Recensioni per
Destini in rivolta
di wolfymozart

Questa storia ha ottenuto 54 recensioni.
Positive : 54
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
12/04/17, ore 15:50
Cap. 11:

Vorrei subito iniziare a scrivere di tutto quella che ho provato leggendo il capitolo, ma poi sarebbe troppo disordinato il tutto, quindi andiamo per punti.
Ah, prima di iniziare ci tengo a dire che mi dispiace essere arrivata un po' in ritardo rispetto alla pubblicazione del capitolo.
1. Leggendo il titolo si ha un'idea di quello che potrebbe succedere nel capitolo. Andando avanti nella lettura abbiamo la conferma che la protezione di cui parla il titolo è quella che immaginavamo noi, ovvero quella della servitù, di Emilia, Elisa, Anna.
2. Devo dire che questo capitolo mi ha scossa, ma non in senso negativo.
Forse questo, fino ad ora, mi ha fatto provare talmente tante emozioni che quasi mi sono messa a piangere. Una delle parti più toccanti è quella dedicata solo ad Antonio, ai suoi pensieri scuri e al ricordo della notte passata con Anna. Quanto hai ragione a scrivere che Antonio era in qualche modo protetto dall'idea di poter ancora abbracciare Anna, di tenerla accanto a lui e di poter sentire nuovamente le sue labbra a contatto con le proprie. E' vero che quando siamo sicuri di non poter più avere qualcosa o qualcuno, QUASI, non ne sentiamo il bisogno, oppure accantoniamo il pensiero ritenendolo un avvenimento inverosimile e impossibile.
3. Mi dispiace così tanto che Emilia abbia assistito a tutta quella crudeltà da parte del padre. Questa povera bambina ha solo dieci anni, eppure ragione già da grande. Ci sono situazioni in cui tutti noi siamo costretti a crescere, non possiamo rimare piccoli, non possiamo restare nell'inconsapevolezza che ci circonda e questo passaggio non è facile.
4. Questa volta Anna non ha potuto evitare quel bestia disgustosa che ha come marito. Lui è riuscito a prevalere, a imporsi su Anna, a imporre i suoi desideri e le sue voglie. A violentare un corpo già offeso e forzato troppe volte.
Non posso immaginare com'è sentire sulla propria pelle il violento contatto con quella di qualcuno che di odiato, di disprezzato.
Il comportamento di Alvise descrive anche il comportamento di certi esseri che si trovano in mezzo a noi. La differenza è che ai tempi in cui è ambientata la serie il marito aveva il diritto di trattare così la moglie, aveva il diritto di imporle il proprio volere.
5. Ho adorato l'esclamazione di Elisa ad Antonio «La ami. Non è così?»
Sono sicura che Antonio ha fatto finta di non capire oppure non è riuscito a reagire "prontamente" alle parole dell'amica. Probabilmente Antonio ha preferito nascondere a se stesso il sentimento provato per Anna, non voleva rischiare di perderla e non voleva far conoscere ad Elisa i suoi sentimenti. Forse per riservatezza, ma comunque resta il fatto che la sua titubanza verso linea espressa dalla serva esprimeva tutto, infatti Elisa l'ha capito.

Volevo concludere questo fiume di parole esprimendo tutta la mia gioia per questa sorpresa che ho trovato oggi. Inoltre non posso non complimentarmi con te che ogni volta mi fai provare tantissime emozioni e che in questo capitolo mi hai fatta emozionare come mai prima.

Nuovo recensore
05/04/17, ore 14:01
Cap. 10:

Capitolo fantastico ! La storia mi incuriosisce sempre di più ! Spero tanto che Anna riesca a fuggire e che trovino Emilia prima di Alvise... insomma aspetto in ansia il prossimo ;) 
 

Recensore Junior
04/04/17, ore 14:06
Cap. 10:

Inutile precisare la prepotenza e la smania di potere di Alvise. Questo essere che prova piacere nell'infliggere sofferenza e dolore a chiunque gli stia intorno.
Le urla, gli schiaffi, la reclusione di Anna nella propria camera. E' come se la bella marchesa fosse prigioniera della sua stessa cosa, oltre che di un matrimonio contratto senza sentimento. Un matrimonio che con il tempo è potuto solo andare a brandelli, il filo sottile che equilibrava tutta la vita di Anna si è spezzato ne momento stesso in cui quel mostro ha fatto uscire la sua vera natura.
Questo capitolo è stato un susseguirsi di emozioni di vario genere. il mio pensiero maggiore si posa su di Emilia, dove sarà finita quella povera bambina? Elisa ha detto che l'avrebbe portata da "un amico", lo stesso che nel capitolo precedente si è preso tantissimi colpi e che ora non sappiamo come sia ridotto. Starà bene (sì, per quanto possa stare bene qualcuno che è stato picchiato selvaggiamente)?
Inoltre, volevo tenere per ultimo un punto che però espongo adesso. Fabrizio sta per tornare, lo ha detto Anna e lo ha detto anche Angelo.
La sua comparsa avverrà a breve? Non lo so, ma spero arrivi presto.
Ora volevo evidenziare una cosa che rientra in quello che è il carattere di Anna, ma che a mea ha fatto rattristare. Si è imposta di accantonare in un angolo remoto del mente il ricordo della notte precedente, passata con Antonio. Probabilmente lo fa perché ha paura di soffrire ancora, che la stessa situazione di sedici anni prima si ripresenti per farla soffrire una seconda volta e con più ferocia e prepotenza. Probabilmente è consapevole che questa volta non potrebbe più riprendersi. Non lo so.
So solo che si amano e che ho voglia di rivederli nuovamente insieme.
Spero di leggere presto il nuovo capitolo e complimenti per questo perché è molto molto bello.

P.s.
Sono solo io che ho notato solo ora che complessivamente, nelle due serie Ci sono tanti nomi che iniziano per A? Anna, Antonio, Alvise, Agnese, Angelo, Amelia, Armand...
(Recensione modificata il 04/04/2017 - 07:52 pm)

Nuovo recensore
26/03/17, ore 20:38

Questa storia mi sorprende sempre...! Chissà cos'altro accadrà! Non vedo l'ora di leggere il prossimo... complimenti hai un'ottima immaginazione

