Recensioni per
Dove nascono le nuvole
di Francine

Questa storia ha ottenuto 173 recensioni.
Positive : 173
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/12/14, ore 15:35

Bella. 
Bella e concettuale. 
C'è il concetto del credere, qualcosa che dà forza sia a Saori in quanto donna sia ad Athena in quanto dea.
C'è il concetto dell'imparare, arrivandoci però da soli, proprio come dice Marin - i simboli servono poi a questo: immagini che diventano significati. 
C'è il concetto della fede, un salto nel buio che Seiya compie e al quale affida la propria vita - perché Saori è carne e sangue, Athena un cosmo che sfiora il suo (bellissima l'immagine dei due cani che si annusano tra di loro)
Mi è piaciuto molto questo momento tra Seiya e Athena, un momento di rivelazioni e di presa di consapevolezza da entrambe le parti. 
Cara, è sempre un piacere leggerti! ♥♥♥♥♥♥♥♥

*Qui stiamo infornando una torta al cioccolato: ne vuoi un pezzo?*

 

Recensore Junior
15/12/14, ore 07:54

Ho recensito qualcun'altra delle tue storie e ti ho già detto che trovo irresistibile il tuo modo di scrivere. Non ti rinnoverò i complimenti, dunque. Sarebbe scontato. Lo scorrere della penna accompagna i personaggi con delicatezza e la fragilità di Saori nel momento in cui si coglie l'indecisione di Seiya è quasi tangibile.
Approvo in pieno la tua rivisitazione della rivelazione, neanche a me era piaciuto il modo in cui i bronze apprendono la verità su Saori. Ma ti dirò... La chicca sta nella chiosa delle note... Cos'è un dio se non c'è qualcuno che crede in lui? Questa frase ha il sapore di un luogo lontano perduto tra le nebbie di Avalon.
Splendida, come sempre!

Recensore Veterano
09/12/14, ore 20:31

Rémy! *-* *squittisce d'AMMORE*

Baby!Camus non ha bisogno di presentazioni. E' irresistibile, punto e basta. Ma se gli metti accanto il babbino io MUORO. *sviene di fronte agli ometti di famiglia.*

E poi boh, a me la frase 'figli delle Stelle' piace troppo. Così, a caso. Da un senso di destino, ancora di più in un contesto come questo.

*offre decorazioni natalizie e il proprio peluche rotondo a forma di Babbo Natale*
JudithlovesJane

Recensore Master
09/12/14, ore 03:41

*emette una serie di versetti sconclusionati e adoranti*

E mi sono innamorata anche io di questa famiglia, di questo splendido spaccato e di questo bambino, che guarda il cielo con il naso all'insù e conta le stelle - un giorno lui sarà tra quelle. 
Una bellissima drabble con cui intrattenere i miei occhi insonni: grazie di cuore. ♥♥♥♥♥♥♥♥

*si scioglie come un budino* *offre fetta di pandoro* 

Recensore Master
18/11/14, ore 16:51
Cap. 41:

*versetti striduli a piacimento*

Bon, alzo le mani e le unisco in segno di GGGIOIA perché in questo dialogo c'è tutto, dallo spirito dell'armatura (che rappresenta anche il guerriero che si solito le indossa) alla loro alterigia e bellezza. 
Un punto di vista originale e che mi è proprio piaciuto! ♥♥♥♥♥♥

*caffè caldo, che ci sarà anche il sole, ma io ho già un freddo cane* 

 

Recensore Veterano
18/11/14, ore 15:29
Cap. 41:

Straordinario, come l'Armatura del Cancro sia cinica e scafata come le persone che l'hanno indossata...anche se io continuo a preferire il Mani. Scusa, DM.

