Recensioni per
Dovunque Lei Sarà
di Lady R Of Rage

Questa storia ha ottenuto 141 recensioni.
Positive : 141
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master

Ma ciao Madre Degenere!
Sei uno dei miei appuntamenti settimanali preferiti XD!
Hai ragione, fuggire non è affatto mettere una pietra sul passato. Ora la famiglia ha una seconda possibilità per cui lottare ancora di più proprio per Trebol e per il Padroncino. Certo, il fatto che quest’ultimo sia rimasto a Impel Down, come dici bene anche nelle note, complica un po’ le cose, perché diciamocelo: senza un progetto o uno scopo preciso anche i gruppi più coesi possono finire allo sbaraglio.
Per il momento però com’è giusto che sia ti soffermi su come sta messa la famiglia dopo la fuga. Vedere Pica al capezzale di Diamante è un colpo al cuore, è una scena hurt comfort ricchissima. Sì, nessuno si è accorto che Pica era autolesionista, ma quante volte noi figli nascondiamo cose ai genitori e quanto noi stessi non capiamo niente del loro essere adulti? La complessità dei rapporti genitori/figli è resa bene nella scena in cui Pica vuole rimanere al capezzale del padre putativo e sente di non aver fatto abbastanza, crede che avrebbe potuto salvarlo e impedirgli di rompersi il collo. Che cosa angst.

Baby 5 è sempre resa magnificamente: l’hai resa adulta e la scena finale con Lao G nonno che si scusa per averla considerata conveniente è un momento toccante. Lei non è più la ragazza che deve sentirsi utile, che ha la necessità e il bisogno di servire gli altri ed è proprio allora che diventa preziosa, indispensabile. Come nelle fiabe, quando si smette di cercare qualcosa diventiamo meritevoli di possederlo. Hai inserito numerose frasi realistiche e consolatorio, come il pensiero che va al cibo, al letto caldo, al bagno, ma anche la preoccupazione di Baby 5 per una prostrazione che non è stata solamente spirituale, ma anche fisica. Ora che i nostri eroi sono fuggiti sono ancora più curiosa di sapere prima di tutto quali e quante sfighe avranno e soprattutto quali obiettivi si prefiggeranno i nostri eroi. Nell’attesa ti mando un abbraccio forte e ti faccio i miei complimenti per la bellissima storia che stai scrivendo, ricca sia per trama che per introspezioni!

Un abbraccio e a presto,
Shilyss

Carissima Madre degenere,
Un capitolo di svolta, questo. Non tanto degli eventi, quanto dei sentimenti. È difficile da credere che siano fuori da quell'inferno, che siano seduti ad un tavolo, con calzini caldi ai piedi, un piatto pieno di fronte alla faccia e la famiglia riunita intorno. Un bellissimo quadro, quello che ci hai messo davanti, che sa di unione ma che non fa dimenticare ai nostri cosa è successo e quanto e cosa hanno perso.
Ha bilanciato dannatamente bene questo capitolo (non che gli altri non lo siano), perché tra il sentirsi finalmente liberi, c'è anche il peso che grava addosso dei sensi di colpa, eppure tutti, ma proprio tutti, cercano di tirarsi su di morale, tentando di ricordare le cose migliori, di gioire delle belle cose, come Baby 5 che ha ottenuto l'ambizione della percezione, e la parte in cui Jora sembra volerlo ricorda per alleggerire gli alti e bassi; quelli di Diamante, che in questo capitolo è particolarmente spezzato in due, forse perché quella calma non vuol dire solo essere liberi, ma anche poter pensare troppo a qualcosa che forse non ha ancora davvero metabolizzato: la morte di Trebol.

