Il mio cuore perde uno, due, tre battiti prima di prendere velocità come le ali di una farfalla.
Oh. Oh. Oh. Eve.

Ho preso spunto da "Ti regalerò una rosa" di Cristicchi per parlare di pazzia e di dolore e della loro connessione.
Non è tutta legata al testo, ma spero piaccia uguale.

Ti senti mai solo in mezzo alla folla? Hai mai paura di deludere qualcuno che ti delude sempre ?
Questo è come si sente, una guerriera, o semplicemente una ragazza che nella vita ha sempre voluto una cosa sola : essere felice.

“Tu non sei inutile, non dirlo mai più. Sei mia amica e non permetterò più a nessuno di farti del male o di condurti a farlo. Lasciati aiutare e io lo farò” continuava ad abbracciarla e Sara annuì sentendo qualcosa battere nel suo petto per la felicità.
Per una volta in vita sua aveva sentito il bisogno di abbandonarsi in un dolce abbraccio, per capire cosa volesse dire la parola amicizia, per capire cosa significasse lasciarsi aiutare per non cadere nel vuoto, per non rimanere soli a soffrire di un male più grandi di sé.
“Grazie” furono le uniche parole che riuscì a proferire mentre piangeva, stavolta di felicità.

'negando un sentimento che non dovrebbe esistere, che non dovrebbe essere pronunciato, che vorrebbe non essere'

"Continuai la mia corsa ed una volta che fui fuori dallo stabilimento mi precipitai in macchina. La schiavai, lanciai la borsa blu nel sedile del passeggero e trattenni un grido quando mi misi seduta e una volta lasciato passare il dolore, uscii dal parcheggio senza curarmi troppo delle macchine che avrebbero potuto venirmi contro. Non vedo molta differenza fra essere morta e condurre la vita che facevo io."

Cosa sappiamo noi della morte? Ben poco, eppure le domande riguardo ad essa sono tantissime; cosa succederà, dove finiremo, chi troveremo! Il nostro compito più grande è quello di amare la vita, perché non sappiamo mai cosa ci regala il destino!
Partecipante al contest "Drabble- 100 parole per parola" indetto da Beba7 e Mattimeus.