Recensioni per
Dovunque Lei Sarà
di Lady R Of Rage

Questa storia ha ottenuto 141 recensioni.
Positive : 141
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master

Ci voleva questo capitolo, di rinascita e messa a nuovo, di respiro e sollievo.
Dopo tanto dolore(H) e disperazione, dopo tanto buio e morte, dopo tutto questo c'è cmq una luce.
Di strass e mascara, di rossetto e cardigan usato come un mantello.
C'è ancora una speranza.
C'è un Dellinger che ride, un 'Vise che aspetta Gladius, na canzone da cantare.
Nella sua assenza di dolore, ho amato questo capitolo perchè racconta il dopo sempre taciuto alla fine delle storie, racconta di una more vero che non si ferma alla morte dell'amato, raccota che si può ricominciare.
Capitolo intenso e dolcemte lento, accompagnato dal tuo stile impeccabile e dolce quando serve, crudele quando vuoi.
Bravissima, i miei complimenti


Zomi

Recensore Master

Non ti puoi neanche immaginare quanto mi ha fatto piacere leggere questo capitolo! Nel corso della lettura ho imparato ad affezionarmi a questi personaggi, e a penare con loro quando soffrivano. Perciò, vederli in forma, di nuovo in libertà, è una vera e propria gioia! Soprattutto il povero Diamante. Sconfitto, umiliato nei modi peggiori, separato dal resto della sua famiglia, Diamante è riuscito a rialzarsi ed è più in forma che mai. Certo, non sarà mai proprio del tutto come prima, visto il suo...problemino fisico, ma l'importante è che si sia ripreso e sia tornato a cantare. Ora tutti i Donquijote devono solo trovare un posto dove stabilirsi, e poi potranno vivere in pace.

Al prossimo capitolo!

Recensore Master
16/04/20, ore 20:38

Dottoressa in Materia di Madri Degenere, salve,
Primo: congratulazioni!! Mi devi due birre glutenfree **
Secondo: dici che la storia sta perdendo il dolore, lo smalto, quando la prima cosa che ho pensato non appena ho finito di leggere, è stata: quanta umana sofferenza, quanta voglia di ricominciare scivolando però ancora sul dolore, come se fosse melma, come se si cercasse di trovare un appiglio dove non c'è?
Hai dato una forza a Gladius impressionante, gli hai dato uno spessore che ci ha fatto empatizzare con lui, dunque soffrire, dunque stringere le dita tremanti in attesa di vedere una reazione, una risoluzione, anche minima, solo per non sentire lo stesso dolore che sembra quasi irrisolvibile. Una cicatrice troppo grande che non si rimargina.

A fare da supporto c'è Baby5 che comunque non perde la sua importanza; cerca di risollevare gli animi, ma anche lei è lacerata, rotta, ma sempre con questo desiderio di non mostrarsi debole e di essere l'appiglio che a Galdius manca. Fa spese pazze, per sé, ma anche per loro, forse cercando pure di inserire in quel perioso così oscuro una familiarità, qualcosa di abituale, legandolo a degli oggetti che sono materiali, ma che anche loro hanno un ruolo (ho amato la parte del ciondolo a forma di orologio freddo sulla pelle...).
E mentre Diamante cerca di riprendersi sotto le cure di chi può curarlo almeno fisicamente, Gladius e Baby 5 cercano loro stessi e cercano risposte, pensano agli altri, al passato che purtroppo non si cancella e al futuro, ad una piccola speranza, che si riaccende di fronte ad un biglietto scritto da un Diamante che non è ancora del tutto in salute, ma che vuole mostrare al mondo che sta sorgendo di nuovo. E, te lo dico, il capitolo è meraviglioso e straziante, ma alla fine ci si arriva con il magone e un sorriso, sperando che le cose, lentamente, possano andare meglio.
Sei bravissima davvero, e non so in che altra lingua dirtelo ♥
Un abbraccio,
Miry

Recensore Master
09/04/20, ore 23:02

Ciao doc Madre Degenere!!

