Recensioni per
Sunsetville (Vietato superare la notte)
di _Fox

Questa storia ha ottenuto 167 recensioni.
Positive : 167
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
31/03/14, ore 21:55

Ciao :D

Finalmente posso leggere la terza parte di questa storia e ora ti dico subito quello che ne penso ù.ù

Rachel è ancora lì ed è sola, spesso si vede come lei si trovi effettivamente a disagio, perché lei non vuole essere dov'è, ma c'è una sorte di forza scusa in lei, un'attrazione nata da chissà dove, che l'ha costretta comunque a partecipare a essere presente.
Lei non vuole stare lì, ma allo stesso tempo vuole starci, lei sta cercando di rielaborare un fattaccio, per cui si sente in colpa, ma al quale non puòsfuggire, perché in un certo senso ne è complice.
Jhonny sembra una figura che le dona respiro, come tu stessa hai scritto, Jhonny è l'unico col quale Rechel è rimasta in contatto, si vede che con lui non c'è quel muro, quella barriera che c'è anche con gli altri e questa cosa si percepisce subito nella tua storia, dalle tue descrizioni, merito della tua bravura, che con un'incalzante scrittura, semplice e scorrevole ci fai subito capire qual è lo stato d'animo di Rechel e cosa pensa di chi ha di fronte.
Rechel è resistente è bloccata e non può andare avanti non ci riesce, anche se lei cerca di combattere con tutte se stessa questa situazione. Lei mi sembra una caparbia, una tenace, almeno per quanto riguarda questa storia, quindi, mi auguro e spero che riuscirà a uscirne.
Per scoprire questo, però, devo solo catapultarmi al prossimo capitolo e lo farò subito ù.ù
Alla prossima!

Recensore Veterano
22/03/14, ore 23:39

Ma quanto hai reso bene il crescendo di euforia e incoscenza causato dall'alcol? Impregna tre capitoli dall'inizio alla fine, fa da collante quasi con la stessa importanza dell'arco narrativo. Non ho potuto fare a meno di pensarlo, nel leggere il periodo d'apertura del capitolo.
Ho trovato Johnny una boccata d'aria fresca in mezzo ad un branco di persone tristemente familiari e pronte a sbranarti.
La cosa che mi piace, in questa storia, è proprio legata ai personaggi, ma va oltre: è il clima che creano, grazie alla loro presenza. Costruiscono una tensione che cresce di riga in riga e il fatto che la storia sia narrata dal punto di vista dell'ospite indesiderato, più il lettore va avanti, più si sente intruso a sua volta. Complimenti, come al solito sei il mio architetto dell'immedesimazione preferito <3

Ho trovato meravigliosa la confusione della sequenza onirica - sì, le parti legate ai sogni mi fanno piacevolmente rincoglionire, sono un mio punto debole. E la prostrazione sul finale. Mamma mia, da brividi.

Ormai la storia me la sto bevendo, quindi tanto vale fare il pieno e proseguire u_u°

La tua spacciatrice d'ormoni di fiducia :*

Recensore Veterano
22/03/14, ore 23:27

La cosa fantastica di questa storia credo stia nell'avidità con la quale scuci dettagli. Li fai desiderare senza tirare le cose troppo per le lunghe, ma il modo in cui la narrazione dei flashback è centellinata è sorprendente, ti costringe ad andare avanti inesorabilmente.

Stavo giusto chiedendomi se in questa selva di cattiveria ci fosse qualcuno capace di un gesto anche solo lontanamente magnanimo e... grazie Kimberly. Non simpatica, affatto. Ma consapevole, e benevola nel suo astio signorile. Mi è piaciuta tantissimo u_u

Passando alla nuova conoscenza, un commento a caldo: MERAVIGLIOSO CLAYTON. Fantastico lo scambio con Rachel, contraddistinto dallo spessore tipico dei dialoghi con gli sconosciuti. Quelli nei quali parli con leggerezza poiché non ti importa del giudizio.

Trovo un'affinità meravigliosa fra l'ostinatezza di Rachel nell'avventurarsi fra gli avvoltoi e quella di Clayton nel cercare di conoscerla. Spero che la cosa continui e qualcosa mi dice che non resterò delusa.

