Premetto: questa non è una vera e propria recensione. E' più un flusso di coscienza. E' tutto ciò che io ho letto nei tuoi personaggi e che avevo il bisogno di esprimere, di concretizzare su una pagina bianca.
Ho letto ieri, ma mi sono presa il mio tempo per rifletterci su.
Ho apprezzato particolarmente questo capitolo, devo ammetterlo. Amo le litigate, amo i momenti in cui viene rinfacciato il sesso in maniera brutale, in un modo che non può far altro che portare ad altro sesso, sempre più rabbioso, sempre più urgente.
Procediamo con ordine...
La prima parte ci mostra Chris e Darren nei loro soliti panni, amici, soulmates, due esseri che, inspiegabilmente, sono perfettamente a proprio agio l'uno con l'altro. Hanno qualcosa che li lega, questo mi sembra evidente, qualcosa che consente loro di non separarsi mai, nonostante gli eventi tutt'altro che piacevoli. Nonostante abbiano fatto sesso, nonostante Darren sia scappato, Chris abbia sofferto per giorni, Darren sia sparito e poi tornato, nonostante la litigata a casa di Chris...Loro sono lì. Sono a cena insieme, parlano dei propri progetti, si aggiornano su ciò che si sono persi l'uno dell'altro, ridono e si ritrovano -as usual- in situazioni decisamente imbarazzanti, dove la tensione sessuale si taglia a fette. Questa, secondo me, è la base. E' ciò che, nonostante tutto, rimarrà sempre lì.
Chris ne è perfettamente consapevole, ma sa con altrettanta certezza che, se non vi pone rimedio, Darren è capace di passare l'intera serata chiacchierando con il proprio migliore amico, magari trascinandolo anche in qualcosa di più concreto e fisico, senza però analizzare la situazione. Quindi, decide di rompere l'idillio, di mettere l'altro di fronte alla realtà dei fatti, di costringerlo a dirgli tutta la verità, costi quel che costi.
Mi aspettavo una reazione del genere, un Darren inizialmente schivo, che cerca di costruire una conversazione su mezze verità. No, non mentirebbe al suo migliore amico, ma omettere alcuni dettagli non può far poi così male...no? Ovviamente tutto questo avrebbe funzionato se Chris non avesse avuto delle certezze, se Lea non gli avesse raccontato tutto. Allora scatta la reazione opposta, scatta l'innervosimento, scatta quella aggressività latente, quel mettere in pratica che "La miglior difesa è l'attacco". Ma non può funzionare, ed ecco il primo nodo della questione "Perché eri con Grant". Apparentemente, quindi, Darren ha semplicemente bisogno di avere completo possesso, mente e corpo, di Chris. Sembra tutto così lineare, così chiaro: l'attrazione di Darren è scaturita dalla gelosia, dalla sua voglia accecante di controllare e di dominare l'altro. Non è tutto così semplice, però. Infatti, Darren ha provato attrazione per Chris molto prima, si è ritrovato a non saper gestire la propria erezione dovuta al contatto fisico con il suo migliore amico. Tutto ciò, nonostante la mentalità aperta del moro, è stato destabilizzanteper lui, per due motivi. Il primo è la propria eterosessualità mai messa in discussione prima di quel momento, il secondo è che, ammesso e non concesso che si fosse preso la libertà di provare ad assecondare il proprio istinto, sapeva benissimo cosa tutto ciò avrebbe significato per Chris. Problemi, problemi, problemi. Chris era già innamorato di Darren, questo era chiaro ad entrambi, ma se per Darren tutto ciò si fosse rivelato solamente una bolla di sapone? Cosa avrebbe raccontato ad un Chris ancor più perso nei suoi occhioni verdi? Si sa, il legame fisico rafforza anche quello spirituale. Ed ecco che Darren aveva trascorso gli ultimi mesi trattenendosi, cercando di frenarsi, cercando di non far trapelare niente, o quasi. Poi, l'ingresso di Grant l'ha