Prima di salutarti vorrei dire che se avessi sul pc le faccine di whatsapp, in questo caso avrei voluto utilizzare quella con la scimmietta che nasconde gli occhi :( per l'enorme ritardo. Mi dispiace ma da me ne succede una al secondo -.-”... poi ti racconterò ;)
Dunque... Buongiorno Random Sampillo E. (ahahah ti piace questo nomignolo così? Non dà un po l'aria di essere un nome da nobile? U.U a me la dà ahahahah... sono proprio fissata con queste cose -.-”) scrivo questa recensione su word sperando in qualche anima buona che mi presti internet per pubblicarla. Lo sai, le nostre recensioni non possono essere scritte dal cellulare O.o altrimenti invece di due ore ce ne metteremmo sei xD … quindi onde evitare qualche schizzo di cellulare improvviso e qualche rottura di schermo, preferisco scrivere da qui e poi quando sarà possibile la pubblicherò. A proposito di cellulari, sai che il mio è morto definitivamente?!? xD non funziona più neanche whatsapp, ed ora grazie alla vincita della scommessa con mio padre, due giorni fa ho acquistato il nuovo yeahhhhhhh :D (te ne avevo parlato della scommessa vero?) ma non temere xD il tuo numero ce l'ho salvato dappertutto ahah non c'è modo di perderlo *.* <3 come potrei vivere senza i nostri discorsi, come?!? ahahah mado' che battute melodrammatiche sto scrivendo!!!
Allora veniamo a noi, in questo capitolo non farò introduzioni lunghe :D (si si come no.. come se non l'avessi già fatta xD) ho letto tra sabato e domenica scorsa (quasi due settimane fa :O ) *.* e non volevo più staccarmi dal piccolo schermo del cellulare *.* (ancora in vita) ho riletto le parti tra Erin e Castiel *.* non so bene quante volte, e quest'oggi le rileggerò di nuovo *.* , anzi a dirla tutta mi sa che rileggerò tutto il capitolo per non dimenticarmi niente *.*
Ho iniziato con le mie mille faccine sognanti, non ci fare caso xD perchè ce ne saranno molte *.*
Iuppiiiii... sono pronta ad iniziare :D
Capitolo 51: quando ho letto il titolo “twin towers” non avevo proprio idea su cosa potesse raccontare, avevo da subito pensato alla cena di famiglia, ma a tutto il resto proprio no *.* e quindi dopo aver letto tutto il capitolo mi sono detta “ahhh.. ecco vedi è giusto così” infondo, tutto il capitolo è incentrato su queste torri che hanno fatto da perfetto panorama a scene mielose *.* ohh quanto mi piacciono *.*
(Stavo aprendo la pagina per rileggere il capitolo e sono andata, invece, a leggere le recensioni :/, ho perso praticamente un'altra mezz'ora per leggerle xD “che pettegola che sono :O”, però sono davvero contenta che ricevi delle belle parole *.* è merito della tua bravura <3)
Ok, ce l'ho fatta, ho aperto la pagina del capitolo :D possiamo iniziare :) davvero.
Questa volta cercherò di fare la ragazza ordinata :D e per ogni scena inserirò un punto. Ho notato che ogni volta mi sperdo e vado da una parte all'altra del testo senza far capire nulla, quindi eviterò :) si spera xD.