Baby 5 sotto la doccia, poi, che rimugina, che non si riconosce, che ha anche lei il tempo di vedere cosa la prigionia l'ha fatta diventare, cosa le ha tolto, come l'ha trasformata e sono sempre felice di leggere come affronti queste donne, il cui corpo si trasforma per tanti motivi diversi, che cede... un po' come se lo facesse al posto dell'animo, quando questo resta forte. E Baby 5 questa forza l'ha sempre dimostrata. Ma non tutto può rimanere saldo. Nessuno lo è davvero, e la mancanza delle persone care quando si è insieme e al sicuro, pesa di più.
Dunque, anche se hai dato loro modo di godere di un po' di pace e libertà, abbiamo la luce della speranza che si allontana di più, con Sakazuki incazzato e... no, sono certa che tu non stia perdendo la vena degenere, credimi u.u
Ah, io uso sempre Machvise come bilanciere, eh! Ogni giorno!

Cara madre Degenere, che altro dire? Un capitolo che entra nella psiche, che affronta quello che è stato e prova a spianare la strada per andare avanti e restare comunque uniti. Non pensavo mai che avrei amato tanto la famiglia Donquixote... e al capitolo 14 mi ritrovo ancora a metabolizzare la morte di Trebol, sigh...
l'ho amato questo capitolo, davvero.
Miry

Recensore Master

Effettivamente, ora che mi ci fai pensare, adattarsi alla vita reale, una in cui non godono più dei loro vecchi privilegi, sarà molto più arduo per questo manipolo di disgraziati. Se si trattasse di combattere contro qualcuno, saprebbero come fare. Ma tirare avanti giorno dopo giorno, cercare un modo per portare a casa la pagnotta...beh, credo proprio che saranno "peni da evaquare" (per non usare un'espressione più colorita). Almeno, però, ora i nostri possono tirare un sospiro di sollievo. Sono di nuovo sulla terraferma, hanno delle persone che li sostengono (grandiose, le Pink Ladies!), e la possibilità di rifarsi una vita. Speriamo solo che non capiti qualche imprevisto.

Al prossimo capitolo!

Recensore Master

Cara Madre Degenere!
Un capitolo sì di libertà, ma anche di chiarezza e di esplosione dei sentimenti. Un capitolo dove si capisce che la libertà non si ottiene per niente, e che ogni cosa ha un prezzo: il loro lo hanno pagato caro, hanno perso tanto, troppo, ma sono lì, ad ascoltare il mare, a guardare il cielo e a trova un sollievo, dopo tanto dolore. Soprattutto sono insieme.
Baby 5 si lascia quasi andare, a tutta quella sofferenza. Fino ad ora è stata un contenitore di emozioni trattenute, forte per tutti e anche per se stessa, ma le cose ora devono cambiare, e sono loro a doverlo permettere.
Ma Diamante è ferito, bianco come un cadavere, che ha bisogno di cure, di amore, e di persone che non lo lascino mai solo e il titolo del capitolo racchiude tutto questo. Lo racchiude profondamente e accentua ancora di più l'amore e la devozione di questa famiglia e dei suoi membri, di Pica, di Baby 5, e di Lao G, che si chiarisce con lei e scopriamo ciò che ci avevi detto nel precedente capitolo. Le cose sono andate come sono andate, conveniente o no, ora le cose si sono rovesciate e il passato va lasciato lì. Le famiglia fanno anche questo: si perdonano i torti, perché anche questi fanno parte della vita. La cosa coraggiosa è riuscire a dare una tridimensionalità e un realismo a tutto questo e tu,come sempre, ci riesci più che bene. Graffi l'anima, con quest descrizioni al presente che rendono tutto più ritmico, che va avanti e non torna indietro, che rende l'azione immediata e i sentimenti caldi, bollenti, e si possono provare, se si è umani, perché è questo che trasmetti: umanità.

