Recensioni per
1945... Così come doveva essere
di Soniabruni
Che ruolo infame hai assegnato al povero ‘Kurt’! Selezionare chi mandare a morire nei campi di concentramento! Ho subito pensato alla sua grande forza interiore. Chiunque in quella situazione sarebbe impazzito, diciamocelo! Invece per ora Terence controlla i nervi ,e pure se il suo cuore, la sua coscienza (ed il suo stomaco…) a stento reggono a quello strazio immane che è la sua assurda quotidianità, cerca in tutti i modi con acume di ‘limitare i danni della sua condotta’. Quando incontra Schindler le due anime pure si riconoscono in uno bellissimo scambio di sguardi; senza potere parlare comprendono che stanno giocando dalla stessa parte. ‘Chi salva una vita salva il mondo intero’, citazione del film Schindler’s List quanto mai appropriata! E scrittura assolutamente avvincente anche in questo capitolo! |
Altra chicca di capitolo, bravissima scrittrice mia! Sentimento ed azione nel giusto equilibrio come piace a me! Siamo stati calati con maestria nella nuova realtà di Terence/Kurt. Riusciamo a sentire la sua disperazione e la sua tensione. Condivide gli ideali della resistenza tedesca (e dà anche il suo notevole contributo tattico) ma nello stesso tempo è costretto a rischiare la vita in una missione che sembra avere dall’inizio scarsissime probabilità di successo perché non ha scelta, non ha più libertà. Nessuna libertà, nessun passato da potere raccontare. Una vera tortura. Già è tanto se non gli parte per la tangente il cervello, povero Terry! In un momento gli sembra che ciò avvenga, quando in quel delirio gli sembra di intravedere un volto che gli rammenta qualcosa, qualcuno che ha conosciuto, anche se non riesce ad indentificarlo. Chi può essere quel ‘geniale’ addetto alle telecomunicazioni? Un’ideuzza mi è subito balenata per la testa ma non ho voluto abbandonarmici subito per scaramanzia… Sicuramente la persona in questione non è estranea al rocambolesco salvataggio del ‘britannico sotto copertura’ quando l’assassinio di Hitler fallisce in un bagno di sangue. Quel nome che sembra un’allucinazione secondo me è stato davvero pronunciato… “Terence, svegliti, Terence!”. |
Questo capitolo è da citare dalla prima all’ultima parola. Quanto mi hai emozionata, cara Sonia! ‘La sofferenza le aveva tolto il sorriso dalle labbra e la luce brillante dagli occhi ma non aveva scalfito il suo grande cuore”. Questa frase bellissima descrive egregiamente la sofferenza terribile ma dignitosa e la forza disperata della povera Candy. Non può abbattersi per i suoi figli, devono preservare il ricordo del loro meraviglioso padre ma anche andare avanti nella loro vita perché li attende un futuro migliore e Candy deve essere comunque il loro sostegno. Questa però è rimasta la sua unica ragione di vita. Il resto non ha più colori, non ha più luce senza Terence. Paradossalmente può vivere più intensamente questa sua fragilità con il piccolo Richard, sempre più simile al padre, con il quale insieme a Terence aveva creato un legame speciale da quando è venuto al mondo incredibilmente sotto le bombe. Richard non vuole arrendersi all’evidenza, non vuole credere che il suo papà sia salito in cielo come un angelo tra quelle stelle che brillano nella notte. E’ un bimbo e nella sua incoscienza può permettersi di dire che non ama quelle stelle e quella luna e che rivuole il sole, l’armonia, il sorriso di sua madre, il calore della mano di suo padre che lo accarezza mentre gli narra le storie della buonanotte. Con lui Candy può continuare fortemente a sperare, in modo assolutamente irrazionale che il suo Terry disperso in guerra un giorno tornerà. Ed anche Albert, in un primo momento contrariato e preoccupato, capisce ad un tratto che per il suo bene non può reprimere quella speranza caparbia ed istintiva in nome della pura ed asettica razionalità. |
Il titolo di questo capitolo mi ha già fatta rabbrividire… Separazione! Come allora ...ma stavolta la separazione porta angosce di altro tipo. Terence per mettere in salvo il figlio ha immolato praticamente sé stesso offrendo la sua disponibilità in prima linea per “il più pericoloso degli incarichi”… Altre parole scelte sapientemente per far venire al lettore la pelle d’oca oltre ad un fosco presentimento. |
Che bello avere ritrovato Faith in modo così inaspettato! Povero Thomas, immagino che tensione senza avere più avuto notizie sulla sorte della ragazza che ama. Non se l’è certo passata bene quella povera ragazza in quegli ultimi mesi; Jones è davvero un viscido porco (ha rischiato grosso provando a sedurre anche Candy, Terence non gli avrebbe di certo risparmiato un bel naso rotto come minimo…) e come è triste anche la storia di sua madre… Non avevo dubbi sulla bontà d’animo e pure sulla mentalità aperta dei duchi Granchester. Una bella opportunità ed una speranza per un futuro meno incerto per Faith! E sicuramente un sollievo per l’adorato figlio di Candy che può finalmente rilassarsi e cominciare anche a vivere i batticuori dei primi teneri scambi epistolari. |
