Recensioni per
White lies
di NPC_Stories

Questa storia ha ottenuto 96 recensioni.
Positive : 96
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/09/20, ore 17:34

Mia cara Npc!
Questo capitolo ha una densità particolare, tanto che per recensirlo trovo più facile dividermi in modo freudiano, tra racconto manifesto e racconto latente. Il racconto manifesto è quello molto fluff di un clan drow sui generis, che vive in superficie e pur ricalcando un matriarcato, giacché tutto ruota attorno alla strega Krystel, ha delle regole sue. Una famiglia deliziosamente allargata, in cui gli elementi che ruotano sono i compagni della strega e quelli che rimangono sono i vari figli che ella mette al mondo. Daren svolge il ruolo di maschio protettore della famiglia, di figura di riferimento per i nipoti. Attualmente ha un bel rapporto col compagno della sorella, con questo cognato così diverso da lui, ma chissà se e quanto durerà. All’interno di questo nucleo variegato, Jaylah ha un ruolo principale di piccola principessina, dato anche dal fatto che è la più piccola. E la storia si chiude in un modo molto carino, con i fratelli che giocano e cercano di consolarne il pianto, con lo zio che riesce, con un abile trucco, a calmarla fino all’arrivo agognato di mamma e papà. Poi c’è il racconto latente, che poi non è tanto latente. Una critica alla famiglia intesa alla maniera dei drow, che sorge da una spontanea domanda di Llarm e prende strade inattese, ripercuotendosi anche nei discorsi di Amber e Tek’ryn.

Non si nasce drow spietati, lo si diventa. E Daren lo sa – e ricordo del suo fratello adottivo e della sua fuga. E se Tek’ryn, per colpa del disincanto che gli offre il suo potere, guarda con freddezza a suo padre, Amber, nata in un’altra realtà, è disposta a vedere il buono nascosto nelle necessità di un elfo che deve cancellarsi la memoria per non mettere a repentaglio gli affetti. E tutto ciò accade mentre i due ragazzi giocano con un mazzo di tarocchi, temo, della madre, che probabilmente non avrebbero dovuto toccare e raccontano un indecifrabile futuro. La locanda di Krystel è un piccolo mondo che hai creato, ma gli intrecci che hai presentato e certe tematiche sulla diversità, sul ruolo della società nella formazione dei più giovani, sulle caste e sull’elitarismo dei drow cui si abbandona un Daren che ha un forte senso critico rispetto al mondo da cui proviene… beh, io credo sia qualcosa di prezioso e che vale la pena leggere. Se tutti trattassero il genere fantasy come lo tratti tu, il mondo sarebbe un posto migliore :*
Un abbraccio,
Shilyss

Recensore Master
21/09/20, ore 13:43

“Oh senti, uno di noi due prima o poi doveva pronunciare questa frase abusata.[...]
IO SONO MORTA XD
E esordisco così perché Daren e Johel mi fanno MORIRE XD
Ma ciao cara **
scusa se esordisco così ma lo sai che Daren e Johel insieme mi fanno morir dal ridere e non potevo non farti un plauso per questa scenetta che, ancora una volta, mette in luce il rapporto tra i due, complici, amici, quasi fratelli che si perdono in punzecchiamenti che, in una situazione del genere, forse hanno persino l'intento di calmare le acque. Lo scontro imminente, dopotutto, non era poi così previsto ma, sebbene si avverta una certa riluttanza nel combattere da parte di Daren, alla fine lo scontro è stato interessante, soprattutto per come lo hai descritto. Ad ogni singola azione hai dato una cura certosina, cosa che apprezzo sempre della buona azione scritta bene mi fa sempre andare in brodo di giuggiole e non tutti ci riescono così bene ** Quindi complimenti.

Prima di passare di nuovo allo scontro e a tutti i risvolti che ci hai raccontato, volevo parlare di Tek'ryn e di come, in una piccola scenetta con Krystel che, conoscendo i suoi polli, sa esattamente cosa ha detto Daren a Llarm, hai dato spazio anche alla sua storia, raccontandoci di come non riesca a lasciarsi alle spalle il passato, di come questo l abbia segnato a tal punto da ritenere qualunque altra cosa – qualuque altro destino – migliore di quello che lo avrebbe aspettato rimanendo con la sua famiglia.

