Pubblicai questa storia due anni fa e finalmente mi sono decisa a revisionarla.
Ho cancellato quella vecchia per mettere questa nuova, corretta grammaticalmente e con meno idiozie all'interno.
E' scritta per quei barbari dei miei amici e di conseguenza non è nulla di che, la scrivo solo con lo scopo di divertirmi e far divertire loro.
La storia parla di un gruppetto di amici che ha deciso di fare una vacanza a Ravenna ma che dovrà lottare per la sopravvivenza contro l'intera città di non - morti.

"Sì, questo fu il tratto devastante della Regressione, il declino che trasformava uomini levigati da migliaia di anni di evoluzione in bestie che esseri umani ricordavano solo per forma. Il loro cervello adesso aveva abbandonato ogni fine artificiale e mantenuto solo gli istinti più primitivi sui quali troneggiava un'impulsiva ed implacabile fame. Ci ritroviamo solo a qualche centinaio di secondi dopo che tutto ebbe inizio, ed ecco dunque la civiltà dell'Homo Sapiens Sapiens terminare per lasciare spazio al suo anacronistico successore. Ma per quanto il destino dei primi era nulla se non una discesa che terminava nell'oblio, alcuni di essi decisero di aggrapparsi con ogni mezzo a loro disposizione mentre altri, ebbero solo il rammarico di non essere precipitati in quei primi attimi di follia."

Raccolti gotici e macabri, ambientati in epoche lontane e contemporanee, accomunati dal filo conduttore dell'amore.

Raccolta di OS a sfondo dark. Spazio dal fantasy al paranormale, cercando di sfiorare l'horror.
"Probabilmente nemmeno esiste più il tempo, probabilmente non è che un eterno secondo, un'eterna immobilità. Sono viva, dunque? Non lo so più. Tutte queste sensazioni sembrano dirmi di sì, ma vivere nel dolore è vivere?"

E se Babbo Natale non fosse quel bonaccione rubicondo, la cui figura siamo tutti abituati a vedere ogni anno nel periodo natalizio, stampato sulle bottiglie, sui giornali, in televisione? Se la verità fosse così oscura da essere stata rimpiazzata da una leggenda più... accettabile? Se Babbo Natale fosse un'entità oscura che invece di portare regali ai bambini, li rapisse trasportandoli in un mondo fatto di oscurità ogni notte di Natale, e poi li tentasse di convincerli a offrirgli la loro innocenza? Se il suo scopo fosse perpetrare la sua specie, accoppiandosi con le sue vittime, una volta mature? Ecco il contesto in cui si svolge la storia, quella di una giovane donna vittima di una versione oscura del mito; una ragazza la cui sola forza di volontà è capace di tenerlo a bada, ma per quanto? Tre donne unite dallo stesso sangue e dalla stessa lotta contro l'oscurità, armate forse solo della determinazione di riavere la libertà perduta.

Sai che una maledizione colpisce chi tocca una data sedia, e sai che anche oggi ti sei salvato. Come procedere, adesso?

In principio questa storia era una drabble, poi ho deciso di renderla più completa e svilupparla un pochino.
Dal testo: Pensavo che il sogno fosse finito, mi sono svegliata, eppure nello stesso tempo sono nel medesimo posto del sogno. Avverto una sgradevole sensazione e nonostante tutto i miei occhi continuano a vedere quella strada buia e quei cavalli mangiare pane secco, con quelle ombre che si avvicinano per prendermi. Vogliono farmi del male, lo so.