Allora, anzitutto vorrei tranquillizzarti. In una long e nei libri veri in generale ci sono sempre momenti che servono ad altri momenti; questo capitolo è importante proprio perché Gladius era rimasto in ombra rispetto agli altri personaggi e avevamo bisogno di sentirlo sfogare e di capire come il fatto di essere esploso abbia impattato su di lui. Baby 5 dice l’unica cosa giusta che si può dire in un momento del genere, ovvero che sarebbe potuto esplodere chiunque, persino lei stessa, facendo riferimento a quella sua debolezza che conosciamo tanto bene. Vedere queste notti travagliate, osservarli riappropriarsi della loro libertà tramite un gesto apparentemente banale come acquistare accessori e abiti di proprietà aiuta anche noi lettori a capire cosa voglia dire essere schiavi, relegati a essere considerati niente più che meri oggetti.

Ecco allora che c’è – forse mi abbaglio, ma credo di averlo visto davvero – un sentore di lotta sociale nella riflessione che la salvezza di Baby 5 e di tutti gli altri sia connessa a Myosgard e alla sua benevolenza (in parole povere, al caso che ha determinato che il padroncino fosse di nobili natali). Ecco allora che Baby 5 nella sua sofferenza diventa più comprensibile quando fa regali in maniera compulsiva a volte pensando a chi ha davanti, a volte solo immaginando cosa possa piacere (le ragazza di senor pink), e quando getta la granita pensando fosse Shalria… un bel momento, sprazzi toccanti. Su Diamante occorrerebbe scrivere un trattato, mi sa. Arriva in condizioni pietose e miserabili, visibilmente peggiorato, eppure riesce con una dura convalescenza a riprendersi e a splendere di nuovo. Ho amato il dettaglio rock del biglietto rosso e anche la scelta e la cura con cui Gladius e Baby 5 hanno pensato di riportarlo quello che era nonostante l’immensa perdita di Trebol – insostituibile. Non ce lo presenti e non sono nemmeno potuta andare a sbirciare il nuovo capitolo, dato che non c’è, eppure me lo immagino, istrionico e magnifico come sempre, fiero come una rockstar.
Buona quarantena e buona notte,
Shilyss :*

Recensore Master
07/04/20, ore 13:05

Husbando mio <3
Povero caro, tutto tremante e complessato!
Perchè l'esterno può migliorae, ti puoi lavare, rivestire, avere soldi, riempire la pancia e gli armadi, ma l'orrore resta lì.
Dentor di te, in un cassetto, assieme a sassi da far scoppiare (non esplodere) e paure che echeggiano nella notte al ritmo di un ticchettio deciso e senza fine.
Nonostante non sia un pg con cui non sei abituata a usare, credo tu l'abbia gestito egregiamente, non mettendo in ombra Baby e ciò che la erseguita e nn dimenticandoti di Diamante e del resto della famiglia, che aleggia con la loro presenza nella vita di tutti nel post non-Dressrosa.
Eccezzionale come sempre, la trama non delude perchè so che le gioie non durano per molto e il tuo animo di madre degenere tornerà a breve - me lo sento!
Nel mentre mi godo il mio steampunk preferito apprezzare la brezza dle mare e il silenzio della chiassosa cittadina, sperando che il domani non arrivi mai
Complimenti



zomi

Recensore Master
07/04/20, ore 10:25

Come sarebbe, questa storia sta perdendo lo smalto? Ma non dire cazzate! Era bellissima quando è iniziata, lo è tuttora, e continuerà ad esserlo fino alla sua fine naturale.

E ora, veniamo al capitolo, decisamente più rilassato rispetto ai precedenti. Gladius e Baby 5, ormai liberi come fringuelli, si prendono un po' di tempo per rilassarsi e cazzeggiare in giro. Con loro, Diamante, che però viene lasciato per un po' di tempo in ospedale per essere rimesso a nuovo. E ne aveva pure bisogno, povera stella. Già lui non era messo benissimo, ma gli ultimi tempi in gabbia non gli hanno giovato per niente. Devo dirlo, questo capitolo mi è sembrato molto, ma molto tenero. Niente sangue, niente mazzate, ma solo tanto affetto e voglia di ricominciare. Ogni tanto anche degli antieroi come questi hanno bisogno di un momento di riposo.