Ora hanno un obiettivo nuovo, diverso, ma almeno sono liberi, uniti e hanno dimostrato ancora una volta che cosa vuol dire essere una famiglia che non si abbandona mai, che non lascia nessuno indietro, ed è così che ci si salva. Mai da soli.
Hai dato molti spunti di riflessione sull'animo umano e sulla fragilità di chi, per un po', aveva deciso di chiudere la tristezza e la debolezza dentro un'ampolla di vetro, solo per non crollar nei momenti difficili. Ora è tutto nuovo, e sebbene sappiamo tutti che non sarà semplice, almeno per un po' hanno respirato.
Un capitolo meravigliosamente intenso, incantevole ♥
Buon anno, se non ci sentiamo!
Miry

Recensore Master

Mio dio Madre degenere!
Prima di tutto scusa per il ritardo ma oggi si è messo contro di me il mondo e anche altre cose, tipo l'universo e altri luoghi inesplorati, quindi eccomi qui ad orari indecenti, a recensire questo capitolo che è una vera e propria BOMBA!
Ci hai promesso due capitoli d'azione e li abbiamo avuti, con ritmi decisamente diversi, qui più frenetici, più disperati; una corsa contro il tempo, che ticchettava come l'orologio di una bomba.
Sono successe un mucchio di cose, e alcune davvero IMPORTANTI, tra cui il braccio mozzato di Sugar che, come dici tu, meglio quello che il resto. meglio un arto in meno che la morte, perché questo capitolo è un vero e proprio inno alla vita. Ogni perdita, ogni ferita, ogni dolore, è un urlo che chiede di vivere ancora, di respirare l'aria, di non lasciare che quella fuga sia stata vana. E allora si combatte, fino alla fine, tanto che c'è chi ha perso ma chi ha acquisito, come Baby 5 l'ambizione della percezione; che è sempre meglio di niente ed è sempre qualcosa in più.

La fuga è l'ultimo obiettivo; un premio per tutte le ingiustizie, per tutte le perdite... per la libertà che il padroncino ha concesso loro, anche se è stato anche un ordine, e non solo una scelta di tutti. Non ne avevano, di scelte ma è una possibilità che si giocano con ogni mezzo, con ogni energia, con l'impegno di chi sa che, se non ci riusciranno, non avranno più niente da perdere ma se ci riusciranno... La posta in gioco è alta.
Baby 5 che precipita e il primo pensiero è quello di alzare una mano per salutare, ringraziare, lanciare un ultimo cenno alla sua famiglia, dopo aver combattuto senza sosta anche lei, e quasi si lascia andare, sebbene ancora e ancora e ancora questo capitolo urla a squarcia gola "IO VOGLIO VIVERE" e la mano di Lao G è quella che salva Baby 5... vedremo poi perché non è stato Dellinger a salvare Baby 5... spero di non dover aspettare troppo per scoprirlo, ecco.
Che altro dire? SONO FUORI. Ce l'hanno fatta, dopo torture, dolori, speranze che si spezzano, ce l'hanno fatta e ora potrebbe essere tutto in salita, vero? Nah, non credo, e sinceramente trattandosi della tua imprevedibilità, non voglio aspettarmi niente ♥
Voglio solo proseguire e scoprire passo passo ♥
Quindi spero a prestissimo, mia cara Madre Degenere,
e scusa ancora per il ritardo!
Miry

Recensore Master

Ah, proprio quello che ci voleva dopo la dolcezza del Natale (a proposito, ne approfitto per farti tanti auguri, anche se in ritardo). Le disavventure di questo branco di disgraziati non cesseranno mai di appassionarmi!

Dunque, a parte l'orrida immagine di Diamante in slip che esce da una torta (perchè continui a tormentarmi così? Cosa ti ho fatto di male?), il capitolo mantiene il tono dolce-amaro della storia. Diamante, anche se parla ancora come un Duffy Duck ubriaco, sta finalmente cominciando a riprendersi. Pica ha ricevuto un regalo da Jora che gli consentirà di non indossare quegli stramaledetti guanti, anche se solo per un pò. E Gladius...beh, ecco che arriva la parte amara. Come tutti gli altri, anche lui soffre di PTSD, e viste le sue caratteristiche è una faccenda un tantino più seria. Un tipo in grado di esplodere dovrebbe farsi costantemente delle flebo di camomilla mista a bromuro. Qui la flebo non c'è, ma per fortuna c'è Baby 5 che lo aiuta come può. La nostra donna-arma avrà anche fatto un suo percorso di maturazione, ma può ancora aiutare quelli dei suoi compagni che ne hanno bisogno. E a giudicare dalla tua nota finale, credo che la dolce Baby 5 avrà un bel pò do da fare in futuro. Del resto, la terraferma non è meno pericolosa del mare.

