Recensioni per
Dovunque Lei Sarà
di Lady R Of Rage

Questa storia ha ottenuto 141 recensioni.
Positive : 141
Neutre o critiche: 0


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Ma ciao Madre Degenere!

La mancanza di Trebol si fa disperatamente sentire e mi chiedo se sia una cosa voluta il fatto che qui tu abbia usato il presente, come se Pica non avesse ancora metabolizzato appieno la scomparsa del pilastro. Qui: “Trebol si aspetta troppo”, scandiscono di fretta quelle labbra tese. “E anche tu. Non posso tollerare che tu sia carina con me, non dopo quello che ti ho combinato.”.
Trovo che questo capitolo da un punto di vista della trama sia stato indispensabile. Non succede nulla per quanto concerne l’azione, ma ricorre l’immagine dei pilastri della famiglia traballanti, della necessità di un’unione familiare ancora più importante ora che uno dei suoi membri se n’è andato. L’immagine di Trebol con le catene spezzate nel flashback è profonda e intensa e ho apprezzato la tua scelta di creare un headcanon meno scontato e già sentito ^^.

Allo stesso modo il sogno, pur essendo vivido e un oggettivo colpo al cuore da leggere, mi è piaciuto moltissimo anche perché il risveglio improvviso di Baby… 5 (per un attimo stavo sbagliando di nuovo XD) le permette di interfacciarsi di nuovo con Pica.
Il dialogo di Pica inizialmente è muto. Apprezzo tantissimo l’orgoglio di questo personaggio e come solo alla fine del capitolo è possibile ascoltare per Baby 5 ascoltare di nuovo la sua voce, segno che quanto è successo in passato è stato cancellato e le questioni in sospeso sono state risolte. La morte di Trebol aleggia su tutti e permette anche una buona dose di introspezione sul passato di Baby 5, di Monet e di Sugar sempre molto apprezzati, ma forse – e Pica con quel dito ne dovrebbero essere la prova – potrebbe anche essere l’agente scatenante affinché i Donquixiote emergano dalla stasi in cui sono costretti a causa della prigionia – e qui l’incubo di Baby 5 potrebbe essere anche rivelatore.

Sto divagando, ma ogni volta che accenni al suo passato di bambina che ha sofferto la fame e l’indifferenza di una madre a me si scioglie sempre un po’ il cuore. Me li stai veramente facendo amare e non vedo l’ora di scoprire che cavolo ha in mente Pica (no, non ci sono arrivata). Un caro saluto e tanti, tantissimi complimenti per come stai gestendo questa storia dai risvolti introspettivi curatissimi e intensi. 😊
Shilyss

Recensore Master

Ossignur benedett! Ecco cosa si intende con "colpo di scena inaspettato". Giuro, mai e poi mai mi sarei immaginato che Doffy facesse una roba del genere. E immagino che anche per i nostri antieroi sia stato lo stesso. Erano riusciti a fuggire dalla loro cella, e prima di scappare definitivamente da Impel Down dovevano giustamente recuperare il loro capo, colui senza il quale letteralmente non esisterebbero. E lui cosa fa? Gli ordina di andarsene senza di lui. All'inizio mi sembrava una follia, poi però man mano che Doffy parlava ho cominciato a vedere la sensatezza del ragionamento dietro di essa. E ho anche avuto la conferma che, benchè Doflamingo sia un pazzo criminale e assassino, lui ama davvero la sua famiglia. E gli ha donato la cosa più grande e preziosa che potesse dar loro: la libertà. Speriamo che ne facciano buon uso! E soprattutto, che riescano a scappare tutti sani e salvi da Impel Down (sì, lo ammetto, ormai faccio il tifo per loro. E' colpa tua se stanno iniziando a piacermi).

Al prossimo capitolo!

Dopo aver apprezzato la leva cala, non potevo non approdare anche qua. Ho seguito One Piece dalla prima apparizione televisiva ma ammetto che ne ho letto poco. Tu, invece, hai preso una famiglia disfunzionale e ne stai facendo un piacevole e terribile capolavoro. Sarà che in questo periodo sto approfondendo in maniera strana anche io le tematiche di famiglia, quella che si dovrebbe avere e quella che si sceglie di seguire, che sei stata proprio in grado di smuovermi qualcosa.
Descrivi questi scenari freddi e di torture in maniera egregia, dosando benissimo prosa e dialoghi. Riesci a far immedesimare il lettore senza mai far calare il ritmo. Tratteggi molto bene le introspezioni ed i rapporti tra i vari personaggi. Leggendo nell’insieme, ho amato questa “distruzione” della famiglia che però ancora resiste a muso duro e non si abbatte, nonostante, addirittura, le torture. Ti rinnovo i complimenti e, una volta tanto, sono davvero felice di un errore che mi ha dato la scusa per continuare a conoscerti meglio. Un saluto. Alla prossima

Recensore Master
24/10/19, ore 14:26

Cara Madre Degenere!