1. Erin e Zia Pam: ma quanto sono tenere da 1 a 10? 1000.000.000 *.* Il capitolo, a mio parere, non poteva essere iniziato in maniera migliore di questa. I preparativi, prima di uscire tra l'altro, sono la mia parte preferita *.* (pare che non lo sai già tu) truccarsi, i vestiti, le scarpe... ahhh.. ma cosa c'è di meglio cosa??? Castiel! Beh, risposta ovvia :) , ma torniamo a noi. Il fatto che Erin non avesse idea di come truccarsi, la rende ancor più una ragazza semplice e assimilabile a tutte le ragazzine della sua età. Il fatto che subito, zia Pam, corre in suo aiuto, credo che a tutte abbia fatto pensare alle zie o qualsiasi altra parente che ci soccorrono all'istante quando combiniamo pasticci. In poche parole è stata una scena che rispecchia pienamente la realtà. Poi ha fatto aumentare un po' l'ansia, l'attesa della cena e di cosa sarebbe potuto accadere. Ed Erin finalmente indossa quel vestito *.* ahhh.. da quant'è che stavo aspettando questo momento *.* inizialmente, leggendo che era quel vestito e non sapendo che poi sarebbe spuntato Castiel, mi sono detta: “ma che peccato... e Castiel non la vedrà indossarlo?” e invece *.* ma poi ne parlerò dopo di quel furbacchione :D
2. Erin m'intenerisce sempre più, come ho scritto prima, è una ragazza che può rispecchiarsi in ciascuna di noi, ed anche le mille paranoie sul futuro incontro con la prof fuori dalla scuola, lo testimonia. Insomma, lei pensa ciò che pensiamo anche noi, non è un personaggio inventato punto, no, ma sembra essere una ragazza come noi, che vive realmente nella sua città. Questa è una qualità che ho sempre apprezzato in te, e continuo a farlo anche a distanza di tempo. RENDI REALE TUTTO Ciò CHE RACCONTI. <3
« insomma mamma! Se c’è il semaforo rosso, non si passa. Discorso chiuso! » tuonò Peter, rivolgendosi ad uno dei due passeggeri.
« che noioso che sei! » gracchiò una voce.
Ahahahah. Vogliamo parlare della nonna? Ahahahah Questo personaggio è troppo troppo simpatico ed anche intelligente ;) (sono contenta che abbia raccontato a Castiel della sua presenza durante l'operazione di Sophia. Se non l'avesse fatto lei, non l'avrebbe mai saputo U.U Brava a nonna Sophia)
3. La location *.* le Twin Towers. Una di quelle ambientazioni lussuose, che tolgono il fiato e che io amo particolarmente *.* , davvero Random Sampillo E. non potevi trovare momento migliore per far indossare QUEL vestito ad Erin *.*
4. Non so se dopo questo mio paragone mi eliminerai dalla rete delle amicizie virtuali, ma mentre leggevo, mi è venuta in mente una somiglianza... Te l'hanno mai detto che zia Pam somiglia a Pamela Prati? (temo che nessuno mai, uff... perdonami ma tendo sempre ad associare le persone ad altre ahahah... tipo Stash -dei the kolors- a Mirko di “kiss me Licia” ahahahah ti ricordi?!?) non so bene cosa, ma l'ho associata a lei :) di certo Pam è molto più bella, però per l'eleganza e femminilità credo che le somigli molto <3.
Dopo questo breve paragone originale e bizzarro posso andare avanti xD
5. Jason e Pam sposiiiiiiiiiiiiiiiii yeahhhhhhhhhhhh che felicitààààààààà :D sono davvero contenta per loro, davvero davvero :) si meritano tutta la felicità del mondo :D Anche se... nel precedente capitolo, quando si parlava della cena, anch'io come nonna Sophia, avevo immaginato che lei fosse incinta ahahahah ;) PERò c'è tempo per tutto, una cosa per volta. MMM... se e quando racconterai del matrimonio, inviterai anche Castiel vero?!? ;) ti prego, ti prego fallo per la nostra felicità...
6. Io se fossi in te, in uno dei prossimi capitoli, scriverei uno spezzone sulla vita di Miss Joplin. Non so se sono io la scema, ma sono curiosa di sapere per quale motivo non vuole impegnarsi, trovare l'amore. È rimasta delusa da una precedente relazione? È una scelta di vita? È contro gli uomini a tal punto da non volerne sapere? Ha avuto un brutto rapporto con suo padre o un parente? Tipo, a me piacerebbe anche sapere un avvenimento accaduto quand'era più giovane.. con un suo ex.. (spero di averti dato qualche spunto)
7. « per scrupolo. Voleva che dessi un occhio a quel cagnone, per controllare che fosse tutto ok. Se tratta così un cane, figuriamoci quando si troverà una ragazza »
Erin finse di non sentire quella dichiarazione, perché con essa sarebbe scaturita una sorta di amarezza. L’aveva sempre pensato anche lei che in fondo, l’amico sapesse essere molto dolce e protettivo, lati che sicuramente Debrah aveva avuto la fortuna di conoscere e che lei, Erin, doveva rassegnarsi solo ad immaginare.