Al prossimo capitolo, cara Madre Degenere, e buon anno!

Recensore Master

Cara Madre Degenere!
Buone feste natalizie <3
È un capitolo veramente interessante, questo. Sono concorde nel non voler riempire i personaggi di abilità eccessive e apprezzo la scelta ragionata che hai fatto: dare troppo significa anche un voler giocare facile, che è un po’ il motivo per cui ho perso interesse per serie tv e anime dove alla fine il protagonista mezza calzetta pigliava a calci personaggi più che divini e ho fatto mie una serie di regole, prima tra tutte che certe opere devono iniziare e devono finire. Sono anche una grande fan del concetto che a ogni azione seguono delle conseguenze, quindi per quanto tragica, la decisione di mozzare la mancina a Sugar è approvatissima (e te lo dico da mancina pure io, quindi immagino le difficoltà). Sono molto curiosa di scoprire perché è stato proprio Lao G a salvare dalle acque Baby 5 e più in generale è piacevolissimo leggere di questa battaglia perché prima di tutto è corale e sebbene il punto di vista sia sempre quello della ragazza, vediamo come scappare da Impel Down richiede un alto prezzo e un gioco di squadra notevolissimo, che solo una famiglia come quella dei Donquixiote poteva mettere in atto. C’è bisogno di una grande conoscenza reciproca per improvvisare e qui i nostri spesso improvvisano ed è meraviglioso. L’altra cosa che mi è piaciuta tanto è la reazione di Baby 5 in acqua.

Si accorge che c’è un varco, comprende che la famiglia potrà scappare. Non ce la fa a salvarsi da sola e si sta lasciando andare, ma non solo i suoi pensieri sono una fiera considerazione sulla nobile morte in battaglia che ha/avrebbe ora a fronte di una morte per inedia assieme a una madre che non si è sprecata neanche a darle un nome, ma c’è anche il raggiungimento di uno scopo che potrebbe sopravviverle – la famiglia è salva, se muoio ora va bene così. Inoltre è realistico che un personaggio non abbia una visione generalista e d’insieme della battaglia e che appaia confusa perché stava combattendo. Come sempre, poi, il testo è scritto benissimo ed è curatissimo in ogni suo aspetto, dalla citazione in testa al capitolo alle battute e ai dettagli sul fandom e sui tuoi canon. Ciò rende la lettura ancora più piacevole, perché si vedono lo sforzo e l’impegno che stai mettendo in questa storia. Sono quasi in paro, però, tanto che spero aggiornerai presto per non dover rimanere “a secco”. Un abbraccio e ancora buone feste,
Shilyss :*

Carissima madre degenere!
Da amante degli AC/DC non potevo non AMARE IN MANIERA MORBOSA questa tua apertura di capitolo, che comunque si sposa bene con tutta l'azione che hai inserito, tra l'altro descritta in maniera impeccabile. Mi piace molto leggerti anche per questo motivo: è come se avessi davanti un fumetto, sia quando ti cimenti nella descrizione di una famiglia chiusa in una cella, che quando la stessa famiglia è implicata in un combattimento, e questo ti rende di certo un'autrice a 360° che sa gestire ogni cosa le passi per la testa, quindi complimenti **
Non posso nascondere che io sia stata tutto il tempo con la paura che potesse succedere qualcosa; che ci rimettesse le penne qualcun altro. Non è ancora successo. Succederà? Probabile, ma per ora il mio cuore è salvo, anche se abbiamo seriamente rischiato grosso con Buffalo (quando hai scritto che era riverso a terra con il sangue dal naso ho tremato). Le battaglie annichiliscono, soprattutto se queste vengono subito dopo una serie di ingiustizie subite, come la morte di Trebol (S I G H) e la scelta del Padroncino di lasciarli andare senza di lui... di smettere di combattere. Ma soprattutto dopo tutto quello che hanno passato – difatti ho apprezzato l'introspezione di Baby 5, quando dice che non combatte da mesi e il suo corpo non è più quello di un tempo. Dopotutto è vero, e porta ancora i segni delle violenze, come tutti gli altri.