E questo capitolo finisce troppo presto, dannata! è_é

Recensore Veterano
22/03/14, ore 23:01

Eccomi qui, dopo averti logorato le balle per pubblicare questa storia, giustamente ci sono approdata solo con un mese abbondante di ritardo.
E me ne pento, me ne pento amaramente; specie dopo aver letto questo primo capitolo.
Ti faccio una premessa doverosa: quando seguo una long multicapitolo, solitamente, mi prendo il tempo per recensirne con calma ogni singola parte. Tuttavia, non aspettarti una critica accuratissima a trecentosessanta gradi, tutt'altro: lascio recensioni sconnesse, scritte di getto.
Sostanzialmente, di volta in volta, ti lascio un pensiero così come sorge. Perché prendo appunti durante la lettura, semplicemente u_u Posso commentare una riga, una frase o tre quarti di capitolo XD abbi pazienza.
Pertanto, la prima cosa che mi viene in mente riguarda la scelta della prima persona. L'ho adorata tempo addietro e abbandonato da un bel po' perché di solito "banalizza" il testo ma... la tua prima persona è meravigliosa. Usata in maniera così opportuna da renderla più professionale di una terza. Tanto di cappello.
E dico un'eresia se confesso che Celeste mi è piaciuta un casino? D'accordo, immagino fosse lì per creare antipatia ma... c'è della sagacia, della sagacia che mi strega.
E ho adorato lo scambio fra Rachel e AJ. Per quanto lei lo dipinga poco intelligente, il suo modo spavaldo di rigirare il dito nella piaga (che ahimé, mi pare sia quella di entrambi) nasconde molto, molto di più.
Non posso fare a meno di andare avanti <3

Nuovo recensore
21/03/14, ore 16:25

Adoro, adoro, adoro il modo in cui ha saputo descrivere la quotidianità di una famiglia in una domenica mattina come tante altre, facendo però tornare a galla la brutalità di qualcosa che con la quotidianità ha ben poco a che fare.
Il modo in cui Rachel va avanti, sopravvive appunto, è ciò che la contraddistingue più di ogni altra cosa e in questo capitolo ce ne hai offerto un piccolo assaggio.
La sua tacita richiesta per un po' di sole l'ha resa molto umana ai miei occhi, allontanandola ancora di più dall'idea, non troppo positiva, che mi ero fatta ia lei alla prima stesura di questo romanzo.
Sono convinta che tu le stia dando ancora più profondità, rendendola ancora più viva e facendomela - finalmente- apprezzare.
Uno splendido quadro di famiglia, colto da ogni punto di vista,
Apparentemente perfetto, nonostante le incrinature e le sbavature che non possono mancare in ogni famiglia che si rispetti.
Ma tu ci offri anche una visuale più ravvicinata di questo quadro, soffermandoti su tutte le persone raffigurate e dando loro spessore.
C'è Alice, di una delicatezza materna quasi ultraterrena e c'è David che (non chiedermi il perchè) mi è piaciuto moltissimo in questa scena.
Finalmente uno che ragiona come Dio comanda, ho pensato.
Finalmente qualcuno che vede la vita senza sfumature, qualcuno di cui ancora si sentiva la mancanza nel panorama di personaggi che hai creato.
Sono contenta che anche lui abbia meritato un carattere che lo contraddistingue, rendendolo unico.
Ovviamente, non potevo lasciarmi sfuggire quel minuscolo accenno a Robin.
Non voglio dire niente, per non tradire nulla, soltanto: aww, lo amo. <3
Sbrigati ad aggiornare cuò :)
 

Nuovo recensore
21/03/14, ore 15:49
Cap. 5:

Empatia.
E' questa la parola che meglio di tutte riesce a descrivere il mio stato d'animo leggendo questo frammento di capitolo.
Non compassione, non pietà, non ribrezzo. Empatia.
Io ho compreso Rachel e il suo modo di reagire, il suo modo di abbandonarsi al dolore, ma allo stesso tempo ero talmente lontanta da non riuscire a provare pena per lei. Ed è esattamente questo ciò che Rachel vuole suscitare nel lettore - io credo. 
Lo dice lei stessa, lei non è una vittima, non ci sta bene nei panni della vittima.
Lei è l'incosciente che se ne frega di cosa si dovrebbe fare, di cosa si dovrebbe dire, lei ha il coraggio di essere se stessa e ci lascia entrare nella sua interiorità perchè non ha nulla da nascondere.
Forse, non chiede neppure di essere capita, forse è empatia ciò che chiede.
Ci chiede di mettere da parte il nostro modo di vedere il mondo e di entrare nella sua testa, vedere le cose attraverso i suoi occhi.
E in un momento delicato come questo, ma soprattutto intimo, noi siamo Rachel.
Non perchè ci comporteremmo come lei, no. Noi siamo Rachel perchè riusciamo a condividere i suoi sentimenti, a immedesimarci totalmente in lei fin quasi arrivando ad annullare noi stessi.
Ma, allo stesso tempo, siamo distanti anni luce da lei, separati dalla barriera che divide realtà e finzione, ed è proprio questo distacco che ci permette di non provare pietà e nemmeno lei vuole pietà per se stessa, dopotutto.
La nostra, in fin dei conti, è una posizione privilegiata e catartica.
Ci purifichiamo insieme a lei, espiamo insieme a lei, ma noi non abbiamo peccati impressi sulla pelle da lavar via.
Se è questo ciò che volevi comunicare, ci sei riuscita benissimo.
Se invece sto solo farneticando - cosa più che probabile- sei autorizzata a darmi una botta in testa per farmi smettere di blaterare. (Sto decisamente studiando troppa roba astratta e filosofica ultimamente.)
Corro a leggere il prossimo :)
(Recensione modificata il 21/03/2014 - 03:51 pm)

Nuovo recensore
19/03/14, ore 20:30
Cap. 4:

Ah, non vedevo l'ora di vedere Jess in azione.
Ma quanto sa essere opportuno in una situazione così?
Forse l'ultima persona che ci si aspetterebbe di trovare, l'ultima capace di confortare qualcun altro, eppure così maledettamente perfetto, lì in quel bagno.
Ho adorato il modo in cui l'hai inserito, un'altra meravigliosa e complicata anima che non può che affascinare.
E' uno dei personaggi che preferisco, lo sai, e il perchè non mi stupisce affatto. 
Sembra così distante da tutto e da tutti e, per questo, è lui il solo ad avere una visione d'insieme, è lui l'unico in grado di capire ogni sfaccettatura del suo interlocutore, semplicemente guardandolo.
E' di un acume pauroso e, inutile dirlo, ha la capacità di attrarre a sè le persone come una calamita.
E poi non è il classico bello, dannato e bastardo, oh no, è tanta tanta roba.
Ancora una volta, la tua bravura nel non cadere nel banale è sconvolgente; riesci a dare spessore a tutti, anche a personaggi di contorno come può essere Jen ad esempio, in modo che ognuno abbia la sua storia, perfettamente in linea con la propria personalità.
Sapevo quale sarebbe stata la reazione di Rachel alla violenza subita, eppure quella ragaza non finirà mai di sorprendermi.
Non ha niente, assolutamente niente, sotto controllo, eppure è allo stesso tempo incapace di abbandonarsi alla pura disperazione.
Altra anima squisitamente complicata.
Attendo ulteriori sviluppi :)

Nuovo recensore
18/03/14, ore 17:47

Prima di cominciare, devo ringraziarti per aver diviso questo capitolo in tre parti, è stata una scelta che ho apprezzato. Non appesantisce troppo la lettura e permette di soffermarsi su ogni singolo personaggio, ogni singolo momento di una serata che è davvero l'inizio della fine (come sono catastrofica u.u)
Cooomunque, Johnny.
Ma perchè sa essere così fantasticherrimo?
Mi infonde una calma assurda e sembra avere lo stesso effetto non solo su Rachel, ma su chiunque gli graviti attorno.
E' di una pace infiinita ed è così bello vedere quanto la sua personalità profonda e calda si incastri con quella glaciale di Kimberly e con quella spigolosa di AJ. Il loro "triangolo" (passami il termine) è un'amicizia così bella e assoluta da far sentire tutti gli altri degli estranei, anche noi lettori. Penso sia stato corretto inserire un piccolo "spoiler" di quello che è il loro rapporto in questo capitolo e, inoltre, solletica la curiosità del lettore, perchè la domanda che si fa Rachel è un po' quella che ci facciamo tutti: perchè cavolo uno così è amico di uno stronzo come Adam?
Eheh, mi sento quasi onnipotente in questi momenti u.u
E poi, il finale.
Mi ha lasciato precipitare insieme a lei, mi sentivo persa e confusa come lei e quest'immedesimazione mi ha colpito.
Sai quanto ho trovato difficile provare empatia per Rachel e, ancora oggi, non la reputo una dei miei personaggi preferiti.
Ma la tua bravura nell'introspettivo mi ha fatta - quasi- ricredere, portandomi vicina a lei e rendendomi partecipe delle sue stesse sensazioni.
E di questo non posso che farti i miei più sentiti complimenti! (Sono ripetitiva lo so, ma li meriti davvero)
Giusto per completezza: Roxanne è stronza.
Ciao :*