Anzitutto, perdona il mio estremo ritardo, ma è stata una settimana incasinata e prima di tuffarmi nel tuo angst molto ben gestito dovevo risolvere alcune questioni e ritagliarmi almeno un’oretta di tempo per soffrire con loro. Non mi aspettavo che Trebol sarebbe morto, sono sincera. Il capitolo è corale e struggente e apprezzo tanto i giochi di parole, l’attenzione nel gestire tanti personaggi così sopra le righe in uno spazio chiuso e asfittico come quello di una prigione, la cura nel dare a ogni personaggio della famiglia il giusto spazio. L’orgoglio della famiglia Donquixiote continua a non essere scalfito nemmeno dalla morte di uno dei suoi pilastri fondamentali. Sadi chan è contrita per il malaugurato incidente che ha causato la morte di Trebol e non solo perché, come ricordi, una buona tortura per essere tale deve durare a lungo, ma anche perché per un momento questa famiglia così unita ritrova nel dolore la propria baldanza mai sopita - bellissimo quando, di fronte all'agonia di Trebol, la famiglia si erge contro i propri carcerieri chiedendo dignitosamente, ma con fermezza, di poter dire addio a un loro membro così importante.

Trebol muore accanto alla sua famiglia accettando il suo destino con serenità e compostezza e riservando a tutti i membri della famiglia parole di conforto. La reazione di Diamante è quella che più spezza il cuore, assieme ovviamente a Pica: pur nel suo silenzio imposto si avverte quanto il momento sia tremendo, tragico. Il fatto che l’introspezione sia data in larga misura a Baby 5 (visto? Manco stavolta me so’ sbajata! XD) è uno degli aspetti che preferisco della long. Il pezzo in cui non sogna, alla fine del capitolo, è un mattone sul cuore, come anche le ultime parole scambiate con Trebol e quel pensiero, sempre presente, del tradimento che sì, è stato limitato nel tempo e ha previsto una fiera espiazione, ma che pure fa ancora male a Baby 5 stessa. Il fatto di aver intrapreso la camminata della vergogna non basta e forse indice di questo è questo continuo tornare al momento. La dignità di questi villain costretti a pagare, ma per nulla disposti a chinare il capo o a maledirsi/pentirsi mi sta conquistando anche perché taluni passaggi crudeli non risultano né affrettati né scontati. Ci vuole coraggio – tanto coraggio – per scrivere le morti dei nostri personaggi preferiti. Crudelissima, leggerti è stato un vero piacere, a presto :* :*
Shilyss

Carissima madre degenere,
son ancora succube dei feels che questo capitolo ha generato in me. Soprattutto nella parte iniziale, in quel racconto della vita di Baby 5 (in questo caso neonata 5, scelta che a mio parere è ancora più di impatto siccome al tempo era davvero piccola), dove l'insegnamento di cosa è il cibo le viene dato da una madre che non le dà alcuna importanza, che la rinchiude in casa, che non le permette di scoprire il mondo... e di come questo cibo si ripresenti qui, nel "futuro", insieme ai suoi compagni e l'insegnamento di ciò che è per lei, dato appunto da una figura che ha rincorso e di cui ha bramato un po' di affetto, viene elargito anche agli altri.Baby 5 sta cercando di non essere sua madre; si occupa degli altri ma con premura, con amore... qualcosa che lei non ha ricevuto, ma che vuole elargire e questo, mia cara madre crudele, fa infinitamente male, ma anche bene al cuore. Perché Baby 5 è il cardine di questa storia, è la mente pensante, è quella che nel baratro della loro condizione cerca di trovare un appiglio e quell'appiglio vuole essere lei, per tutti. È riconoscente a quella famiglia che le ha donato tanto, e non smetterà di occuparsi di loro sperando di tornare a splendere come un tempo.

