Chiudo con il botto l'anno, lasciandoti quest’ultima recensione! Prevedo di essere un pochino più breve e contorta del solito….vorrei scriverti qualcosa di più lungo e sensato, ma purtroppo non riesco perchè tra poco devo uscire per ""festeggiare"" ….e sono ancora in pigiama. Comunque volevo passare lo stesso assolutamente prima del "nuovo anno" perchè ho la fisima di finire di non lasciare incomplete tutte le cose legate all’anno che sta per finire.. Inutile dire che non ci riesco mai, ma dai....almeno ci provo (prendendola con filosofia, ovvio)
Era come se tutto il mondo intorno a lei sparisse e diventasse solo un cumulo di rumori, percezioni, sensazioni; come se lei non fosse presente, come se stesse vedendo la sua stessa figura con gli occhi di un estraneo. E poi la mente cominciava a pensare, e pensare, e pensare, senza sosta, senza che lei potesse veramente prenderne il controllo e fermarla una volta per tutte.
Era come vivere la sua vita da ospite, con gli occhi di qualcun’altra senza provare nessun tipo di emozione. Anzi, quello non si poteva definire vivere; ma semplicemente stare al mondo.
Se ripenso alla me stessa di qualche tempo fa, devo dire che mi succedeva un sacco di volte. Mi succedeva di rimanere intrappolata nella mia bolla, e vedere tutti gli altri all'esterno: come se io vivessi in una campana di vetro, e cercassi di gridare, ancora e ancora, senza che nessuno riuscisse a sentirmi, con una visione distorta della realtà. In effetti, ora che ci ripenso, mi succedeva un sacco di volte; e la sensazione si acuiva enormemente quando mi stancavo della realtà circostante, e preferivo lasciarmi andare ai miei pensieri. Ora che ci penso, nelle situazioni più imprevedibili mi sembrava di perdere il controllo dei miei pensieri, e di annegare in un mare di vuoto. Mi sembrava di solcare l'abisso senza affondarci dentro; anzi, lo stavo rasentando. E ora che ci penso questo succedeva quando mi sentivo un po'....triste. Non so se la cosa ti sorprenderà, perchè ormai il mio profilo di twitter è rimasta la mia unica valvola di sfogo e il 99% dei miei tweets è di tipo deprimente/critico verso l'universo mondo, ma faccio fatica a definirmi una ragazza triste, o malinconica. Anzi, di solito (sempre) sono io incarno l'amica realista e pragmatica, quella un po' menefreghista e che fa le battutine idiote per strappare un sorriso a tutti.
Però sì, per quanto sia pragmatica, e realista, e a volte anche un po' cinica, e non viva perennemente con gli occhiali rosa sugli occhi, e a non avere chissà quale disturbo o ad essere chissà quanto malinconica....anche a me capita di annegare nel vuoto, e a volte di far fatica a risalire. Anche io ho bisogno che ogni tanto qualcuno mi scuota un po', mi prenda per un braccio e mi faccia ritornare a vivere. Non ho mai conosciuto la solitudine nel vero senso della parola; e di sicuro, non mi sono mai sentita abbandonata; ma a volte ho avvertito quello che si prova ad essere soli tra la folla. Forse è una declinazione di questo male, la solitudine tra la gente? Non saprei....dire che sono sempre stata sola sarebbe una bugia grande quanto una casa.
Da qualche parte ho letto che le persone solitarie sentono sempre un complesso di inferiorità nei confronti delle altre persone, mentre io mi sento essenzialmente....normale. Sempre strana, ma non in modo pericoloso e strano, perlomeno senza chissà quale complesso da adolescente in crisi. Ma sono, davvero, d’accordo con te nel dire che: vivere è l’opposto dallo stare al mondo. Perchè c'è una differenza abissale tra queste due cose, e io lo so bene, perchè ho intravisto in così tante persone, anche della mia età, che hanno paura semplicemente di...vivere. Forse è questa è la paura peggiore che tutti noi ci portiamo dentro, persino più grande di quella della morte:paura di vivere. Paura di vivere sensazioni sia belle che brutte, che comunque lascino un segno indelebile dentro di noi, e con cui un giorno ci troveremo a dover fare i conti.