 
(Recensione modificata il 18/03/2014 - 05:51 pm)

Nuovo recensore
18/03/14, ore 17:07

Okay, non hai idea quanto sia difficile lasciare commenti il più possibile imparziali a beneficio di chi potrebbe leggere queste poche righe ç_ç
Sapere già tutto è quasi una tortura e mi fa essere poco obiettiva, ma cercherò di essere sibillina - lo giuro!- perchè per nulla al mondo voglio rovinare il gusto della lettura a chiunque non sia stato fortunato come me da gustarsi questa storia in anteprima.
Questo spezzone di capitolo offre due incontri davvero affascinanti, caratterizzati benissimo, che rivelano alla perfezione ciò che si nasconde dietro due paia di occhi azzurri.
Non credo sia forzato il modo in cui hai fatto dialogare Rachel e Clay anche se, certo, le loro scelte lessicali non sono delle più comuni. Ma ogni parola si sposa con ciò che sono e con ciò che pensano che l'altro sia, lasciando intendere molto e rivelando ben poco.
La loro conversazione, misteriosa e velata, mi è piaciuta davvero perchè riuscivo a leggerci un piccolissimo frammento della loro anima, che ancora molto ha da dire.
E poi, Kimberly.
Beh Kimberly è Kimberly, una di quelle che difficilmente riesci a interpretare e a capire fino in fondo.
Apparentemente la classica reginetta del ballo/capo-cheerleader, ma già dalle poche parole che le fai scambiare con Rachel si intuisce che c'è molto di più di quello che appare in superficie. Cosa che tra l'altro è vera per buona parte di tutta la combriccola.
Per ultimo, ti sottolineo quanto abbia gradito la metafora dello champagne (presente anche nella prima parte), che magari è passata un po' inosservata.
Una patina dorata che abbaglia e fa annegare in un breve attimo di oblio e felicità, immagine che combacia con il ritratto che hai fatto di Sunsetville, città delle apparenze: davvero azzeccata.
Brava, mi piace come stai prendendo sul serio la revisione e anche il modo in cui rendi giustiza a capitoli che meritavano uno sviluppo migliore.
Ancora complimenti :)

 
(Recensione modificata il 18/03/2014 - 05:09 pm)

Nuovo recensore
18/03/14, ore 16:33

Ritrovarsi a leggere l'inizio di tutto mi ha fatto rivivere quella miriade di emozioni con cui mi stordivi quando ero ancora io l'unica - o quasi- ad avere la possibilità di leggere questa meraviglia. Non mi sprecherò a ricordarti quanto sei brava, quanto sai scrivere, in un modo che io - e tanti- si possono solo sognare. Dopotutto, credo di avertene dette di cose in questi anni, no? Adesso SEC è diventata una splendida storia da condividere, perchè no, non potevo essere la sola a conoscere Adam e Rachel, o Robin, o Johnny, o Jesse, o Kimberly, o Simon...ah, quante anime sei riuscita a raccontare? Tutti loro meritano di narrare la loro storia a chiunque abbia l'intelligenza di starli ad ascoltare e le tue parole meritano di trovare non uno, ma migliaia di lettori.
Sono ormai convinta di ricominciare a leggere perchè so che nel frattempo il tuo stile è maturato, tu sei cresciuta e, con te, anche loro.
Già, loro.
Perchè per me non sono mai stati dei personaggi di carta e inchiostro, ma persone in cui potersi rispecchiare.
Persone vive con emozioni vere e sincere.
Quindi, nulla, sappi solo che in me avrai - per sempre- la tua più fedele sostenitrice.
Ti voglio bene (ah, la lontananza mi rende nostalgica :3).
(Recensione modificata il 18/03/2014 - 04:35 pm)

