Recensioni per
Giorni di pace e giorni di tempesta
di alga

Questa storia ha ottenuto 227 recensioni.
Positive : 226
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
28/03/15, ore 22:38
Cap. 1:

Mi sono accorta di non aver commentato nessuno dei capitoli ..beh provvedo subito e poiché è terminata è d'obbligo rileggerla tutto d'un fiato! Ciao

Recensore Master
28/03/15, ore 21:40

Che dire... semplicemente splendido in tutto!!! Bello il finale... positivo... che lascia sperare in un futuro per loro, dove Oscar ha capito che la vita è fatta anche e soprattutto di compromessi e André è sempre André, meraviglioso e dolcissimo, attento e premuroso (ma cosa mi dici... ho capito bene?!? E' stato insieme ad Hortence la sorella di Oscar?!?).
Sono contenta anche per Alain. La sua morte avrebbe lasciato in loro quella tristezza e forse quel senso di colpa che li avrebbe accompagnati amaramente tutta la vita...
Le descrizioni sono superbe e curatissime, piene di dettagli precisi.
Insomma bellissimo, ma proprio per questo sono amareggiata che sia finita.. Sai bene che sarei stata curiosa di vedere la reazione di Oscar di fronte a una città come Napoli, stupenda ma piena di contrasti,.... forse molto "distante" da lei. Ma sono sicura che, anche se non posso leggerlo, lei ne sarà affascinata e troverà la completa felicità proprio lì.
Un grazie ancora per la tua bella storia e un abbraccio forte.
Spero di poterti leggere ancora.... Ciao Lucia

Recensore Junior
28/03/15, ore 21:01

Ottimo finale, pieno di suspence e con lieto fine! Cosa c'è di meglio? Ero rimasta male per Alain, lo davo per spacciato, ma c'è l'ha fatta anche lui e ha pure potuto dichiarare il suo amore ad Oscar davanti ad Andrè. Se lo meritava. 
Ho pure assolto Oscar dai suoi tanti errori, poverina, perché se l'è vista brutta davvero, anche se mi stava risorgendo l'istinto omicida verso di lei quando ho letto che, pure durante la fuga verso Marsiglia, si ostinava a indossare i soliti abiti maschili. Quella mi è parsa una scelta non calzante, che si ritrova in quasi tutte le fanfic (in quasi tutte le storie le autrici scelgono di farle indossare i calzoni anche quando ormai non ve n'è più motivo). Anche qui mi stavo con disappunto arrendendo all'idea di una Oscar che pur cambiando vita continua a travestirsi da uomo, quando leggo del vestito grigio che lei stessa commissiona: finalmente! Mi ritrovo in questo finale, perché io concepisco il personaggio di Oscàr come quello di come una donna  sensata, seria e consapevole, non come quello di una tipetta cocciuta e capricciosa. Oscàr, come la vedo io, se fosse sopravvissuta alla rivoluzione, avrebbe fatto serenamente e senza complessi la scelta che le hai fatto fare tu. Mi dispiace che siamo arrivati alla fine, ma non poteva finire meglio.
 

Recensore Veterano
28/03/15, ore 19:55

Che dire se non splendida conclusione di una splendida storia!?!? Meraviglioso il tuo Alain e, devo ammetterlo, sono felice che alla fine tu abbia deciso di salvarlo pur conservando il dramma con il suo ferimento e la non tanto velata confessione sull'onda della paura di morire.
Bellissimi i tuoi Oscar e Andrè, molto concreti nel loro amore, nelle dimostrazioni d'affetto e nei piccoli desti. La lettura di questo capitolo lascia davvero una nella sensazione ;-)
complimenti e grazie per la bellissima storia che di hai regalato.
confidando in un futuro nuovo cimento!

Recensore Master
25/03/15, ore 11:49
Cap. 11:

Ritorno brevemente (si fa per dire!) su questo capitolo.. quello che forse, ancor più di altri, mi ha definitivamente portato a recensire le vicende che racconti. Un capitolo basato su un magistrale e indissolubile intreccio della trama con la Storia: nella tradizione dei migliori romanzi storici e di avventura, hai calato perfettamente Oscar nella fuga di Varennes, fuga che nonostante qualche necessaria licenza poetica ricostruisci fedelmente, dettagli compresi. Ne è risultato quindi un capitolo soprattutto d'azione (il pane di Oscar), ma ci sono dei momenti in cui il suo cuore di donna prevale: sapere di Andrè quasi la spinge ad abbandonare tutto, ed è più che altro l'amicizia per Fersen, vedere il suo dolore, che la spingono a rimanere... Forse, come ha scritto qualcuna, il suo senso del dovere e di giustizia avrebbe prevalso comunque, ma mi ha colpito molto come Maria Antonietta non sia più oggetto della sua indulgenza, né motivo dei suoi slanci come in passato: evidentemente la frattura causata dalla Rivoluzione è insanabile, anche più avanti Oscar ne avrà compassione ( retaggio probabilmente dell'antico affetto) ma non la metterà più davanti ad Andrè. Un Andrè che appare solo nel concitato finale, in quella bellissima e drammatica scena dove ci fai vivere prima la sua straziante e umana disperazione, poi il sollievo e la dolcezza nei confronti di Oscar ferita. Mi hai fatto trattenere il fiato, per un momento, non perché dubitassi della salvezza di Oscar, ma perché il tuo Andrè è così reale, così vivo e passionale dietro l'apparente imperturbabilità, (come ho già scritto in altre occasioni), da emozionarmi e commuovermi... è proprio come io l'ho sempre immaginato, intenso ma non perfetto, anzi!! Detto questo ti saluto e... alla prossima!
(Recensione modificata il 25/03/2015 - 12:19 pm)
(Recensione modificata il 25/03/2015 - 11:10 pm)

Recensore Master
20/03/15, ore 11:35
Cap. 10:

Capitolo introspettivo in chiave maschile, a differenza del precedente in cui ci mostri, a parte il finale incentrato su Alain, una Oscar svuotata di ogni energia, sofferente, di colpo consapevole della propria fragilità senza Andrè al suo fianco. Negli ultimi due capitoli, quindi, emerge ancora una volta la tua capacità di farci ''entrare'' nei personaggi; in questo, in particolare, c'è quasi un parallelismo, o forse più una contrapposizione, tra la dilaniante passione di Alain e la quieta sofferenza di Andrè: l'una nasce dalla sofferta consapevolezza che Oscar non potrà mai ricambiare l'amore di un altro uomo che non sia Andrè, l'altra deriva dalla granitica certezza di essere contraccambiato, ma di dover rimanere lontano proprio per il bene della donna amata. Paradossalmente Oscar, pur non essendo fisicamente presente (lo è con Alain, ma per modo di dire, dato il suo stato!) è la causa prima che muove l'intero capitolo: è il suo gemere il nome di Andrè a riportare Alain alla realtà, impedendogli di proseguire nella propria follia, è il suo biglietto a mettere le ali ai piedi ad Andrè. Suggestiva la descrizione del ritorno di Andrè a Parigi, con la mescolanza di immagini, rumori e odori che riesci tanto bene a rendere... Emozionante quel''divorare le scale'', quel fermarsi davanti alla porta ''per respirare'' fino a scoprire che Oscar non è lì; concitata la fase finale, con l'irruzione in casa di Alain, mentre Oscar attende nervosamente una misteriosa carrozza. Ti domandavi nelle note quanto debba pagare chi tradisca un'amicizia. .. Io non sono del partito pro-Alain, ma il personaggio che hai delineato è così umano, che credo basti la sua stessa sofferenza e il senso di colpa a punirlo a sufficienza. Un'ultima considerazione: mi ripeterò, ma ti faccio i miei più sinceri complimenti per lo stile e il linguaggio, basta una tua frase a sottintendere quello che altri esprimono in tanti giri di parole, e spesso le tue frasi, nella loro apparente semplicità, sono di una poesia che non ha nulla da invidiare ad altre opere più popolari. Un bacio e a presto