Tornando invece a Daren e Llarm, sebbene lo scontro sia iniziato in (concedimi il termine) MODO CAZZONE, alla fine anche qui vediamo l'imbuto restringersi e raccontarci di più sui drow, sulle loro relazioni col mondo, con il continuo doversi scontrare con le discriminazioni, la paura verso di loro... un tema decisamente attuale e, il comportamento di Daren, più che deciso a non esporsi e non attaccare, è la prova che più di chiunque altro ha capito come va il mondo e si comporta di conseguenza.
Mi è piaciuto tantissimo questo capitolo, un mix tra pura introspezione e momenti divertenti (AMO AMBER XD) e, a quel «però ancora non mi basta» io non so proprio cosa aspettami...
Un abbraccio, come sempre mi catturi tutta **
A presto,
Miry

Recensore Master
19/09/20, ore 18:45

Cara Npc!
Daren mi è sempre più simpatico, ma sarebbe ingiusto limitarmi a parlare di simpatia in un capitolo, come sempre piacevolissimo, che racconta di più. Il tema di fondo è sempre quello delle bugie, ma queste ultime sono solo lo spunto per raccontare la storia di una famiglia di pionieri che lotta per se stessa e per proteggersi. Krystel appare come la più urbana: è un’ostessa e sa trattare con la gente, è una madre, è ospitale, ma può anche essere inflessibile e severa. Tira fuori gli artigli per difendere non solo il suo territorio, ma la sua indipendenza rispetto agli Elfi chiari, ai drow, a chiunque la minacci. L’agire o l’ignorare, il parlare o il mentire, appartengono a una strategia che ha come obiettivo la tutela e la sopravvivenza della propria famiglia.

Quando Daren prova a spiegare a Llarm che sua sorella se ne frega a tal punto degli elfi della foresta da lasciarli crepare al loro destino e afferma di essere invadente e che lui, invece, li aiuterebbe, offre una visione di Krystel che ne sottolinea la fermezza e il carattere e che spiega anche molte cose di lui. Ho amato quella frase per quello che lascia trapelare e perché rappresenta il classico indizio che ti fa venire voglia di leggere ancora di questi personaggi perché sono complessi e hanno una storia. E a proposito di storie, è interessante anche quella del cugino dell’inquisitore innamorato, per effetto di un incanto non voluto, della figlia di Krystle. Un antico malinteso che viene finalmente risolto e che ho trovato interessante proprio perché antico (chissà quante illazioni sono state fatte sull’intrigo di queste streghe drow, in cinquant’anni e più).

L’ultima parte della recensione – che arriva tardi, quasi sul limite, ma perché è un periodo pesante a lavoro, non per altro – vorrei spenderla sul tema del diverso, che viene spiegato dal dialogo tra LLarm e Daren. Il drow rivela a Llarm che anche gli elfi scuri temono quelli chiari e in questa semplice verità mostra come non esista un noi e loro, come ogni cosa sia relativa. Un messaggio di cui si ha sempre bisogno.
Un abbraccio forte e a presto <3
Shilyss

Recensore Master
12/09/20, ore 18:47

Cara Npc!
Proprio in questi giorni sto leggendo Rostand e Cyrano assomiglia molto a Daren, col suo “mi piace dispiacere.” Mi sono ritrovata a leggere delle tenzoni del moschettiere praticamente in simultanea con quelle tra lo spadaccino elfico e il nostro Daren e non ha sfigurato affatto il modo in cui tu descrivi il duello. Il tema della menzogna serpeggia lungo tutto il capitolo: abbiamo Daren che nasconde di vedere benissimo alla luce e che mantiene un profilo basso col suo avversario per scoprirlo senza scoprirsi, scegliendo volutamente la difesa. Non è un duello mortale, ma è un duello che lascia l’elfo chiaro sicuramente a disagio, perché sa, è cosciente che Daren ha individuato i suoi punti deboli. Ha vinto, ma è una vittoria incompleta. LLarm è un personaggio, devo dire, interessante. Ha delle idee estremamente precise sul mondo e sui drow e la visita alla fattoria non l’ha aiutato.
Di fronte alle sue certezze ha trovato degli atteggiamenti inspiegabili, ha duellato con un drow che l’ha ingannato in una maniera talmente sottile che alla fine si è ritrovato vincitore. Con chi ha combattuto? Cosa potrebbe riferire tornando in patria, dato che Daren non ha nemmeno scelto le sue armi favorite?

