Recensioni per
Dovunque Lei Sarà
di Lady R Of Rage

Questa storia ha ottenuto 141 recensioni.
Positive : 141
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master

Meglio morti e liberi da ogni paura, che liberi ma succubi di incubi e panico.
approvo l'idea, approvo la corsa alla morte che attende con braccia aperte, ma è così che si vive da pirati: liberi da tutti.
Dai fantasmi, dai dolori, dalle incertezze e dai rimpianti.
Sono elettrizzata all'idea che non sia ancora tutto finito, che ancora vi sia una lotta da affrontatre per la tanto agoniata libertà che sembra effimera e sfuggente a ogni scalino della ribalta conquistato.
Perchè si, i soldi, la nuova nave, la placida vita sulla spiaggia dorata non è vita se tremori non cessano, se la paura non scappa con la risacca, se i lividi restano a mostrarsi contor ogni sorriso e risata.
Adoro come descrivi i gesti della famiglia, che appaiono rinati ma ancora in cancrena, con un lato velenoso da estirpare con la lotta.
Mitica e stupefacente, non smetti mai di meravigliare e saziare la voglia di leggerti
I miei complimenti


zomi

Recensore Master

Confesso di aver sottovalutato il peso dei traumi, sia fisici che psicologici, che questi poveri sventurati si portano appresso. Le frustate, le umiliazioni. Già per una persona normale tutto questo sarebbe devastante, ma per loro, che prima vivevano come dei veri e propri re, è ancora peggio. Posso solo immaginare quanto abbiano sofferto. E soprattutto, posso solo immaginare quanto siano incazzati e bramosi di vendetta. Ora, se da un lato questa loro decisione è giusta e naturale (chiunque, dopo aver passato quello che hanno passato loro, vorrebbe vendicarsi), da un altro lato è anche molto rischiosa. Perché c'è il pericolo che si lascino talmente accecare dalla vendetta da partire in quarta e commettere qualche errore fatale. Spero vivamente che non finisca così. Intanto, faccio il tifo per loro e spero che quei bastardi di Charloss e sua sorella abbiano quel che si meritano. E con gli interessi!

Al prossimo capitolo!

Recensore Master

Eccomi qui!
Bene, questo capitolo si concentra su due personaggi in particolare.
Da una parte viene esplorato il passato di Baby 5, dall'altra otteniamo un leggero approfondimento di uno dei personaggi più singolari e bizzarri della Famiglia dal punto di vista del desing, ovvero Señor Pink.
Ho sempre trovato comico il modo con cui si vestiva in battaglia, perchè andava in perfetto contrasto con la sua personalità decisamente più matura e graffiante rispetto a quanto la sua tuta da bebè facesse intendere ad una prima occhiata.
Parlando prima di Baby 5, ormai sai che apprezzo il modo con cui stai costruendo i vari background dei personaggi, appena accennati all'interno dell'opera originale. Nella più classica tradizione degli sgherri criminali, quasi tutti i membri della Famiglia hanno in comune il fatto di aver vissuto vite piuttosto tragiche, soprattutto dal punto di vista genitoriale.
Alcuni genitori sono morti troppo presto, altri erano delle patetiche scuse anche tra gli esseri umani più immeritevoli, altri erano solo indifferenti, capitoli a piè di pagina nella vita dei nostri intrepidi "eroei". La madre di Baby 5 sembra che rientri nelle prime due classifiche. E dico "sembri" poichè, per quanto ad una prima intuizione potrebbe sembrare che la ragazza sia stata abbandonata quando era piccola, lei stessa afferma che non si ricorda molto.
E, dato che non abbiamo visto quel ricordo nella sua interezza, può anche darsi che la donna non abbia seguito gli ordini di coloro che volevano liberarsi della piccola Neonata 5.
Molto bella la parte delle lettere, sei riuscita a dare spessore a quattro personaggi abbastanza mediocri nell'opera originale. Senza di te me le sarei quasi dimenticate, quindi ti faccio i miei complimenti. Gestire un buon personaggio è una bella impresa, ma rendere apprezzabile uno anonimo non è certo da meno!
Il modo con cui Señor Pink ha reagito mi ha un po' commosso, è chiaro che nasconda atteggiamenti abbastanza tsundere nei confronti delle quattro.
A completare il tutto, una flebile speranza sbuca all'orizzonte! Ora la nostra Famiglia ha una meta e un obbiettivo...che so già non sarà affatto facile da raggiungere, considerato dove si trovano. Ma almeno non è impossibile...