E mi fa morire che chiami 'tesoro' l'Armatura del Drago, come se fosse una zia che deve spiegare le cose alla nipotina ingenua...
Le Cloth che parlano mi gustano. Molto. Perché ormai lo diamo per assodato che un po' 'vive' lo sono anche loro, quindi ti immagini che conversazioni? *parte il trip mentale*

Lo vuoi un bignè?
JudithlovesJane

Recensore Junior
18/11/14, ore 15:02
Cap. 41:

Che poi io me le vedo le armature, che come signore di gran classe se ne stanno sedute, con le gambe elegantemente accavallate, ad aspettare il cavalierie giusto per un ennesimo giro di pista. Perciò amo davvero quando le fai parlare, restituendo loro una centralità che in effetti viene spesso sottovalutata. In questo caso è bellissimo accentare che, nonostante sangue, lacrime e sudore, e perfino nonostante le continue reincarnazioni di Athena, ad essere onnipresenti fin dal Mito sono loro. Che guardano, generazione dopo generazione, i nostri amati Saint. Scegliendoseli personalmente, non dimentichiamocelo.
In poche parole, una fan fiction delicata e poetica.

Recensore Junior
18/11/14, ore 14:46
Cap. 41:

E il cerchio si chiude. O meglio, vediamo come le prospettive si ribaltano e le armature tornano ad essere vive, ad essere effettivamente ciò che sono chiamate a rappresentare. Pesante seria ed austera come quella del Dragone, che porta con sè il fragore dell'acqua e delle canne di bambù, oppure scanzonata, beffarda e politicamente scorretta, come quella del Cancro, che alla fine, fa di testa sua.
E se solo potesse gli farebbe pure un gestaccio, a lui, che non ha capito, o che sapeva ma non ha voluto seguire la sua strada. E lei come una gran dama, si volta e lascia il ballo, per prima.
Mi dispiace per lui, per l'uomo, al di là del santo. Ma questa un'altra storia...
Caffè e dolcetti alla nocciola?
A

Recensore Master
08/11/14, ore 15:52

*parte poco seria della recensione*

Shaina, caccia un bella unghia smaltata nell'occhio di Saori e tira; tira via anche il nervo ottico e lasciala lì a guaire dal dolore. 

*parte seria della recensione*

Ma quanto sono belle queste due quando le scrivi in questo modo, evidenziando il contrasto tra la donna e la maschera, tra il ruolo che ricoprono e quello che vorrebbero davvero essere?

*sbudina*

Bello, bellissimo spaccato di due femminilità in netto constrato e che eppure in Seiya trovano un drammatico punto d'incontro: complimenti e complimenti e complimenti! ♥♥♥♥♥♥

*sforna la torta di mele e offre una fetta*

 

Recensore Master
08/11/14, ore 11:57

Ciao Francine! è un po' che non mi faccio sentire, ma finalmente ho trovato del tempo per rilassarmi e una delle prime cose che ho fatto è stata leggere la tua flash fic. Del resto vedere il nome delle due protagoniste campeggiare nelle note iniziali era un richiamo troppo forte per me, che mi sto appassionando sempre di più alla complessità del rapporto Saori-Shaina e del triangolo con Seiya. Credo che tu abbia molto ben rappresentato la grande contraddizione insita nel legame fra queste due interessanti figure. C'è ammirazione e repulsione, devozione e fastidio, fiducia e invidia. Insomma, un mix molto esplosivo ma enormemente interessante che regala sempre spunti da approfondire. Io in Saori ci vedo pure una punta di sadismo. In Saori, non in Atena. La Dea si limita a disporre dei suoi soldati. Saori invece ci aggiunge il sentimento, e diventa fragilmente umana nell'ordinare a Shaina di fare il contrario di quel che il cuore le suggerirebbe solo perché c'è di mezzo Seiya.
A presto carissima!
S.
(Recensione modificata il 08/11/2014 - 12:25 pm)

Recensore Veterano
07/11/14, ore 15:10
Cap. 39:

Incredibile.

Incredibile perché si sente, fisicamente, il dolore del parto e quello della paura. Il terrore che il piccolo assomiglierà TROPPO a suo padre, con quel Cosmo che fa fare cose straordinarie ma ti lega a doppio filo alla guerra e ad Athena. In barba alle madri, che ti vorrebbero proteggere dal mondo anche quando ormai si è scafati sessantenni (età #acaso).
E poi io ho un debole per Shunrei. Per lei e per Shiryu insieme, ma qui, lei, da sola contro l'Universo, è fantastica.
Brava, brava, brava!