Al prossimo capitolo! E sono sicuro che Diamante tornerà alla grande!

Carissima madre degenere,
ho amato questo capitolo per come hai gestito i sentimenti dei personaggi e la pietà mostrata, che però non esclude odio e rancore. Viola e Kyros danno una seconda possibilità a Diamante e alla famiglia, ma questo non significa che ora il rapporto tra di loro sia equilibrato; come se vi fosse implicata un'amicizia. No. Il capitolo è ricco, pieno, saturo di odio ma anche di umanità. Di dimostrazioni, da parte di Kyros e Viola, che loro non sono come la famiglia Donquixiote, ma migliori. E lo ribadiscono, e non hanno bisogno dei loro ringraziamenti. Lo hanno fatto e basta, hanno dimostrato quello che dovevano e vanno avanti. Un patto stipulato per fare in modo che non si vedano mai più, che le loro strade non si incrocino e che non ci sia più alcun motivo di elargire sofferenza reciproca; è un addio, la speranza di non averci più niente a che fare.
Ho amato questo concetto, perché nella vita vera si scende a compromessi anche in certi casi. Ed è una cosa così cruda e umana, che mi ha toccato nel profondo.

Vedere Diamante, poi, in quelle condizioni con Gladius che lo accudisce è stato il colpo di grazia. Un uomo ridotto al limite, ma salvato. Un uomo salvo che però non manca di dire la sua, di ostentare quell'arroganza, quella forza per credere ancora che lui è un diamante, prezioso, vero, forte. Anche in quelle condizioni. Il dialogo con Kyros è spiazzante, e l'odio che ne viene fuori annichilente. Eppure il compromesso si trova, perché malgrado tutto, tutti loro hanno perso qualcosa.
Poi c'è Baby 5 che ancora una volta non molla. Non vuole, perché la rivuole indietro la sua famiglia e pure se questo significherà soffrire ancora, sarà sempre meglio farlo insieme che da soli, struggendosi nel saperli dispersi e sofferenti, che subiscono quando potrebbero brillare tutti insieme.
Viola si dimostra tutta d'un pezzo, fredda, distaccata ma è questa razionalità che la spinge a lasciar andare Diamante, vedendo in lui nuovi sentimenti, qualcosa che le fa ben sperare che le cose siano davvero cambiate. Che quella possibilità che gli sta dando non sia motivo di pentimento.Ha dato a Baby 5 tutti i mezzi per aiutare la sua famiglia, a costo di non aver più niente a che fare con loro.
Un buon compromesso, che però lascia l'amaro. Viola poteva essere un buon alleato, ed è meglio trovarla che perderla, ma è anche meglio perderla che averla come nemico, penso io.
Bellissimo capitolo, mi ha distrutta psicologicamente, ma è questo che fa una bella storia. Ti annienta.
E tu ci riesci sempre così bene ♥
A presto,
Miry

Cara LadyR,
Eccomi giunta anche da te con questo capitolo angst, che più angst non si poteva! Leggendo le note posso dire che hai gestito nel migliore dei modi tutta la situazione. È stato toccante vedere questo Diamante chiuso in una cella a farsi offendere da un Kyros che è riuscito a dirgli ciò che pensa e a mostrarsi tanto nobile dal non volere una vera vendetta. E poi di cosa vendicarsi? Il gladiatore, la rockstar, non c’è più. C’è un uomo malato e solo che ha perso il figlio e il compagno, incapace di guarire per sempre, piegato e ferito, con i segni della tortura addosso. È stato, certo, bello vedere nello spietato e logico ragionamento di Kyros che a parti inverse Diamante non avrebbe (e non ha avuto pietà). Ha ricordato il suo essere villain e un concetto secondo me fondamentale quando si affrontano questo tipo di personaggi: il male non può essere cancellato del tutto, nonostante l’espiazione. Viola è un personaggio che hai reso molto bene.