Recensore Master
24/05/20, ore 12:03

Ma ciao madre degenere!
Sono molto curiosa di sapere, come anticipi nelle note, in che modo la liberazione che giunge dall’alto potrà essere interiorizzata e interpretata dalla famiglia. Sono ancora evidenti i segni di una prigionia che è stata una tortura vera e propria e che ha scardinato i personaggi nel profondo, umiliandoli. Il fatto che non vi sia stata una vendetta vera e propria a mio parere incide sulla percezione che la famiglia ha anche del suo destino e si vede bene nelle parole privilegiate di Baby 5, il cui pensiero torna costantemente a Shalria. Era una piratessa, Baby 5, e ora si ritrova a essere una ex schiava. È come se mancasse ancora qualcosa, sebbene lei possa vantare l’apporto della chiaroveggenza di Viola che probabilmente le rende più semplice interpretare e interagire con i membri della sua famiglia. Dormire all’addiaccio in tal senso è una proposta che sa di libertà e molto simbolica, perché implica il non doversi più nascondere e il poter improvvisare.

Tornando agli effetti della prigionia fa male vedere come Pica abbia sofferto e non sia stato il solo, come Buffalo rifiuti il suo cibo preferito perché ancora schiavo mentale della situazione tragica in cui è vissuto. È tra l’altro un sentimento molto comune il sentirsi ancora prigionieri e senza voler entrare nel merito di recenti vicende di cronaca o del nostro stesso aver paura di uscire post quarantena, penso anche a certa letteratura del secondo Novecento che indagava sugli effetti di prigionie e quant’altro. Potremmo dire che questo capitolo è l’enorme risposta alla domanda su cosa resta di noi dopo un’esperienza traumatica, ma ecco che ritorna l’elemento che annichilisce e rende cauti. Come hai sottolineato, Impel Down, sebbene pesante in termini di costi, fu una fuga concertata, un momento di trionfo. Qui la famiglia si è liberata comunque per merito del padroncino, sebbene in modo indiretto, e non da sola. So di averlo già ripetuto, ma è una chiave di lettura talmente interessante che non posso evitare di soffermarmici di nuovo perché, secondo me, è e sarà fondamentale. Un caro saluto e a presto (perdonami per il ritardo, ma stanotte non ero fisicamente in grado di scrivere qualcosa di sensato). Un abbraccio e a presto,
Shilyss **