Eppure questo capitolo mette in luce le priorità. La famiglia sceglie sempre la famiglia, nella vita o nella morte. Non c'è altra scelta che questa. Combattere fino a sfinirsi, cercando di salvarsi l'uno con l'altro, sperando ancora di vedere la luce, quel raggio di sole che significa la vera libertà che, seppur non più prigionieri di sbarre, ancora non sono riusciti a raggiungere. È una vita ripida e ardua, che va percorsa insieme, e questo nella tua prosa viene descritto con una disperata umanità; una dote che aggiunge punti a un capitolo già dinamico e angst di suo.
a volte le cose non vanno come ci si aspetta.
Concludi così, ed è la verità. Nessuno, meglio di loro, sa quanto le cose possono cambiare, e quanto siano imprevedibili; a volte stupiscono a volte fanno male. E con questa bellissima immagine di una famiglia ancora unita che combatte per la libertà, ti faccio i miei complimenti ancora una volta, perché è sempre un piacere immenso tornare da te.
Ne approfitto anche per farti gli auguri di buon natale ♥
A presto, carissima madre degenere ♥
Miry

Recensore Master

#Ti lascio una Recensione(FairyPieceForum)
Sono una fan di solo mezza famiglia Donquixote.
Merito la scomunica? Forse si, ma ognuno ha le sue simpatie.
Le mie convergono soprattutto su un mascherato e aitante assassino, propendente a bondage ed esplosivo, ma ehi!, chi disdegna anche una sornione arpia?
Si, questa ero io prima di leggere le tue storie da madre degenere.
Perché mai, mai avrei creduto di assaporare e apprezzare tanto la Donquixote family se non durante le loro pene dell’inferno ghiacciato, durante il dolore, l’angst, le sessioni di psicologia di gruppo, l’hurt very hurt e comfort e i segreti che ognuno di loro portava dentro di sé.
Chi è un autolesionista, chi una neonata numerata e senza nome, chi fugge per non essere schiavo, chi è padre di un sassolino prezioso, chi si porta dentro una bomba e ne perisce.
Ho letto ogni singolo capitolo con una malsana voglia di scoprire quali nuove torture Sadichan avrebbe regalato ai nostri eroi, e vederla con chioma leonina poi combattere mi ha esaltato.
Tutta la battaglia per la libertà, il ritoccare con la pelle tumefatta il vento e il mare, mi ha esaltato!
La discesa dall’inferno, dopo una permanenza di dolore e agognate morte non concessa, è stata trionfale e sudata, ma con un’avvenuta che nessuno ai ripeterà.
Hai uno stile agghiacciante, fermo, sicuro.
I tuoi headcanon sono interessanti e ritrovano coerenza coi fatti del manga, e per questo li apprezzo maggiormente.
Certo, a Diamante x Trebol… ma ehi, ognugno ha i suoi gusti, e poi io shippo Katakuri x Ichiji quindi non ho diritto di giudizio.
Ti rinnovo i miei complimenti per la storia intensa e travolgente, pro villan e massacri.
L’ho adorata e continuo a seguirla, seppur in silenzio.
I miei più sinceri complimenti.


Zomi

Ciao Madre Degenere!