Visti i suoi trascorsi con i Donquixiote è il tipico personaggio che trovo interessante perché la sua psicologia si presta a essere indagata. Da principessa, da nobile, da persona di parola, fa quello che aveva promesso a Baby 5 e sostiene quello che è il più grande smacco che si possa fare a un nemico: dirgli che non conta più niente. Sono rimasta piacevolmente colpita dall’angst di questo capitolo e devo dire che il magnifico Diamante (che comunque non perde l’ironia nemmeno in queste condizioni oscene, come nella battuta sull’ascensore) resta sempre un performer, una rockstar. È il fulcro della scena persino quando abbraccia il ginocchio di Kyros. Non poteva esserci perdono in un momento come questo, senza dubbio, ma la pietà di Viola nel dare i soldi (non suoi, ma avrebbe potuto non rispettare i patti o tradirli) hanno una sorta di epicità molto bella, ecco. Anche i dialoghi sono interessanti e avevano un ottimo ritmo, rimarcando su Dressrossa, sulla sorella di Violet e su Trebol, i grandi “assenti” della storia (anche se uno ci ha lasciato in corsa).

Dalla quarantena ti mando un abbraccio virtuale forte forte e ti saluto, perdonami per il ritardo ma lo smart working è comunque pesante ^^’
Shilyss

Eccomi qui!
Mi ha fatto davvero piacere riprendere questa storia. Il che è un po' un paradosso, considerando il fatto che questa fic è tutt'altro che piacevole, ogni capitolo è un nuovo colpo al cuore!
Ma del resto, io sono sempre stato un fan di questo tipo di trame, quindi non mi lamento AFFATTO!
Passando al capitolo, adoro il modo con cui stai sviluppando la psicologia dei vari personaggi e il come si stiano lentamente adattando a quello che è un vero e proprio inferno in terra circondato dai ghiacci.
La parte di Diamante è quella che mi ha colpito di più, il modo in cui cerca di afferrare le posate senza riuscirci a causa del freddo mi ha davvero fatto tenerezza. Inizialmente cerca di affrontare tutto da solo, ma alla fine realizza che non potrà mai farcela in solitaria, e quindi accetta l'aiuto della sua famiglia.
è proprio questa scena a rappresentare metaforicamente e di fatto il modo di comportarsi che i vari membri della Famiglia dovranno adoperare per poter sopravvivere insieme, ovvero aiutarsi a vicenda e sostenersi nei momenti difficile, facendo peso sui propri punti di forza per compensare quelli di debolezza.
Il tutto viene completato da una parte molto introspettiva riguardante la vera star di questo show, ovvero Baby 5, il cui duro passato e difficile rapporto con la madre costituiscono una grande aggiunta alla psicologia del personaggio.

Recensore Master

Cara Madre Degenere!
Avevo detto che sarei passata ieri sera, ma questi giorni di quarantena sono davvero tristi e comunque in realtà io lavoro uguale grazie allo smart working, quindi eccomi qui, stanca ma felice, felicissima di averti letta, come sempre, del resto **. Diciamo che leggere le disgrazie della famiglia Donquixiote fa pensare meno alle proprie. La lunga carrellata su quanto è successo ai familiari di Baby 5 ha come grande assente Diamante. Aspetto che ritorni sulla scena e sono ansiosa di scoprire cosa gli sia successo, dato che anche il povero Lao G si è trovato a dover addirittura costruire un ponte nonostante l’età. I pezzi con Pica, grazie al tuo approfondito e struggente, posso dirlo, studio del personaggio, sono sempre i miei preferiti. È una tragedia vivente, quest’uomo immenso, fortissimo, ma dotato di una voce in falsetto che lo rende per sempre motivo di scherno – un giullare, un buffone. Magnifico che si prenda cura del fratello e che abbia smesso di tagliarsi.