« perché ridi? » si incuriosì Erin.
« beh, anche se non può definirsi scientifica, ho una mia teoria a riguardo » le spiegò Jason, avvicinandosi « secondo me i cani, specie quelli con cui il padrone ha un rapporto molto stretto, riescono a sentire quando lui è a disagio »
Erin non metabolizzò subito il senso di quella frase, così Jason precisò:
« forse il cane sentiva che, in tua presenza, Castiel era nervoso »
Quella rivelazione la spiazzò, lasciandola interdetta: in che senso nervoso? Era la sua migliore amica, non aveva motivo per sentirsi in difficoltà in sua presenza. Eppure, era stato proprio quando Castiel se n’era andato che Demon aveva iniziato ad accettare Erin.
Stava per aggiungere qualcos’altro, quando s’intromise nonna Sophia:
« oh, ma Castiel è quel ragazzo che sei corsa ad abbracciare, Ninì? » esclamò prontamente, con gli occhi che le luccicavano dalla gioia. Avrebbe potuto trovare altri riferimenti a cui appigliarsi, ma aveva scelto decisamente il più imbarazzante; passando in rassegna i volti degli adulti attorno a lei, Erin notò gli sguardi maliziosi delle donne e quello severo di suo padre, che appena era stato nominato il rosso, aveva interrotto il discorso che lo teneva impegnato.
« sì è lui… ma quando arriva il cibo? » sviò, guardandosi attorno.
E non potevo lasciare questi dialoghi, lì senza copiarli. Mi hanno trasmesso particolari emozioni. Mi sentivo Erin, nel leggerle. Un colpo allo stomaco, le farfalle... tutto questo quando si parla di Castiel *.* e mi associo a Jason ed alla sua teoria, i cani percepiscono i sentimenti dei loro padroni specie quando sono così attaccati *.*
8. MMM... non vedo l'ora di leggere dell'incontro tra Armin e Gustave. Spero tanto che racconterai cosa accadrà :) (se fosse per me, ti farei continuare questa storia fino all'infinito.. ahahah vorrei sapere tutti i retroscena delle vite dei ragazzi del Dolce Amoris ^.^)
9. e mannaggia a te... ufff non ci capisco un tubo su Sophia... Il quadro, Mackenzie... O.o ovviamente non vuoi farci scoprire più di tanto, lo dovremo scoprire alla fine. Io credo che se tutte sono come me e la mia anima da detective, puoi dormire su sette cuscini, ahahah nessuno scoprirà mai nulla.
10. (ma quanti punti sto facendo?!? O.o) Diciamo che il decimo è il punto che più mi piace *.* Erin incontra il Dottor Wright... non avevo capito un tubo, non avevo fatto nessun collegamento con Castiel.. Cara E. mi stupisci sempre <3 Eppure, ora che mi ci fai pensare, caspita, hai ragione... lo sguardo. Mi era sembrata strana quest'osservazione sullo sguardo, all'epoca, eppure non ci avevo mai fatto caso fino ad oggi. Padre e figlio hanno lo stesso sguardo *.* A distanza di settimane, ho ancora i brividi nel rileggere questa parte *.*
« io invece sono a cena con mio figlio… è andato a fare discussioni con il pianista »
Dopo quella dichiarazione, la ragazza ridacchiò confusa:
« discussioni? »
« sì, dice che quell’uomo stava massacrando lo strumento e le nostre orecchie »
« a me sembrava molto bravo invece »
« è quello che gli ho detto, ma ha la tendenza a non ascoltare mai nessuno, e poi la musica per lui è una faccenda seria »
Erin sorrise, con quella dolcezza come solo il ricordo di una certa persona riusciva a scaturire in lei:
« mi ricorda molto un mio amico » ammise.