Praticamente , ogni giorno, respingiamo gli altri prima che loro feriscano noi, in una battaglia continua dove ognuno tenta di imporsi sull'altro, di ferire prima di essere ferito. Così ci rifugiamo nel bianco, nel vuoto, e perdiamo il filo del pensiero, incastrandolo nei recessi più profondi della mente umana. E se capita persino a me, che sono la persona più menefreghista del mondo, la cosa dev'essere abbastanza grave.
Direi che dire che sto cercando le parole per iniziare questa recensione è poco. Diciamo che la prima cosa che mi verrebbe da dirti sarebbe un sincero: grazie. Grazie perchè in questo 2012 hai saputo tenermi compagnia, hai saputo inventare e creare storie che mi hanno colpito, hai saputo emozionarmi e, soprattutto, mi hai fatto sentire più vicini tutti e cinque ragazzi; ed è incredibile quanto sia grande il potere della parola scritta, anzi, della tua capacità di usare, di cercare le parole giuste e poi di trovarle, azzeccando i tempi e i modi. Ed è incredibile come fai a creare un mondo, alternativo certo, ma dove tutto è possibile. Mi sembra quasi di vederlo tra qualche anno, Louis, di vederlo mangiare un muffin allo Starbucks, riesco a vedere i suoi piccoli litigi con Harry e tutte le piccole cose che lo caratterizzano, e che non potrò mai vedere di persona. Posso solo immaginarlo; ma grazie a te, che riesci a descriverlo così bene, riesco a sentirlo, e mi sembra di conoscerlo da sempre, di persona. Vorrei tanto poter dirti quel qualcosa di più, ma l'unica cosa che in questo momento mi viene in mente è: non smettere di scrivere. Hai un talento particolare; e non so da dove derivi, se hai mai fatto corsi di scrittura particolari, o chissà cos'altro. Non so se leggi, nè niente: ma non è questo che conta. Conta che sei la persona che ha più talento e capacità di scrivere tra tutte le persone di EFP che abbia mai conosciuto. Sei capace di creare una storia che funzioni; e non è tanto per il fatto della trama in sè, che sì, certo è importante, perchè lo riconosco da sola, senza l'intreccio originale cade tutta la storia, e il lettore dopo due minuti già sbadiglia. Ma, me ne sono resa conto soltanto da poco, non è la cosa più importante: quello che fa la differenza tra una storia e una bella storia è la struttura, la tecnica, la scelta accurata dei termini giusti.
Ci sono persone che conoscono alla perfezione la grammatica, la consecutio temporum, magari che hanno anche una bella dose di fantasia e di inventiva: ma se non hanno la capacità, il dono, il talento di saper metter per iscritto le parole in tal modo, e di usarne una al posto dell'altra, di dare certe sfumature e di saper scrivere in modo non meccanico - da non confondere con freddo, perchè c'è differenza, basta guardare tutti gli scrittori che scrivono con nettezza, misura, violenza e freddezza, ma che allo stesso tempo ti scaldano dentro.Tu questo ce l'hai: hai tutte queste cose messe insieme, e non sono qualcosa che si compra al supermercato, o che si acquista con il tempo. Io, per esempio, penso in un certo modo, un modo diverso da come dovrei pensare, e scrivo in un modo completamente differente da come vorrei. E' come se le parole, quelle giuste, non le trovassi mai, e che mi sfuggissero di continuo, dalle punte delle dita. Il che, puoi immaginare bene, è frustrante, anche perchè io sono una lettrice appassionata e invidio chi riesce a scrivere con tanta facilità. Vorrei poter dire che con il tempo riuscirò a migliorare, a trovare quelle parole che fanno capolino nella mia mente nella mia mente nei momenti più impensabili....ma temo che questo non accadrà mai. Penso che, alla fine, sono molto più tagliata per "criticare" gli altri, diciamo, o comunque ad analizzare l'ambiente circostante, piuttosto che a mettermi in gioco in prima persona. Penso sia per questo che mi piace così tanto scrivere recensioni lunghe un papiro. Ma nello stesso tempo non riesco neanche a definirmi una ragazza da parete, perchè, se è vero che spesso a lungo, fin troppo, come e quando devo agire nella mia vita, mi devo sempre intromettere nella vita negli altri, (soprattutto) quando non sono invitata. Non è che lo faccia per cattiveria, o perchè sono un'impicciona che non può fare a meno di farsi gli affari degli altri…penso che sia soprattutto perchè ho bisogno di sapere che le vite delle persone a cui voglio bene siano sul giusto binario. Non potrei sopportare che qualcuno che amo si fosse sentito solo, per un grandissimo lasso di tempo, quando io gli sono stata accanto così a lungo. Odio quando le persone ti sono vicine fisicamente, ma è come se non lo fossero affatto: ho bisogno di sapere che nella loro vita va tutto bene, che siano felici. Non so se vale la stessa cosa di Louis; ma ad essere sincera, il suo modo di intromettersi in qualsiasi cosa è uno dei tratti che preferisco della sua persona e una delle pochissime cose in cui mi sembra di assomigliargli.
