Oh, ma che bello trovare una nuova avventura di Johel e compagnia alle prese con quella pestifera di Jaylah.
Johel, caro, ma davvero ancora insisti con questo Va? Ancora non ti sei arreso all'evidenza che Jaylah lo usa quando, come, dove e perché le pare e piace? Da una parte apprezzo la sua tenacia, dall'altro un po' mi fa pena, povero.
Jaylah si dimostra come sempre una piccola peste, che anche per toglierle le scarpette fa vedere i sorci verdi al padre; lo zio, più pratico e pragmatico, ha invece una soluzione più immediata: lasciamole le scarpette e problema risolto. Non che abbia tutti i torti, infondo.
Più leggo di Daren, comunque, e più lo adoro: ne voglio cinquanta di lui, dove si compra? Ahahah La sua sagacia è sempre stupenda e le sue battutine irriverenti mi fanno morire dal ridere, sopratutto perché inserite nel contesto di una conversazione con il suo amico di una vita calzano sempre a pennello e creano delle scene davvero esilaranti.
“Allora non è un’ipotesi azzardata se affermo che le senti le cazzate che dici”: cioè, come si fa a non adorarlo? Come dice Johel, è un amichevole pezzo di merda, ed è questo che lo rende così meraviglioso.
Questo capitolo è stato molto interessante perché ha dato una panoramica degli altri abitanti e frequentatori della locanda, permettendoci di conoscere più a fondo il contesto in cui si svolgono le vicende. Il mondo che hai creato, tutta l'economia che ci gira intorno, i background dei personaggi sono davvero ben fatti, ben costruiti e intriganti: si vede che dietro ci sono studio e attenzione e che questi personaggi hanno alle spalle un passato ricco di avvenimenti, che li ha portati a essere le personalità sfaccettate che ci presente in queste storie. Anche se i quadretti che descrivi sono allegri e improntanti alla comicità, si sente lo spessore caratteriale dei protagonisti, che non rimangono delle mere sagome, ma spiccano ognuno come la sua personalità, e questa è una cosa che adoro oltremodo.
Non saprei dire se Johel mi sta simpatico oppure se lo ucciderei: a volte lo adoro davvero, altre gli prenderei la testa e gliela sbattere contro un muro. Probabilmente so vivendo le stesse sensazioni che vive anche Daren ad avere a che fare con lui XD Comunque, in questa shot mi ha stupita perché ha mostrato dei lati del suo carattere che non immaginavo potesse nascondere. Me lo sono sempre immaginato come si è mostrato con la figlia, ma ovviamente trattandosi del suo piccolo tesoro è ovvio che con lei sia tutto carino e coccoloso, mentre qui, nelle interazioni con Krystel e con Llarm, ho avuto modo di conoscere altre sfaccettature di lui che non avrei mai immaginato. L'ho davvero apprezzato in queste sue vesti meno... elfiche. In un certo senso, forse stare con Daren lo ha un po' cambiato nel suo modo di porsi, rispetto ai suoi simili, e non solo nella mentalità.
Come ti avevo detto nella precedente recensione, ero davvero curiosissima di leggere come se la sarebbe cavata il nostro elfo dei boschi in una locanda piena dei suoi amatissimi Drow, e la risposta è che il tutto è stato assolutamente meraviglioso (per me, per lui non direi proprio XD) Mi hanno fatto davvero ridere tutte le sue elocubrazioni mentali su quanto Drow ci fossero, sui bambini umani rapiti da Krystel e su Johel secondo lui frutto di una stregoneria... No, Llarm, in realtà Johel si stava facendo i complessi d'inferiorità perché Jaylah ora non ha occhi per la madre e lui non è più il centro del suo mondo. Qui cogliamo anche l'occasione per conoscere un po' del passato di Krystel, e scopriamo che un tempo era sposata con quello che è stato l'unico uomo che abbia mai amato. Non essendo cresciuta con i Drow, la sua idea di famiglia è molto più vicina a quella degli uomini, e questo è anche il motivo per cui Johel può crescere tranquillamente sua figlia e non sia ancora finito sacrificato a Lolth.
Ho apprezzato anche l'excursus sui figli di Krystel, che ci presenti sia attraverso gli occhi di Johel, sia attraverso quelli atterriti di Llarm (ma chi è quel genio che suona il violino sul tetto?) e sia attraverso le interazioni con sua madre, che sono così maledettamente Drow e che ho adorato. Ho adorato soprattutto l'entrata in scena di Daren, che annuncia a Johel che sono finalmente liberi perché è tornata la sorella, atterrendo ancora di più Llarm (che mi sta tutto, fuorché simpatico, quindi ho apprezzato moltissimo che le abbia prese a destra e a manca).
Hai descritto molto bene i pensieri comuni degli elfi sui Drow, l'astio che intercorre tra le due specie, ma che Daren sembra percepire meno di Llarm, come se per lui fossero sciocchezze e inezie superate. Dopotutto, non per niente è amico di un elfo. Mi è piaciuto il fatto che Daren se la sia presa con Llarm non perché sia un elfo, ma perché ha osato minacciare e mancare di rispetto ripetutamente alla sua famiglia. Vai, Daren, se vuoi rimandarlo a casa a calci in culo, io sono con te e vengo pure a darti una mano!
Complimentissimi, cara, per questo capitolo stupendo come sempre. Spero davvero di poter tornare presto a leggere di Daren e di Johel, perché ormai mi sono davvero affezionata.
Alla prossima :) |