Una menzione come sempre va al fraterno e bellissimo rapporto con Johel che ha fatto la battuta <3 e a Krystel, così operosa e pragmatica (ma ormai penso tu sappia fin troppo bene quanto la adoro! **). Ritrovare Tek’ryn e rompere la scena del duello è stata una soluzione che mi è piaciuta moltissimo. Anzitutto, descrivendo le azioni e le battute del giovane drow lo hai inquadrato alla perfezione: ho amato come inizia, con “la vita di un veggente è povera di sorprese.” È un tipo di autoironia che mi piace moltissimo e che denota la natura intelligente del ragazzo – che avevo già incontrato in un’altra tua bellissima shot) e si sposa bene anche con quel perenne sentirsi fuori posto e doversi conquistare l’affetto di Krystel che mi ha commosso. È un altro dei tuoi personaggi secondari, come Amber, di cui vorrei leggere di più. Il tema della menzogna e della sfida, dell’aprirsi al nemico e del rivelare le proprie tecniche e mascherare i punti deboli, è centralissima ed è resa alla perfezione, ma si intreccia anche con la complessità di una famiglia allargata, di un clan che vede come capo Krystel in cui, a differenza del mondo drow sotterraneo, ogni individuo è nel gruppo familiare per una propria scelta e ha un ruolo ben definito.

Sempre felicissima di leggerti, ti mando un abbraccio forte (e perdona, come sempre, il ritardo!)
Shilyss

Recensore Master
05/09/20, ore 18:41

Cara NPC, <3

Anzitutto, grazie per aver creato uno spazio che metta un ordine cronologico in questo mondo in cui immergersi è sempre bellissimo. LLarm è un personaggio divertente e stolido che si ritrova annichilito dalla particolarità della locanda di Krystel. Seguendo la drow fino alla sua casa, l’elfo nutriva una serie di convinzioni che vengono scardinate durante il breve soggiorno. Credeva di dover salvare un suo pari, invece scopre che costui è trattenuto alla locanda unicamente dall’amore per la figlioletta mezza drow. Certo, lui e Krystel sono i genitori della bambina, ma viene posto l’accento sulla mancanza di un sentimento d’amore nel senso più romantico e classico del termine. I due sono amanti e stanno bene insieme, ma il loro bagaglio di esperienze, credo, li porta a considerare la questione della loro famiglia in maniera molto più soft e meno canonica e nucleare. Provo a spiegarmi. Krystel è un punto di riferimento, con la sua locanda, per tutta la sua famiglia allargata, formata di figli già grandi e altri ancora da accudire, di un fratello e di un compagno con cui ha avuto un figlio. Johel farà sempre parte della famiglia di Krystel anche quando entrambi proveranno desiderio verso altre persone (attualmente, soprattutto il primo sembra apprezzare molto le beltà della madre di sua figlia): la loro relazione ha portato a una nuova vita e sicuramente è stata intensa, ma entrambi sanno che ha/avrà una data finale.

La loro storia è messa in secondo piano rispetto alle individualità e ai progetti di entrambi. Johel è un girovago e, probabilmente, una volta che sua figlia sarà cresciuta, ripartirà per i suoi viaggi, mentre Krystel rimarrà nella locanda che è la sua casa. La coppia funziona perché le aspettative sono chiare e adulte e nessuno dei due si illude di essere l’anima gemella dell’altro – poi, ovviamente, se dovessi dire scempiaggini, ti prego, correggimi ^^.

Quanto a Daren, è sempre un’adorabile canaglia e lo adoro: le sue scaramucce con Johel sono spettacolari. La vittima designata delle sue battute generalmente è l’amico elfo dei boschi, ma la presenza di Llarm, ovviamente, catalizza la sua attenzione. E Llarm, nel suo non comprendere ciò a cui sta assistendo: ogni suo pregiudizio e idea riguardo i drow viene distrutto da una locanda in cui le cose funzionano in modo del tutto diverso da quello che lui ha sempre pensato. Dove Johel non si trova incantato da una strega e un drow, pur sbeffeggiandolo, non tenta immediatamente di ucciderlo e persino gli umani interagiscono con gli elfi. E questa distruzione di ogni preconcetto e pregiudizio è l’insegnamento dietro la storia. Sempre felicissima di leggerti, ti auguro un sereno weekend (o quello che ne è rimasto),
Shilyss