Apri con Hells Bells e io sono già in un brodo di giuggiole! **Citazione a parte, questo capitolo mi ha fatta tremare perché mio dio se succedono cose. Che scappare da Impel Down non sarebbe stato semplice lo sospettavo, ma vedere Diamante ferito e Pica reso inerme mi ha spaventata moltissimo, anche se non poteva che essere così, del resto. Uscire dalla prigione deve essere costoso in termini di sangue, così come la prigionia e la tortura sono costate la vita di Trebol. Le introspezioni di Baby 5 sono sempre intense e molto belle, soprattutto quando la vediamo ragionare sul concetto allargato di casa che non è semplicemente un luogo dove stare e non è più uno dei posti che la ragazza ha conosciuto nel passato, ma rappresenta un ideale, un posto dove ricominciare ora che Doffy ha scelto di affrancare tutta la famiglia (e questo è ancora più bello considerando la crescita che hai regalato a questo personaggio).

Il bello è che la famiglia continua a essere unita in questo combattimento in cui in palio sono state messe la libertà e la morte e collaborano per proteggersi l’un l’altro, dimostrandosi non solo legati da un sentimento che è ancora più prezioso perché del tutto scevro da vincoli di sangue, ma che dimostra la pericolosità di un gruppo di villain che sa giocare di squadra e lo fa anche adesso, mentre è bloccata da Magellan, stanca e disperata per le privazioni subite. Trovo molto efficace anche il modo in cui hai presentato Magellan e i suoi discorsi che escono un po’ dal solito cliché del cattivone di turno che inizia a ciarlare della sua visione del mondo mentre gli altri si limano le unghie.

Le frasi del demone sono poche, circoscritte ed efficaci e ho apprezzato il fatto che sappia che vuol dire perdere. Gli hai dato molta profondità. Non credo sia un azzardo fare due capitoli d’azione, primo perché ti vengono bene le scene di questo tipo e secondo perché servivano alla narrazione e si adeguano bene al fandom. Ancora una volta devo farti i miei complimenti per la cura e la bellezza del testo: leggere della famiglia Donquixiote è sempre un piacere – ormai è un appuntamento cui non mancherei per nulla al mondo! ^^
Un abbraccio e a presto e perdonami per il ritardo,
Shilyss :)

Recensore Master

Carissima Madre Degenere,
tu mi chiedi scusa per ritardi che non fai, e io arrivo tardi per davvero, ma eccomi qua **
Un capitolo intenso, fatto di scelte. Perché è così, che funziona, la libertà. Non la si ottiene davvero se non si fanno delle scelte serie, che a volte spaccano, che da qualche parte tolgono il sorriso ma che comunque, in questo caso, danno la possibilità di andare avanti, e dopotutto il discorso di Doffy non lascia molto scampo.
In ogni caso, padroncino o no, hanno il dovere e il diritto di andare avanti e rifarsi una vita, come è giusto che sia, e trovo questo discorso non solo molto maturo, ma difficile da descrivere, se non si ha un'idea precisa di cosa significhi.
C'è malinconia, ma anche la forza di spingere gli altri a voltarsi e non guardarsi indietro, perché lui di scelte non può più prenderne, ma loro sì. Loro possono. Il sole li attende, e una nuova vita pure. Sono ricercati? Ma non sono comunque ancora vincolati da catene; possono ancora essere quella famiglia che amano, l'unica che hanno, l'unica per il quale valga la pena sacrificare ogni frammento della propria energia.

Voglio soffermarmi ancora su Doffy e il suo discorso. Fa male a tutti, e quello che più ho amato è la reazione di chiunque, i pensieri, i ricordi, il fatto che una famiglia è una famiglia, e questa separazione mi ha ricordato un po' l'addio a Trebol, che come ti dicevo non è tanto per il personaggio in sé, quanto quello che hai fatto tu per renderlo qualcuno a cui mi sono affezionata, leggendo i primi capitoli... qualcuno che era l'anello di congiunzione, il collante... ma che comunque in eredità ha lasciato un affetto che è quello familiare, cercando di preservarlo dalla rottura. Doffy col suo discorso non lascia altra via di scampo che la libertà ma, per citare uno dei miei film preferiti in assoluto (e capirai, non lo avresti mai detto) ovvero Iron-Man, Yinsen nella caverna in Afganisthan, prima di morire, dice a Tony "Non sprecare la tua vita" e lui era spacciato, finito Aveva già perso tutto. Doffy fa lo stesso... se non può lui, vuole che siano loro a proseguire, siccome possono e lasciarsi il passato alle spalle, e pensare al presente ma soprattutto ad un futuro migliore. Gli errori si possono correggere, e non farli più...