Recensore Master
15/03/15, ore 11:47

Alla fine doveva succedere. Credo sia questa la giusta conclusione dopo aver riletto l'ottavo capitolo, un capitolo molto lungo, fondamentalmente diviso in tre parti: il sentire di Oscar, il sentire di Andrè, l'inevitabile scontro tra i due. E qui, ancora una volta, emerge il tuo punto forte, la capacità di proiettarci dentro i personaggi, di sviscerare i loro sentimenti e il flusso dei loro pensieri senza annoiare, anzi proseguendo magistralmente la narrazione e arricchendola di dettagli storici, che servono a contestualizzare meglio azioni e posizioni dei nostri Oscar e Andrè. La riunione prima, ma soprattutto la rissa poi, con la prima imprecazione fatta uscire dalla bocca di Andrè, solitamente pacato e riflessivo, è il momento che mi è piaciuto di più, per come sei riuscita a renderlo in modo veramente credibile e realistico, per come ci consegni un Andrè che personalmente adoro, intenso e passionale dietro la sua apparente imperturbabilità. Trovo che proprio questo episodio faccia da spartiacque e segni un momento cruciale nella vita della coppia, al pari della morte di Marguerite: è la goccia che fa traboccare il vaso, il motivo che porta Andrè a contestare le scelte della moglie, a opporsi al suo lento allontanamento. Ho letto più di qualche critica al comportamento di Oscar, ma io credo che esso sia coerente con il personaggio che conosciamo, quello di una donna forte, abituata al comando e ad agire da sola, celando paure e insicurezze dietro una corazza. Ha rimosso questa corazza per Andrè, per amore, ma cade nel vecchio errore di considerare proprio l'amore una debolezza e torna quindi ad indossarla, dando per scontato che Andrè ci sará sempre per lei, come è sempre stato. Sì, può far rabbia il suo comportamento, la sua ottusità, ma nasce da quello che è stata prima e da una grande sofferenza, quella di sentirsi in colpa per la madre. E quando Oscar soffre, si chiude a riccio, anche con Andrè. Lui prova a scuoterla con la sua teatrale uscita e un po' riesce nell'intento, ma l'orgoglio che la imprigiona le impedisce di richiamarlo. Semplice e amara la conclusione: lui che va via senza voltarsi, lei che vorrebbe chiamarlo ma non lo fa; e poi quel ''rimase a guardarlo finché non girò l'angolo sparendo dalla sua visuale e lasciandola a celebrare la sua vittoria con una lacrima silenziosa.'' Brava Alga, sinceramente brava.

Recensore Master
09/03/15, ore 00:23
Cap. 6:

Riesco finalmente a tornare su questo capitolo, che mi era piaciuto molto già alla prima lettura: non avrà il lirismo del quarto o i colori vivaci e il ritorno all'azione del quinto, ma fa emergere chiaramente una delle doti che apprezzo di più in te, ovvero la capacità di analizzare profondamente la psicologia dei personaggi principali, senza appesantire la trama (anzi legandola intimamente ad essa), senza annoiare e soprattutto lasciando trasparire tutto il calore dei loro sentimenti, nonostante la narrazione sia in terza persona. Qui in particolare ti soffermi su un aspetto di Andrè presente già nell' anime ma ancor più nel manga: la gelosia. Quell' ''Infine sua. Sua e di nessun altro.'' farebbe pensare a un puro desiderio di possesso, ma secondo me nasce da un'insicurezza di fondo (alimentata in parte da Oscar, piu o meno inconsapevolmente), quella di sentire distante la donna amata, isolata da un muro invisibile, retaggio anche della loro antica condizione servo/padrona. Il colpo di grazia per il nostro è stato trovare Oscar proprio con Girodelle, che in lui ha suscitato spesso, per lo meno nel manga, reazioni rabbiose (vedi la scena in cui gli tira il caffè in faccia). Ai suoi occhi, infatti, è sempre stato Girodelle e non Fersen, il suo vero rivale: primo perché innamorato di Oscar, secondo perché nobile e quindi, a differenza sua, legittimato a farlo, terzo perché consapevole dei sentimenti da lui provati nei confronti della giovane (e per questo così sfrontato da rimetterlo al suo posto con la storia della Nuova Eloisa e da proporgli poi una specie di menage a trois!!). Comunque, seppur offuscato dalla gelosia, Andrè non perde il controllo di sé, né smette di preoccuparsi per Oscar; è frustrato, ma non violento, come emerge dai riuscitissimi dialoghi della prima lite coniugale (che staffilata quell' ''Il mio rispetto non comporta necessariamente l'abnegazione"!) e non c'è in lui una vera volontà di ferire Oscar a parole (tanto che è lui per primo a deporre le armi). A questo proposito, che bella la scena d'amore finale! Non indugerai nei particolari, ma sai descrivere la passione con delicatezza. Ti rinnovo per questo i miei complimenti e scusa la prolissitá!