Vide Wright trattenere un ghigno, quasi astuto e annunciò:
« ah eccolo, sta arrivando »
Erin si voltò immediatamente, preparandosi psicologicamente a mostrare la propria cordialità e affabilità a quel nuovo ragazzo ma ogni sentimento allegro si spense all’istante sul suo bel viso, sostituito dal più completo sgomento: anche se non era abituata a vederlo agghindato elegante, l’unico individuo di sesso maschile che stava giungendo nella loro direzione in quel momento era Castiel.
Davanti queste battute, ancora non ci avevo capito nulla. Non capivo per quale motivo ti stavi concentrando tanto sul racconto del dottore e di questo figlio... fino a quando non ho letto quel nome: CASTIEL. Mi sa che sono io la ritardata della situazione, ma ti giuro mi hai stupita. Questo non me l'aspettavo, non me l'aspettavo come il suo ritorno anticipato dalla Germania. Mio Dio *.* ne vedremo delle belle *.*
Il ragazzo si pietrificò a pochi metri da lei, che lo vide deglutire nervosamente.
Appena Erin si era voltata, aveva sentito mancare due battiti: il primo per lo shock di incontrarla lì, accanto a suo padre, il secondo per quanto era bella quella sera. L’abito nero le fasciava il corpo sottile, mettendo in risalto le sue curve femminili e sensuali, che i vestiti di tutti i giorni celavano allo sguardo. Le ciglia, già lunghe e folte di natura, erano ulteriormente allungate dall’applicazione del mascara nero, rendendo più profondo il colore delle iridi verdi. Nemmeno quando l’aveva vista dal rientro della gita, o con l’abito di scena cucito da Rosalya, Castiel ricordava di essere rimasto tanto affascinato da quella ragazza.
Lei continuava a fissarlo incredula e la sua vicinanza con il padre lasciarono intuire al rosso che ormai la sua parentela fosse stata svelata.
Dal canto suo, Erin capì solo allora perché era rimasta tanto incantata dagli occhi del dottor Wright: erano gli stessi di Castiel, suo figlio.
Caspita *.* prima o poi il cuore mi abbandonerà per i troppi battiti accelerati che mi provoca la lettura dei tuoi capitoli “da rivelazioni shock”. Tu ne sarai colpevole U.U sappilo già da ora. Avvertirò i miei genitori di scriverti semmai mi accadesse qualcosa del genere. Cioè, tu non puoi capire le reazioni esagerate che ho mentre leggo *.* di Erin e Castiel. E non oso immaginare cosa mi accadrà quando i due riveleranno i loro sentimenti O.O . Di sicuro mi ricovereranno per “shock da letture Random Sampilliane” (quanti nomi trovo io eh?!? anche se fanno schifo, ammettilo, ho molta fantasia ù.ù )
Ok... andiamo avanti va...
11. Al punto 11 pensavo si trattasse di un dialogo normale, senza altri colpi... mi ero tranquillizzata e boooom... un'altra bomba esplode. Caspiterina :/ … con te non si può mai stare tranquilli ;) xD
Ricapitolando: Il nuovo marito della mamma di Castiel, è morto ed ora a lei è rimasta una figlia, quindi Castiel ha una specie di sorellastra, piccola di 9 anni.
« mi hai detto che saresti venuto in America ad operare Sophia solo se accettavo un paio di condizioni: la prima era la cena e questa l’ho rispettata… l’altra? »
Il viso dell’uomo si distese, anche se non riusciva ad accantonare la sua perplessità di fondo: suo figlio era cambiato profondamente ma al contempo impercettibilmente. Era sì rimasto burbero e scontroso, ma aveva imparato a reagire con più maturità e diplomazia quando il contesto richiedeva queste qualità.
« va’ a trovare tua madre, Castiel »
E booom, altra bomba sganciata O.O Mio Dio. Castiel ha praticamente supplicato il padre di operare Sophia ed è sceso a compromessi solo per il bene di Erin *.* ma quanto è dolce nel profondo il nosrtro tenebroso di nuovo rosso Castiel? *.* ohhhhhhh Mio Dioooooooo...