La tua idea umana dei tuoi personaggi mi lascia sempre senza fiato; il coinvolgimento emotivo con ognuno di loro denota non solo una grande conoscenza dell'animo umano, ma una capacità intensa di saper gestire varie personalità che reagiscono ad uno stesso fattore: la perdita, in questo caso.
C'è chi si chiede cosa rimane loro, se non valga la pena porre fine a quella vita, ora che sembra priva di molte cose. Invece il finale, con Baby 5 che vuole vivere, è un nuovo scenario. Una nuova pagina che si può scrivere.
È sempre bello lasciarsi coinvolgere dalla tua inventiva ma, soprattutto, dalle tue analisi. Mi incantano.
Alla prossima, carissima Madre Degenere.
Miry

Recensore Master

Ma ciao Madre Degenere! ^^

Oh, mi stavo veramente commuovendo! Approvo tantissimo la decisione di Doffy di liberare la sua famiglia. In fondo, i padri questo fanno: crescere dei figli che poi saranno in grado di attraversare, da soli, il mondo. In questo senso, la scelta di Doffy di rimanere a Impel Down in un’attesa che ricorda quella de “Il deserto dei Tartari” è consapevole e dolorosa. Il punto massimo di questo dolore è quella riflessione sull’inutilità di Diamante, Pica e compagnia bella per Doffy, che si ricollega direttamente non solo a Baby 5 e al suo passato particolare, in cui sentirsi utile era l’unica cosa che la rendesse visibile, ma che viene espresso ed è stato espresso da tutti. Doffy ha dato alla sua famiglia un luogo dove stare, un senso, uno scopo. Ha preso dei reietti ai margini della società e li ha resi una famiglia amalgamata, coesa, eccentrica e potente, disposta a sacrificarsi per la sopravvivenza della stessa.

Ogni membro, pur con le sue diversità lampanti, è legato all’altro e collabora per un fine ultimo che, proprio nel momento in cui è così vicino alla sua realizzazione, viene disatteso. La famiglia di Doflamingo è inutile perché Doflamingo non vuole essere liberato e lascia la ciurma libera di continuare unita o procedere in solitudine. Una metafora della crescita, un’adulta e consapevole visione di come gli ideali, proprio nel momento in cui si avvicinano all’essere realizzati, possano sfumare tra le nostre dita. E allora eccola, la lettura critica della famiglia: cosa accade quando occorre reinventarsi e trovare un nuovo posto nel mondo, quando l’equilibrio perduto di Dressorosa non può più essere recuperato perché, semplicemente, mancando Doflamingo non è più possibile cancellare il passato? Ecco un’altra cosa che analizzi bene. Il passato non può essere cancellato e la fuga da Impel Down non cancellerà la sconfitta, la marcia, la perdita di alcuni membri importanti o la menomazione di altri.

Credo sia possibile, però, una rivincita, una crescita. La famiglia resta sempre dentro di noi e i nostri fratelli sono la forza di cui abbiamo bisogno. Questo delirio per dire che ho amato questo capitolo, come gli altri, del resto, e che sono felicissima di averlo letto – di leggerti puntualmente e di leggere delle avventure di questi personaggi sui generis, coraggiosi, a cui stai dando uno spessore notevole, una consapevolezza mirabile.
Bravissima **
Shilyss <3

Ahi ahi ahi. Ora sì che le cose si mettono male, per i nostri fuggiaschi. Akainu potrà anche avere tutti i difetti di questo mondo, ma a fare il suo lavoro è bravo. E soprattutto, quando si incazza non ce n'è per nessuno. Con la figura di merda che i Donquijote hanno fatto fare al personale di Impel Down, Akainu non può certo lasciarli andare così facilmente.