Recensore Master
02/03/15, ore 00:43
Cap. 4:

Quando, qualche capitolo fa, con una recensione globale scrivevo che hai la rara capacità di far vedere i colori, udire i suoni e avvertire i profumi, avevo bene in mente questo capitolo e forse ancor di più l'incipit del quinto, con la sua vivace e pittoresca descrizione di una Parigi in festa. La mia predilezione va però a questo, vuoi per l'atmosfera idilliaca, vuoi per il tripudio di colori e di emozioni che riesci a trasmettere, insieme all'indolenza di un giorno d'estate. Fortuna che non hai tagliato niente, ci avresti privato di questo piccolo gioiello: non c'è solo la bellezza del paesaggio provenzale o una narrazione fluida, in questo capitolo c'è soprattutto poesia... perché quando chi scrive riesce a evocare immagini, a comunicare sensazioni senza inutili giri di parole solo di poesia si tratta. Mi riferisco alla descrizione della stanza ad angolo, agli "indescrivibili attimi di eterno" ai "momenti di allegra spensieratezza" agli attacchi di tosse che "la scuotevano con violenza trafiggendole il petto col dolore di mille aghi, per poi lasciarla spossata e febbricitante."... non è poesia questa? Mi è ovviamente piaciuto molto anche l'incontro-siparietto col curato, ho trovato la situazione molto realistica e le reazioni dei nostri beniamini molto naturali... da Andrè mi potevo aspettare solo quella dolcissima, semplice risposta sul matrimonio, da Oscar il tè di traverso ci sta tutto! Mi è piaciuta anche la tua scelta (non scontata) di non indugiare sul matrimonio, ma solo di farne intuire la celebrazione: basta la domanda di Andrè e la risposta sibillina di Oscar, i loro sguardi e quell' "emozione fortissima", prima di avviarsi insieme verso casa. Come ci potevamo aspettare, però, l'idillio è solo una parentesi: Oscar, da degna figlia di Marte, si prepara al ritorno all'azione, e non sarà l'amore per il suo Andrè a fermarla!

Nuovo recensore
28/02/15, ore 17:36
Cap. 5:

Inizio col dire che i finali alternativi sono in assoluto le mie ff preferite e questo, scoperto proprio mentre ero alla ricerca di questo tipo racconti e scelto perché non troppo lungo e quasi finito per quel che ho capito sbirciando le recensioni, è veramente credibile e ben scritto.Ti recensisco su quest'ultimo che ho letto perchè trovo molto bello questo capitolo. La descrizione della città rende ottimamente l'atmosfera festosa che doveva esserci quel giorno a Parigi, ancora fiduciosa e lontana dai futuri orrori. Il siparietto di Alain per ingannare l'attesa l'ho trovato molto divertente e molto da lui e anche il dialogo di Oscar con Girodelle è ben pensato. Il conte fatica ad accettare i nuovi tempi e che Oscar abbia scelto di avere accanto un uomo del popolo, ma ammira la sua libertà di giudizio. Il loro dialogo è misurato ed urbanissimo, come si addice a due persone ben educate, ma di diverse vedute che si stimano reciprocamente. Tra le osservazioni politiche emerge inevitabilmente la nostalgia per un mondo che sta finendo e che porta Oscar a quel momento di debolezza che per un attimo illude Girodelle, che non vorrebbe altro, facendolo spingere ad un gesto arditissimo che lei blocca subito ma, non abbastanza velocemente perché André non veda e fraintenda.
Molto bello, complimenti.

Scusa ho cancellato la recensione per errore volevo modificarla.

Recensore Master
26/02/15, ore 10:12
Cap. 2:

Rileggendo il tutto, ho potuto apprezzare ancora una volta questo bellissimo capitolo, che insieme al quarto è stato quello che mi ha fatto innamorare definitivamente della tua ff. Come ho giá scritto, i tuoi personaggi sono realistici e riesci a delinearne molto bene caratteri e dinamiche psicologiche in poche righe; inoltre la narrazione è fluida, ma non per questo scarna. Ben raffigurato l'ambiente delle cucine (anche se Jerome forse qui appare come il cattivo e basta, più avanti riesci ad approfondirne meglio l'aspetto psicologico), perfettamente centrata la figura della nonnina e il suo rapporto con Oscar e Andrè. Magistrale l'ultima parte: c'è tenerezza, sesso, amore , tutto nella giusta proporzione, tutto senza scadere nel volgare o nel melenso... La scena delle bende è di una struggente dolcezza, fa percepire quanto siano profondi l'intimità e il legame che uniscono i due giovani amanti: c'è la semplicità intensa dei gesti e delle parole, c'è soprattutto il volto nitido di Oscar ad illuminare il primo sguardo di Andrè.