Sai, mi piace leggerti perché oltre che ad intrattenermi moltissimo, le tue storie sono coerenti ei ragionamente dei tuoi personaggi sono realistici. Quando Trebol si offre volontario per le torture ho avuto un mancamento, e ho sperato davvero che tutti e undici si fiondassero sulle due guardi, ma il ragionamento che viene fatto, sulla salute di tutti,è giusto. Prendere tempo, lasciare che gli altri si riprendano, mentre quello che "sta meglio" si fa avanti come vittima, con onore, per difendere i propri compagni ancora bisognosi di cancellare dal proprio corpo le torture subite. Complice di questa fortissima empatia è anche la parte dove Diamante non riesce a mangiare, ma che per puro orgoglio tenta in tutti i modi comunque di farlo da solo. Pure se gli altri comprendono, capiscono e si offrono di imboccarlo, lui fino all'ultimo non cede. Quando persone (e parlo di persone vere, non personaggi, proprio per il realismo che dai), si ritrovano dal saper e poter fare qualcosa e improvvisamente qualcosa glielo impedisce, per forza di cose ci si sente mortificati e spenti... e non si vuole lo sguardo di pietà di nessuno. Hai reso tutto questo benissimo, con una Baby 5 che, ancora una volta, si dimostra il collante di tutto.

Questo capitolo è meravigliosamente introspettivo. Non ci sono luoghi, siamo in una prigione da 3 capitoli, eppure non pesa. Anzi, arricchisci la storia di nuovi elementi e proprio la privazione di altri spazi vitali, ti rende possibile l'andare a fondo nell'animo dei personaggi!
Complimenti come sempre, scoprirti è stato un vero piacere,
alla prossima, cara Madre degenere!
Miry

Recensore Master

Diamante che blatera in spagnolo. Credo che quella sia la lingua più adatta a lui, visto quello che faceva a Dressrosa. Questo però non è nè il luogo nè il tema adatto. Infatti, il vero tema di oggi è Baby 5. Devo ammetterlo, l'ho adorata in questo capitolo. Ti è venuta talmente bene che alla fine mi sono ritrovato a fare il tifo per lei. Qui, forse per la prima volta (che si tratti di canon o fanfiction), lei usa tutta la sua forza e astuzia per tirarsi fuori da una brutta situazione. Alle prese con le torture della cara Sadi, lei riesce a distrarla e a rubare la chiave con cui poi libererà i suoi compagni prigionieri. E questi, finalmente liberi, si prendono giustamente una piccola rivincita sulle guardie che li hanno torturati per tutto quel tempo. Sadi viene trasformata in una bambola, e in una scena che non mi sarei mai aspettato, Pica decide di non ammazzare le due guardie, ma solo di strapazzarle un pò (tra l'altro, molto logico il ragionamento che fa. Se anche ammazzasse tutti quelli che l'hanno preso per il culo, lui non starebbe meglio).

Bene, adesso che si sono liberati arriva però la parte più difficile: uscire da Impel Down. E qui credo che ci sarà da divertirsi. Per noi che leggiamo, almeno. Perchè anche se sono riusciti a sopraffare Sadi, ci sono ancora Magellan, Hannyabal e compagnia brutta. E non sarà per nulla facile.

Al prossimo capitolo!

Recensore Junior

Ciao!
Non ho letto molte ff su One Piece ma conosco e apprezzo l'opera originaria. Mi ha fatto molto piacere variare un po' dalle letture abituali per immergermi in un fandom diverso. Non sono affatto rimasta delusa~
Scrivi molto bene, lo stile è fluido, scorrevole e piacevole. Si legge la storia senza "inciampi", senza pause di troppo o periodi eccessivamente lunghi. In particolare mi piace il ritmo incalzante dato dalla giusta alternanza tra prosa e dialoghi, rendendo lo scritto dinamico. Sembra di vedere la scena svolgersi davanti ai propri occhi con in più il vantaggio dell'introspezione nei pensieri e le riflessioni di Baby 5.
Mi è piaciuto come hai reso i personaggi, come hai reso alla perfezione lo spirito combattivo che non li abbandona nonostante ciò che subiscono, il bisogno di rivalsa. Sono una famiglia un po' disfunzionale se vogliamo, ma questa è una delle cose che rende questo gruppo interessante, almeno a mio parere. Baby 5, con il suo istinto di protezione che l'ha spinta a seguire la sua famiglia anche nelle avversità, è un ottimo narratore per descrivere questo scorcio delle loro disavventure. È una donna forte, non riesco a non simpatizzare per lei.
Complimenti ancora e alla prossima~

Recensore Master

"Anni di onesto lavoro"...mah. Su questo ci sarebbe da opinare. E anche parecchio. Ma suppongo sia una semplice questione di prospettive.