fatto scattare. La causa non è mai una sola, ed in questo caso l'attrazione ed il bisogno di possesso hanno spazzato via la sua razionale decisione di non agire. Da lì, il sesso. Il sesso rabbioso di chi ha sognato quel momento da tempo, il sesso bisognoso di conferme da parte di entrambi, la prima volta che li ha uniti ancor più inscindibilmente. Poi la paura, la paura di aver rovinato tutto, il timore di aver assecondato solamente un proprio capriccio e non una reale necessità, il timore delle conseguenze e la fuga. Ci ha pensato, ci ha pensato tanto. Ha maledetto quel momento in cui qualcosa è scattato nel suo cervello e l'ha condotto in camera di Chris, ha maledetto quel gesto irrazionale ed istintivo che ha spazzato via l'equilibrio che aveva costruito tanto faticosamente con il proprio migliore amico. Sicuramente in quei mesi il loro rapporto non era stato mai così intenso, ma almeno potevano stare insieme senza rischiare di perdersi mai, al limite fra il sesso e le coccole, fra l'amore e l'amicizia. Non avrebbe più potuto avere quel grigio, si trovava di fronte ad una scelta: nero o bianco. Nella piena consapevolezza dell'irreversibilità del proprio gesto, ha deciso di non contenere più le proprie pulsioni: a che scopo trattenersi? Tanto non si torna indietro. Rifiuta però di ammettere a se stesso che c'è di più. No, non negherebbe mai che fra lui e Chris c'è una connessione spirituale, non rinnegherebbe mai il proprio affetto nei confronti di quell'esserino dagli occhi azzurri. E no, non negherebbe neanche che prova un'attrazione fatale per il suo corpo, per come lo fa sentire averlo sotto di sé, farlo gemere e sudare, sentirlo suo. Ma non può accettare che questi due fattori si chiamano amore. Non ce la fa, quindi inconsciamente cerca la strada più semplice. Ormai non può rinunciare al corpo di Chris, ma non vuole rinunciare neanche alla sua amicizia. Ecco che gli propone la scelta facile, l'unica che gli sembra di avere di fronte: continuare ad essere migliori amici pur facendo sesso, nessuna domanda. Sa benissimo che, se chiedesse a Chris di essere l'unico per lui, l'altro lo metterebbe di nuovo di fronte ad una scelta: prendere o lasciare. Mette allora da parte il proprio spasmodico bisogno di essere al centro del mondo dell'altro. Già, perché non si tratta del suo semplice egocentrismo, di quello che manifesta costantemente con il mondo intero. C'è di più. E' talmente attratto da Chris, da viverlo come una sfida. Chris è l'unico per il quale valga davvero la pena di lottare, per il quale valga la pena di affannarsi pur di conquistare il primo posto nel suo cuore. Non è così semplice avere quel posto. Sì, il biondo è innamorato di lui da sempre, ma è anche colui che riesce a camuffare, ad apparire immune di fronte alle provocazioni di Darren. E questo lo fai impazzire, lo fa affannare pur di avere nuovamente la conferma di ciò che sa: per quanto l'altro possa lottare, non riuscirà mai a liberarsi di lui. La proposta è semplice: ti lascio frequentare chi vuoi, come io continuerò a frequentare chi voglio occasionalmente, ma voglio continuare ad averti quando entrambi ne abbiamo bisogno. Voglio averti perché, in questo modo, so che sarò sempre il primo nel tuo cuore e nella tua testa, come tu lo sei e lo sarai per me. L'ultima parte, però, è ancora in quella zona remota della mente, in attesa di venire a galla quando Darren meno se lo aspetta.
Complimenti, adoro il tuo modo di scrivere ed adoro la caratterizzazione umana dei tuoi personaggi. Non siamo maschere, non siamo Kurt e Blaine, siamo persone reali, abbiamo una complessità tutta nostra.
"I'm not a box. There are more than four sides to me."
Forever yours,
Columbia20. |