Cara Sonia mia, questo capitolo è uno dei più belli che abbia letto in una fan fiction! Mi ha tenuta incollata parola per parola immaginandomi perfettamente ogni scena fino a quando, come Candy e Terry, anche io ho potuto tirare un sospiro di sollievo! Una situazione che sembrava disperata, addirittura un parto critico con una manovra complessa da operare per far girare il piccolo dalla posizione podalica! Meno male che Candy è infermiera! Terence è stato davvero grande, coraggioso (che coraggio, davvero!) e premuroso ma anche molto freddo nell’eseguire le indicazioni della moglie nei momenti più delicati. E forte come una roccia mentre scorta Candy e suo figlio nel bunker costruito da Richard. Le bombe e pure la tormenta di neve, non ti sei fatta mancare nulla ma l’effetto è stato assolutamente coinvolgente e commovente.! Benvenuto al mondo con tutto il cuore a questo piccolo miracolo chiamato Richard Terence! |
Quanto mi piacciono questo Terence e questa Candy! Lo so, te l’ho già detto, ma qui comincia la parte che mi ha completamente conquistata. Sono due facce da schiaffi, indomiti ed appassionati, non si fermano davanti a nulla, e, soprattutto, vogliono affrontare qualunque ostacolo insieme! |
Dopo l'ultimo dolce episodio di complicità familiare tra Candy e Rose, si entra a due piedi nel clima fosco della guerra, come ci si aspettava. Ho apprezzato molto come nel caitolo precedente sia riuscita a collegare gli eventi di questa storia con quelli de L'angelo di Natale (grande trovata quella della bambola!) e della storia originale con il riferimento a Susanna. È un dialigo intimo e scorrevole ma ha anche la capacità di collegare i vari pezzi della storia e dare un quadro unitario e completo della vita dei nostri protagonisti. Dopo di che si chiude il 'prologo' e si entra nel vivo. Molto interessante l'alternarsi che prosegue anche in questo capitolo tra le sempre dettagliate e precise descrizioni storiche ed il racconto del modo in cui hanno vissuo quei momenti in 'prima linea' i nostri protagonisti. Molto bello vederli così intraprendenti ed appassionati nelo loro impegno pubblico e così teneri ed innamorati nel loro mondo privato. Il modo in cui li hai descritti mi ha fatto davvero amare entrambi. Il matrimonio di Charlotte sarà una boccata di ossigeno necessaria anche perché si intuisce che il dramma dell conflitto sia ancora ben lontano dalla conclusione. In questo orizzonte di incertezza ecco però apparire... un seme di speranza... Un'altra splendida scelta narrativa! Bravissima! |
E se nel precedente capitolo mi ero intristita pensando alla disperazione di quei due ie giovani innamorati qui è arrivato il primo momento di commozione che mi ha regalato la tua bravura. Hai fatto la scelta più dolorosa. Far ritrovare a Candy suo padre mentre sta morendo. Le è stato vicino per mesi con la complicità di Richard per mesi non trovando il ciraggio di rivelarsi perché non si sentiva meritevole del suo amore. E proprio quando tutto è chiaro... il loro tempo finisce. Una scelta scioccante, Sonia, ma molto, molto forte. |
Questa seconda parte è davvero triste, Sonia! Che storia tragica ha visto protagonisti i due giovani genitori di Candy Thomas (artista anche lui come Terry ed anche lui di buona famiglia) e la dolce e dignitosa Rose. Separati dalla cattiveria e dalla pochezza d'anima della madre di lui che si dimostra davvero crudele e senza scrupoli. Erano altri tempi è vero ma la crudeltà non ha scusanti in questo caso. Thomas si è quasi distrutto (il suo crollo psicologico ricorda tragicamente quello di Terry dopo la separazione da Candy) , Rose è morta credendo di essere stata abbandonata. Per fortuna però lasci uno spiraglio di speranza. Thomas ha scoperto la verità e forse non ha mai smesso di cercare sua figlia. Molto toccante anche l'immagine di quell'abito di Rose che accompagna Candy all'altare verso la sua felicità con l'uomo che ama, come farà con Charlotte. Btavissima! |