Recensore Master

Ok, prima di tutto...YES, ho indovinato! Secondo...Oh, no, ho indovinato.
Inizialmente, avevo ancora la flebile speranza che le ferite di Pica non fossero il risultato di ciò che avevo immaginato...ma tali speranze si sono rivelate vane.
Povero Pica, basandomi sull'anime non avrei mai immaginato che potesse essere un autolesionista. Certo, questa fic non è canonica, ma la resa dei personaggi è talmente fedele e rispettosa a quella originale da farmi pensare " eh...potrebbe essere proprio così".
Questo mi ha fatto ulteriormente entrare in empatia con il tuo Pica, poichè così legato alla sua controparte animata.
Non è la prima volta che leggo sul tema dell'autolesionismo, soprattutto qui su EFP. E posso affermare, senza ombra di dubbio, che il modo con cui hai scelto di approcciarti all'argomento è stato molto rispettoso, delicato e realistico.
Non è mai sfociato nel fan-service. Non mi è mai sembrato come un aspetto messo lì tanto per accentuare un po' di crudezza in più, per rendere l'intera situazione ancora più dark.
Insomma, si vede che questo argomento ti sta molto a cuore ( forse non è così, ma l'immagine che mi hai dato è questa ), così come ho subito notato l'impegno che ci hai messo nello scrivere il suddetto capitolo, facendo risultare ogni reazione alla scoperta molto commovente e intima. Mi sentivo quasi un intruso che avrebbe dovuto distogliere lo sguardo per non interrompere un legame familiare tanto importante per lo sviluppo caratteriale dei personaggi.
A volte ho pure avuto difficoltà a leggere qualche passaggio, tanto era realistica e "vera" la resa scenica di alcune sezioni particolarmente forti. Non ho problemi ad assistere a scene di violenza, ma l'autolesionismo è qualcosa che mi colpisce nel profondo, così come l'abuso.
Proprio per questa ragione, non posso fare a meno di porgerti i miei più sentiti complimento per come hai saputo gestire il tutto, brava davvero.
Inoltre, ho apprezzato non poco la parte finale relativa a Pica e Diamante, il modo con cui hai costruito una sorta di rapporto padre/figlio tra i due, approfondendo ulteriormente la psiche di questi personaggi tanto tormentati.
Un finale agrodolce che risolleva un po' la situazione, una flebile speranza in attesa che tutto sprofondi nuovamente nell'oscurità.

Eccomi di nuovo!
E così comincia a farsi sentire un'altro tormento che accompagna gran parte delle persone che si ritrovano a passare troppo tempo in un luogo isolato, con temperature estreme e razioni minime: gli incubi, anche se forse il termine "allucinazioni" sarebbe più appropriato, in quanto molto più vivide e influenti.
Mi è molto piaciuto il fatto che tu abbia scelto di dedicare questo capitolo all'ormai defunto Trebol, mostra che la sua morte non è stata solo un evento passeggero, ma qualcosa che influenzerà non poco la psiche dei vari personaggi, Baby 5 in primis. Da questo punto di visto, ho anche molto apprezzato proprio come lo sviluppo caratteriale della ragazza sia legato alle azioni della sua famiglia, cosa che rendere la relazione tra questi personaggi ancora più pronunciata e fondamentale.
Il retroscena di Trebol è stato gestito molto bene, specialmente il suo primo incontro con Baby 5, e l'idea che hai deciso di utilizzare per il suo comportamento fuori dal comune e la passione per il muco in generale ha reso il tutto più profondo, a tratti commovente.
Nel mentre, i vari membri della Famiglia cominciano a valutare o meno la possibilità di una fuga, un qualcosa che purtroppo sembra impossibile...ma potrebbe cambiare in futuro, chi lo sa. Anche se ne dubito fortemente, poichè questa storia traspare disperazione e rassegnazione da tutti i pori, non penso proprio che la speranza sarà l'ultima cosa a morire. Not this time.
E sì, ho già intuito il segreto di Pica, ma aspetterò di leggere il prossimo capitolo per avere conferma della cosa. Se ho ragione, questo potrebbe ribaltare di molto il modo con cui percepivo il suo personaggio.

Ecco.
Non sono una grande, non sono autoriale, ma, wow.
Allora, da dove iniziare.
Prima di tutto, un paio di consigli:
1) Usa le virgolette per i dialoghi, i segni « e », se usi Word, posso spiegarti come si mettono
2) il font va bene, ma la dimensione no, è veramente troppo piccola e risulta difficile da seguire nonostante lo stile sia ottimo e scorrevole.