Recensore Junior
25/03/17, ore 15:55

Come? Il capitolo è già finito? Non mi sembra possibile tutto questo, ero così assorta nella lettura!
*sospira rassegnata* Va beh, vorrà dire che mi accontenterò di questo "pezzo" fantastico, forse troppo per poter finire così in fretta.
Allora, iniziamo dal principio (adesso comincio con l'elenco di punti, preparati):
1. Dal titolo si poteva intuire qualcosa di quello che sarebbe successo all'interno del capitolo. In qualche modo hai voluto prepararci a tutto quello che sarebbe successo, di questo ti sono grata, anche se non speravo affatto che fosse quell'essere. Più si trova dall'altra parte (quindi verso la morte), più sono contenta. Certo, pensarlo suonava meglio, ma dovevo scriverlo per forza, lo odio troppo per evitare questa esclamazione così dura.
2. L'INIZIO. Ma quanto ho amato l'inizio? Posso dirti che mi stanno mancando le parole per descrivere i miei sentimenti, le mie razioni, le mie opinioni su quella scena così dolce e appassionata.
Hai descritto tutto in modo molto soft (come avrebbe detto la mia prof. dell'anno scorso). Nessuna parola fuori posto o frase volgare. Nessuna sbavatura. Una scena descritta magistralmente. Dolce ma allo stesso tempo appassionata; racchiusa in periodi che sembrano descrivere le scene di un film in cui i vari momenti si sovrappongono a creare la giusta atmosfera. Stralci di amore racchiusi in poche parole messe nel posto corretto e al momento giusto. Inutile dire che già all'inizio del capitolo l'aspettativa si è fatta alta, insomma, non potevamo aspettarci altro.
3. Ed ecco che ora intervengono pungi sulla porta, calci, urla. Ecco che la notte, e l'amore, che Anna e Antonio hanno condiviso dopo sedici anni viene spazzata via da un uomo vuoto, senza un reale scopo nella vita. Ecco che trascorrono attimi, righe, in cui nemmeno noi sappiamo cosa aspettarci precisamente. Inizialmente, almeno a me, non è passata per la mente l'idea che potesse essere Alvise, lui che era stato sorpreso a Rivombrosa durante uno dei suoi soliti e squallidi festini, lui che speravamo fosse morto o almeno ridotto peggio di come era messo prima, lo stesso che è riuscito a cavarsela con qualche bruciatura sulla giacca e un po' di paura.
Lui dall'indole violenta, avara, approfittatrice. Lui che non esita a sottomettere le persone che gli stanno accanto per raggiungere i suoi scopi, lui che non esita a segnare la moglie fisicamente e mentalmente, con ricordi tragici e dolorosi; lo stesso essere, perché una degenerato simile non è un uomo, che si permette di far riaffiorare ricordi simili nella mente di Anna.
4. A questo punto andrò avanti a scrivere per mezz'ora. Antonio così dolce e premuroso da dire alla sua amata di restare in camera, lo stesso che sta subendo un abuso di potere assurdo. Il medico sta soffrendo molto fisicamente, le continue ferite, i colpi. Sta soffrendo molto anche emotivamente, questa volta Anna gli è stata portata via con la forza, contro il volere di entrambi.
5. Il coraggio di Anna è assurdo, io non avrei saputo affrontare quella situazione come ha fatto lei. Per non parlare del suo sangue freddo del suo autocontrollo. In tutti gli anni passati accanto ad Alvise ha imparato a usare una maschera del suo "repertorio". Ha imparato ad assumere volti diversi a seconda della situazione. La sua vera faccia, però, la mostra solo ad Antonio.
Non oso immaginare tutto il dolore che ha provato in quel momento. Dopo aver passato una notte d'amore è stata allontanata dalla sua vita per la seconda volta. E' vero, l'ha fatto per salvarla la sua vita (cioè Antonio), perché senza di lui anche la bella marchesa sarebbe distrutta, ma dover vedere dalla carrozza tutto quello che veniva fatto ad Antonio. Sono sicura che tra le sensazioni che ha provato il quello momento, lai ha provato anche dolore sul suo corpo, come se fosse lei ha ricevere tutti quei colpi.
6. Sono riuscita a immaginare tutto, ogni scena, sensazione, rumore. Era come se fossi lì a guardarmi la storia dal vero, senza poter intervenire, senza essere vista, con le farfalle nello stomaco. Inutile dire che questo capitolo è fantastico e che, frase banalissima, aspetto ansiosamente il capitolo successivo.
Sono curiosa di sapere come andrà a fine tutto questo.

... *momento di riflessione*...

...Stavo pensando che scriviamo sempre che non vediamo l'ora di leggere il nuovo capitolo, il problema è che più il tempo scorre, più leggiamo capitoli, più si avvicina la fine della storia. Io non so quando terminerà questo fantastico viaggio nella tua fantasia, nella vita di questi Anna e Antonio, so solo che ho paura che tutto questo finisca troppo presto, senza rendermene conto.
Insomma, spero di leggere presto il capitolo, ma spero anche che la storia duri ancora per un po' perché mi solleva sempre il morale.

Non mi resta che augurarti buona giornata. Alla prossima :)

P.s.
Ed Emilia? Con chi sarà? Con Elisa, con altri?
(Recensione modificata il 25/03/2017 - 03:57 pm)