12. Ma quante bombe stai sganciando?!? Troppe Troppe in un solo capitolo... Brigitte forse è incinta... ohhhhhhh cacchiooooo... questa non me l'aspettavo davvero. Inizialmente pensavo fosse solo nervosa perchè non amava come pensava Trevor, e invece... mado' eh.. è giustificata ai massimi … poveretta che shock ;( (ok, mi sa tanto che questo punto avrei dovuto metterlo dopo, ma non ci sono riuscita proprio ad andare in ordine uffaaaaaaa...) A parte questo, i ragazzi sono davvero simpatici, un ottimo diversivo per il rilassamento del lettore, dopo tutte le bombe sganciate da soldato Random (altro nomignolo pietoso in vista ahahah)
13. « non aspetti il dolce? Perché l’hai ordinato scusa? »
« ma per la tua amica, ovvio » replicò Frank con un ghigno sornione.
« non farti strane idee » arrossì irritato il musicista. Determinato ad approfondire la questione, il padre insistette:
« allora mi dici come dovrei interpretare la tua telefonata, mentre in Germania era notte fonda, in cui mi hai chiesto di prendere il primo volo per New York e raggiungere l’ospedale di Allentown? »
Castiel dapprima si irrigidì, poi spostò lo sguardo verso il panorama alla sua sinistra:
« io rispetterò i patti e andrò da mamma, ma tu evita di fare troppe domande » bofonchiò infine.
Ahahahahah... quanto amo il dottor Wright... aggiungo nelle caratteristiche in comune con il figlio, oltre all'orgoglio ed alla riservatezza anche la furbizia ;) vuole a tutti i costi Erin come nuora eh?!? *.* queste battute sono meravigliose... Castiel che dimostra in silenzio il suo amore per Erin *.*
14. Tutti, come anche i lettori, restano a bocca aperta nel sapere che il dottor Wright è il padre di Castiel, mi ha colpito anche questa scena. Peter che non vuole in alcun modo lasciare sola la figlia con il rosso, rispecchia perfettamente tutti i papà gelosi del mondo *.* brava ancora una volta Random.
« non mi stai chiedendo una cosa da poco Castiel » aveva ammesso suo padre, nel soppesare la responsabilità che si sarebbe assunto « da quello che intuisco si potrebbe trattare di un’operazione molto delicata. Posso informarmi e sentire i dettagli, ma prima di allora non me la sento di promett- »
«-ntante »
Dall’altra parte della cornetta una frase era stata pronunciata come un sussurro, tanto che il dottore stava per chiedere al musicista di ripetere, quando lui ribadì con voce leggermente incrinata:
« Erin è importante per me »
Wright non aveva voluto sentire altro. Aveva un solo rammarico: non poter vedere l’espressione di suo figlio mentre, per la prima volta in vita sua, ammetteva di aver trovato una persona che gli stesse a cuore.
Faticava ancora a credere che quelle parole fossero realmente uscite dalla bocca di suo figlio.
Quanto doveva essere centrale la presenza di quella ragazza, se aveva accantonato l’orgoglio e gli aveva chiesto aiuto? Quanto poteva averlo cambiato, se era davvero di Castiel la voce accorata e combattuta che aveva udito?
Ed era in quei corridoi deserti che l’aveva vista.
Un viso uguale a quello che si era appena lasciato alle spalle, con la differenza che la ragazza davanti a lui era cosciente e piena di vita. La vide interessata a fissare dei poster, elementi considerati più d’arredo che d’informazione dai pazienti. Eppure lei leggeva ogni riga con interesse, senza accorgersi della sua presenza.
Aveva un fisico minuto e un’espressione curiosa e attenta. Faceva quasi tenerezza per il modo in cui si allungava sulle punte per leggere la parte alta di quei manifesti.
Era lei Erin.