Dunque, il capitolo odierno mi ha letteralmente fatto gelare il sangue. Il pensiero di questi poveracci che vanno a farsi torturare solo per poter mettere insieme un piano di fuga, con tutte le ferite e il sangue che ne consegue...beh, è agghiacciante (stai cominciando a farmi provare un pizzico di simpatia per questa banda di schizzati, sai?). In quanto a Baby 5, mi sembra che tu abbia trattato adeguatamente la tematica dello stupro. Concordo sul fatto che in un luogo come Impel Down sia una possibilità fin troppo realistica, e che parecchi autori ne abbiano straabusato (più che altro per dare un tocco di "realismo" al passato di certi loro personaggi Mary Sue). Durante tutta la scena si percepisce chiaramente l'orrore di Baby 5 per quello che le sta accadendo, e il disgusto per le azioni di quelle guardie che definire uomini sarebbe un insulto all'intero genere.

Mi ha sorpreso inoltre il ruolo di Sadi-chan nella faccenda. Da una torturatrice mi aspettavo che chiudesse un occhio su tutto quello che fa soffrire i prigionieri. E invece no. Manda via i bastardi (con la promessa di tornare più tardi a occuparsi di loro. Brava, Sadi!), e si occupa personalmente della povera Baby 5. Ho apprezzato molto la sua professionalità, il fatto che rimpianga la morte accidentale di Trebol. Se non fosse una che tortura la gente, potrebbe essere un'ottima amministratrice di condominio.

Quel che mi preoccupa è la parte finale. Cosa sarà mai quello strano liquido che ha iniettato a Baby 5? Che effetto avrà sulla già martoriata cameriera? La risposta mi fa paura.

Al prossimo capitolo!

Recensore Master

Carissima madre degenere,
Sì, ormai ti chiamo così, perché dopotutto è un titolo che ti sei data e, diciamolo, ti calza a pennello (e da amante dell'angst non posso che essere ESTREMAMENTE d'accordo oltre che dovresti essere fiera di tale titolo e riconoscimento XD).
Io soffro, ma allo stesso tempo non riesco a fare a meno di sentirmi estremamente vicino a loro, quasi facessi parte della famiglia Donquixote. Una famiglia forte, sicuramente sbilanciata, ma molto meno di molte altre. L'unione fa la forza, come si suol dire e, in questo capitolo, lo dimostrano moltissimo. Le varie condizioni in cui vengono messi, le torture, le cattiverie, sono da perderci la testa, eppure uniti ritrovano quell'equilibrio che in altri casi verrebbe meno. Un equilibrio che Baby 5 ha cercato in una madre che non la vuole, per cui disperatamente avrebbe fatto di tutto per lei (ho avuto un colpo al cuore quando dice che morirebbe pure per lei, se solo questo la renderebbe felice... un pensiero negativo, pessimista, ma dannatamente umano e realistico, in chi ha sentito il senso di abbandono dentro, specie da un familiare così vicino... il familiare più vicino di tutti... e soffro, e di nuovo tu sei madre degenere a tutti gli effetti, sigh).

Malgrado le vicissitudini, malgrado le delusioni dei familiari di sangue, Baby 5 è un personaggio fedele, che rinuncia alla felicità e all'amore, per poter restare con la sua famiglia. Una scelta ardua, mia cara madre degenere, una scelta difficile, che a volte comporta tante di quelle occasioni perse da non poterle contare. Ma lei resta, resta sempre, sembra quasi non vacillare mai, di fronte a quella scelta. La sua famiglia fa parte di lei e deve loro così tanto, che non può, in alcun modo, deluderli.

