Vedo che hai fatto entrare nella storia anche Alain!  Sono contenta ,perché l'ho sempre visto come  l'amico  sincero di Andrè.Penso che li farai incontrare anche in questo tuo nuovo bellissimo racconto! Lo vedremo nei prossimi capitoli che aspetto sempre con tanto piacere! Grazie infinite!!!
lupin3 

Audace, questo André, che stavolta non si accontenta dei consueti silenzi di Oscar. La incalza, la mette con le spalle al muro come solo lui può fare. Come solo loro due sanno fare, conoscendosi e amandosi da sempre.

Fai entrare Alain, in questo duello di sentimenti. Vediamo che ruolo avrà. Di certo ho apprezzato il fatto che lo hai lasciato uomo di fronte ad una donna: non ho mai conciliato la bellezza di Oscar con il suo essere scambiata maschio senza colpo ferire. Mi vengono in mente i baci ricevuti da Oscar nel manga, c’è anche Alain, sulle sue labbra. Ma mai il conte svedese. Vediamo quali baci vorrai posarle tu, sulle labbra.

Delirante d’amore Oscar. Ma sempre pronta a nascondersi dietro il suo dovere. Dentro la sua divisa. Rassicurante, per i sovrani, un ufficiale così efficiente.
(Recensione modificata il 07/08/2018 - 05:15 pm)

Che meraviglioso sguardo, hai disegnato. C’è tutta la struggente dolcezza di André, in quegli occhi. Tutto quello che non ha bisogno di dire, perché sono lì, in quel verde luminoso. Persino le righe che dànno corpo dalle labbra parlano di mutismo d’amore….o forse sono io che stamattina ho preso un caffè in più!

Deliziosa, la palpitazione della Regina durante le prove del duello della dea e del cacciatore.
Teneramente divertente, il disappunto di Oscar nel dover cedere ad una sconfitta da copione.

Un duello, i pensieri di quei due.
Le scorticature dell’anima di Oscar, i suoi dubbi, la sua incapacità di dare nome a sensazioni nuove.
La melma svedese a stendere caligine nel cuore e nell’animo di André.
Un piacere e un’agonia, ancora, in quel bacio estorto da un apparente capriccio. Da un’agonia ancora più intensa perché inconsolabile.

Incredibile, l’ingenuità dissacrante della Regina, che invece di spezzare aumenta la tensione.

Da applauso, “una dannazione masticata tra i denti”.

Mozzafiato, le scene fra Oscar e André. Quelle finte e quelle vere.

A presto,
Ilaria

E vediamo se alla terza recensione mi ricordo di esprimerti tutto il mio personale apprezzamento per il tuo stile narrativo che trovo stupendo, originale e a tratti poetico.
Maria Antonietta mi ricorda molto la donna tratteggiata dalla Ikeda, nel manga. E in un certo senso anche il dialogo con Oscar - due donne che parlano d'amore e di vita - mi rimanda ad una scena del manga. La tua Regina è spumosa e disperatamente alla ricerca di un soffio di vita e di felicità che la sottragga alla tortura del destino che le è stato riservato: tutto, in quella donna sfortunata, mi suscita tenerezza e dolore.
E veniamo alla dea e al cacciatore. Di nuovo i miei complimenti per l'originalità del modo in cui hai deciso lo sbocciare di questo amore. I dialoghi, e soprattutto i pensieri, fra Oscar e André, sono splendidi duellanti che filosofeggiano sull'amore. Davvero bello questo racconto. E ancor più il tuo stile.
Ilaria

Amo quando non si stravolgono i personaggi. E i tuoi Oscar e André sono fedeli agli originali. Cosa che rende ancora più intrigante la scena del bacio del precedente capitolo.
Un duello dove le posizioni cambiano di continuo. Un affondo che diventa una parata. Una difesa che diventa attacco. Una discettazione filosofica, fra questi due innamorati che non hanno ancora consapevolezza del loro amore – Oscar, quantomeno, perché André lo ha sempre saputo.
Una tensione crescente, una voglia di strappar loro le parole, di spiegare al posto loro, di urlare per loro. Di chiarirsi. E di ritrovarsi in un altro abbraccio e in un altro bacio….magari nel prossimo capitolo. Vado a leggere!
Ilaria

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Sorprendente, riga dopo riga.
Un crescendo di curiosità, la mia. Un senso di piacere, nel leggere cose ben scritte.
Un crescendo di emozioni, di sorpresa, di sensualità. Le loro.
Davvero potente, questo primo capitolo.

Ilaria

Ecco,  se qualcuno mi chiedesse il motivo per cui mi piace leggere le tue storie  potrei fornire le ragioni più svariate e fantasiose : i dialoghi sono di certo il tuo punto forte, la caratterizzazione dei personaggi, come anche la fantasia, uno stile tutto tuo e la capacità di infondere emozioni viscerali  anche, ma dopo aver riletto ( questa volta con calma e senza foga!) il nuovo “capitoletto” ( perdonami il diminutivo attribuito solo alla lunghezza e non è una critica )  mi sento di dire che alcune tue definizioni di “ grandi” concetti, che io definirei implicite, non urlate e quasi afone, certamente non gridate e quasi nascoste nel torrente in piena di parole, sono quelle che lasciano la cicatrice profonda e visibile anche nel tempo. 
Qui ad esempio, queste poche righe, lasciate lì quasi con non curanza :

 “ lui l’amava alla follia e che avrebbe voluto baciarla mille volte e amarla e stringerla tra le braccia e farle sentire che cosa significava realmente amare, amarsi, reciprocamente, alla follia, fino a stare male, fino a non respirare più, sul serio però e non per paura e non per timore ma perché il sangue si ferma e l’orgasmo ti annienta e tu non appartieni più a nulla se non all’essenza di te stesso insieme a chi ti ama… “
 
fanno il paio, anticipano e completano quelle di If dove, al capitolo 42 “ Les amantes disparus”  ci offri una definizione, indimenticabile e tutta tua, di Orgasmo ( sì con la O maiuscola ) in questi  pensieri stupendi di Andrè :

“...... per comprendere se davvero lei, in quell’istante, fosse stata sua, anima e corpo, fino in fondo, fin dove non c’è più nulla, nell’istante in cui persino la coscienza è sospesa e non si è che puro spirito informe e fulgido.” 