Denota una crescita, un superamento di un disagio che Pica si portava appresso da anni. In questo senso, oserei dire che Impel Down e il doloroso confronto con Diamante e col resto della famiglia siano serviti a risolverlo come personaggio, sebbene il suo destino sia ancora profondamente in forse. Emerge però come tutti – e fa bene ribadirlo in queste giornate in cui tocca anche a noi – tutti i membri della famiglia stiano resistendo e lottando contro la forza avversa. Soffrono, schiavizzati come sono, ma non si piegano e resistono e questa loro forza, in momenti come questo, ci è d’aiuto, cara la mia Madre Degenere. In attesa di poter leggere il prossimo capitolo, ti faccio tanti complimenti anche per tutti i riferimenti che hai messo nel capitolo: denotano l’amore e l’attenzione che hai non solo per la famiglia Donquixiote, ma per tutto il magico universo di One Piece!
Un abbraccio,
Shilyss

WOW! Cavoli, Posso ben capire Viola e Kyros. Davvero complimenti, hai una bellissima scrittura che cattura e che ti fa empatizzare con i personaggi. Sono davvero curioso di sapere come prosegue.

Freudalesimo

Cazzarola, questo capitolo mi ha fatto ancora più impressione di quelli precedenti. Mi ero già abituato a Diamante invalido, ma quello che ho visto in questo capitolo non è Diamante. E' la pallida ombra di ciò che era un tempo. Sporco, più puzzolente dei miei calzini usati, Diamante ormai non farebbe paura neanche a un bambino. Non riesco proprio a immaginare che razza di conflitto interiore stessero vivendo Viola e Kyros. Una parte di loro sicuramente avrebbe voluto continuare a far soffrire Diamante, l'altra parte no. Alla fine, però, quest'ultimo lato (il lato più umano, se si vuole) ha la meglio, e Baby 5 può finalmente mettere la prima tessera nel mosaico della ricostruzione della sua famiglia (non so come mi è venuta, quest'immagine). Speriamo che le cose continuino ad andargli così bene.

Al prossimo capitolo!

Recensore Master

Carissima madreh!
Ho apprezzato tantissimo questo excursus nelle vite degli altri membri della famiglia e ho infatti notato un tono diverso, più collaterale, che non ha un pov, ma un narratore onnisciente, crudele, che ci mostra tutta la sofferenza e gli obblighi che sono costretti a ricoprire.
Ognuno di loro ha di certo un ruolo nuovo che deve rispettare, ma c'è sempre la famiglia, come primo pensiero. Oltre al fatto di mettercela tutta per non demordere. Mi ha molto colpito Pica, che non si taglia. Riesce a non farlo. L'ho visto un po' come un fioretto, fatto per rincontrare la sua famiglia, come se non farlo fosse un rituale che gli permetterà di vedere questo sogno avverarsi.
Lao G che si sente improvvisamente vecchio, come se gli anni gli fossero saliti sulle spalle tutti assieme, in un unico colpo mortale... come se stare lontano dalla famiglia accelerasse il tempo. Jora che insegna arte, ma con tanta sofferenza... ma con il coraggio di dire che è una donna libera. Lo è ancora. "Più botte ti danno più libera sei", sì perché l'arte è ribellione e ribellarsi signfiica andare contro a tutto e pagarne le conseguenze. Un pensiero agghiacciante ma che sa di libertà. Quella vera, quella dell'anima. E sì, ci avevo visto bene. Quando ho letto dei pollici ho pensato subito ad Artemisia Gentileschi, una di quelle cose che studia al liceo artistico e che ancora mi fa rabbrividire...
Insomma, hai dato ad ognuno di loro motivi per cui soffrire, ma ti giuro, mia cara madre degenere, il pensiero rivolto alla famiglia è sempre forte. Si avverte questo bisogno di combattere, di non dimostrare apatia come ad Impel Town, ma c'è voglia di scappare e ricongiungersi, qualcosa che è di vitale importanza.
Ogni sofferenza, ogni tortura, ogni ruolo che viene loro dato, è motivo di rabbia, di voglia di impegnarsi per uscire, perché insieme è diverso, separati è abominevole, impossibile da accettare.
Come sempre riesci a graffiare l'anima con la tua prosa schietta, che ti butta lì una sofferenza e te la fa corrodere addosso come acido, e si empatizza, si ha voglia strapparsi l'anima e donarla loro, insieme ad una speranza.
Non so come reagirà Baby 5 alla vista di tutto questo, e mi manca Diamante... e pure Gladius. Ma immagino che li vedrò presto... sigh, confido nel tuo buon cuore, oh madre degenere!
Come sempre complimenti e al prossimo squarcio nel cuore ♥
Miry