Le bellissime premure dedicata a Pica, poi, hanno uno strascico di malinconia ma anche di unione che spiazza. premure che si estendono a tutto, anche a coccole come Dellinger che si occupa dei capelli di Pica, che gli fa trattamento completo di treccia e chignon... che può sembrare assurdo, ma sono le piccole coccole; quelle che trasmettono tutto ciò che non si riesce a dire.
C'è una crescita, ogni volta. Soprattutto nel rapporto familiare e in Baby 5. C'è un'unione che si instaura sempre di più, pur trovandosi in una situazione che porta litigi, che porta alla disperazione; sanno che l'unica cosa da fare è restare uniti e sappi che pur dando un senso di claustrofobia, sapendoli prigionieri, si sente un barlume di speranza che entra dalla finestra come una striscia di sole, minuscola, ma c'è.
Non so che cosa mi riserverà il futuro, ma questa storia la sto amando.
A presto, spero!
Miry

Ciao Lady R!
Non vedevo l’ora di ritrovare la mia famiglia preferita chiusa dentro una cella, ma non piegata. C’è una frase che mi ha colpita tantissimo: è questa
Nessun Frutto del Diavolo funziona. Siete voi i giocattoli, quaggiù.-
Una frase potentissima e carica di disincanto che rende perfettamente l’idea del peso pagato dalla famiglia Donquixiote per le sue azioni. Il punto di vista preferito è quello di Baby 5 (non K, ricordatene, Shilyss) e ho trovato struggente il modo in cui il cibo rappresenti un veicolo per ricordare il passato e per dimostrare ancora una volta la forza di un legame che sopravvive anche alla tortura. Baby 5 infatti ricorda la madre naturale, una donna priva d’amore che la sfamava trattandola alla stregua di un animale e in virtù di quell'insegnamento brutale sul cibo che non va sprecato nemmeno quando è disgustoso e rappresenta quasi un insulto per chi si trova a mangiarlo, recupera la forza per spingersi a mangiarlo e dare l’impulso ai suoi familiari a fare altrettanto. Il cibo, del resto, è l’elemento primario che ci tiene in vita e tramite questo gesto ribelle e inaspettato Baby 5 dimostra coraggio e si prende cura del resto della famiglia, impedendo loro di lasciarsi andare – e qui c’è una frase molto significativa che rende bene tutto ciò: Impel Down è l’inferno, ma c’è qualcos’altro, dopo, che denota la speranza per i Donquixiote di liberarsi e recuperare gli antichi fasti o qualcosa di simile.

Il momento in cui Trebol si fa avanti per essere nuovamente torturato è intenso e toccante anche perché si tratta di punizioni cicliche, che tutti dovranno affrontare. L’unica cosa è farsi avanti per evitare che altri (Pica ancora provato dallo scorso episodio) possano, frattanto, riprendersi. Questa tenacia disperata che sopravvive a tutto mi fa pensare a quanto la tua storia sia ricca di spunti perfetti per problematizzare in i vari rapporti: i Donquixiote sono un vero e proprio branco, che agisce come gruppo compatto e qui sta la sua forza. Nemmeno la camminata li ha piegati – né riesce a farlo Sadi-chan. Oddio, ho scritto tantissimo e ancora non sono arrivata nemmeno a metà di quello che vorrei dire: c’è Diamante su cui occorrerebbe spendere righe e righe. Il realismo presente nella tua storia consente di indagare anche sulla disfatta di un corpo nato per combattere e agire. L’introspezione psicologica che regali e che puoi ancora regalare a Diamante è qualcosa di eccezionale e già qui c’è un assaggio nella descrizione di come non riesca a mangiare, nello scoramento che lo coglie di fronte alla sua infermità. E Baby 5 che si offre di aiutarlo a truccarsi è un momento prezioso, perché in una situazione del genere dire la cosa giusta è decisamente difficile, eppure lei ci riesce per via del legame instaurato con una famiglia che non ha abbandonato a costo di umiliazioni e torture, anche se poteva.

Ci sarebbero ancora tanti altri deliri da scrivere, ma poi mi sa che mi verresti a cercare perché questa recensione sta veramente superando i livello di guardia, ma che ci posso fare? La storia mi sta piacendo sempre di più!
Buona serata, madre degenere! Continua così :* :*
Una Shilyss gasatissima che forse non ha sbagliato nessun nome ^^.

Recensore Veterano

Ciao! Finalmente eccomi! E scusa il ritardo, ma veramente in questo periodo sono messa male!
Allora parto col dire che One Piece lo seguivo anni fa...quando andavo alle medie/superiori e lo trasmettevano alla televisione, quindi sono leggermente arrugginita! Ed ho fatto un pò di fatica a leggere questo capitolo, ma semplicemente perchè non conoscevo i personaggi!

