NO, NO, NO, NO E ASSOLUTISIMAMENTE NO.
Io non posso tirare avanti con questo capitolo e basta, mi hai lasciato nell'ansia più totale, in pratica non so niente di niente. Cioè mi sembra di aver capito qualcosa, ma tu lo sai che la maggior parte delle volte mi capita di intendere fiaschi invece che fischi.
Però aspetta, perché sai anche che ho una memoria da criceto e che mi scordo le cose se non procedo con ordine quindi facciamo che inizio a sclerare dall'inizio.
A parte il fatto che, devo ammetterlo, trovo terribilmente dolce questo Luke un po' depresso, perché in fondo sta così male solo a causa della lontananza che lo separa dalla sua amata Letizia ed è dolce sapere che a lei ci pensi di continuo. Che la porti sempre con sé in ogni cosa che fa, che si ricordi di lei costantemente e che la veda un po' dappertutto. So che te l'ho già fatta presente questa frase, ma non riesco a non piangere quando la leggo (perché si, nel frattempo l'ho riletta qualcosa come cinque volte)
Non ha più provato a dimenticare niente, perché tanto sa che sarebbe tutto inutile. Un giorno senza lei è come un anno senza pioggia e lui non crede di poter resistere ancora a lungo senza vederla, senza parlarle, senza sentire la sua voce, le sue labbra sulle sue, i loro cuori che battono allo stesso ritmo...
Sono così triste che lui soffra, perché non se lo merita, perché è un amore di ragazzo ed è così terribilmente ingiusto che debba stare male. Che poi uffa, sta male lui e viene da stare male anche a me, è una cosa reciproca, collegata, non può andare diversamente. Noi proviamo le stesse identiche cose, è quasi come se fossimo la stessa persona e devo ammettere che, oltre ad essere leggermente inquietante, è anche stramaledettamente bello, perché riesco a capire tutto tutto tutto quello che prova quello schianto di biondino. Quindi, di conseguenza, quando era triste, io ero triste e quando era tutto emozionato per la partenza, lo ero anche io e credo anche che te ne sia accorta visto quanto diavolaccio ero sclerata.
Il problema del mio vero stato d’animo tutto scombussolato, però, parte adesso. Perciò ora aspetta, perché qui dobbiamo intavolare una conversazione che mi preme un sacco.
Quando quei santi e benedetti ragazzi senza i quali io non potrei campare un solo giorno arrivano in quel santissimo aeroporto, trovano una beata ragazza che li attende, e che li abbraccia stretti stretti. Quindi il mio fottutissimo tarlo è solo uno: chi diamine era quella beata ragazza?? Ed ecco che mi parte dibattito mentale, perché si adesso mi faccio anche i dibattiti mentali dove parlo io con il mio cervello.
Allora, partiamo dal presupposto che secondo me quei quattro sono andati a New York (e si sa che ha NY ci abita qualcuno che tutti conoscono mooolto ma mooooolto bene), teniamo in considerazione il fatto che la ragazza non può essere stata Letizia per il semplice fatto che Luke me lo avrebbe fatto capire (come ti ho detto stiamo diventando una cosa sola a livello di pensiero, e so che è strano ma è così) e non dimentichiamoci nemmeno che loro non sono di New York, quindi non conoscono nessuno che non sia Letizia o Keli. Ora, va bene che non sempre uso tutto il quoziente intellettivo a mia disposizione e che non sempre (diciamo anche quasi mai) capisco quello che succede, però diavolo non può essere che Keli. Se non fosse lei non ho la minima idea di chi potrebbe essere. Chi cappero conoscono a New York?? Sempre che loro siano andanti a New York. Però poi dice che era nella sua stanza. E già però aspetta, sua … di chi?? Cioè io l’avevo intesa come sua nel senso di “di Letizia” ma adesso non sono più sicura di niente.
Uffi, ma perché diavolo mi devi attorcigliare il cervello con questi capitoli?? Tu lo sai che io non arrivo a settimana prossima vero?? Lo sai che questa notte, invece di dormire, quando poggerò il mio regale didietro sul mio regalissimo letto non riuscirò a fare altro che rigirarmi e scervellarmi per riuscire a tirare le file del discorso vero?? Lo sai che mi stai facendo uscire di testa più di qualsiasi altra cosa al mondo e soprattutto lo sai che io senza questa storia non sarei messa così male??
Tu e le tue storie, come acciderboli devo fare io con te?? Quando cavolo vorrei che tutto fosse già scritto tu nemmeno lo puoi immaginare.
Sta di fatto che adesso sono rimasta come una deficiente a fissare l’ultima parola della fine del capitolo e a chiedermi cosa mai potrebbe accadere nel prossimo. E lo so che me ne hai letto un pezzettino, e lo so che forse dovrei aspettarmi delle cose che il mio cervello vorrebbe tanto fare accadere, ma non ne sono così sicura e sono terribilmente euforica per quello che avverrà.
E adesso la smetto perché se vado avanti così finisce che faccio una recensione chilometrica e che non la smetto di digitare tasti fino a notte fonda.
Quindi ok, la smetto e cerco di sopravvivere fino alla prossima settimana (cosa terribilmente ardua).
L’ultima cosa che ti dico sarà: tesoro mio quanto diavolo mi farai penare, ma sei troppo brava e io sono sempre più fortunata ad averti conosciuta. Ti mando un bacione enorme come una casa, grazie mille per tutto sei fantastica.
A presto (anche perché poi io con chi sclero se non ho te??)
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