14XX- Santo Stato d'Ezpania
Sua celsitudine il Vescovo Ricardo el Fiel viene incaricato dal Tribunale della Santa Inquisizione di processare un'intera cittadina, l'accusa è di stregoneria e idolatria del demonio. Ricardo dovrà ricomporre il rompicapo che si cela dietro un caso 'sì peculiare. Tre i tasselli fondamentali: un giovane folle, che risveglierà nel suo animo istinti perversi; una prostituta eccentrica e un'intera famiglia svanita nel nulla.
Dal Capitolo IV: «Suppongo siate un Inquisitore.» Sentenziò Ysidro.
«Cosa ve lo fa pensare?»
«S’i fosse stato un Familiares, non avreste semplicemente sfondato la mia porta. M’avreste preso a ceffoni, avreste distrutto il mio rifugio bucolico. E’ appannaggio dei Familiares cercare prove con metodi… poco ortodossi, potremmo dire?»
Dal capitolo V: «Voi state vagando nelle tenebre, dolendovi per spettri.» La ragazza gli accarezzò dolcemente la guancia.
«Ogni cosa, Pedro, alla fine, svanirà: la doglienza, la tristezza, i rimpianti.»
«Come posso soprassedere su ogne cosa? Vedo scempi e volgo l’occhio d’altra parte, e perdono. Perdonare è volere d’Iddio, e io perdono sanza rammarico, ma è veramente giusto perdonare ogne cosa?»
Nessuna risposta giunse da Ecate.

Era inquietantemente affascinante, per la sua semplicità e per... qualcosa, che lo attirava senza alcuna motivazione apparente. Se la rigirò nelle mani e la osservò da tutti i punti di vista, ma non sembrava esserci niente di strano se non l'assenza assoluta di qualsiasi indicazione, escluso quell'unico 'non giocare', evidentemente il titolo del gioco, che lo incitava ancora di più
Matteo si perde nei ricordi quando ritrova uno dei suoi vecchi giochi da bambino, ma nulla è più così innocente, e si ritroverà presto immerso in qualcosa di molto più grande di lui...
La storia prende spunto dal racconto 'The Game', pubblicato su EFP da Akira Yuki, con il permesso dell'autore.

Lasciai che quei piccoli cubi di vetro mi si muovessero tra le dita.
Era una sensazione strana, ma nulla di nuovo.
Erano lisci, privi di graffietti che potessero anche solo interrompere la perfezione di tale struttura.
Ci giocai ancora, abbastanza a lungo, respirando piano, tanto piano che quasi non si potevano udire.
Il ticchettare dell' orologio accompagnava tale movimento e la continua processione d'aria che entrava e usciva dalle mie narici.
Tutto intorno a me era buio, l' unica luce era un flebile raggio quasi sepolcrale che penetrava dalla fessura della porta.
Accarezzai ancora i dadi, spostando lo sguardo sul tavolo.
Riuscivo a vedere a malapena le carte che vi erano appoggiate, ma non avevo bisogno di guardarle per sapere cosa simboleggiavano.
Entro poco, sarebbe arrivata una donna, ne ero certa.
Mossi ancora i dadi tra le mani, i quali si scontrarono tra di loro con un lieve tintinnio gradevole.
Era qui.

La storia narra di questa ragazza arrivata in questo manicomio come volontaria. Qui scoprirà un lato di se oscuro e darà inizio ad una serie di eventi demoniaci.

Una notte, mentre portava a passeggio il cane, un ragazzo notò la custodia di un DVD che affiorava da dentro un piccolo cestino dell'immondizia.
Qualcosa di più forte di lui lo spinse a portarsela a casa. Conteneva dei fogli e un disco con una frase in latino scritta sopra.
Come ebbe letto quelle pagine, il ragazzo pensò ad uno scherzo.
Poi però ebbe la pessima idea di vedere se il DVD conteneva sul serio quanto scritto nel messaggio.
Ma questa è un'altra storia: quella che stai per leggere non c'entra nulla con il ragazzo.

" Una musica.
Poche gentili note che sembravano danzare sinuose nell'aria. [...]
La musica si bloccò di colpo, ed un urlo agghiacciante la sostituì. [...]
Non c'era più nessuna musica a distrarci. "

Quello che l'autore ha sognato una notte d'estate vi sarà riportato in un'avventura di alcuni ragazzi che muterà da un pacifico sogno ad un terribile incubo!

Piccola "storia" se così si può definire, in cui si parla in maniera semi-riflessiva di cosa possono essere o sembrare le nostre ombre.