Recensioni per
Tears of an angel
di Nao Yoshikawa
Seijuro è un totale idiota, guarda.... Mi è schizzato nella top 3 dei personaggi odiati... Il suo paeagonare i due figli in quel modo, dopo la morte di uno di quei due, causando tutto quel dolore è una mossa spregevole... Che tu cara mia hai descritto molto bene... Mi devo complimentare... |
BRIII, eccomi qui per L'ABC delle Recensioni ** |
Ciao carissima! ** |
Ok ho pianto per quasi tutto il capitolo. Avendo perso da poco una persona cara sono riuscita ad immedesimarmi anche troppo bene... Tutti sono tristi, ovviamente, e non sarà semplice continuare le proprie vite. |
Cara Nao, |
Lacrime...lacrime, lacrime. Commossa fino al midollo, fin dentro l'anima. Perché se c'è ne davvero una di anima, credo che tu sia la sola autrice che riesce a farla smuovere dal profondo. Tutto perfetto, tutto terribilmente reale...doloroso ma bello. Perché nel dolore, nelle lacrime, negli abbracci quelli forti, quelli che devi aggrapparti all'altra persona per non sprofondare si ritrova la forza di ricominciare. |
Buongiorno mia cara <3 |
Oh. Povero Takumi. Questa situazione lo ha seriamente distrutto. Tra la morte di Isami, il rifiuto della sua relazione con Soma da parte di suo padre e l'allontanamento dai suoi amici ha perso davvero molta della sua voglia di vivere. Sono contento che Soma però non abbia rinunciato a lui e al loro amore nonostante sia passato addirittura un anno. Entrambi dovrebbero aver capito i propri errori e sono sicuro che li sapranno sistemare. È stato veramente triste vederli così infelici, tutti e due. Ma temo che la morte sia sempre un velo davvero orribile che cade sulle persone, e più sono vicine affettivamente alla persona che se ne va e più fa male. Ma ripeto, se qualcuno è in grado di tirare fuori Takumi da questo pozzo di dolore, apatia e rimpianto è sicuramente Soma. E sono sicuro che Eva, Nicoletta e Yuki lo aiuteranno altrettanto. Più che altro Eva e suo cognato devono ficcare un po' di sale in zucca al padre di Takumi. Insomma... È sempre Takumi! Lo ha detto lui stesso. Non è che amare un uomo lo renda diverso. È sempre lui, col suo amore per la cucina, la sua testardaggine, insicurezze, talento e tutto il resto! Di sicuro non merita questo trattamento. Ma adesso che Soma è arrivato ad aiutarlo, almeno Takumi ha delle possibilità in più per tornare a sorridere. Spero davvero che la situazione migliori. Ci sentiamo al prossimo capitolo della storia e scusa il ritardo a recensire, ma al momento mi manca la connessione Wi-Fi, quindi è un po' difficile postare e recensire. Saluti da Harry. |
GIURO CHE SE IL PADRE DI TAKUMI ME LO HAI FATTO OMOFOBO IO ENTRO NELLA FIC E GLI FACCIO FARE GIAPPONE-ITALIA A CALCI IN CULO |
Ciao cara, sono qui per il nostro scambio libero del giardino e... ma mamma mia che botta! |
Buongiorno carissima <3 |
Ciao cara Nao! ❤️ |
Direi che il titolo rende alla perfezione gli ultimi avvenimenti della tua storia. Immaginavo che il padre di Takumi non l'avrebbe presa bene, e sono sicura non è per cattiveria. Semplicemente perché i genitori, erroneamente, si costruiscono in film mentale di come dovrebbe essere la vita e le scelte dei propri figli, e poi quando accade qualcosa fuori dall'ordinario ecco che succede il finimondo. |
Ok. La situazione è leggermente andata a rotoli. Ma che dico? Leggermente? È andata a rotoli e basta! Che disastro. Prima il padre di Takumi praticamente ride in faccia a lui e Soma per la loro relazione, di dice deluso e arrabbiato, poi gli tira addirittura il colpo basso di menzionare Isami, e davvero, come può un padre usare il gemello morto del proprio figlio come confronto!? Insomma, quello che ha detto Takumi è vero! Lui è sempre Takumi! Non ha nulla di diverso rispetto a prima! |
E io piango...ma ormai ci sono abituata quando leggo i tuoi capitoli, e devo dire che sono lacrime di gioia e di commozione sincera. Sono lacrime di emozione per ciò che hai scritto e che sta avvenendo. Perché doveva succedere prima o poi, questo lo sapevamo tutti, però davvero una risolutezza tale non me l'aspettavo da Takumi. Diciamo che la decisione, o per meglio dire la proposta avanzata, dai suoi genitori ha inevitabilmente accelerato le cose, e forse è stato un bene. Pensarci troppo non è mai una cosa buona, si tende a rimandare sempre e non trovare mai il momento giusto. |