Da profana ed esterna posso dirti che questo racconto è articolato, incredibilmente complesso a livello di personaggi e di interazione ed è salubre di dolore fisico e mentale. Nonostante questa salubrità il racconto non appare troppo pesante e impossibile da finire anzi, è veloce e scorrevole, intriga ed incuriosisce il lettore che vuole andare a scoprire ciò che succederà a questa famiglia.
Baby 5 è un personaggio che mi piace, stringe e i denti ed è coraggiosa e cazzuta, ho apprezzato che hai scelto lei come Pov e mi piace l'inizio, quei ricordi che ancora ora la tormentano.
Da persona che conosce poco il fandom ho trovato un pò affrettate certe cose, avrei preferito qualche delineazione in più dei personaggi, ma questo può essere benissimo un mio problema in quanto non conosco questa parte di OP!

Per quanto riguardo la scrittura, come detto, l'ho trovata completa, non ridondante e veloce. Questo capitolo si è letto tutto d'un fiato, non lasci spazio di riflessione o di respiro al lettore e ciò mi è piaciuto tanto. Non annoi e le descrizioni sono così veritiere e crude, dette con semplicità disarmante, da far scivolare giù tutto.
Non ho inoltre trovato nessun tipo di errore; distrazione, ortografico o di altro tipo.
Il layout della storia a me, personalmente piace, ma la parte centrare potrebbe risultare un pò pesante, in quanto sembra tutta accorpata.

Che dire quindi? Tirando le somme questo capitolo mi è piaciuto molto, scrivi veramente bene!!
Complimenti ancora e spero di leggerti ancora,
Talia

Ma perchè dici così? A me sembra che il capitolo sia venuto benissimo. E' perfettamente in linea con il resto della storia. C'è tanta tristezza, ma anche un pizzico di dolcezza e anche un grammo di speranza (mi sento in vena di metafore culinarie, oggi). Ripeto, è venuto benissimo. Abbi più fiducia in quello che scrivi, che diamine! (odio quando i bravi autori fanno così. Giuro, se lo fai ancora, vengo a cercarti e ti costringo a leggere la peggiore fanfiction mai scritta. E non sto parlando di una delle mie storie).

Dunque dunque, oggi abbiamo fatto un altro giretto nel viale dei ricordi di Baby 5. Ti dirò, la ragazza sta quasi cominciando a piacermi. Quasi, eh. Provo una gran pena per quello che le è successo da bambina. Anni a patire la fame, mangiando si e no il minimo indispensabile per non crepare (e tutto per colpa dei Draghi Celesti, che possano crepare tutti in malo modo). La madre, poveretta, è ormai stata segnata irrimediabilmente e non tratta proprio benissimo Baby 5 (anche se sono convinto che, a modo suo, le volesse bene. Ma potrei anche sbagliarmi). E la piccola, per voler fare un regalo alla mamma, si fa scoprire, e subito dopo viene abbandonata. Poveretta.

Ma per fortuna, nel presente le cose vanno un pochettino meglio. I nostri anti-eroi hanno ricevuto un pacco da parte delle ragazze di Pink (bastardo fortunato!), con dentro varie robe tra cui medicine, degli assorbenti per Baby 5 (ci credi se ti dico che non mi era mai venuto in mente che lei era l'unica tra le donne del gruppo ad avere le mestruazioni), e anche una probabile via di fuga. Delle coordinate, e il numero di un lumacofono. Questa è davvero una bella notizia, per loro. Il problema sarà però uscire dalla prigione. Mò voglio proprio vedere come faranno.

Al prossimo capitolo!

Recensore Master

Carissima Madre Degenere ♥
Che bello tornare a leggerti! Anche stavolta mi hai catapultata in un mondo fantastico, quello di OP e sinceramente la tua prosa mi piace particolarmente. Sei un'abile scrittrice, ma soprattutto una tessitrice di trame davvero notevole, il che mi fa sempre empatizzare tantissimo con i personaggi, chiunque essi siano.
In questo seguito de La Leva della Vergogna, non posso che ritrovare con gioia i nostri Donquijote, ancora fieri, ancora speranzosi di poter tornare in auge, seppure costretti a torture e alla prigionia che li tiene lontani dal mondo. Il PoV di baby 5 è magistrale, sofferto; una bellissima introspezione, contornata da dialoghi meravigliosamente costruiti, che ti riescono sempre magistralmente e che riportano alle atmosfere di One Piece. La determinazione di Baby 5, che non lascia indietro la famiglia ma la segue, perché è tutto ciò che ha, che la sprona a non fermarsi, che è la sua forza, è davvero di impatto e l'hai resa nella sua assoluta tridimensionalità.
Sono veramente una famiglia, migliore di una che condivide lo stesso sangue, che per l'altro è disposta a tutto.