Ora i complimenti.
la parentesi sul passato di Baby 5 è bellissima, uno scorcio crudele, come piace a te e a Me che ha lasciato il segno nella protagonista, eppure, proprio quel segno così crudele, le da la forza di mangiare, di sopravvivere e la cosa dà la spinta anche agli altri, che mangiano e si aiutano a vicenda e arrivano a discutere su chi si deve sacrificare a Sadi Chan.
Il Rapporto fra Pica e Diamante è oro, il suo essere grande e grosso, eppure l'avere questo falsetto che lo "costringe a tacere"
Lo capisco perché io sono balbuziente e quindi so bene cosa significa essere scherniti per un difetto, qualsiasi esso sia (Questo anche per dirti che il potersi immedesimare nei personaggi può essere reso possibile anche da piccole cose, soce comuni, che rendono però un personaggio vivo e reale)
Poi, alla fine Trebol sceglie di andare, e tremo al pensiero di quello che gli Farà Sadi -chan, perhè ho capito che tu, nonostante i momenti toccanti, che adoro, non ci vai giù leggera e anzi, alterni il sogno con la violenza, la qualcosa rende quest'ultima molto più d'impatto e incisiva.
E quindi, il momento finale, dove la famiglia si mette a cantare al gran completo, in cella.
E' fantastica, mi ha fatto venire i brividi e vedere quel piccolo sogghigno sulle labbra di Baby 5 è stata la soddisfazione più grande, parola mia.
NOn vedo l'ora di andare avanti

Recensore Master
09/05/20, ore 16:47

Eccomi di nuovo qui!
Sono felice che tu mi abbia proposto lo scambio, speravo davvero di avere la possibilità di riprendere questa bellissima storia.
Bellissima, certo...ma anche straziante, per la prigione di Impel Down non ha nulla da invidiare ad altri "centri di recupero" altrettanto famosi quali il carcere di Shawshank ( Le Ali della Libertà ).
In ogni stanza, in ogni persona, ogni giorno...si respira un'aria di cupa disperazione, accompagnata solo dalle grido di coloro che vengono torturati e dalle canzoni di altri che cercano di trovare un minimo baluardo di luce all'interno di quello che sembra un vero e proprio inferno sceso in terra...ma non di fuoco, bensì di freddo ghiaccio.
Un freddo che ti fa cadere le dita, ma che funge anche da deterrente per quegli individui che, in cerca di calore, scelgono di avvicinarsi figurativamente e non. Tra questi, i membri della Famiglia spiccano su tutti gli altri.
Il modo con cui cercano di andare avanti, facendo appello a quel poco di felicità e speranza a cui sono ancora aggrappati, mi ha spezzato il cuore. Anche qui, in un luogo che cerca di strappare la voglia di vivere a chiunque vi metta piede, questi pittoreschi personaggi riescono a farsi forza e a tirarsi in piedi, sostenendosi l'un l'altro nei momenti di difficoltà.
Eppure, anche quando pensi che potrebbero effettivamente prosperare nonostante la situazione attuale, ecco che capita un'altra tragedia, che come una mano fantasma getta la sua ombra minacciosa su tutto ciò che erano riusciti a costruire.
La morte di Trebol è stata un'esperienza davvero straziante da leggere, specialmente per il modo con cui tutti i membri della Famiglia vi reagiscono. Le invocazioni disperate di Diamante, in particolare, mi hanno stretto il cuore in una morsa.
Sembra davvero che per il resto di loro non vi sia più alcuna speranza...perchè questo è solo l'inizio.

Recensore Junior

Wow.
Povero Pica.
Chiaro, la violenza non mi segna minimamente, ma tu sei riuscita ad esaltare al massimo la sofferenza psicologica dei protagonisti.
Il piangere, il lacrimare, la rabbia, la frustrazione dell'impotenza. Sei riuscita a farmi entrare in piena empatia con la Donquixote family...anche se se la sono cercata.
Ciò che hanno fatto a Dressrosa non ha scusanti e si sono fatti carico di tante di quelle atrocità che ciò che stanno subendo dubito basti minimamente per compensare...e tuttavia "fa male"
Fa male immaginare Pica ridotto in quello stato, ridotto ad un grumo di carne e sangue così perfettamente descritto, violento, crudele ma non esagerato.
E poi la reazione degli altri membri alla famiglia è qualcosa di spettacolare e il litigio che ne segue.
Una famiglia un tempo unità, ridotta ad un insieme male assortito di persone infreddolite, doloranti e sull'orlo della disperazione.
E qui Baby 5 mi sale molto, riuscendo a porre un freno a quella situazione e a tenere salda, almeno per un momento, la sua famiglia.
Il discorso di ciò che si trova e perde, con piccolo dettaglio della neve è molto toccante e se penso che sono tutti rinchiusi in un inferno di freddo perenne mi si stringe il cuore.
Davvero, un capitolo eccezionale, che resta sul dieci pieno...e siccome non ho idea di che eventi avremo in futuro, sono sempre più curiosa di leggere.
Al prossimo scambio dunque