Mi sembra quasi superfluo lodarti per i “disegnetti” allegati al capitolo, apprezzatissimi, mi  conpiaccio altresì, perdona il sarcasmo, che Marie  Antoinette abbia iniziato  una  politica di taglio, e soprattutto cucito, delle spese dell’erario,  proprio con il “ costumino”  (  questione di lunghezza, di nuovo !)  di scena di Andrè. 

Non so se “ ci fa o ci è “ ! 

Non posso che rimanerme ammirata, davvero lungimirante.

Grazie e alla prossima.

Hai disegnato un André che sembra davvero un dio greco,appena l'ho visto ho creduto di avere davanti una figura in carne ed ossa e non un disegno, ma come fai a creare certe cose ? Non ci sono parole per descrivere la bellezza di Andrè uscito dalle tue abili mani!
Oscar , secondo me,non riesce ancora a capire di provare qualcosa per il suo bell'attendente,altrimenti perché sarebbe così infastidita al pensiero che abbia baciato altre donne? Stupendo capitolo , grazie per aver aggiornato. Ti auguro una buona serata di domenica 
lupin3 

Stupenda, meravigliosa, bellissima,la tua Oscar vestita da dea  Minerva! La regina Maria Antonietta è  un po'  frivola e non pensa che Oscar  possa essere imbarazzata a fare una tale recita, baciare sia André che  il conte di Fersen, di quest'ultimo poi,  prova anche dei sentimenti  che certo non rendono la cosa facile.   
Con tanta ammirazione da parte mia e un ringraziamento per averci regalato questo bellissimo capitolo 
lupin3 

Ma la Regina ha una fervida fantasia. Ma perché permettere a un'altra donna di baciare il suo uomo???
André ha rifiutato di riprovare la scena... Babbeo!!!! E vabbè... Si rifarà durante le prove. Resta il fatto che Oscar non è indifferente al nostro bel tenebroso, altrimenti da dove sarebbe uscita quella richiesta? Grazie mille per il nuovo capitolo 😘

Oscar è inesperta ma non stupida.Gelosa, perché intuisce che André ha già avuto dei precedenti..lei inconsciamente non ammette che lui si sia 'avviato'senza di lei ...si chiede :' come siamo cresciuti insieme, abbiamo fatto tutto insieme e baciarci noo?!'

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 “Dopo aver baciato,
le parole hanno qualcosa di sacrilego uscendo dalle labbra. 
Dovrebbero uscire dalle mani o dal petto o da un angolo della stanza.
Attraverso le labbra dovrebbero passare solo vento e i cieli e l‘eterno “  

I nostri  amanti non hanno la saggezza del bardo , teneri e alle prime armi non riescono a trattenere l’incanto. 
Avrebbero, forse, dovuto ingoiare il respiro  con tutto il bacio!

L’ intensità, bellissima, del duello e del bacio rimane immutata nel battibecco però mi fa tanto pensare  alla teoria di “ intensità senza gioia” di alcuni poesie ( prime fra tutte quelle della Dickison, il mio viaggio in Massachusetts dell’anno scorso ha lasciato un segno indelebile, scusa !)
È come un Paradiso un po’ in bianco e nero, non sbiadito,  ma dove i colori non si percepiscono per quelli che sono.
È come se il passato e quello che sono stati, negli anni, l’uno per l’altra impedisca la visione della realtà, nuova, di ciò che loro sono diventati e forse sempre stati. 
La felicità, il loro Paradiso, è anticipata da una tenda che inevitabilmente la vela o la tinge di bianco e nero.
Forse é solo la tenda di quel palcoscenico, forse basterebbe strapparla, e con essa il velo,  per arrivare al “colore” ed aggiungere  gioia quell’ intensità  dirompente.

Sei tanto brava che starei qui a leggere per ore!

Alla prossima.


 

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Grazie per questo secondo meraviglioso capitolo che hai pubblicato così  presto per la gioia di noi lettrici!  I dialoghi fra Oscar e André  sono favolosi, e mi è  sembrato di capire che Oscar comincia ad essere gelosa di Andrè ,anche se è  molto confusa.Il solo pensiero che l'amico abbia baciato un'altra donna la infastidisce.Grazie ancora e a presto
lupin3 

Wowwww meraviglioso come sempre. Speravo che aggiornassi presto 😍Grazie per il nuovo capitolo, adoro il tuo modo di scrivere, sei eccezionale.
André ammete di amare Oscar, ma perché non ammette di aver avuto rapporti con altre donne.... Forse perché si è fermato al bacio... Vedremo...
Oscar è scossa da ciò che vede, che sente dentro e fuori dal corpo, mi piace!!!
Grazie ancora per il nuovo capitolo e aggiorna prestooooooo 😘

Povera stella! Come la capisco... Brutto crogiolarsi nel dubbio... Doveva chiedergli lui l'amavo. Avrebbe risolto tutti i dubbi... O forse no?
(Recensione modificata il 01/08/2018 - 07:12 pm)