Recensore Master
25/08/20, ore 15:29

Cara NPC,

questa prima parte della recensione è un mezzo delirio perché Jailah sta palesemente entrando nella fase della lallazione e c’è un motivo se quasi tutte le lingue (tutte quelle europee, perlomeno), hanno la medesima radice per quanto riguarda i termini papà e mamma: sono le prime sillabe che i bambini pronunciano. Tra l’altro, il “va” elfico è fratello del “vat*” ricostruito indoeuropeo da cui abbiamo il pater latino e father inglese. Il racconto è delizioso: Johel è un padre innamorato di sua figlia e lei è effettivamente un’adorabile piccola peste. Quando c’è la piccola, ella diventa il centro, il fulcro di ogni pensiero e commento degli adulti come in effetti è quando c’è un bambino piccolo nei paraggi. Daren è adorabile. Riesci a renderlo un drow dalla testa ai piedi senza però togliergli quel pizzico di cuore che lo rende lo zio preferito di qualsiasi nipote. Il suo stuzzicare Johel si fa ogni capitolo più divertente: i due parenti acquisiti hanno sviluppato un proprio linguaggio, un codice fatto di battutine e punzecchiature che mostra semplicemente quanto siano una famiglia.

Su Krystel, che chiude il capitolo, ho già detto altrove, ma non riesco a smettere di dire, forse perché amo imbattermi nei personaggi femminili e credo ci sia molto da dire, ma soprattutto che questo tuo personaggio abbia una rotondità caratteriale tale per cui posso dire, senza dubbio, che ci troviamo di fronte a un personaggio maturo, credibile e centrato. È una matriarca, nel senso in cui in quanto locandiera e strega è il fulcro da cui tutti tornano. Sua è la casa e la capofamiglia. Ha amanti, figli, nipoti. È una donna che provvede a sé, ma è anche una madre che cerca di far coincidere le esigenze della maternità e dei suoi figli con quelle di altro tipo. Quando deve rispondere al bardo provolone valuta con intelligenza e razionalità, il modo in cui stuzzica l’elfo dei boschi mostra un’elfa sicura di sé. Forse è questa sicurezza e l’atteggiamento pioneristico del personaggio, che sceglie di vivere al di fuori dei normali luoghi dei drow, a renderla così affascinante agli occhi di chi legge: è il centro del racconto, il sole attorno cui gli altri personaggi ruotano e la sto amando tantissimo.

Non vedo l’ora di poter proseguire **,
Shilyss

Recensore Master
25/08/20, ore 06:53

Innanzitutto ti faccio i complimenti per il collegamento con quella OS spin-off dedicata a questo tuo universo che avevo letto tempo fa, dopo questo capitolo si apprezza molto meglio.

Veramente bella e interessante da leggere la spiegazione sulla società Draw da parte di Daren, fornisce nel contempo molte spiegazioni e da un punto di vista su di loro a cui nessuno sembra far caso. I draw non nascono cattivi, ma lo diventano per imposizione della loro società. Generazione dopo generazione, magari una condizione nata in tempi ancestrali per sopravvivere in un'ambiente ostile.
Ben fatta la reazione di Llarm quando acquisisce questa consapevolezza, di fatto quanto raccontato avrà cancellato molte dei suoi preconcetti. Devo dire che apprezzo come questo personaggio si sia evoluto in questi capitoli.
La scena con Jaylah quando si risveglia è stata bellissima, me la sono immaginata come un gigantesco cannone mentre veniva caricato a far fuoco. Una scena che davvero deve strappar qualche risata a ogni lettura e anche uno dei pochi momenti in cui si può ammirare un Daren serio e riflessivo.

Recensore Master
21/08/20, ore 10:18

Ciao Npc!

