[Tratto dal terzo capitolo]
Molly Weasley, con un asciugamano tra le mani e l’espressione preoccupata sul volto, si appresta a ricoprire il figlio di cibo e pozioni.
-Ron, è tutto apposto. Sono andati via, sei al sicuro.-
-RAGNI! RAGNI! RAGNI!- Urla, ancora una volta.
-Ronald, non hai bisogno di … non avere paura.- Gli passa un braccio attorno alle spalle, mentre avvicina il piatto di zuppa calda davanti al ragazzo rosso. –Devi mangiare.- Riempie il cucchiaio, portandolo alla sua bocca. –E’ buonissimo, devi solo provare.-
Annuisce, appena. E manda giù il primo boccone, sotto lo sguardo di tutti i presenti.
-Questo scherzo è stato … epico!- Ridacchia, afferrando il braccio del fratello. –Come diavolo l’hai ideato?-

In fondo tu, Severus Piton volevi solo starle accanto anche come amico perché nel tuo cuore lei aveva lasciato una macchia indelebile, Lily Evans sarà sempre la tua amata nel tuo debole cuore.

Remus ha un computer in camera. Sirius ha bisogno di pubblicare.

Se un giorno scopriste che il vostro nome non è il vostro nome, che i vostri genitori non sono i vostri genitori e non sono morti, e che avete un fratello la vostra vita cambierebbe...immaginate se tutto questo accadesse a Harry Potter

E si sentiva come un inverno che non avrebbe mai visto la primavera, prigioniera di una dimensione senz'aria e senza voce. Restava solo lo spirito della Rose che era salita sull' Hogwarts Express anni prima. Effettivamente quella bambina paffuta e allegra non sarebbe stata così stupida da innamorarsi di un Malfoy.

John Kean si alzò improvvisamente dalla poltrona, incapace di sostenere lo sguardo di Lucius Malfoy.
Desiderava ucciderlo esattamente come sedici anni prima.
Quest'ultimo si limitò a fissarlo intensamente, prima di posare una mano sul suo braccio
e sollevare la manica della maglietta a scoprirne il polso.
"Ora hai capito?"
"E' tornato, John. E' tornato"
John Kean prese un respiro profondo, prima di prendere coraggio e
osservare lo stesso Marchio di Lucius Malfoy formarsi sul suo braccio.
"E' tornato. E credo sia impaziente di... fare la conoscenza di tua figlia. Sì, credo proprio di sì"

Quattordici anni dopo la fine della Seconda Guerra Magica.
Draco, padre single, ha mandato il figlio Scorpius a Hogwarts. Il ragazzo, come ogni Malfoy che si rispetti, è stato smistato a Serpeverde e sta frequentando il suo secondo anno.
Hermione è anche lei una madre single, ma ha deciso di trasferirsi a Parigi e tagliare i ponti con tutti. Ha mandato il figlio Altair a Beauxbatons, soprattutto per proteggerlo dal suo più grande segreto. Ma cosa succederebbe se il destino, un destino chiamato Silente, avesse deciso diversamente?
Dal primo capitolo
Altair si avvicinò pensando ingenuamente di poter fare amicizia anche con quel ragazzo che tanto gli somigliava. Ma quando fu vicino lo sguardo del Serpeverde, così freddo e duro, lo fece desistere dall'aprire bocca. Ci pensò quindi il giovane Malfoy a rompere il ghiaccio: «Che hai da fissare tu?»
Altair fortemente a disagio rispose quasi balbettando:
«Beh ti fissavo stupito, non hai notato quanto ci rassomigliamo?»
Scorpius con un ghigno stampato in faccia si avvicinò e ruotando il viso del ragazzo disse:
«Vediamo, mettiti di profilo...
Te lo dico io a chi assomigli, quell'espressione così intelligente...
Sei proprio uguale a un troll di montagna!».
Spero di avervi incuriosito...

[Storia prima classificata al contest “Momenti da ricordare” indetto da _kimmy_ sul forum]
A nessuno è concesso vivere senza il ricordo di tempi passati, di attimi che paiono sempre più felici, nella loro inafferrabilità, rispetto alla durezza del presente.
A nessuno è concesso riavere quegli istanti passati, che sono stati certamente più felici del presente funesto. Com’è possibile salvare se stessi dai ricordi quando il dolore che provocano è così familiare?

Emily Riddle. Un nome che mette terrore nel Mondo Magico.
Dopo la morte di Lord Voldemort, nel Mondo Magico arriva la figlia, a tutti gli abitanti del Mondo Magico torna la paura, paura che sia venuta per vendicare il padre.
Ma la ragazza è diversa dal padre, ma nessuno se ne è mai accorto.
Dopo il suo arrivo, come tutti i ragazzi del Mondo Magico, frequenta la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, dopo che fu ricostruita da cima a fondo.
Alla Cerimonia dello Smistamento viene spedita nella Casa dei Corvonero per la sua intelligenza, lasciando basiti tutti anche la Preside Minerva McGonagall, tutti infatti si aspettavano che finisse in Serpeverde come il padre ma invece non è stato così.
Per Emily è una delle piccole rivincite su suo padre, lei ha sempre odiato il padre, lo ha odiato quando l’ha rapita alla sua vera famiglia, quando gli fece il lavaggio del cervello facendogli dimenticare il suo passato, quando voleva marchiarla, da quando ha conosciuto Voldemort lo odia.
Ad Hogwarts è sola, nessuno le si avvicina per fare conoscenza, nessuno tranne lui Harry Potter, lasciando basiti tutti.
L’Eroe del Mondo Magico, stringere amicizia con Emily Riddle.

era cambiato tutto ,non era più la ragazza di prima. La guerra l'aveva distrutta. Addio amore ,addio sentimenti. Era diventata un ghiacciolo. Ma qualcuno aveva deciso che lei avrebbe amato ancora ,anche se era cambiata

''Ho passato abbastanza guai per una vita intera ''
Ci eravamo lasciati cosi…
Tra i cinquanta morti della battaglia della Seconda Guerra Magica figurano Lupin, Tonks e.. Andromeda Black!
Imperativo di Harry, adesso, è quello di prendersi cura del piccolo Teddy.
Una storia senza grandi pretese.
(Draco/ Harry. Slash e Fluff, tanto tanto Fluff)

«Expecto Patronum!».
La sua voce era chiara, la sua mano tremava appena. Una iena argentea schizzò via dalla sua bacchetta e percorse la Stanza delle Necessità balzando.
Quando ci provò George, ne uscì un coyote che corse attorno a tutti i presenti.
Nessuno aveva ottenuto due Patronus uguali... Neanche i gemelli. E forse fu lì che Fred cominciò a capire che, in fondo, non era proprio uguale a George; oppure avevano solo visto la realtà in modo diverso, per una volta.

Buon compleanno, Remus.
Rivedi i tuoi migliori amici con sempre maggior chiarezza, i volti allegri che ti si avvicinano nei fumi dell'alcool che vanno diradandosi.

"Cazzo!" Sibilò Sirius all'orecchio di James. "Questo manico mi sta spaccando la schiena!"
"Suvvia, hai sopportato cose ben peggiori." Ghignò nuovamente.
"E tu sopporterai cose ancora peggiori se non ti sbrighi a baciarmi." Sussurrò Sirius sulle labbra di James e afferrandogli la cravatta.

"Ancora non riesco a capire come sia riuscito a trovarmi davanti a questo dilemma così complicato; certo, sicuramente è il sogno di chiunque, il sogno che, sotto sotto, tutti vorrebbero si realizzasse, per quanto strano e perverso possa essere."