Se non fosse stato per la somiglianza con la gemella, Frank non avrebbe mai potuto individuare in lei la ragazza di cui era innamorato suo figlio.
Erin infatti emanava un’aurea di candore e innocenza che la facevano apparire quasi serafica. Non aveva nulla di quello spirito di ribellione e anarchia che caratterizzavano la precedente ragazza di Castiel, Debrah.
Erin Travis era semplicemente dolce ed educata e quando incrociò il suo sguardo gentile ma vivace, Frank non ebbe più dubbi: era quella la ragazza che aveva sempre desiderato per suo figlio. Parlandole poi, lei non fece che confermargli l’ottima impressione che aveva avuto, rammaricandosi di non poterle dire chi fosse il suo mandante.
Ed io credo che... queste battute che ti ho appena riportato, parlano più di qualunque parola espressa o scritta. Dirti che ancor ora nel rileggerle ho avuto dei brividi che partivano dalla caviglia e finivano alle dita delle mani è dire poco. Queste battute mi hanno emozionata, e non nascondo di aver avuto anche uno strano luccichio sugli occhi. Non so, sarò io forse ad essermi appassionata troppo a questa coppia, alla tua storia, ma davvero ci tengo tantissimo ad Erin e Castiel e quando si fa riferimento, soprattutto ai sentimenti del rosso, mi sento euforica ai massimi. *.* (anche qui la faccina sognante non poteva mancare)
15. « ho sentito tanto parlare di te » sorrise la nonna, mentre Erin avvampava e, in preda al disagio più totale rimediò:
« tanto? Ma cosa dici? »
L’amico le lanciò un’occhiata maliziosa e beffarda, destinata a spegnersi non appena la vecchietta dichiarò:
« tuo padre mi ha parlato così bene di lui, visto che tu non mi racconti mai niente, Ninì »
A quell’affermazione il viso di Erin si contrasse in un’espressione confusa, mentre Castiel, dapprima perplesso, rilassò la fronte e, con tono conciliante, osservò:
« mi dispiace deluderla, ma probabilmente suo figlio si riferiva a Nathaniel »
Proprio quando il ragazzo era convinto di essersi sottratto alla conversazione, nonna Sophia obiettò:
« non sei tu quello che è venuto dalla Germania apposta per mia nipote, quando sua sorella era in ospedale? »
E quella fu la domanda che sconvolse Castiel, anche se non tanto quanto la ragazza che gli sedeva di fronte.
Lui era tornato in America per lei.
Da quel momento, il tempo sembrò fermarsi ed Erin rivisse quella scena nella sua mente annebbiata dai ricordi: quel giorno era stremata, le sembrava ancora di percepire quel senso di pesantezza e la sua debolezza nel restare vigile. La notte precedente all’operazione non era riuscita a dormire e l’angoscia le aveva torturato ogni fibra nervosa.
Una sonnolenza incontenibile si era così impadronita del suo fisico spossato, che aveva cominciato a crollare sotto il peso della tensione… finché il contatto con un corpo solido ma morbido ne aveva frenato la caduta. Solido e rassicurante.
« andrà tutto bene Erin… fidati di me »
Quando aveva riaperto gli occhi, si era scontrata con l’amarezza di realizzare l’inconsistenza di quella realtà. C’era suo padre al suo fianco, non Castiel.
Era stato un sogno.
Così almeno aveva creduto.
E poi arriva nonna Sophia... ahahah ma quanto adoro questa nonnina *.* ahahahah... ha raccontato tutto ad Erin della visita in ospedale di Castiel, la adoro, troppo *.*
« oh, caspita è vero! Era un segreto! Oh, ma cosa vuoi farci caro, sai com’è… alla mia età! »
Ahahahah si si certo come no... Eh furbacchiona nonna Sophia.. complimenti a lei *.* e grazie di cuore, per aver dato una lieve spinta ai due soggetti babbei xD che non intendono dichiararsi.
Stava per salire anche l’ultimo gradino, quando sentì una presa da dietro afferrarle il polso:
« cazzo Erin, datti una calmata! Non te l’ho detto, qual è il problema? » ansimò Castiel.