Recensore Master
16/03/14, ore 11:21

Capitolo bellissimo, di passaggio potrei chiamarlo, ma non me la sento di farlo perché è uno di quei capitoli che non possono mancare, in una storia, per renderla credibile, vera, autentica. Perché è proprio così, si pensa che la notte nel suo buio sia capace di far passare tutto: ci si aspetta di trovare quel brutto graffio rimarginato, ci si aspetta che un'anima lacerata torni intatta. Ma la notte, come il giorno, è solo tempo che passa e, spesso, non è sufficiente per guarire, così come non lo è per Rachel che forte, meravigliosa, si alza dal letto facendo finta di niente con chi la circonda.
Rachel è stupenda nella sua sofferenza, perché soffre con dignità e prova tutto quello che è normale per chi ha subita una cosa orribile come quella. Noi donne siamo così, riusciamo sempre ad alzarci, basta che lo vogliamo; riusciamo a nascondere un'anima lacerata con un sorriso a metà.
Bravissima, Ale. Bravissima. Ancora complimenti per il modo in cui scrivi, assolutamente unico.
Un bacio.
Ania :)

Recensore Master
15/03/14, ore 18:05

capitolo in teressante,credo che sei riuscita a descrivere in modo realistico le meozioni e i pensieri che prova rachel, al risveglio dallo stupro avvenuto la sera prima!!!
ho adorato il modo in cui hai descritto suo fratelloe sua amdre,oltre a suo padre che però nonoe ra fisicamente presente nel capitolo!!!!

Recensore Master
04/03/14, ore 20:49
Cap. 5:

wow.
splendida storia!!!
mi di8paice un sacco per quello che le è capitato!!!
è stata motlo sfortunata, davcvero sfortunata,poverina!!!
comquenu sei motlo brav a descrivere i suoi pensieri, o comuqneu a a scrivere in terza persona, io nono ci riesco, ho serie difficoltà!!!!

Recensore Veterano
03/03/14, ore 01:08
Cap. 5:

Ok.
Con moltissima calma. Prendo un respiro profondo -perchè mi hai davvero tolto il fiato - e comincio.
Io penso che sia stato strabiliante ciò che hai scritto: ci sono vari modi per reagire al dolore a seconda della persona sicuramente, ma quello che tu hai descritto in questa parte del capitolo è qualcosa di talmente angosciante da lasciarmi senza fiato.
Penso di aver letto davvero in poche situazioni un tema del genere trattato in modo tanto delicato e introspettivo, per non parlare della verosimiltà delle emozioni che hai tratteggiato.
Rachel è una dura, questo si era capito dalle prime righe del primo capitolo e anche qui, in una situazione del genere non è da meno, rimane fedele al suo orgoglio, si tiene dentro il suo dolore ed è talmente forte da non chiedere aiuto.
Non sono sicura che sia forza, penso che molto sia senso di colpa - colpa per cosa? per quello che è successo ad Agosto? Per altro? - lei si sente il carnefice di se stessa, lei si sta incolpando di ciò che è successo e cerca di convincersi che andrà meglio, che basterà una notte per superare tutto. Ma sappiamo che non può essere così, un trauma del genere non può essere superato in una notte e soprattutto non da sola.
Questo capitolo è doloroso e bello, fa venire i brividi e stringe lo stomaco, segno che colei che l'ha scritto è davvero un'ottima scrittrice.
Bravissima mia cara, non ved l'ora di leggere il prossimo capitolo! Ancora tantissimi complimenti!
Un abbraccio

Recensore Master
02/03/14, ore 18:19
Cap. 5:

Anche il dolore diventa incantevole quando è scritto in questo modo. C'è maestria nella tua scrittura e, prima di tutto, c'è sentimento, un sentimento talmente intenso che ti spinge all'indietro come una forte ventata calda che ti travolge e tu, sorpreso, fai di tutto per restare in piedi e fermo anche se tutto questo dolore, l'agonia, il ricordo, ti fanno tremare. Ecco che cosa mi dà queste storia. Rachel è un personaggio intenso proprio come la tua scrittura, e i personaggi che sbagliano sono, forse, i più belli. Sono quelli che ti coinvolgono di più perché vorresti aiutarli a risollevarsi, a vivere ancora.
Ed io sono curiosissima di vedere che cosa succede adesso. Sei bravissima, te lo ripeto ancora in modo che tu te lo ricorda sempre, perché fin quando c'è sentimento c'è sempre qualcosa da raccontare, e quando c'è qualcosa da raccontare si deve scrivere. I miei complimenti più sinceri *-* La tua scrittura è così poetica, ma spontanea. E' naturale, un incanto.
Un bacio
Ania :3