Wow.
Innanzitutto, voto dieci, dico subito.
Secondo: ma quanto scrivi bene?
Devo essere sincera, leggendo che scrivevi su One piece ho storto un po' il naso...e invece è un piccolo capolavoro.
Innanzitutto sei riuscita a farmi provare strazio per la povera Baby 5 (in generale, quando a soffrire sono belle donne/ragazze, il mio cuoricino non regge) ma non solo
Sei riuscita a dare anima e voce a tutti i personaggi della Donquixote Family, anche ai più terribili, facendoli apparire incredibilmente umani e leggere di questa loro sofferenza....mi esalta (si, sono sadica)
È bello vedere qualcuno che concepisce la condizione dell'uomo attraverso la violenza e questo capitolo ne è la prova.
Un inizio straziante, magnificamente scritto e descritto, con le descrizioni ambientali che si connubiano alle emozioni dei perosnaggi coinvolti.
Magnifico e terribile, assolutamente spiazzante (almeno per quanto mi riguarda, non me l'aspettavo)
Che dire? Leggerò sicuramente i prossimo ♥️

Recensore Master

Ma ciao Madre Degenere!
Finalmente i nostri eroi sono in libertà e la schiavitù è finita. La rinascita di Diamante è quella di tutti quanti e mi è piaciuto moltissimo vederlo ritornare ai vecchi fasti dopo che ce lo avevi presentato come l’ombra di se stesso, vessato, sporco, distrutto. Il suo abbigliamento curato fin nel più piccolo dettaglio lo riporta a essere quello che era e persino a cantare nonostante i tremendi disturbi che lo perseguiteranno per sempre – e trovo che tutto ciò sia struggente. È molto interessante che proprio ora che la famiglia ha una nuova opportunità legale, essendo stata ricomprata e messa in libertà di Myosgard, si parli nuovamente del padroncino. Devo dire che una delle scelte migliori che hai fatto è stata quella di lasciare che Doffy rimanesse a Impel Down: lo hai reso responsabile delle sue azioni fino in fondo e ha addosso quest’aura di drammaticità che gli sta molto bene.

Il ricordo di Trebol è come sempre straziante, ma hai detto una cosa importante. Diamante non ha smesso di amare perché sebbene abbia perso il suo compagno ha comunque l’affetto di tutta la sua famiglia. Tutti hanno sofferto e perso moltissimo durante questi capitoli in cui li abbiamo visti prigionieri per ben due volte, ma c’è stata una grande maturazione dei personaggi e una presa di coscienza del loro stato: penso all’incontro con Sai e con Viola, vero cardine, ma anche alle riflessioni e alle confessioni fatte in prigione, dove Baby 5 ha messo a nudo se stessa e dove Pica ha confessato il suo problema. Mi chiedo che ne sarà di questo percorso e dove porterai questi villain che alla fine hanno subito un processo di redenzione e vogliono solo vivere tra loro in pace, ma che in un certo senso continueranno a essere soli contro il mondo, una squadra che è famiglia pur non essendolo di sangue – sono congiunti e mai termine fu più azzeccato di questo per descriverli. Ritornare nelle tue storie è sempre un enorme piacere e ti ringrazio per avermi accompagnata divenendo la mia lettura serale. Continua così, a regalarci belle canzoni, belle introspezioni e riferimenti rock, che non mancano mai. Ti abbraccio forte (virtualmente, così rimaniamo legalmente nel decreto ^^)
Un caro saluto e a presto,
Shilyss **