Volevo ritrovare assolutamente Krystel e la sua famiglia, soprattutto dopo il mio enorme affetto nei confronti dello scorpione assassino, e ricordavo di aver letto già di loro e di aver iniziato la raccolta, quindi eccomi qui. Le dolci bugie che danno il titolo al capitolo sono quelle che la deliziosa Jaylah rifila al padre apprensivo quando si accorge delle attenzioni e della disperazione che lui nutre quando lei tossisce. Il comportamento di Johel è quello tipico di un padre alle prese con la prima figlia o con i bambini molto piccoli in generale: teme di fare del male, di coprire troppo poco o troppo, tenta di insegnare la propria lingua per sviluppare il bilinguismo così utile per mantenere contatti con entrambe le culture di appartenenza, ma rispetto alla propria cultura e al modello paterno che egli stesso ha vissuto c’è stato un superamento, un affrancamento da un modello severo.
Daren è un drow e, in quanto tale, si comporta da drow e sfoggia tutta la sua perfidia anche nei confronti di una persona che comunque gli piace come Johel, ma tocca un tasto dolente e vero che dà profondità a Johel. A Jaylah lui riserva il meglio di se stesso, non lesinando persino nelle coccole e criticando l’atteggiamento tradizionale del proprio padre.

Interessante è anche il riferimento a come i due fratelli abbiano espugnato la chiesa da soli. Amo i non detti, i passati svelati a poco a poco e questo dettaglio, che magari compare in una delle storie che hai già scritto o comparirà, dona profondità al personaggio di Krystel. Ora è una locandiera di una terra di confine che la rende un po’ una pioniera, una madre e una donna in grado di scegliersi come compagni soggetti particolari, come Johel o il mago che ho incontrato nelle scorse storie. Un’elfa che conosce la magia e la sa usare in molti modi, probabilmente sia per fare del male che fare del bene, ma che allo stesso tempo, come tutti i misteri magici che si rispettino, non fa sfoggio di tali abilità tanto per, tenendole perlopiù celate. Krystel è il collante di questa locanda e anche la matriarca. Tutti sono legati a lei da vincoli di parentela, amore, amicizia – penso alla sorella guaritrice, Tinefin sordomuta, che è rimasta a vivere vicino alla madre e aiuta organizzandosi la comunità. Un altro elemento che avevo già notato nello scorso capitolo è il rapporto di amicizia tra il ranger e il drow, fatto di battute pungenti, sarcasmo e anche tanta consapevolezza. Johel sa com’è Daren e conosce i limiti, i pregi e i difetti dei drow. Questo dà modo al testo di arricchirsi in profondità perché la cultura drow è molto definita e qualunque riflessione in merito è lo specchio delle differenze che noi viviamo nel nostro mondo, ma offre anche il fianco, positivamente parlando, per momenti fluff e teneri, come la piccola Jaylah che, fedele al suo sangue, mente assomigliando allo zio e trova tutto ciò divertente. È interessante immaginare che bagaglio di competenze avrà Jaylah da grande e io ti faccio i miei complimenti perché mi hai fatto affezionare a questi personaggi.
Sullo stile, mi piace molto come scrivi, perché al di là della cura del testo, presente e capace di rendere la lettura piacevole, ci sono la testa, il contenuto, l'inventiva.
Un caro saluto e spero a prestissimo :*
Shilyss

Recensore Master
19/08/20, ore 16:06

Sono scandalosa, ero sicura di aver già lasciato il mio commento invece avevo letto la fic all’inizio di questa settimana e poi devo essermi ubriacata nel mentre (?).
Detto questo e scusandomi per il ritardo, veniamo a questo capitoletto .
Chissà perché ero convinta che più che una longfic, questa fosse una raccolta cronologicamente ordinata di os dedicate ai tuoi original e, invece, mi accorgo ora che così non è, non per niente questo capitolo rimane in sospeso, proprio ora che finalmente viene messa in campo la sorella di Daren. Diciamo che fin dall’inizio mi sono sempre chiesta che tipo di personaggio potesse essere qualcuno che è sorella di Daren e moglie di Johel e leggendo il pezzo a lei dedicata, non ho potuto che trovarla assolutamente deliziosa, specie quando, una volta nel suo territorio, riesce a mettere in imbarazzo l’elfo che la accompagna in modo tanto arguto. DIECI PIU’ XD
Ma la migliore, come sempre (anche se continuerò ad amare Daren e amare la brotp tra lui e Johel) rimane Jaylah. Ho già detto che adoro come la muovi, come rendi i suoi movimenti e i suoi atteggiamenti tipicamente infantili e assolutamente adorabili e come il suo essere una piccola monella sia la cosa più bella del mondo. E, per inciso, io credo a Daren e sono convintissima che sia tutta suo zio, che sia praticamente merito suo se è così intelligente XD Anche se ammetto che ho adorato la parte in cui lei dà del “Va” anche al ragazzo sconosciuto e i due adulti ci rimangono male. Sono morta ad immaginarmi le loro facce.
Che dire, un capitolo sicuramente interessante soprattutto perché apre le porte alla relazione tra Johel e mugliera che finora non avevo ancora potuto vedere, quindi sono molto curiosa per il prossimo capitolo. E per questo invece, come al solito, ti rinnovo i miei complimenti!