Recensore Master
24/02/15, ore 12:45
Cap. 1:

Approfitto del primo capitolo per fare una recensione globale di quanto letto finora. Inizialmente ero prevenuta("ecco la solita storiella sdolcinata, con la miracolosa, duplice guarigione!"), invece mi sono dovuta subito ricredere, anzi, sinceramente penso che la tua storia, insieme a "Rivoluzione", sia uno dei migliori finali alternativi di LO che ho letto su questo sito. Innanzitutto mi piace come scrivi, hai uno stile asciutto, ma accurato, si vede che hai padronanza con la scrittura anche dalla scelta dei termini e dalla sintassi. Peccato gli errori di battitura (non credo che una persona che sa scrivere come te scivoli in certi "orrori" ortografici!) e qualche errorino di punteggiatura (ma te lo dice una che aveva una prof di italiano terribile, toglieva un voto per ogni virgola fuori posto!)...Se non fosse per questo la tua opera sarebbe perfetta. Hai il dono di saper descrivere molto bene scene e situazioni senza dilungarti: pare davvero di perdersi nei colori, di udire i suoni, di respirare gli odori... in pratica sembra di essere lì, tra le tue pagine. Mi piace anche come hai deciso di "storicizzare" il tutto senza appesantire la trama(ben venga qualche licenza poetica come per la fuga di Varennes), calando perfettamente i vari personaggi nel contesto politico dell'epoca, contesto che si fa grandioso scenario per le loro azioni e passioni. A questo proposito, la tua bravura sta proprio nella capacità di scavare profondamente nella psicologia dei vari personaggi (primi fra tutti Oscar, Andrè e Alain), pur scegliendo di narrare in terza persona: ne esce fuori un'analisi per niente impersonale o distaccata, che li rende quanto mai umani e veri, nelle loro scelte, nei loro difetti. Anche Jerome, che all'inizio mi sembrava il solito "cattivo" a metà tra Thomas di Downtown Abbey e Thenardier dei Miserabili, più avanti assume maggiore spessore. Quindi, che altro dire? Solo che sono contenta di aver iniziato a leggerti e... scusa per la recensione fiume, purtroppo la capacitá di sintesi non è un mio pregio!
(Recensione modificata il 24/02/2015 - 11:38 pm)

Recensore Junior
21/02/15, ore 11:29
Cap. 17:

adoro adoro adoro la tua storia, che ho letta d'un fiato.
adoro come hai tratteggiato Oscar, che pure nell'amore assoluto per Andrè non stravolge la sua indole e la sua personalità, restando fedele ai suoi ideali. Amo Andrè con il suo coraggio, e amo Alain con il suo conflitto, che lo rende umano.
sei così brava, che un pò invidio la tua capacità di scrittura
Un bacioe  aspetto l'aggiornamento con ansia!!!

Recensore Master
08/02/15, ore 13:35
Cap. 17:

Alla faccia della cattiveria! Qui ti sei lasciata andare e ti sei fatta prendere la mano...
Le scene sono sempre estremamente realistiche e qui, devo ammetterlo, fa particolarmente male! La presenza della megera con il dente avvelenato verso Oscar, e poi dell'idiota geloso nei confronti di André non permette troppe speranze!
l'unica che mi concedo, dopo aver visto la pistola puntata contro la tempia di André, è che lo sparo che ci stende a fine capitolo sia stato sparato da Alain. Ecco, confido in lui, anche se la sua riflessione iniziale, devi ammetterlo, mi ha fatto molto molto male.
Io sono una irriducibile... di fronte all'amore di Alain per Oscar vengo colta da convulsioni...

A presto!
Un abbraccio

Recensore Master
07/02/15, ore 16:54
Cap. 17:

Bellissimo, come sempre... appassionante, struggente e.... ansiogeno!!! NOOOOOO lo sparo non é per André!!! Perché lei non potrebbe sopravvivere a un amore così, ma soprattutto al senso di colpa... nei casini ci é andata dritto dritto lei e lui ne é la sua vittima. Alain ha sentimenti sinceri (come non capirlo) ma io non riesco proprio neanche ad immaginare che Oscar troverebbe un rimpiazzo di André!!!!!! Lei é una donna che non necessariamente ha bisogno di un uomo per vivere... stare con André é un'altra cosa...(come la capisco...). Per cui io non riesco a pensare che tu finiresti la storia così. Aspetto sempre di vederli in un altro posto... non so se tu ti ricordi del mio amore per una città.... ;)
Aspetto con ansia e speranza il prox capitolo...
Ciaooo