Comincio questo commento con un apprezzamento sincero al tuo stile. Ti ho detto anche in altre occasioni che scrivi molto bene ma in questa storia ho apprezzato ancora di più la tua maturazione. In questo capitolo sei passata con grande naturalezza e bravura dallo storico discorso di insediamento dell''amico' Winston (ha sempre begli amici nelle ff Terry, eh? 😁) alle timide confessioni d'amore di Charlotte. Fa impressione sentire in tempo reale parlare di 'quel sangue, quella fatica, quelle lacrime e quel sudore', anzi mette davvero i brividi perché si intuisce che Terence non si sottrarra' a quegli eventi drammatici che si profilano all'orizzonte ma prenderà parte attiva nella scrittura di 'quella storia'. I ragazzi saranno messi al sicuro e spediti in America ma Candy? Figurati se abbandona così facilmente il marito Candy, non sarebbe proprio da lei! Molto bella la parte in cui entrambi ricordano ancora come un incubo la loro separazione. No, stavolta Terence e Candy affronteranno uniti anche i venti di guerra che spirano sempre più minacciosi sul loro saldo abbraccio. |
Ma che belle abitudini che hanno i nostri signori Granchester! Carissima Sonia, ho approfittato di uno dei rari momenti liberi di questi ultimi giorni più che caotici per cominciare a rileggermi con calma questa tua storia meravigliisa (non sarà né la prima né l'ulrima volta che me la rileggerò). Mi piace molto come hai introdotto Candy e Terence adulti, ormai perfettamente a loro agio nelle loro vesti di duchi di Granchester. Terence sarebbe stato proprio così, maturo e rispettoso del suo ruolo pubblico e dei suoi obblighi ma anche irriverente ed anticonformista nei confronti di tutte le ingessate ed ipocrite 'regole di bon ton' dell'aristocrazia inglese. È sempre stato 'oltre' Terence, non mi sono meravigliata al vederlo amico di Wiston Churchill, che evidentemente si fida di lui e lo stima. E Candy cresciuta è diventata davvero una donna incantevole. Ha mantenute intatte la sua freschezza e la sua generosità d'animo ma anche preso consapevolezza del suo fascino e della sua femminilità. Terence è perso ormai. E infatti a distanza di vent'anni la venera come se fosse sempre il primo giorno. D'altronde hanno sofferto e lottato così tanto per quel loro amore! Bellissima la loro complicità. Mi sono piaciuti molto amche i loro figli e i loro vivaci scambi di battute, belle personalit, aamche se i genitori, dico la verità, quando appaiono mettono tutti sullo sfondo! C'è per ora solo una nota stonata in questo sereno quadretto familiare, quella nota di tristezza nei loro occhi innamorati. Avrebbero voluto tanto un altro figlio, è evidente. La vita a volte nega gioie a lungo desiderate a volte le regala inaspettatamente... Un grande abbraccio! |
Ciao Sonia, da dove comincio? Dalla fine ma poi ritorno indietro per rigustarmela con calma ed approfondire tutti i dettagli. L'ho divorata in poche ore, nonostante l'argomento che non ne fa certo una lettura leggera. Non riuscivo a fermarmi, alcune parti le ho lette quasi con il fiato sospeso! E questo grazie alla tua meravigliosa capacità di scrittura che mi ha letteralmente rapita. Una storia potente e dura, un vero romanzo storico in cui ci hai dato tantissimi riferimenti per contestualizzare meglio le vicende dei nostri amati ragazzi, ormai non più ragazzi. Si vede il grande lavoro di ricerca che hai fatto; complimenti anche per l'inserimento di personaggi reali perfettamente calati al servizio della trama. Le parti di descrizione storica intervallano quelle relative alle vicende personali in modo per nulla pesante non intaccando né il ritmo, che rimane sempre incalzante, né il pathos. Sì, perché oltre ad una grande attenzione al contesto questo gioiello regala magnifici personaggi caratterizati perfettamente (ho adorato il tuo Terence!) ed una girandola infinita di emozioni intensissime. È infatti anche e soprattutto una storia struggente e poetica, in molte parti assolutamente commovente, che fa piangere di disperazione ma anche di gioia, come in questo finale da manuale in cui la realtà sembra in modo insperato ricomporsi in un mosaico in cui tutti i pezzi hanno ritrovato il loro posto e la loro armonia. Ovvio, una tale tragedia cambia per sempre, ha cambiato il mondo e le persone (e le tue descrizioni non sono state per nulla superficiali) , ma alla fine nonostante tutto ed a dispetto di tutto, 'tutto è andato come doveva andare'. Per Terence e Candy e la loro meravigliosa famiglia, per Annie ed Archie e Patty e Stear (Sì!!! Trovata stupenda!), per Albert che parte inseguendo nuovi sogni. |
Evvivaaaaaa stear è vivo e ritorna con Terence e Candy a casa e si Sposa con Patty, che finalmente hanno trovato la felicità.Albert presenta a Rose il nipote di suo cognato che si chiama Anthony Brown. Ma dico io...non potevi usare un altro nome😣comunque ho pianto moltissimo 😢il cuore mi batteva Forte, avevo un nodo in gola. Complimenti Sonja per questa ff scritta meravigliosa. 😍 |
Questo Capitolo è molto commovente e bellissimo. |