Recensore Master
15/08/20, ore 17:20

Il combattimento era stato bello, ma ho trovato questa parte molto più interessante perchè permette un confronto tra diversi punti di vista.
Vediamo che gli elfi appaiono ai drow spaventosi come i secondi appaiono e primi e il commento di Daren fa anche capire gli elfi non siano immuni da una certa ipocrisia e razzismo.
Facendo notare come gli onesti e bravi elfi, non farebbero niente per difendere un drow. Sicuri che nessun elfo li giudicherebbe male per aver ignorato un drow in pericolo.
Tra Daren e Llarm ammetto poi che è il primo a sembrarmi quello più maturo, una situazione insolito per lui ma non c'è dubbio che le sue parole contengono molto saggezza...e dire questo parlando di Daren è veramente strano.
Ho molto apprezzato la menzione al fatto che krystal essendo una madre è più pericolosa di chiunque nel caso dovesse arrabbiarsi.
Mentre ho trovato davvero adorabili Daren e Johel a insegnare ai giovani ad usare un'arma in caso di necessita. Ho davvero avuto l'impressione che il drow ami molto questa attività. Dopotutto ha indubbiamente un lato infantile non trascurabile.
Sull'ultima parte è sicuramente un aneddoto interessante, ma non mi ha convinto il modo in cui è inserita nella storia. Semplicemente salta fuori troppo all'improvvisavo, fino adesso mi avevi convinto che Llarm non si fidasse a priori della strega per il semplice fatto che fosse una drow e credesse davvero che un suo simile fosse in pericolo. Invece, all'ultimo, scopriamo che il guerriero elfico aveva già sentito parlare di lei e che tra le altre cose voleva indagare anche a causa di questa motivazione familiare. Probabilmente convinto dalle parole di suo cugino, dette per nascondere la propria vergogna, che lei fosse pericolosa e che l'elfo con cui viveva stava probabilmente passando le stesse sofferenze di suo cugino. Ora...tutto questo è chiaro, si capisce bene ma questa storia del cugino salta fuori troppo all'improvviso e stona leggermente.
Chiarito questo il capitolo risulta piacevole da leggere come tutti i precedenti e si merita un'altra bandierina verde.