Intanto, però, i nostri si godono un po' di mertato riposo, anche se le cicatrici lasciate dalla prigionia non sono ancora guarite del tutto. Baby 5 si guarda allo specchio per la prima volta dalla fuga, e per poco non le viene un infarto. I pesi massimi della ciurma si allenano (giustamente, devono rimettere in funzione i muscoli), mangiano (che buono deve essere, il ramen!), e cercano di andare avanti. Il viaggio verso la salvezza è ancora molto lungo, e loro ne hanno di strada da fare!

Al prossimo capitolo!

Ciao , sono Mary . Ero davvero curiosa di leggere la tua storia e devo dire di essere rimasta molto soddisfatta. Mi piace il fatto che tu abbia deciso di trascurare la descrizione dei luoghi per concentrarti sui pensieri dei personaggi e sulle loro azioni . Questo capitolo è molto bello perché c'è un alternarsi di momenti tragici e dolcezza infinita . I discepoli di Doflamingo si sostengono tra loro , nonostante le difficoltà della vita carceraria. Diamante è il più debole fisicamente , ma resiste. Anche quando accetta di farsi aiutare mantiene grande dignità. Oltre a questo , c'è anche la parte dei ricordi di Baby 5, che ha avuto un'infanzia terribile a causa di sua madre che trattava i suoi figli con molto disprezzo. Ottimo lavoro ! Alla prossima!

Recensore Master

Oh madre, mia adorata madre degenere!
Non vedevo l'ora di proseguire! Non vedevo proprio l'ora e questo capitolo è assurdo, spettacolare, meraviglioso e scritto D I V I N A M E N T E!
Tu sei un'autrice a tutto tondo, riesci a descrivere la sofferenza, la felicità, la rabbia dei tuoi personaggi, ma anche i loro movimenti, il loro muoversi velocemente, dando proprio questa impressione, e non è semplice per scritto. È qualcosa che si vede bene nei film, ben rappresentato nei fumetti, ma in uno scritto è difficile dare un ritmo simile, e tu ci riesci sempre, per questo mi piace così tanto leggerti e capire cosa hai in mente.
Torniamo a Baby 5 prigioniera, vittima di Sadi-chan (quella stronza! – per citare Sugar) ancora forte, ancora incapace di arrendersi e anche qui ci vedo tanta umanità messa alle strette. Spirito di sopravvivenza, ma non fine a se stessa, ma anche per la sua famiglia.
Tutto è studiato con una cura assurda, sia il modus operandi adottato per nascondere la chiave tra le dita del piede, lo zoppichio, i lamenti per non far udire i rumore... ma soprattutto quel lieve senso di riconoscenza nei riguardi di Sadi-chan, che comunque, nel capitolo precendete – e un po' anche in questo, l'ha difesa dalle violenze, perché il suo lavoro non è quello. Il suo lavoro è torturare, udire urla di dolore e non lacerare anima e spirito con una violenza che psicologicamente distrugge – ovviamente questo non giustifica le sue, di violenze, ma ho trovato comunque che abbia un certo senso di giustizia, forse pure perché è donna, e comprende, un altro fattore che mette in villain in una posizione meno melmosa e putrida, ma che di certo non la erge a salvatrice. Ma Baby 5, comunque, quando riescono a fuggire , prima che ci si possa vendicare di quello che hanno subito e, in primis, della morte di Trebol che ancora tutti ci portiamo dietro, come uno strascico, e che ha un po' dato la forza a tutti di non mollare, malgrado tutto.
Ho letteralmente adorato ogni introspezione, ogni descrizione, ogni dialogo trascritto in questo capitolo, con questa Baby 5 che diventa sempre più simbolo dei più debole, che ce la fanno. Che non demordono, che se non lo fanno per loro, lo fanno per gli altri.
Infine, l'invito a rifocillarsi, dopo tanto dolore, dopo tante ingiustizie. Se lo meritano un sacco, dopotutto ♥
Adoro, adoro, adoro ♥
Sei diventata una delle mie letture preferite, vorrei lo sapessi ♥
Miry