(ispirazione dalla canzone "La favola dell'amore inventato" della Banda Osiris)
Triste storia di un mastro vetraio, che non ha mai conosciuto l'amore in tutta la sua vita.
"C'era un mastro vetraio di Murano
che non sbuffava né ansimava invano.
Scolpiva l'alito dei suoi polmoni,
modellava sospiri e esalazioni.
L'anima in eccedenza espettorava,
sotto vetro il suo fiato imprigionava."

Lo guardo, mi guarda, ci guardiamo. Non servono parole, le nostre anime si guardano.

Sul filo tra ragione e follia, vacilla.
Cede.
Vi si aggrappa nuovamente.
Che senso dare a questa futile esistenza?

"Martha ambiva d'avere il vento scompigliarle i capelli, il sole baciarle il volto, ed inalare il profumo dell'erba appena potata. Ed ogni giorno alla stessa ora, si chiedeva per quale motivo rimaneva seduta sul suo letto rovinato, avvolta dal buio, con la consapevolezza di non poter avere ciò che desiderava da tempo".

Antefatto: il brano è immaginato come missing moment di un gioco di ruolo che faccio online nel quale tempo fa uccisi il mio personaggio, Sabina.
Pochi giorni dopo morì (per finta, ma è un'altra storia) un altro pg, suo amico.
Il racconto è quello di un viaggio in treno del marito di Sabina, Francesco, che si muove per andare al funerale di questa terza persona ma non può fare a meno di pensare a ciò che ha perso.

Bella la sua moto, mi veniva a prendere tutti i giorni a scuola. Odiava la neve e aspettava con ansia la primavera.

L’amore, a volte, sa essere fantastico. Avere per sé gli occhi della persona amata, assieme ad ogni sua attenzione, può rendere meravigliosa l’intera vita quotidiana.
Ma si sa, il tempo è implacabile, e quegli occhi che un tempo apparivano tanto splendenti e stupendi potrebbero oscurarsi. Per sempre.
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Questa raccolta composta da cinque drabble ha partecipato al Contest ‘’Special presents: drabble edition’’, indetto da Kim_Sunshine sulla sua pagina Facebook.

[...]
«Le uniche dipendenze che la ragazza aveva in quel momento erano la musica e le sue sigarette.
“Chi può vivere senza musica? Sarebbe come vivere senza respirare.”
Era ciò che lei ripeteva sempre, a chiunque.
A chiunque le rinfacciasse il fatto che aveva sempre un paio di cuffiette nelle orecchie e la musica al massimo.
Lo diceva a sua madre quando le urlava dietro di uscire un po’ da quella stanza e di farsi una vita.
Ma ciò che non capiva nessuno era proprio questo, lei una vita ce l’aveva.
L’aveva con quei pochi amici a cui dava tutta se stessa, non le era mai interessato essere quel tipo di persona che è circondata da un sacco di persone. Aveva sempre preferito avere pochi veri amici che tanti falsi, ma nessuno sembrava riuscire a capirla realmente.»
[...]

Trama: Settembre, 2006.
Jason è un ragazzino di undici anni quando la vede per la prima volta: lei è una bambina strana, con i capelli disordinati, i vestiti da maschietto, eppure c'è qualcosa che lo attira, inevitabilmente. Non riesce a parlarle, però, qualcosa lo blocca e quell'episodio rimane intrappolato nel suo passato.
Marzo, 2016.
Jason è alle prese con la stesura del suo romanzo a cui, però, manca una fine, a causa di un vuoto che il ragazzo si è lasciato dentro dopo l'ultimo trasloco.
Così, per placare il suo tormento e concludere finalmente il suo libro, il ragazzo si reca a Richmond, in Virginia, luogo dove dieci anni prima ha visto quella bambina per la prima volta. Qui incontra Judith, giovane aspirante pittrice e con una madre morente, che conduce una vita monotona e priva di gioia. Jason e Judith trovano la felicità, che entrambi desiderano da sempre. Fino a quando, dopo un tragico evento, Judith comincia ad essere preda di assurde visioni. Riguardo il suo passato, il suo presente. Il suo futuro. Visioni che riguardano anche Jason. E quando una mattina Jason sente spezzarsi il legame che da sempre lo unisce a Judith, capisce che qualcosa non va e che

[Heaven's Door Yaoi GDR] Cosa sei disposto a sacrificare per il bene della persona a te cara?

"Cosa posso fare? Cosa mai può fare un bambino che non sa nemmeno parlare?"

Gli ultimi momenti di un'amorevole madre.

"...Maree di voci si sovrappongono nella mia mente come echi lontani, ognuno cerca di attirare la mia attenzione ripetendo, più e più volte le medesime parole. Gradualmente aumentano il tono di voce. Da lievi sussurri si trasformano in urli, un'unica voce squarcia la confusione ammutolendo tutte le altre “NON PUOI SCAPPARE”..."
( tratto dal ATTO IV)
Non è la solita storia di amore dove tutti sono felici e contenti. E' una storia incentrata più sulle difficoltà di rapporto che qualsiasi coppia deve affrontare dal primo momento.
Spero di riuscire ad introdurre il mio pensiero di amore e di riuscire a far trapelare emozioni dalle mie parole.

Quando esali l'ultimo respiro, sai che sarà l'ultimo.
E se quest’ultimo respiro durasse? Se tu potessi scegliere come lasciare questo mondo? Se tu potessi scegliere, o anche solo sapere, il giorno in cui morirai? Pensi che tutto questo sarebbe accaduto?

Rajni è una ragazza indiana di sedici anni. Vive con il padre e la matrigna e soffre ancora molto per la prematura morte della madre. È intelligente e ha buoni voti a scuola. Quando comunica ai suoi la decisione di voler continuare a studiare e sposarsi in seguito, non sa ancora che questo le costerà molto caro.