Recensore Master
03/08/20, ore 23:35

Carissima,
ed eccomi di nuovo da te, stavolta però non in ritardo come l'ultima volta ♥ Non vedevo l'ora di proseguire e seguire le avventure di Johel, Daren e Jaylah, scoprendo che sì, di certo questo è un capitolo che parte molto fluff ma che ha dentro di sé tantissima introspezione genitoriale, e questo mi ha fatto apprezzare ancora di più il racconto e il tuo stile, perché saper raccontare delle problematiche umane – oltretutto attraverso gli occhi di creature fantastiche che però hanno le nostre, medesime emozioni, non è semplice.
Partiamo dal fatto che, come sempre, Daren vorrebbe che Jaylah bruciasse le tappe e riempisse la stanza di parole nuove, tra cui soprattutto parolacce e insulti anche "fuori contesto", e che questo gli fa guadagnare l'uscita seduta stante dall'infermeria XD Ma qui subentrano nuovi lati dell'essere genitori, perché Krystel è tornata, e il suo corpo trasformato dal suo essere ora non solo una strega ma anche una madre, porta Johel a volerne ammirare le nuove "curve". Ho trovato tutto questo molto dolce, perché è vero che Krystel ha già avuto altri figli, ha avuto un compagno, ma qui la vita è diversa, è capovolta e il nuovo compagno, Johel, non perde occasione né di ammirarla né d farla sentire ammirata, un concetto importantissimo che va sottolineato in una coppia, specie se in mezzo c'è un figlio che occupa comunque la maggior parte del tempo di entrambi e Krystel non è mancata solo a Jaylah – che comunque esterna la sua felicità un maniera pura e esplosiva, perché una madre è come dio agli occhi del figlio e quando è di fronte a lei non esiste altro – ma p decisamente mancata anche a Johel che si riempie di interrogativi, di confronti, di dubbi nei riguardi del suo ruolo e di come, in futuro, questo potrebbe cambiare le cose tra lui e Jaylah... molto tenero; davvero molto tenero.
Diciamo che, tra i due, la più razionale è di certo Krystel; autoritaria e decisa, è l'altra parte della stessa medaglia di Johel... che parla male di Daren ma alla fine è sempre con lui che finisce a parlare e a confidare paturnie e altre cose XD dopotutto ha passato veramente tanto tempo con Jaylah, e il suo ringraziamento è chiamarlo "Va" quando capita e dimenticarlo quando arriva sua madre... XDDD la cosa che mi fa sorridere di più è che tutto ciò è dannatamente realistico e i bambini sono davvero così. Specie con i papà e quindi non posso che apprezzare, come sempre, tutto ciò. Daren continua ad essere il mio preferito, ma ammetto che empatizzo moltissimo con Johel e mi immergo spesso nei suoi momenti malinconici/depressi e mi ci ritrovo tantissimo!
L'incontro con Llarm poi mi ha fatto apprezzzare ancora di più il duo Daren/Johel, sebbene sia stato comunque Daren a difendere la famiglia e mostrarsi quello disposto a sbarazzarsi di lui prendendolo a calci nel culo. Johel ha guardato e giudicato e basta, alla fine, tirando le somme sul fatto che no... decisamente quella non è diplomazia XDDD
Cara che dirti? Questa storia mi intrattiene da morire, scorre che è un piacere, è intervallata da momenti seri, momenti molto divertenti e momenti di assoluta riflessione che si condensano bene. Non hai idea del piacere che mi dai ogni volta che ti leggo ♥
Dunque spero a prestissimo,
Miry

Recensore Master
30/07/20, ore 23:59

Carissima,
scusa enormemente per il ritardo, è stata una settimana sconvolgente, ma finalmente son qui a recensire questo capitolo TENERISSIMO. Mi mancava leggere del trio delle meraviglie composto da Johel, Daren e la piccola Jaylah che, è vero che sta conoscendo il mondo e quindi fa cose particolarmente assurde, ma non si può ammettere che ci fai scappare un sorriso ad ogni cosa che fa.
Mi piace un sacco come riesci a descrivere le cose che la piccola fa, come quei primi dispetti che la divertono molto, ma che fanno terribilmente innervosire il suo papà ma che divertono tantissimo Daren XD sarà che è un arrogantello maligno che si prende fin troppi meriti, ma è una figura fortemente positiva per Jaylah che comunque con lui si trova in sintonia, e l'idea che lui pensi che abbia preso da lui è quel tipico atteggiamento arroagante di ogni zio che pensa di avere un'ascendente positivissima nei riguardi di un nipote prediletto (ne so qualcosa XD sto per diventare zia e ho progetti davvero ambiziosi nei riguardi di mio nipote XD mia sorella già mi odia!)
Ma la cosa che più mi è piaciuta sono stati i concetti espressi da Daren e Johel per quanto concerne la percezione stessa della bimba. Cosa può o non può capire, cosa ha già assimilato, come per esempio il bene e il male, la tristezza e la felicità e il loro continuo studio sul perché a volte rivolga loro determinati comportamenti (come quando si mostra dispiaciuta per la tristezza o in un momento diverso si dimostra divertita dalla cosa, mostrando una certa ironia; o quando il padre non ricambia il sorriso e si ritrova spiazzata dalla cosa, perché convinta che quel gesto come risultato dia la stessa cosa... concetti che deve ancora chiarire a se stessa, che non sono delle costanti e ci sta terribilmente, dunque complimenti per come gestisci la psicologia della piccola).
I bambini poi tendono a ripetere dei comportamenti, come quando l'umano si avvicina per prendere le ciotole e continua a chiamarlo "Va" (con crescente disagio da parte di Johel che in questo capitolo è così confuso da colpirsi da solo XD). Comunque mi sciolgo al pensiero che dopotutto, Jaylah sia un po' il punto debole di Daren e che questo dunque lo porti a dedicarsi a lei e la sua "educazione" con una certa convizione.
Invece per quanto riguarda Krystel, sono curiosa di capire quali siano i dettagli della missione (sempre che ce ne parlerai), ma in generale il suo personaggio mi incuriosisce molto, e dunque non mi dispiace leggere di lei anche più avanti.
Dunque cara che altro dirti? Questo capitolo mi è piaciuto tantissimo e spero di poter avere modo di proseguire, perché era davvero tanto che non tornavo su questi lidi ♥
A presto,
Miry

