Recensioni per
Saving Greg Lestrade
di LilithMichaelis

Questa storia ha ottenuto 16 recensioni.
Positive : 16
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
11/01/22, ore 00:21
Cap. 1:

Non torno su efp da un po' e solitamente se lo faccio non lascio quasi mai recensioni ma ho divorato la tua storia oggi, mi ha tenuta letteralmente incollata allo schermo per tutto il tempo, col fiato sospeso e un peso sul cuore. Emozioni che ormai da troppo, davvero troppo tempo non provavo più per una fan fiction. Il rapporto tra i due fratelli, l'amore di Jhon, quello di Sherlock e quello di Mycroft. Mi hai fatto sentire tutte le loro emozioni e non ti nascondo che alla fine del penultimo capitolo quando credevo che per Greg non ci fosse più niente da fare avevo le lacrime agli occhi. Ti ringrazio perché mi hai fatto tornare voglia di leggere fan fiction, ottimo lavoro davvero!!

Recensore Master
13/03/20, ore 09:20
Cap. 11:

E siamo arrivati alla fine anche di questa storia... sono contenta che alla fine tutto si sia risolto per il meglio, anche se (Greg soprattutto) sono dovuti passare attraverso una massiccia dose di sofferenza. Le ferite sembravano essere gravi a un certo punto ho temuto che nonostante gli sforzi di John, Lestrade non ce la facesse poi però è andato tutto bene.

Devo dire che mi è piaciuto molto come hai parlato del rapporto tra i fratelli Holmes, che forse è quello che meglio esce da questa storia. Certo c'è la Johnlock e la Mystrade, ma se pensiamo a tutto quello che è successo nella quarta stagione, Mycroft e Sherlock ne escono rinforzati come fratelli. Qui poi subiscono un'ulteriore evoluzione rispetto al finale della serie, in cui un po' avevano iniziato a capirsi (perché la quarta stagione di Sherlock parla anche di questo secondo me, di come i fratelli Holmes dopo tutto questo tempo cominciano a conoscersi). Qua diventano ancora più uniti e a fare da collante c'è l'amore che provano l'uno per John e l'altro per Greg. Indubbiamente una storia così in un qualsiasi altro contesto sarebbe OOC, ma perché certe cose, specie nella caratterizzazione di Mycroft non avrebbero senso se collocate altrove. E invece qui è tutto sensato, una naturale evoluzione rispetto al finale della serie in cui scopriamo uno Sherlock umano ed emotivo, anche fragile oserei dire. E un Mycroft che in fin dei conti è soltanto un uomo, che fa i propri errori e che ha le proprie debolezze. Questo viene fuori benissimo attraverso tutto l'arco narrativo di questa storia.

Sono contenta che tu l'abbia scritta e poi anche conclusa, questo poi nel mondo delle fanfiction non è mai scontato. Quindi grazie per averla conclusa.
Alla prossima storia.
Koa


PS. Passerò presto anche dalla raccolta! Anche perché ho già notato che c'è del fluff... ;)

Recensore Master
09/03/20, ore 15:35
Cap. 10:

Ciao, allora... inizio col dire che sono contenta di vedere che hai già aggiornato. Mi rendo anche conto che il periodo non sia dei migliori specie per chi come me abita nella zona rossa, quindi grazie doppiamente per aver già postato. L'altra cosa, decisamente più leggera che mi sento di dire, è che c'è stato un momento in cui ci ho creduto davvero. Che ho pensato sul serio che Greg potesse essere morto. D'altra parte hai aspettato l'ultima riga per farci sapere che respirava ancora, e un po' ho ripreso anche io a respirare in quel momento. Ti sei soffermata così a lungo a descrivere la scena, ma soprattutto le reazioni dei personaggi a quella vista, che ci stavo davvero credendo. Ma è stata soprattutto la reazione di John a farmelo credere. John è un medico militare, il che significa che in certe occasioni, come si è visto anche nella serie, in cui una vita è in pericolo in lui scatta qualcosa. The Sign of Three ce lo mostra benissimo, il caso del "Mayfly man", della guardia ferita a morte, e John che scatta in modalità "medico militare" e fa di tutto pur di salvare la vita a un uomo che Sherlock già dava per morto. Qui invece questo non è successo e la prima reazione di John è attonita. Non fa nulla, non si assicura neppure che Greg sia morto davvero o che ci sia ancora una speranza. Mi è sembrato, sulle prime, un comportamento un po' OOC per un personaggio come quello di John che, appunto, ha più di tutto l'istinto del medico ovvero quell'impulso che lo spinge a curare e a tentare l'impossibile. In questo caso poi non era uno sconosciuto, ma Greg. Poi credo di aver intuito le ragioni per cui non lo fa, stiamo parlando del corpo di un amico, di Lestrade. John sembra quasi più sconvolto da come la prenderanno Mycroft e Sherlock, che lui reputa i più fragili, che di se stesso o dello stesso Greg. Diciamo che il suo istinto si attiva per gli Holmes e non per Lestrade. Credo che la ragione sia questa, anche se devo ammettere che mi ha fatto un po' strano notare come non si sia buttato a testa bassa per tirarlo giù da dove stava appeso e che non abbia tentato un primo soccorso, magari disperato.

Come dicevo, proprio per questi motivi ero assolutamente convinta che Greg fosse morto, anzi, persino i poliziotti hanno una reazione molto violenta davanti a quello spettacolo. La cosa devo ammettere che mi ha impressionata. Ora sono curiosa di capire se starà davvero bene e cosa succederà nell'ultimo capitolo.