Ciao!!
E' passata un'eternità da quando ho letto qualcosa di one Piece, ma ammetto che ne è valsa la pena. Leggendo le note ho avuto un quadro più dettagliato della storia, conto di leggere anche la one shot in futuro perché sembra molto interessante.
Hai un bello stile, c'è quella giusta dose di malinconia e dolore. Più che altro riesci proprio a sentire lo sporco sulla faccia di Baby 5
Ho apprezzato in particolare la scena iniziale, il sogno, questo ricordo così traumatico ed ancora vivido. Un pezzo ben riuscito, molto dettagliato
Il tema della famiglia così positivo è contrapposto a quello del tradimento. Hai reso molto bene la "lotta" mentale nella testa di Baby 5 e la sua paura
La scena finale di lei che tenta nuovamente di trovare un pò di risposo è molto toccante
Molto carina!!
Brava brava :3

Recensore Master

Carissima madre degenereh!
Che capitolo è mai questo? I toni sono decisamente mutati, ancora una volta, ed è questo che mi piace del tuo stile di scrittura e del tuo modo di raccontare una storia, ovvero la tua capacità di adattare e vicende ai ritmi di cui hai bisogno. Qui la tensione è alle stesse, con questa bellissima, meravigliosa introspezione di Baby 5 che però rende cristallini anche gli intenti di Viola, e la sua fermezza.
Perché Viola non ha alcun motivo di perdonare la famiglia, ma men che meno ha motivo di perdonare Diamente, eppure si dimostra, a modo suo – senza dimenticare una buona dose di ostilità – che può dare una possibilità a qualcuno, se questo le dimostrerà di essere cambiato, che Impel Town e Dressrosa hanno fatto quello che dovevano fare: ammorbidirlo, renderlo meno brutale.
Forse è ciò che hanno visto nella mente di Baby 5 a rendere possibile questa possibilità, anche se presa con le pinze e con paura che possa non andare a buon fine, ma Baby 5 deve puntare su questo. Non le permettono di vedere i suoi fratelli, di avvertire Pica e gli altri che sta bene, ma è un limite. Viola pare aver già concesso abbastanza; e Viola è appesa a un filo che divide la morale con la razionalità, per questo al nome "Violet" scatta a quel modo, perché ci sono cose che anche lei vuole lasciarsi alle spalle, tra cui quello che è stata. Bellissimo, tragico, il pezzo che scatta verso baby 5, a cui è concetto parlare, dire la sua, ma non deve chiamarla a quel modo, perché è il più grande dolore che possa arrecarle.

In quella stanza non ci sono persone felici. Hanno tutti perso qualcosa per mano di altri, per questo forse è più semplice scendere a compromessi, anche se in malomodo. La felicità non è di casa, ma si cerca di sopravvivere e, per questo, ho amato la malinconia di cui è permeata ogni singola parola.
Dunque, cosa ci dobbiamo aspettare dalla visione di Baby 5? Cosa sta succedendo su altri lidi? Conoscendoti, forse niente di buono, ma fai. Fai pure. Ogni cosa che scrivi è pura poesia, oltre al fatto che approvo ogni tua decision, siccome non sei mai scontata, e come analizzi tu l'animo umano, nessuno.
Un abbraccio e a presto! Vedo che ne ho un altro da leggere, e questo è bene ♥
Miry