Un bello spaccato di vita, che inizia nella tragedia di una sconfitta, della vergogna che ancora li assale, dei pensieri ben gestiti di un personaggio forte, un'arma che non è mai scarica, pronta a tutto pur di riavere indietro ciò che ha perso. E nella parte finale:

Sono all’Inferno, e da qua non si scappa. Se non altro, magari il freddo terrà lontani gli incubi.

L'ho semplicemente adorato. Una sorta di abbandono, dove però Baby 5 cerca un conforto e una positività nel freddo. L'allontanarsi di incubi terribili e della disfatta.
Complimenti davvero, leggerti è un piacere immenso!
Miry

Recensore Master

ciao Lady R! ^^

Cattiva sei cattiva, ma di questo fai già ammenda definendoti madre degenere. Allora, l’idea di mostrare da vicino la caduta e il lungo calvario che attende la famiglia Donquixote mi piace moltissimo, perché permette di mostrare e mettere alla prova quanto possono resistere i legami familiari di fronte alla vessazione, alla tortura e, perché no, anche alla vicinanza forzata. Il problema delle famiglie è che non si scelgono, ma nel caso di questa i membri sono stati salvati/trovati/adottati, come nel caso di Pica trovato in mezzo a una frana o di Baby 5 (riuscirà Shilyss a non storpiarne il nome, stavolta? Ai posteri l’ardua sentenza). Le vicissitudini della ragazza sono molto interessanti da analizzare: bambina abbandonata, disposta a tutto pur di venire accettata da una madre per cui sarebbe disposta anche ad annullarsi e a morire, trova una ragione di vita e una casa nella combriccola di Donquixote.

Che abbandona per amore di Sai, solo per tornare e affrontare fieramente la passeggiata della vergogna e le successive prigionia e tortura, perché incapace di vivere sapendo il resto della famiglia intrappolata in un destino scelto e perseguito, da villain. Io credo che questa scelta di Baby 5 sia particolarmente tragica e che la sua timeline si presti a letture particolarmente adulte per un motivo molto semplice. I figli sono destinati a farsi un nucleo familiare proprio. Tirando fuori la metafora dell’uccellino e del nido, a un certo punto devono spiccare il salto e non tornare, andarsene per il mondo, fare le proprie scelte e non subire le colpe dei padri. Baby 5 sceglie di sacrificare la sua (eventuale) felicità con Sai, la libertà ottenuta, il destino fausto, anziché per rifarsi una vita per rimanere leale e fedele a coloro che l’hanno cresciuta, condividendone il destino. Questo legame è qualcosa di bello in un’ottica di squadra, ma vincolante se lo si guarda in ottica individualistica e amo ciò <3.

La scena iniziale di Pica torturato fa venire seriamente i brividi e non è priva di un’epica grandezza: l’ho amata, così come ho amato il concetto di fortuna che il capitolo propone: anche nei momenti di peggiore disgrazia è possibile che qualcosa possa cambiare, un concetto classico e di speranza, proposto da un personaggio femminile, oltretutto, che ho trovato ben scritto e ben reso! Tanti complimenti per questo magnifico capitolo **,
Shilyss

Recensore Master

E continuiamo con le sorprese! Anche stavolta, non mi sarei mai immaginato una roba del genere. Avevo pensato che Pica avesse fatto qualcosa tipo fare la cresta sui guadagni della famiglia, ma questo...mamma mia, è agghiacciante. Non fraintendermi, hai trattato benissimo la tematica. Ma è comunque un qualcosa di non proprio leggero. Sto seriamente cominciando a dispiacermi per Pica. Non deve essere stato facile per lui affrontare una roba come questa. Il sentirsi debole, l'imbarazzo al solo pensiero di dirlo a qualcuno. Poveraccio davvero. Rimane comunque un cattivo, ma mi dispiace comunque. Per fortuna, almeno ha qualcuno con cui condividere il dolore e che potrà aiutarlo ad affrontare il suo problema. In fondo, è a questo che serve una famiglia. E il clan di Donquijote, sebbene parecchio sui generis, è una famiglia.

Al prossimo capitolo!