Recensore Veterano
25/03/17, ore 08:46

Ne è valsa la pena, attendere questo capitolo!
Certo che il titolo non poteva essere più azzeccato, visto quello che è successo… Un taglio molto netto ha segnato il passaggio tra qualche ora di serenità e di allontanamento da tutti i pensieri e il ritorno alla realtà, sancito dall’arrivo di quel terribile uomo di suo marito.
Uomo che non è in grado di colloquiare se non servendosi della forza, perché le sue ragioni non sussistono, quindi per farsi ubbidire e per esercitare il suo potere deve andare avanti a ricatti, minacce, intervento di un paio di guardie… E per forza che ottiene ciò che vuole, comportandosi così. Ha dinnanzi due persone al suo opposto, sia come forza fisica che come carattere: non potrebbero mai vivere così, comandando solo vincendo sugli altri sfruttando le strategie a mo’ di Alvise. Se fosse stato un marito, un uomo e un padre vero, non sarebbe stato necessario pregare Anna e sottrarla con le forze da Antonio, perché sarebbe tornata da sola, o, anzi, non si sarebbe mai allontanata. Perché il legame tra lei e Antonio è così tenace nonostante quello che si sono fatti a vicenda? Anche lì, allora, potremmo dire che si dovrebbero odiare fintanto da non volersi vedere mai più. Eppure c’è ancora qualcosa, quel qualcosa che non li farà mai essere felici se separati. È questo che deve capire e analizzare Alvise: come possono due persone continuare a volersi bene da sempre, e lui, invece, non essere riuscito neanche ad ottenere un rapporto quantomeno di stima con sua moglie, nonostante un matrimonio di convenienza? Troppo facile picchiare a sangue Antonio e strattonare a casa Anna: cosa crede di avere risolto? Anna non ci rimarrà, a casa, troverà il modo di andarsene, e continueranno così, ad inseguirsi tra loro, a discutere, a farsi del male. E Anna e Antonio si proteggeranno a vicenda, come hanno appena fatto. Perché Anna si è presentata davanti al marito, se non perché vinta da quello che stavano facendo ad Antonio, se non per difenderlo, per farli smettere di picchiarlo? È istinto di sopravvivenza, è amore, è completa dedizione. E sono tutte cose che Alvise non conoscerà mai, perché non gli hanno mai interessato, non sa cosa farsene. Non si possono contare, insomma, come farebbe con il denaro, e non si possono usare per comprare qualcosa. Quello che può fare è invece il contrario: usare la codardia per comprare la vicinanza di una figlia e di una moglie, solo per possesso, per dimostrare al mondo che ha ancora in mano la propria vita e la propria famiglia. Ma non conterà a niente, perché ci sono altri valori, e sono ben più forti di lui e del suo denaro e del suo prestigio.
Gran bel capitolo, qui non ci si ferma mai, lasci sempre qualcosa in sospeso per solleticare la nostra curiosità!
Buon fine settimana, a presto!

Nuovo recensore
24/03/17, ore 12:04
Cap. 8:

la storia è piena di colpi di scena mi piace davvero tanto! Soprattutto sono felicissima per La riappacificazione fra Antonio e Anna! Aspetto con gioia il prossimo capito!
complimenti 

Recensore Veterano
13/03/17, ore 07:39
Cap. 8:

Ah-ah! Una delle mie ipotesi era che li potessero lasciare liberi tutti e due, e così è stato. E ne sono felice, perché in questo modo, dopo poche righe, abbiamo capito che il capitolo, da lì in poi, sarebbe stato incentrato su di loro. Così è stato, e quali sorprese ci hai riservato!
Innanzitutto si sono lasciati molto andare, dal punto di vista della comunicazione. Quelli che in passato potevano essere battibecchi o frecciatine, qui, a ritrovarsi soli e stanchi (stanchezza che si sa, abbassa la guardia), si sono trasformati in esternazioni piene di verità, ma anche di tensione.
Ecco allora che Anna si mostra sempre restia al contatto fisico e al lasciarsi aiutare, anche solo per farsi porgere una coperta, gesto che di solito è accettato da chiunque in qualunque situazione. Ma no: lui è Antonio, e ogni gesto di rifiuto nei suoi confronti ha dietro un’impalcatura di significati. È un “no grazie” di orgoglio, di rabbia, per principio. Ormai non è più solo “perché in passato mi hai fatto male”, ma è un mondo costruito attorno a questo, reso acuminato, pericoloso, e perenne. Come se Anna avesse una molla dentro, pronta a scattare a comando per qualsiasi cosa (bella o brutta, giusta o sbagliata) che Antonio si permette di dire o fare. Non va bene e basta, quindi deve porsi in contrasto.
Ma non lo sa che stavolta il suo atteggiamento potrebbe essere utile ad entrambi.
La rabbia che parla per lei è evidente nei suoi gesti, sempre tesi… è irascibile, non sopporta averlo vicino, ma, nonostante questo, l’attrazione che tra i due non è mai svanita è pronta a farle cambiare idea.
Ed è tipico di lei anche lo sconvolgersi al risveglio trovandosi accanto a lui: è troppo difficile ammettere di esserne stupita, ma in senso positivo, e magari di aver desiderato rimanere abbracciata a lui nel dormiveglia ancora per un po’.
Ma poi ci fai commuovere, perché le discussioni virano dal “voi” al “tu”, e perché i toni, sempre pacati dalla parte di Antonio, si accentuano dalla parte di Anna sino a raggiungere l’acme. E poi il dichiarare tutte le sofferenze che Anna identifica come conseguenze dell’abbandono che ha subito di Antonio, e poi Antonio che si accorge dei segni sulla pelle di Anna…
E la cosa più bella che potessi scrivere, e chiaramente dando voce ad Antonio che è sempre stato il più… non dico “ragionevole”, ma comunque coscienzioso, capace di non andar fuori di senno, di non scattare in discussioni fini a se stesse, è quella dichiarazione d’amore, sincera, diretta, e basta. È l’unica cosa che conta, tutto il resto sono cose dette e ridette, la cui importanza, di fronte ad un uomo che ti dice questo, diventa nulla. L’avrà capito Anna che non si può tornare indietro? Ma che entrambi hanno ancora l’occasione di rimediare ai propri errori, rendendo finalmente sopportabile tutto ciò che è avvenuto nel frattempo. Perché il tempo che è passato, banalizzando, ha solo rafforzato quel sentimento che c’è tra loro. Che non sarebbe mai sopravvissuto se non fosse stato così forte. È questo a cui deve pensare Anna, quando pensa a lui: a quanto possa ancora amarlo nonostante le abbia fatto male. Credo sia la dimostrazione più grande del loro amore.
Spero che Anna non si penta di questo loro (tra l’altro bellissimo) riavvicinamento 5 minuti dopo, perché potrebbe anche essere così!
Ma per ora godiamoci questa conclusione, per il prossimo capitolo siamo sempre in tempo ad aspettarci chissà quali stravolgimenti.
A presto!

Recensore Junior
12/03/17, ore 22:18
Cap. 8:

Inutile dire che questo capitolo l'ho atteso impazientemente. Ho controllato ogni giorno se veniva aggiornata la storia, oggi almeno tre volte. Ora mi sono trovata una sorpresa più che meravigliosa!
Okay forse questo è il capitolo più bello fino ad ora, insomma, non potrei dire altrimenti dato gli ultimi avvenimenti.
Baci e carezze e un sommario di confessioni che racchiaude nni e anni di sofferenze, da entrambe le parti.
Antonio per aver lasciato la donna che amava e Anna, in aggiunta al dolore per essere stata abbandonata dall'uomo che ama ancora, a causa di un marito violento e mondano. Un uomo che non esita a imporre la violenza sulla moglie per il proprio piacere fisico. Un uomo vuoto e maledettamente schifoso.
Dalle reazioni che Anna ha avuto in seguito al contatto fisico e verbale con Antonio, si possono cogliere molti particolari.
Sì può capire che lei ancora vede in lui un confidente, seppur in un momento del genere, le parole le sono uscite spontanee.
Si può capire che le fa male amare l'uomo che ha di fronte più intensamente di sedici anni prima. Perché ogni giorno, l'ostacolo di non poterlo avere e amare la logora, ma piano, senza quasi farsi notare. In modo da renderle difficile la vita. Più è lenta la distruzione, più si maschera dietro all'orgoglio, alla rabbia, all'indifferenza, meno si farà notare da chi vive tutto questo. Poi, ad un certo punto, ci si accorge che siamo distrutf i i minuscoli frammenti, talmente piccoli che diventa QUASI impossibile rimetterli insieme.
In ogni caso complimenti, complimenti, complimenti. Io non avrei saputo fare di meglio. Più andavo avanti nella lettura, più sentivo le farfalle nello stomaco è un'emozione fantastica pervaderemo, perché finalmente il bacio c'è stato, ma senza aver affrettato le situazioni. Tu hai questo pregio meraviglioso (uno tr tanti) di non affrettare gli avvenimenti solo perché si è impazienti di leggere del riavvicinamento.
Complimenti e alla prossima. (Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo che il tutto si fa interessante più di quanto non sia già)
(Recensione modificata il 13/03/2017 - 01:46 pm)