Recensore Master
27/07/20, ore 07:22

Ammetto che il duello non me l'aspettavo, Llarm sembrava cosi desideroso di abbandonare il territorio nemico che non credevo avrebbe perso tempo per un insulto.
Molto bella tutta la parte d'azione, come descrivi gli attacchi ma sopratutto i pensieri e gli scopi di ciascuno. Come uno miri a capire di cosa l'altro e capace, mentre di rimando lui cerca di capire il carattere dell'altro per usare la cosa a suo vantaggio. Interessante il paragone sui diversi valori delle società Drow ed elfica.
Cmq c'è poco da dire su Daren, in qualsiasi situazione sa provocare. Perfino mentre duella riesce a far infuriare l'avversario con la sola espressione facciale. E' fatto per rompere i coglioni! XD
Giustamente, in tutto questo mi stavo chiedendo cosa facesse la strega.
La sua critica è stata perfetta ed eloquente << Maschi! >>
Da maschio devo ammettere di trovare il duello una gran figata e le ragioni per esso più che giuste. Quindi sento la critica di lei più che incisiva. XD
Un bel capitolo, sono curioso di scoprire come finirà la vicenda.

Recensore Master
24/07/20, ore 13:42

Dal capitolo precedente ero curioso di vedere il ritorno a casa di Krystel ma sopratutto come l'elfo che l'accompagnava avrebbe reagito.
Il ritorno di lei è stato tipo l'arrivo della salvezza, fino adesso non si notava perchè la protagonista era sempre Jaylah ma dal comportamento di tutti è chiaro che mandavano avanti la locanda con qualche dubbio.
Me li immagino a fare magari gli stessi lavori di sempre, ma senza di lei a cui chiedere se andavano bene si trovassero dubbiosi sul risultato del proprio operato.
Comunque il ritorno di lei è stato pieno di affetto e ho amato la reazione di Johel così dannatamente maschile.
Mentre è stato bello leggere di tutti i fraintendimenti (io li chiamerei s...e mentali ma non vorrei essere volgare) del povero Llarm che in tutto questo non azzecca un ragionamento. Niente, lui doveva vedere amici ovunque. Trovo che si sia più che meritato l'ultima frase di Daren, anche se penso che il povero eroe che qui sembra un credulone potrebbe davvero crederci. Mi viene un dubbio leggendo delle sue doti, ma è davvero un eroe acclamato da qualcuno oppure un giorno si è auto-dichiarato tale decidendo che era un eroe? Vista la furbizia sarei per la seconda possibilità.
Cmq leggere le impressioni di Llarm è stato lo stesso interessante, perchè da una possibile visione di come venga vista dall'esterno questa comunità e quali siano i rapporti ma sopratutto i pregiudizi degli elfi verso i Draw. Sono curioso di vedere come cambierà la vita di tutti con il ritorno del capo.
Se davvero adesso Johel e Daren sono "liberi" prevedo disaventure per questi due.

Recensore Master
20/07/20, ore 06:38

Perfetto, mi mancavano le avventure casalinghe di questo duo. E' stato divertente leggere di Jaylah di come stia imparando i rudimenti dell'arte di prendere in giro, perchè quello che fanno padre e figlia è questo: prendersi amorevolmente in giro come capita all'interno di una buona famiglia. Sei stata molto brava a descrivere i comportamenti di ciascuno ma in particolare le espressioni facciali di lei. Ho proprio apprezzato i dettagli che hai fornito su di esse. Altra cosa che come sempre amo di questi sprazzi di vita familiare sono le sagaci battute di Daren e i battibecchi con l'amico.
Ma che rottura dei cosiddetti è l'elfo che accompagna Krystal che dimostra anche lei di possedere una lingua pericolosa, molto bello "l'elogio" che fa al marito per spaventare l'ospite non voluto.
Una piccola nota sui bardi, in qualunque universo pare siano i gigolò...perfino nel videogioco Dragon Age, Lilliana che era un bardo dall'aria calma accettava di fare cose a tre con le giuste interazioni.