Un brivido la percorse e, girandosi di scattò, esclamò furente:
« il problema? Il problema è che più ti conosco e più… »
Mi innamoro di te.
« ti prenderei a calci! » esternò infine, voltandosi verso di lui.
In quella circostanza sentiva quasi di odiarlo per quanto lo amasse.
Erin delusa, arrabbiata ma contenta, scappa e lui la insegue *.* tu stai rischiando davvero di farmi venire un infarto Random O.o non posso tollerare più queste sorprese, questi momenti dolci. (oh.. si, si invece che li sopporto.. e li sopporterei sempre, sempre *.* nella cattiva e buona sorte.. non poteri vivere senza IHS)
« perché hai attraversato mezzo mondo per poi sparire, senza dirmi nulla? »
Castiel rimase immobile a fissarla in silenzio, finché dichiarò con fermezza:
« perché non dovevo essere io a consolarti Erin… quel posto spettava a Nathaniel »
La ragazza esitò, ma solo per un istante: sapeva esattamente cosa dirgli e, per quanto le costasse una certa difficoltà, cercò di essere il più sincera possibile:
« eri l’unica persona che volevo accanto in quel momento, Castiel »
Castiel le prende la mano e porta Erin in un posto favoloso *.* “Castiel sei magnifico” *.* e poi finalmente un attimo di sincerità.. di Erin.. e caspiterina almeno qualcosa di buono.
Però sai che questi due mi fanno salire il nervoso dappertutto?!? si guardano entrambi con adorazione, ma in momenti diversi, quando l'altro è impegnato a fare altro... grrrr...
Poi il fatto che Castiel decide di raccontare ad Erin i fatti appena saputi, gli fa molto onore. Anche il fatto che non vuole rovinare l'amicizia gli fa onore. Davvero è un ragazzo da apprezzare nel profondo, è troppo troppo questa cosa.
« no, glielo dirò, basta segreti. Sto cominciando ad odiarli »
Il musicista si alzò in piedi e dichiarò:
« non sempre i segreti sono qualcosa di negativo. A volte sono necessari per non soffrire »
« ma paghi il prezzo della sincerità. Non dovrebbero esserci segreti tra amici » e dopo aver pronunciato quella frase, Erin si sentì un’ipocrita.
Era l’ultima persona al mondo a poter fare una simile dichiarazione, poiché continuava a chiamare amico, il ragazzo che per lei rappresentava molto di più.
« allora diciamo che possiamo avere… solo un segreto a testa » calcolò il rosso « qualcosa che teniamo solo per noi stessi, senza condividerlo con nessun altro »
Quella sorta di bislacca concessione la fece sorridere: sapeva esattamente su quale verità lo avrebbe tenuto all’oscuro.
Ironia della sorte, la stessa che aveva scelto lui.
E poi la storia dei segreti *.* Quello di tenere un segreto a testa è un'idea davvero carina. E spero tanto che racconterai di quando entrambi lo sveleranno. (ti prego dimmi di si)
16. MMMM... la scena tra Trevor e Jordan mi ha intrigato... e mi ha fatto tanto pensare che hai qualcosa in mente per questa ragazza :D ho visto che ti sei concentrata molto su questa cosa... mah vederemo “e mo' sono curiosa”
Trevor è combattuto per l'eventualità di diventare papà... e beh.. se fossi stato Jordan lo avrei mandato a quel paese visto che non è sicuro ancora xD (anche se qualcosa mi dice che Brigitte è incinta davvero)
17. e poi si parla di Mackenzie... O.o non ci capisco un tubo... ma leggerò con piacere i pezzetti della sua storia, sperando di capirci qualcosa alla fine.
Fhiù... dopo 17 punti ho finitooooo :D 10 pagine di word Random E. sto facendo progressi ahahahah... (quasi quanto un capitolo di Ubriaca D'amore xD)
La finisco qui, ho già parlato troppo :) Ci sentiamo prestissimo e scusa per l'enorme ritardo.
Buona Giornata <3 |