Recensore Junior
06/03/17, ore 18:11
Cap. 7:

Più la storia prosegue, più l'ansia e la voglia di avanzare nella lettura aumenta. In ogni caso, inizio dalla fine: la reazione decisa di Antonio, la quale però, nasconde una paura enorme. Possiamo dire che Anna e il suo/nostro amato medico sono bravissimi a fare una cosa, ossia nascondere i propri sentimenti. La marchesa per dare l'idea a chi la circonda che è una donna forte, che non si lascia scalfire da "frivolezze" come l'abbandono dal promesso sposo. Con il tempo si è esercitata nell'indossare una maschera e nel farla sembrare la sua vera faccia. Antonio invece, lo fa per tentare di salvare la vita alla donna del suo cuore, a quella che ha fatto soffrire all'inverosimile, ma che continua ad amare.
Non oso immaginare, però, quanto sia stata dare per Anna lasciare sua figlia in balia dei rivoltosi. E' vero che Elisa le ha giurato che avrebbe tratto in salvo la bambina, ma per quello che sa la marchesa, la piccola potrebbe essere finita nelle mani di quegli uomini assetti di vendetta. In aggiunta a tutto questo c'è il dolore che prova una madre per il distacco forzato dal figlio. Non sa se e quando potrà rivedere Emilia, nel momento in cui siamo arrivati adesso, Anna non sa nemmeno se riuscirà a sopravvivere per riabbracciare la bambina. Inoltre penso che a tutto questo dolore, si sia affiancata la paura di non poter guardare più Antonio negli occhi. Perché, bisogna ammettere che sotto quella maschera di argilla invisibile, la voglia di voler incastrare nuovamente i propri occhi con quelli del medico (e viceversa) sia tanta. Nonostante entrambi cercano di convincersi del contrario. Infine arrivo all'inizio del capitolo: in accordo con tutte le nostre previsioni, il braccio dello sconosciuto, non era altro che quello del medico, il quale, vedendo Anna accingersi a correre all'interno del palazzo, cercando la morte nel disperato tentativo di salvare la figlia, possiamo immaginare abbia avuto un riflesso spontaneo. Come quello di precipitarsi giù dal cavallo per tentare, in qualche modo, forse sconosciuto anche al medico, di proteggere la marchesa. Come quando un oggetto sta per cadere al suolo e noi abbiamo la prontezza di afferrarlo tra la mano prima che si ruppe in mille piccoli pezzettini al suolo.
Ah e... non posso scordare di complimentarmi per questo capitolo fantastico, spero di leggere presto il seguito.

Recensore Veterano
05/03/17, ore 23:52
Cap. 7:

È davvero molto più di quanto avessi mai pensato scrivessi in questo capitolo.
Di più nel senso che, nonostante credo (e spero!) siamo solo all’inizio, ogni volta mi sorprendi sempre.
La faccenda è più grave di quanto anticipato nel capitolo precedente, tale da costringere i due protagonisti a scappare senza neanche poter raggiungere Emilia perché si unisca a loro. E temo che, nonostante l’apparente risolutezza di Antonio, anche per lui sia stato difficile costringere Anna a non tornare in casa. Tra l’altro usando le maniere “forti”, a cui non credo vorrebbe mai arrivare, soprattutto nei confronti di Anna con cui già è impegnativo stabilire una comunicazione verbale senza risultare impertinente o inopportuno.
Però, uniti nella necessità di fuggire a morte certa, e con Anna abbastanza rassicurata da Elisa, finiscono per dimenticare le convenzioni. Ma non solo. È il solo fatto che sia lui, e non qualcun altro, a chiederglielo, che fa sì che lei ne sia condizionata. Lo hai ben dimostrato descrivendo il momento in cui si ritrovano più vicini senza volerlo. Non dico che chi è innamorato perde la ragionevolezza (è la peggiore delle banalità), ma che sicuramente assume maggiore arrendevolezza nei confronti del partner. Se fino a 2 minuti prima l’atteggiamento di Anna era duro, inflessibile, scontroso, le è bastato uno sguardo perché la tensione, il contrasto che ha forzatamente mantenuto per tutti questi anni crollassero, o, almeno, si fratturassero, momentaneamente, per far emergere qualche spiraglio di sincerità. Sì, perché dietro a tutta questa voglia di farsi la guerra c’è anche tanto orgoglio, quello che ti impedisce di perdonare, quello che ti fa sentire forte, o che tale ti fa mostrare nei confronti degli altri.
Comunque, questi due non possono avere pace neanche quando se lo meriterebbero! Non dico per un capitolo intero, ma almeno per 5 minuti… diciamo che anche durante il viaggio a cavallo, nonostante fossero soli, e in una circostanza che normalmente avremmo potuto definire “romantica”, c’era ben altro a cui pensare: c’era la paura – che poi si è concretizzata – di essere trovati, c’era il pensiero di Emilia, c’era la tenuta in fiamme. Ma immagino ci fosse anche il cuore che batteva, e forte.
Ma non c’è stato il tempo per assecondare i sentimenti, perché la priorità era quella di salvarsi dall’agguato.
Dei due siamo quasi sicuri che Antonio ne uscirà incolume, ma subito si propone di prendere il posto di Anna… però, non so… questa gente vuole Anna perché Anna è la moglie del marchese; di base Antonio ha poco a che fare con tutto quello che sta succedendo alla tenuta. Tra l’altro è sbagliato anche considerarlo nobile, quindi a maggior ragione è più lecito considerarlo dalla loro parte. E se avessero un po’ di cervello, saprebbero che, in tutte le disgrazie cui sono coinvolti, Anna non ha nessuna voce in capitolo. E la sua fuga è sì dalla sommossa e quindi dal rischio di lasciarci la vita, ma anche da Alvise, che in pratica è l’artefice di gran parte delle sofferenze che ha dovuto subire, nonché di tutta quella situazione che non solo rischia di distruggere la tenuta dove ha sempre vissuto (che sarebbe il danno minore), ma rischia di farle perdere le persone a cui vuole bene.
Capitolo intenso, con cui hai tenuto alta la tensione sino alla fine e oltre: mi domando se, di fronte al gesto di Antonio, gli uomini sapranno comportarsi degnamente, lasciando liberi entrambi.
A presto!

Recensore Junior
28/02/17, ore 13:47
Cap. 6:

Eccomi qua! Un po' in ritardo, ma ci sono. Che dire, capitolo a dir poco stupendo e scritto magnificamente.
La descrizione della situazione che si stava svolgendo, dagli occhi di Antonio, poi da quelli di Anna, mi è piaciuta parecchio, come se le loro emozioni quasi si completassero.
Ho apprezzato molto il fatto che il pensiero di Anna fosse rivolto a sua figlia, Emilia, alla vita della piccola. Doveva provare a salvarla, anche a costo della vita. In quella scena è emerso il sentimento che provano le madri verso le loro creature, verso i loro bambini. Quelli che, anche a trent'anni, rimarranno sempre dei bambini da proteggere e consigliare.
Una madre farebbe di tutto per la propria figlia, persino morire nel tentativo di salvare l'unica persona che (nel caso di Anna) reca un po' di gioia e serenità.
In conclusione, penso che tutti noi possiamo immaginare ci si celi dietro quell'abbraccio per salvare la vita della marchesa. Il braccio sicuramente appartiene al nostro medico preferito. Beh, non ci resta che aspettare il prossimo capitolo per vedere come continuerà la vicenda. spero che arrivi presto; ma non voglio metterti ansia. A presto! :)

Recensore Veterano
27/02/17, ore 09:02
Cap. 6:

Qui inizia un po’ d’azione! Certo che mi piace troppo questa storia, ogni sequenza che descrivi mi sembra sempre di viverla, e arrivo alla fine del capitolo con una gran voglia di leggerne altri 10, ma, ahimè, pazienterò per averne uno alla volta.
Quella che sembrava essere una giornata come le altre, monotona nel suo trascorrere delle abitudini – Anna nascosta in camera, Alvise in mezzo alla baldoria, Elisa a prendersi cura di Antonio che si sta riprendendo –, viene animata da uno squarcio nella tranquillità. E va bene che l’obiettivo rimane quello di contrastare Alvise, ma a costo di distruggere Rivombrosa, mettendo in pericolo tutti i suoi occupanti?
C’è da dire che in una sommossa la delicatezza non è ricercata, ma Anna, Emilia e la servitù non si meritano un rischio simile.
Ho amato il parallelismo tra Anna che osserva la scena dall’alto e Antonio che nel frattempo viene svegliato dalle voci. I due personaggi si muovono nel palcoscenico della tua storia, chi consapevole delle sue mosse e chi si pente subito dopo essersi allontanata dalla sua stanza.
E alla fine si incontrano. Sì, perché, anche se non ce lo dici, è inevitabile che sia lui, o, meglio, è difficile che la nostra mente, davanti ad una scena di questo tipo, visualizzi qualcuno che non sia Antonio. Chissà come reagirà Anna a questo incontro-scontro, ma per saperlo ci diamo appuntamento al prossimo capitolo, a presto!

Recensore Junior
20/02/17, ore 14:49

Lo amooo! Inoltre si può vedere l'amore che Anna prova per la figlia. Che dire, una meraviglia
(Recensione modificata il 06/03/2017 - 06:13 pm)

Recensore Junior
20/02/17, ore 14:47
Cap. 5:

Prima di esprimere il mio parere su questo capitolo, a dir poco meraviglioso, ecco! Volevo tenere un po' di suspense per restituirti il favore, ma non ci sono riuscita.
Comunque, andiamo per ordine:
1. Alvise ubriaco è ormai all'ordine del giorno, sopratutto nell'ultimo periodo della sua vita e quindi della prima stagione di EDR. Il suo carattere emerge perfettamente durate tutto il capitolo. IL disgusto che provo nei suoi confronti è grande, molto grande e non posso fare a meno di immaginarlo con l'aspetto di quando (nella serie) ha tentato di strangolare la povera Anna. Sinceramente quella è stata l'unica scena in cui penso che lei abbia provocato un po' troppo il marito, anche se questo non giustifica l'azione compiuta da quell'essere.
2. La casa piena di persone che possono essere identificate con dei tratti caratteriali simili a quelli di Alvise. Ecco, il barone l'ho letteralmente odiato e messo sullo stesso piano di Alvise.
Disgustoso come lui e con un unico pensiero fisso: il sesso e il divertimento.
Questo comportamento dissoluto e questo carattere a dir poco orribile vanno perfettamente a braccetto. Inoltre penso che presi singolarmente sono pericolosi, ma se si incontrano formano un connubio molto più rischioso.
3. (spero di non annoiare troppo con questi punti, ma sto leggendo un libro formato di e-mail e una delle due persone che si scrivono utilizza spesso questo tipo di elenco... così esco dall'argomento e non va bene)
Apprezzo tanto il tuo modo di mescolare flashback e presente/resto della storia. Mi piace molto e riesci a farlo benissimo, talmente tanto che riesco a immaginarmi molto chiaramente tutte le scene, io non riuscirei a farlo. Con le descrizioni riesco a mettere meglio a fuoco il volto e le fattezze dei personaggi. Trovo che questo sia utile perché non sempre si ricordano particolari dettagliati e con l'aiuto di un lessico vario e ben "posizionato" fai risaltare.
(con queste parole mi sento una persona colta che sa cosa dire e che sa analizzare un racconto)
In ogni caso aspetto fervidamente e ansiosamente il nuovo capitolo, il quale sarà sicuramente altrettanto stupendo, tanto da leggerlo tutto d'un fiato. Questa mattina avevo controllato se c'erano novità e avevo visto il nuovo aggiornamento, ho aspettato con ansia il momento di poter leggere i capitolo. Buona giornata e alla prossima :)