai dolci. Poi qualcosa è cambiato, con una forza inarrestabile un nuovo bisogno, quasi vitale, ha intaccato la sua persona.

"L'incontro tra Kise e Aomine, l'ammirazione e la nascita dei Miracoli.
Ma che cosa sarebbe successo se Kise Ryouta in realtà fosse una lei?"
Fem!KisexAomine [[AoKi]] -genderbend- *SPOILER*

«Il deserto può essere una salvezza.
O la tua tomba.»
Questo gli avevano insegnato da bambino, invitandolo a non abbandonare mai le mura della città.
Ovviamente quello non era il suo vero nome, una volta arrivati al palazzo di Hyam ciascuno di loro ne aveva ricevuto in dono uno nuovo perdendo quello che gli era stato imposto dai genitori, quasi a sottolineare di non appartenere più alla famiglia d'origine ma al loro signore.
E da quel momento, Bahira aveva cessato di esistere.

Salve a tutti! Questa è la prima volta che scrivo in questo fandom e spero che apprezzerete i miei racconti, anche solo un pochino ^^
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Eppure lei lo seguiva sempre. Qualcuno doveva pur assicurarsi che non si arrampicasse su di un albero per seguire uno scoiattolo o che un ragno radioattivo non lo mordesse, per quanto le avrebbe fatto piacere avere un amico supereroe.
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Questa storia parla dell'infanzia di Aomine e Momoi ispirata alla seguente immagine trovata su DA http://yamicchi.deviantart.com/art/Ao-and-Momo-390751232
Scusate, ma non sono brava a scrivere le presentazioni. Spero comunque che la storia sia di vostro gradimento e che i miei personaggi non siano troppo OOC
Detto questo, ringrazio in anticipo chi dovesse leggere e vi lascio alla storia.
Buona lettura♥

"Eppure in quei giorni l'attenzione di Kise era catturata da qualcosa che non era lui. E questo, naturalmente, gli dava fastidio, anche se non l'avrebbe mai ammesso.
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[...]mai Daiki Aomine avrebbe pensato che a fargli da rivale sarebbe stato un libro, un insulso libro.
***
"Tu non capisci, Aominecchi, Voldemort si è impossessato della bacchetta di sambuco! Devo leggere!"
Aokise C:

Io non ti odio. Anzi, ti ho sempre amato.
Io non ti amo. Anzi, ti ho sempre odiato.
[Due persone, due modo diverso di amore]

Per quanto ancora la sua voce ti tormenterà?
E' stato lui a dirci di stracciarvi.
[Ogiwara center]