Caffè? Con i biscottini?
JudithlovesJane

Recensore Master
06/11/14, ore 20:25
Cap. 39:

La prima esclamazione che mi è uscita dalla bocca è stata in dialetto bolognese, perché questo momento è particolare e bellissimo. 
Non mi ero mai soffermata su questo frangente, ma Shunrei qui diventa una vera guerriera - una combattente che va oltre l'aspettare e il saper arginare l'ansia e l'angoscia. 
Quello che Athena ha chiesto al Dragone e a Shunrei è stato un prezzo altissimo, uno scotto che qualsiasi donna avrebbe voluto evitare a suo figlio - perché è suo, come ben scrivi, non di Athena e non di Saori. 
Il concetto di appartenenza e di sentimento è reso davvero bene e attraverso un'ottica che mi è molto piaciuta (l'ho trovata originale e ben congeniata) ci mostra come questi uomini si vestano dell'oro degli eroi, ma a un prezzo altissimo - perché è facile per gli altri sognare gli allori quando la pelle non è la propria. 
Bella. Bella e triste, perché Shunrei è destinata a soffrire e io, come donna, la penserei probabilmente allo stesso modo (soprattutto perché lei paga poi il fatto di non poter essere sul campo di battaglia a fianco del Dragone)
Cioccolata con panna? ♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥

*va in cucina e prepara tutto* 

Recensore Veterano
04/11/14, ore 15:10

Della serie: se vuoi colpirmi right in the feels, scrivi di Shura. *asciuga lacrimuccia*

Detesto affezionarmi ai personaggi tre secondi prima che muoiano. Però è esattamente quello che è successo col Capricorno e tu non aiuti, ragazza. Ma ti voglio bene lo stesso, perché per queste perle sono disposta a sopportare di vederlo morire millemila volte. Anche trattenendomi a forza dall'allungarmi per provare a tirarlo su a mani nude dal baratro.

Le caldarroste non mi piacciono. Però se me le avesse offerte Shurino anch'io le avrei tenute in mano tipo reliquia a scaldarmi le mani!

Sei eccelsa nel descrivere i paesaggi. Non so veramente come fai. Inoltre, ignoro completamente chi sia Soledad (un nome che suona così bene con un significato così triste, mammamia...), ma mi ha fatta sciogliere, anche con quattro righe.
Chapeau, madame!

Caffè caldo, ci vuole...
JudithlovesJane

Recensore Junior
03/11/14, ore 19:34

Che bella. Semplice e terribile come le cose belle. Come quelle emozioni positive e raggianti che squassano il petto. Come quando senti, ammetti, che sì, è amore. Caldo come quella caldarrosta che non hai mai mangiato.
Perché l'amore più vero e intenso è proprio quello che non si vive, che non si vede, che si nega.
Quell'amore che non può essere.
Perché le strade, si sa, vanno lontano e gli incroci portano dove non si dovrebbe.
La caldarrosta che ricordi nel tepore della mano, è quel bacio dato a novembre, mentre si va al Necromanteion, sotto l'arcobaleno portato da pioggia e riverbero. Quel momento che sai non può avere domani.
Un tè stasera, che ho preso una barcata di freddo, a furia di stare sbracciata: a novembre, non è mai una grande idea....

Recensore Master
03/11/14, ore 16:31

Io vengo da giorni di FUOCO e tu mi regali queste perle sulle quali io PIANGO e mi dispero come se non ci fosse un domani? 
Vuoi vedermi soffrire, vero? ç______ç

*scoppia a piangere*

Credo che questa sia una delle tue storie più evocative e più... d'impatto visivo, non so se mi spiego bene. 
C'è questo sacchetto di castagne che ritorna sempre, ci sono concetti che si ripetono e danno più forza ai passaggi narrativi, c'è una tristezza di fondo che punge il cuore. 
Un bellissimo lavoro, come al solito. ♥♥♥♥♥♥♥

*smoccola e porge cioccolata calda.*