Recensore Master
01/05/20, ore 23:05

Carissima Madreh Degenereh!
Un capitolo di liberazione, dici, ma anche lui, come l'altro, non dimentica di certo la malinconia e la tristezza di essersi persi per troppo, ed è questo a fare più male ma a confortare, il fatto che dopo la pioggia, arriva l'arcobaleno, ma quanto è stata dura arrivare a questo traguardo? Per quanto Mysosgard sia il nobile e giusto che li ha aiutati, hanno comunque dovuto penare torture, obblighi, e quella paura di non rivedere mai più i loro cari. Posso solo immaginare cosa significhi rivederli e un po' mi sono immedesimata, siccome non vedo mia sorella da più di quaranta giorni e, abituata a vederla ogni giorno, ora ne sento la mancanza e capisco. Mi immedesimo. Penso che reagirei così, un po' come Pica e Diamante che si rivedono, che quasi non riescono a staccarsi. E come ogni cosa, ogni novità, ci sono delle fasi con cui fare i conti. Prima c'è l'abbraccio, il ritorno, il sollievo, poi il racconto di ciò che è stato e il desiderio di dimenticare o, per altri, di vendicare i soprusi subiti Qualcosa che è comprensibile, e ho provato rabbia al pensiero. Una volta lontani dal male, si cerca di annullarlo per non doverlo provare mai più... e questo concetto è così forte che mi fa tremare, specie di questo periodo ♥ Sei una maga dei sentimenti, li plasmi i trasfrormi come vuoi, per questo non sei mai scontata e sempre umana.
Hai affrontato l'umiliazione, la vergogna, e il disordine alimentare indotto da altri, perché... perché Bufalo è Obeso? Sovrappeso? Non come lo volevano? Un altro argomento a me caro, questo: un po' per l'intolleranza che mi schiaccia, un po' perché sono una ex molto sovrappeso, che ha vissuto la cosa dagli occhi degli altri sempre con una certa vergogna e dunque Buffalo lo capisco. Si priva di ciò che amava, perché glielo hanno fatto odiare, ed è così che va... anche se non dovrebbe.
Calci, insulti e solitudine. E, a quanto pare, il pensiero della sua famiglia è stata l'unica cosa che lo ha salvato da quell'inferno. Da quel tempo che immagino fosse infinito, terribile...

Eppure la proposta sotto le stelle sembra un buon compromesso. Le stelle che guidano, illuminano, hanno mille significati e sono lo scenario per una notte passata insieme. La prima notte passata insieme, dopo tanto, troppo, che non lo facevano. Sugar che dice a Baby 5 che è quella che le è mancata di più mi ha fatto tenerezza ma mi ha anche fatto rendere conto di una cosa: in questo capitolo la protagonista e il POV rimangono suoi, ma come sempre mette in primo piano la famiglia, si dimentica di sé e li osserva, li studia, si informa su ciò che è stato e parla solo quando sa di poter fare del bene.
Baby 5 è un personaggio meraviglioso, in mano tua brilla anche quando tace e si fa da parte per gli altri. È un peccato che questa storia stia finendo, perché è una sorta di oblò aperto nella mia vita, che vorrei osservare per sempre e so quanto è difficile dire addio ad una storia che si ama, ma presto so che daremo il benvenuto ad altre ♥
Un capitolo bellissimo e profondo, non ho altro da aggiungere,
sei immensa
Miry

Recensore Master
27/04/20, ore 17:23

Più la storia va avanti, più mi viene da piangere. Innanzitutto perchè sta finendo, ma anche per quanto è successo negli ultimi due capitoli. Dopo tante tribolazioni, dopo tante lacrime, sudore e sangue (nel vero senso della parola), i componenti superstiti dell'ex ciurma di Donquijote si sono finalmente riuniti! Alleluia! Sia lodato San Myosgard (davvero, quel tipo meriterebbe una statua. Finalmente un Drago Celeste buono!), che li ha aiutati. Senza di lui, quei poveretti (mi sorprendo io stesso a usare questo termine. Può sembrare strano, ma mi sono affezionato a questo branco di disgraziati) starebbero ancora a languire sotto i colpi delle fruste dei loro padroni. E invece eccoli qui, che banchettano su una spiaggia e ridono contenti, e anche se ogni tanto salta fuori qualche brutto ricordo (poveri Buffalo e Pica), loro se li lasciano alle spalle e vanno avanti. Basta pensare al passato, ormai è tutto finito! Sono di nuovo tutti insieme, ed è questo quello che conta.

