Erano di nuovo li.
Da soli.
Insieme.
In quel vagone di un treno deragliato.

E talvolta sembra che tu ed io siamo complici dello stesso crimine...
[YoitexMiharu]
[Yaoi]

E ora che Yoite se ne è andato per sempre..Miharu cosa farà?Come potrà vivere senza lui?

Il Kira ha tolto tutto a Yoite, i suoi sensi sono compromessi dal suo potere distruttivo. Ma Miharu, con il suo amore, riesce a risvegliare le sue sensazioni, fargli provare piacere.
Una piccola flashfic dedicata a questa coppia, a sfondo erotico, in cui l'amore riesce a sconfiggere la maledizione della tecnica segreta che sta distruggendo dall'interno il povero Yoite.

Era una notte fredda e fuori dei vagoni abbandonati la pioggia cadeva a piccoli cicchi sul terreno arido da giorni di siccità. Quei vagoni abbandonati ormai erano diventati il loro piccolo luogo segreto, quando entrambi avevano bisogno di una compagnia, ma non di una qualsiasi. Quella che cercavano era quella dell'uno e dell'altro Yoite cercava Mhiaru come Mhiaru cercava Yoite

>>Ah...una piccola precisazione, Yoite. Quando affermavi di non riuscire nè a trasmettere nè a provare calore umano, ti sbagliavi di grosso.<<

E' la mia prima fanfiction su Nabari,Miharu X Yoite, una storiellina triste, vagamente OOC senza troppe pretese, spero vi piaccia. La canzone che ho usato è Love song Requiem.
Quegli occhi blu, così lucenti e profondi Anche se inondati di paura... -M..miharu...- Inerme tre le tue braccia ti guarda... -Sì, Yoite, sono qui...-

E per Miharu? Miharu che cos’era? Sentiva che era un qualcosa che contava più di tutti gli altri... ma cosa?

Yukimi non ce la fa più...
Yoite peggiora e Yukimi è pronto a compiere un gesto estremo.
Sono entrato ma tu non ci sei, Yoite...
Vorrei ucciderti ma tu desideri che la tua esistenza venga cancellata... è diverso...
Io vorrei che tu non morissi... E non vorrei nemmeno che sparissi...

Ma la realtà è che tu mi hai insegnato a vedere, solo che non te ne sei mai reso conto.
Mi hai insegnato a vivere, ma questo non lo saprai mai.
[YoitexMiharu ~ Spoiler!]

L’unico altro arredo nella stanza era un letto. Un letto a baldacchino fatto di legno scuro, grossolanamente intagliato, e di velluto rosso scuro, con le tende semiaperte, da dietro le quali proveniva il suo respiro affannoso, molto simile al rantolo di una bestia ferita. Miharu si avvicinò con passo cauto, in silenzio.. non voleva disturbare il suo riposo.. eppure doveva vederlo, sarebbe potuta essere l’ultima volta … Lo guardò, disteso su quel letto, con la polvere che copriva persino il suo esile corpo.. “ Yoite..”

Yoite x Miharu
E' la prima storia che scrivo...recensite in tanti così saprò se faccio pena o se ho scritto qualcosina di buono
Yoite e Miharu si trovavano in uno dei vagone ferroviari arruginiti, fuori pioveva. Come sempre quando avevano un problema era li che si rifugiavano a riflettere, a fare piani per il futuro; ma stavolta sarebbe stato diverso.
Erano seduti uno di fronte all’altro e Yoite non smetteva di tremare a causa del freddo, Miharu lo guardò per qualche minuto poi con un sospiro rassegnato si alzò per andare a sedersi accanto all’altro ragazzo per cercare di trasmettergli un po’ di calore.
Yoite sollevò appena lo sguardo per osservare cosa stava facendo Miharu, ma quando quest’ultimo oltre a sederglisisi vicino lo abbracciò, Yoite rimaste totalmente scioccato e spalancò gli occhi NESSUNO LO AVEVA MAI ABBRACCIATO

“Raiko, io…” “Sì?” “Perché?” “Perché, cosa?” “Perché noi due siamo qui!”

Yoite, tu vuoi morire oppure no? Cos'è quella ? Rassegnazione? Indifferenza? Solitudine? Menefreghismo? Serenità? E poi spiegami un'altra cosa Yoite. Perchè da quando hai conosciuto quel moccioso diabolico non sembri più tu?

Miharu guardandolo non vedeva in lui nient'altro che Yoite e Yoite sapeva bene che mai avrebbe potuto ringraziare abbastanza il buon Dio per quella gioia tanto grande, sapeva perfettamente che avrebbe potuto continuare a sorridere fin quando l'ultima scintilla di vita non lo avesse abbandonato sapendo che il ragazzino seduto al suo fianco avrebbe stretto la sua mano, forse ancora più forte di quanto già non facesse, anche se Yoite avesse finito con il confessargli della volta in cui avrebbe desiderato vederlo morire.
Come il vento della sera Yoite scompigliò con la mano libera i capelli sottili di Miharu regalandogli poi un delicato bacio sulla fronte della quale percepì meravigliato la consistenza, prolungò allora il contatto beandosi della sensazione regalategli dalla pelle fresca sulle sue labbra cocenti.
[Fluffosamente yaoi, se non gradite non leggete] [Ambientato nel IX volume del manga]

Non era naturale, per un ragazzo, aprire le gambe. Non era istintivo, quantomeno, era una forzatura al suo ruolo di dominatore all'interno dell'atto sessuale. Perché in quel campo non contava proprio per nulla la simbologia: c'era chi stava sopra e c'era chi stava sotto - di metafore belle e seducenti, di parole confortanti e dolci non se ne faceva niente nessuno.

Provo qualcosa per Yoite, qualcosa che non ho mai provato, per nessuno. Forse, è davvero quella che tutti chiamano la sindrome di Stoccolma. Forse ancora, è solo perchè ho visto in lui qualcosa di me. O forse, c'è qualcos'altro dietro quest'emozione che mi travolge quando penso a lui...?

Non capisco che cosa io abbia mai fatto di male in vita mia.
Perché se la prendono tutti con me?
Perché la vita è così ingiusta?
[Yukimi centric]

Cosa desideri, Kouichi? [KouichixRaimei][Contiene Spoiler]