Ma tornando un attimo alle tue capacità di scrittura: non so più come dirtelo, non so in che modo hai ottenuto questo talento; ti prego solo di non smettere mai di scrivere, perchè riesci a catturare e a impressionarmi sempre di volta in volta, perchè mi colpisici; e non importa se si tratta soltanto di una fan fiction
Non vedo l'ora che tu passi alle storie originali (non abbandonando il fandom dei One Direction, però, perchè altrimenti davvero non saprei più che ff leggere) per dimostrare appieno quanto vali: sono sicura che appena troverai la storia giusta verrà fuori qualcosa di veramente grandioso.
Sei l'autrice più brava di tutto EFP.
Ps. Preparati a una sfilza di post scrittum perchè mi sono dimenticata di inserire un paio di cose nel discorso precedente ahahah
1) Ti prometto che resterò per due mesi esatti, senza ripensamenti o variazioni.
Ti terrò compagnia e saprai sempre come e dove trovarmi.
Non dimenticarlo mai.
Lydia"
Rileggendo il capitolo oggi, mi è venuto in mente una domanda_ Harry non dovrebbe essere più sorpreso dal fatto che Lydia abbia scritto "resterò per due mesi esatti"? Se fossi in lui io mi sarei stranita più per quella frase che il resto del biglietto in sè...Voglio dire, Ti terrò compagnia e saprai sempre come e dove trovarmi alla fine è una frase che ci sta, detta da una fidanzata. Io per quello non mi sarei agitata, ecco; piuttosto avrei richiesto spiegazioni subito per quella specie di "data di scadenza" della loro relazione.
2) Ho trovato giusto un paio di errori di distrazione: <<Non lo so, ci devo pensare. Di loro mi fido cecamente >> è ciecamente, e in "bisbigliò Harry tra se" manca l'accento....per il resto, forma perfetta come al solito :)
3)
Per quanto riguarda frammenti, ho intenzione di passare con più calma o domani sera o verso il due, perchè non voglio lasciarti una schifezza per l'ultimo capitolo; anzi, proprio perchè so quanto sia speciale quell'ultimo frammento, ho bisogno di scrivere un poema con calma e lasciarti una specie di recensione, soprattutto, meditata. Non ho intenzione di scriverti due righe proprio nel testo dove - dopo circa un anno, da quando scrivi e io seguo le tue fan fiction - hai espresso in modo così sincero e aperto i tuoi sentimenti. Ma non voglio dilungarmi qua, adesso, nell'appendice di un (secondo) post scrittum, con una cosa così importante.
4)PS. Recensire in orario fa parte dei miei #2013wishes. Giuro!
E per finire: buon anno, Giuli. Spero che ti possa portare tutto quello che desideri e una grande dose di felicità, perchè da quanto ho potuto capire sei una persona meravigliosa. Ti auguro solo il meglio. E grazie per avermi messo nelle
Per :)!Per me vale la stessa cosa ♥
Un abbraccio, Lindi.