Al prossimo capitolo!

Recensore Master
26/04/20, ore 16:53

Ho letto tutto d'un fiato -quel poco che mi è rimasto- il capitolo dolce e rassicurante che i protagonisti meritavano.
Il dolore e l'orrore resta, è come un'ombra serpeggiante che non abbandona la festa nemmeno quando è finita, e rimane lì, a vesgliare sulle sue vittime anche nel sonno più profondo illuminato da stele contate a fior di dita.
Tra la gioia, è quella che spicca di più. il apssato, ciò che hanno vissuta, le cicatrici che restano impresse nel corpo e nella mente, mentre il tempo passa, lo stomaco si riempie con la minaccia di svuotarsi di vomito doloroso quando meno se lo aspettano.
Ma vi è anche solievo, famiglia, ritorvarsi, e sai gi che amo -amo!- sugar tra le braccia di Gladius, Pica e Diamante e Buffalo che si lascia sorreggere dal Niichan preferito.
Ma anche il rapporto tra la donna bambina e Baby, sorelle a distanza che ora si ritrovano, con le dita intrecciate e le stela contate.
Bello, intenso ed emotivo, una pagina di vita vera dove i dolore non è accennato ma vissuto e veduto.
Straordinaria come sempre, un nuovo incantesimo della tua magistrale bravura



zomi

Recensore Master

Carissima madre degenere,
dici che questo capitolo è "leggero", privo di torture, ma la verità è che fa male lo stesso. Per quanto, comunque, sappiamo che presto la famiglia si incontrerà di nuovo.
E' malinconico, è triste, perché anche se si proietta il tutto ad un futuro migliore, il passato resta e in questo capitolo il passato è la vera linea che percorre ognuno di loro.
Ho amato oltremodo Diamante, in questo capitolo. Lo amo, ma amo come me lo presenti. Amo come sia in grado di amare in modo tanto genuino, e di come amare Trebol non sia qualcosa passata, ma un qualcosa che farà per sempre, che lo vede ancora lì, a guardarlo cantare, come ha sempre fatto. Come quando si univa lui, stonato, ma col menefreghismo tipico di chi si vuole divertire e sa con chi farlo. È triste pensare che fosse tutto tanto perfetto, nella sua imperfezione, e che gli sia stato portato via soffrendo.
E' triste pensare al padroncino sconfinato nelle prigioni, chissà se ancora vivo, che magari viene crudelmente informato dei fallimenti della sua famiglia, quando lui ha solo sperato che per loro andasse tutto bene.
E' triste pensare che Baby 5 non si senta una persona che può amare ma, dopotutto, non è forse amore quello che prova per la famiglia? Non è forse amore anche l'affetto? Non è forse amore tutto ciò che scalda il cuore? E quando vuoi rivedere qualcuno, salvarlo, riaverlo con te, non è forse amore?
Il cuore di Baby 5, colei che ha sempre fatto da collante per tutti, mi è sempre parso blindato da troppi rovi pieni di spine, per quello immobile per paura che venga trafitto... per questo l'ho sempre vista come un personaggio molto umano, che tu rappresenti sempre con una delicatezza e una forza incredibile.

Diamante invece è il simbolo perfetto di chi va avanti. Questo è andare avanti: lasciare gli appiglia sfioriti e aggrapparsi a quelli ancora verdi, vivi e continuare a vivere per loro. La famiglia presto torna unita, e il gesto di Myosgard di comprarli tutti è un gesto altruista, che ha salvato molte vite. Molte anime. Una famiglia che unita può tutto, e non vedo l'ora di scoprire l'ultimo pezzo della storia, che dici sia speciale. Non mi rimane difficile crederlo. Sarà che ho trovato speciale tutto questo racconto.
Scoprirti è stato un dono ♥
Miry