Recensioni per
Dove nascono le nuvole
di Francine

Questa storia ha ottenuto 173 recensioni.
Positive : 173
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
31/03/14, ore 15:55

Condannato.
Shura è il dovere fatto persona, così granitico da essersi condannato da solo, una giustizia assoluta e, sotto molti aspetti, cieca.
Credo che il suo fascino risieda proprio in questa sua caratteristica, una fiducia totale nel sistema della giustizia se supportato dal potere, un credo così forte da spegnere ogni altra cosa.
Bellissimo inciso su un personaggio grandioso. ♥♥♥♥♥♥

*sparge amore e cioccolata*

Recensore Junior
31/03/14, ore 12:31

Per Shura provo quell'empatia speciale che si ha nei confronti credo di un fratello maggiore. E' un uomo integro e determinato, al punto spesso di annullare se stesso in forma di una direttiva superiore. E Saga questo lo sa, ecco perché sceglie lui. E Shura questo lo sa. Ecco perché le lacrime che non può piangere bruciano ancora di più.
E tu, che sai tutto questo, riesci a regalare la consistenza dello zucchero filato ad una situazione pesante quanto un carico da cento!
"Sì. Anche nel caso di Aiolos" perentorio come una condanna all'ergastolo, inflitta da lui stesso.
Grandissima.

Recensore Junior
28/03/14, ore 19:59

Già perché la prima parola che lei dice ogni mattina è "Giò", lui "Mari". Davanti alla prova di ricominciare una nuova giornata, una nuova sfida, si cercano. Così come la luce che illumina anche le onde più buie del dubbio e dell'insicurezza.

Recensore Master
28/03/14, ore 12:52

Shun, piccolo confettino rosa! ♥

*sparge amore*

Io qui mi concentrerei sulla bellezza dell'immagine trasmessa, ovvero come nobilitare anche solo il disegno di un mare e del suo sole al tramonto e successiva alba.
Gli ambienti sono ostili.
Gli ambienti diventano una rogna quando non interagiscono correttamente con i personaggi, oppure quando restano lì, sospesi, a fare solo da decorazione e ad appesantire il testo.
Questo non è certo il tuo caso, perché il mare coglie un momento e Shun con lui, il ricordo di un fratello che non vede altro che rosso e nero.
Molto, molto bella... poetica quasi, oserei dire.
Complimenti! ♥♥♥♥♥♥

*porge caffè doppio. Giornata difficile.*

Recensore Master
26/03/14, ore 22:10

[...]la sete di sangue galleggia nello sguardo cupo.
«Aiolia…»
«Ancora parole, Pegasus?»


Ho detto tutto. Hai detto tutto.
Spietato, predatore, ferino, bellissimo.
Un Aiolia guerriero e indomabile, lo stupore di Seiya e quelle parole dette tra i denti snudati, forti, impietose.
Una rappresentazione del Leone che fa venire i brividi da quanto è perfetta, incisa sulla carta e nella mente.
Bellissima, bellissima, non ci sono altre parole. ♥♥♥♥♥♥♥

P.S. piccole refuso dove ucciderlo è diventato uccederlo; una schiocchezza.

*porge bomboloni e fetta di crostata alle more*

Recensore Veterano
26/03/14, ore 21:25

Allora, dire che ho sempre adorato Aiolia in quelle scene è dir poco. Il suo sguardo omicida e sopratutto il suo sprezzante odio verso Seiya è unico nel suo genere, forse perché sinceramente avrei voluto prenderlo io a bastonate quella bamboccio XD
Comunque anche se è una drabble è fantastica, ma d'altra parte stiamo parlando di qualcosa scritto da te che fino ad ora non mi hai mai deluso. Veramente molto bella.
Adoro anche i paragoni, anche se Seiya non ce lo vedo nel ruolo della gazzella XD

Alla prossima
Elisir

Recensore Junior
26/03/14, ore 19:14

E a un tratto dicesti "tu muori" (sì, Battisti sarà anche un abuisato classico, ma concedi. Sono stata inziata alla canzone leggera con lui alla non tenera età dei 15 anni; il legame affettivo ci sta).
Ecco. Io. Sono. Morta.
Perchè se continui a questi ritmi (oltre a farmi sentire un bradipo addormentato con le stampelle), io rischio l'infarto ogni volta che apro Efp.
Una nuova raccolta! E in continuum ideale con la cara Lanterna, proprio a creare una lanterninosofia tutta tua. D'ora in poi, mi immaginerà Francine con lanternina colorata in modalità lampioncino ambulante. Deambula deambula! A me fa solo un immenso piacere.
Se poi il prodotto è così!
E' un moderno paraklausithyron, questo piccolo gioiellino, con il suo incipit onirico che precipita nella realtà in metafore inconsce sottese ad archi narrativi incisivi e stranianti per l'effetto di immediatezza che l'immagine del predatore e della preda riescono a concretizzare con spiccato effetto luministico pur connaturato dell'elemento sanguigno e disillusorio che permea il tutto.
Con un Aioria che è incisivo, graffiante e possente come il leone cui appartiene. E' un Aioria che mi ha riportato alla mente E.G., con la sua rabbia profonda e violenta, con la potenza di un cucciolo che affila le zanne per mutarsi in leone. E' un Aioria che adoro, perchè libero dalle inibizioni morali e pronto a scatenare la potenza piena di un cosmo che rivaleggia con gli dei (come quello di molti Saint d'oro, per carità. Ma tant'è che è lui, qui, a troneggiare).
Hai ridato spessore e restituito al canon un personaggio troppo spesso segregato (sì: proprio segregato) a macchietta di eroe nobile piegato al senso di colpa e umiliazione per le azioni del fratello, caricatura di una nobiltà di kalokagathia che sì, possiederà pure, ma rischia di spalmarlo sullo sfondo narrativo quale pallido modello edulcorate.
Qui invece emerge il cavaliere, con la sua carica di ferocia e di potenza, con la spiccata capacità militare e la sicurezza del soldato avvezzo al campo di battaglia. Fa paura questo Aiolia; una paura fredda e razionale, perchè palpabile è il paragone con il prima remissivo con cui appare sulla scena. 
Fa paura; ed è sublime e annichilente in questo lucido primordiale istitnivo terrore che pervade Seiya e lo trasmuta in quella gazzella (che ali non ne avrà, ma ben incarna l'innagine di leggerezza e sfuggevolezza che la può accomunare a Pegasus) che è invasata di una mania atavica che ha in sè la sua sola ragione di essere. E che dirompe con il rombo del sangue e il sudore e l'eccitazione della caccia.
Ho il respiro corto. Io.
E Seiya non ce l'ha più nemmeno, il fiato.
Bellissima!

Recensore Veterano
26/03/14, ore 13:22

Sto morendo e gongolando.
In questa storia si legge lo smarrimento di Seiya, la consapevolezza che la realtà non è come la ricordava lui.
Fortissimo il Leone, una statura granitica e dura, un guerriero senza cuore né sentimenti.
E la frase con cui liquida il Saint di Pegasus ci offrono l'essenza del guerriero.
Del guerriero che sarebbe stato se non avesse troppo cuore e senso di giustizia, anche.
Bellissimo il parallelismo con la gazzella (nonché la tua visionaria e bellissima introduzione).

Grazie per questo regalo inaspettato!

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