Ognuno di noi ha bisogno di un posto dove potersi rifugiare.
Che sia in un libro, una casa, un pensiero, una persona.
Ma dobbiamo andare alla ricerca, fino a perdere le speranze, perché soltanto lottando, si potrà conquistare quel che si vuole.

"A quel tempo si chiacchierava sovente d'una strana storia: un mostro mezzo umano e mezzo bestia si aggirava nelle notti di luna nuova nei pressi delle alte e solide mura del paese. Giovanni non era tipo da credere a dicerie di quel genere, ma i suoi amici e familiari si dimostravano tutt'altro che scettici. Temevano quelle notti poiché in tanti, compreso il suo compagno di classe Donato, spergiuravano di aver visto quella creatura saltare da una parte all'altra della strada scoscesa che portava dal paese al bosco fitto e insidioso. Non aveva mai, nel caso fosse esistita davvero, creato particolari danni, seppur all'albeggiare erano stati ritrovati brandelli di coniglio selvatico e frattaglie d'uccelli dappertutto. Doveva probabilmente essere una creatura sola e affamata che desiderava soltanto poter placare un bisogno comune a tutte le specie. Sempre se fosse esistita davvero a Giovanni avrebbe fatto una gran pena."
Storia partecipante al contest "Cantami, o Diva..." indetto da Dollarbaby sul forum di EFP.

“Non auguro a nessuno di fare una fine così, con un buco nello stomaco, con il vento che ti scompiglia i capelli e tu, lì, incapace di fare qualsiasi cosa.”

Più profonda è la buca che scavi, più cose tornano. E tu, tu tornerai mai?

Vent'anni ad immaginare la libertà da una malattia sconosciuta. Vent'anni a leggere del mondo solo per poterlo guardare dal buco di una serratura scosso da brividi. Vent'anni sono più che abbastanza.

"Ci siamo conosciuti per caso e per un po’ ci siamo tenuti per scelta. Una scelta che tante, troppe volte ho pensato fosse sbagliata. Ma una scelta che mi ha portato a crescere."

Marco Cirillo è un ragazzo vittima di bullismo.
Un giorno la sua pazienza raggiunge il limite e...

Selena si è da poco trasferita in una nuova città, ma il suo primo giorno non sarà dei migliori.
In questa long si muovono diversi personaggi, ognuno di loro nasconde qualcosa o convive con qualcosa che tenta di tenere nascosto al prossimo. In fondo, abbiamo tutti i nostri scheletri nell'armadio.
Warning!: presenza di tematiche delicate, più coppie slash [boyxboy] e fem!slash [girlxgirl]

Amethyst ha iniziato la costruzione delle "piccole autostrade" all'età di undici anni, all'inizio della prima media. Da questo periodo in poi ha collezionato piccole esperienze, durante la quale ha creduto di poter non sopravvivere. Dopo quasi cinque anni, conosce Davide alla stazione centrale di Napoli, durante un giorno di pioggia e disperazione.

SECONDO POSTO categoria "PROSA GIOVANI" del PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE "DONNA"
❝ «Salvo vite.» Quando qualcuno me lo chiede, rispondo così: salvo vite. Sul viso di molti compare stupore, su altri l'incredulità, su altri ancora invece incertezza; fa strano, lo so, sentire una risposta simile, sembra quasi un vanto, le parole di chi si gonfia il petto di superbia e vuole elevarsi a un dio onnipotente, unica entità a poter compiere un gesto simile; oppure ci si innalza alla stregua di un medico, che se gli va male la morte la vede davvero davanti agli occhi.
❞

La violenza è una carezza ruvida che raschia l'anima e brucia la carne, fino a quando vittima e carnefice diventano un'unica cosa, come le facce della stessa fredda e metallica moneta d'oro: un luccichio che brilla impaurito tra le braccia dell'oscurità, obbligato a rifulgere perché il nero possa rinvigorirsi grazie alle ombre che esso genera.
Natasha è vincolata dal suo bisogno d'amore all'uomo che, con la sua virilità, l'ha trasformata nella sua deforme creatura. Ella lotta contro i più riprovevoli impulsi, in una complessa gara di tiro alla fune, dove la commiserazione per se stessa fa a pugni con gli stracci del suo essere donna.
Prima classificata al contest "Cantami, o Diva..." indetto da Dollarbaby sul forum di Efp

Dopo aver visto il suo doppio, una donna comincia a sprofondare in un incubo mentale senza via d'uscita.

" Al suo risveglio Nuvian inchiodò gli occhi nel vuoto che lo separava dal resto della stanza nella tragica coscienza sfocata di chi sapeva di dover fare i conti con qualcosa. "
Nuvian Vaughan non vuole riportare alla mente quello che gli è successo due notti fa. Ma se vuole tornare alla vita di prima e riprendere il controllo di sé, dovrà prima o poi farci i conti e rivivere quelle esperienze. Dolorose o... piacevoli, che siano.
( Titolo ispirato alla canzone "Slow life" dei Of monsters and men )

Da quando Carmen è morta, si trova a metà tra la vita e la morte. Vedrà le persone che ama rifarsi una nuova vita e quasi dimenticarsi di lei. Carmen potrà solo dare qualche segnale della sua presenza, ma sarà invisibile agli occhi di tutti. La sua paura è diventata realtà; morire ma esserci, forse in forma non umana, e vedere ciò che la sua morte causa alle persone che più ama..

Una one-shot su una ragazza che chiede un favore a due amici... semplice e senza pretese.