Alla prossima.
Koa
(Recensione modificata il 09/03/2020 - 03:38 pm)

Recensore Junior
09/03/20, ore 02:54
Cap. 10:

bella storia, soprattutto per la descrizione interiore degli holmes e del loro rapporto dopo eurus. aspetto i prossimi capitoli :)

Recensore Master
08/03/20, ore 15:56
Cap. 9:

Ciao, posso dirti bentornata? Anche se non è passato molto tempo dal tuo precedente aggiornamento mi sento di dirtelo lo stesso. Mi erano mancati gli aggiornamenti di questa storia, tanto che qualche giorno fa mi chiedevo quando avrei letto il capitolo nuovo... ed eccolo qua! Dunque, siamo a una svolta. Non so in che guaio o pericolo sia Lestrade, ma da quando dice questo Lynch sembra che sia questione di poco. Spero davvero che riescano a farcela in tempo. Nel frattempo l'interrogatorio è andato come avevano previsto, i fratelli Holmes sono terribili quando ci si mettono. E questo Lynch era ovvio che non avesse la minima idea di chi fossero quei tre uomini. Senz'altro non poliziotti qualunque ecco. Lo ha capito a proprie spese comunque. La scena, pur in un contesto drammatico perché Lestrade è pur sempre stato rapito, ha anche un qualche cosa di comico. Spiritoso, diciamo così... Mycroft e Sherlock sono chiaramente sconvolti dalla scomparsa di Lestrade, ma riescono a mantenere una freddezza e una faccia tosta invidiabili. Sappiamo che dentro, specialmente Mycroft si stanno logorando, ma questo non lo ferma dall'essere spietato. Anzi è uno spunto in più per l'esserlo. Mycroft quando è minaccioso è terribile e questo Lynch lo ha capito per bene, gli sono bastate poche parole per capire cosa doveva fare ovvero rivelare il luogo in cui Greg Lestrade è tenuto.

Insomma, come criminale mi sembra un po' stupidotto ecco. E il fatto che sia pure un omofobo e che abbia preso in giro o comunque represso il fratello lo rende ancora più odioso. Sono contenta che l'abbiano preso e in galera comunque sia ci rimarrà per un bel pezzo.
Alla prossima, spero presto.
Koa

Recensore Master
26/02/20, ore 15:11
Cap. 8:

Ciao di nuovo, come ti avevo promesso mi sono fiondata subito a leggere il nuovo capitolo. E sono davvero contenta che tu abbia deciso di mostrarci Mycroft un po' più da vicino, ho giusto finito di dire nell'altra recensione quanto tu l'abbia reso bene e credibile, che mi ritrovo a dove ripetere praticamente le stesse cose. Si sentiva la necessità di leggere di lui più da vicino, il modo in cui lo hai introdotto facendoci vedere lo stupore anche di persone come Anderson, che poco c'entrano con Mycroft Holmes, e mostrandoci lo stupore di John e la preoccupazione di Sherlock per la reazione del fratello maggiore, beh, vedere più da vicino è stato utile. Serve a capire un po' meglio per quale motivo ha reagito in questo modo perché da un tratto all'altro sembra aver dimenticato come si fa a fare la spia o che sia l'uomo di ghiaccio. Non se l'è dimenticato, è solo che ci sono cose che lo stanno logorando. Uno su tutti è il senso di colpa. Si va beh, si sente responsabile perché non l'ha protetto o tenuto al sicuro, lo pensa quasi fregandosene della possibile obiezione di Greg che giustamente è un poliziotto e accetta i propri rischi. A Mycroft non importa, lui ha una sorta di mania del controllo, deve proteggere chi ama e chi ha vicino, quasi ne ha bisogno e qui non l'ha fatto. Non c'è riuscito e quindi si sente in colpa, ma non è tutto qua. C'è anche il rimorso che si mescola al senso di colpa, tirando fuori un tormento indefinito e doloroso. Mycroft non ha mai detto a Greg di amarlo, ha dedicato più tempo al lavoro che a lui e di questo si sente in colpa. Quando la mattina è fuggito via senza dirgli quanto è importante per lui, senza dirgli che lo ama. Questo è quello per cui non si dà pace. La ragione per cui nel bel mezzo della notte si ritrova a ragionare sui propri fallimenti. Ma è proprio nel momento peggiore che Sherlock si fa vedere. Lo avevamo lasciato che se ne andava da casa per andare, presumibilmente (era quanto s'intuiva leggendo tra le righe) proprio da suo fratello. Ha lasciato John e degli incubi e si è precipitato. Lo ha fatto perché nonostante le menzogne e la parentesi dolorosa di Eurus, Sherlock ama profondamente suo fratello. E qui lo dimostra in un momento anche delicato, come sempre (e lo apprezzo tantissimo), senza traccia di retorica o sentimentalismi. Quasi non si parlano, agiscono e basta. Un abbraccio e nient'altro.

Molto brava come al solito, non ti preoccupare sulla lunghezza dei capitoli magari sono anche corti, ma sono tutti ragionati e questo lo si percepisce. Così come in questo nello specifico si sentiva tutto il tuo impegno e il fatto che ci credi molto.
Alla prossima.
Koa

Recensore Master
26/02/20, ore 11:23
Cap. 7:

Ciao, anzitutto chiedo perdono per il ritardo con cui arrivo a recensire, inoltre temo sarà un commento più breve perché sono dal cellulare. Ma ci tenevo a lasciarti un parare prima che tu vada avanti. In realtà non ho molto da dire, ci troviamo davanti a un capitolo di passaggio che però aiuta ad approfondire il rapporto tra Sherlock e John e a far capire quanto in realtà Sherlock sia in ansia per questa situazione. Come forse ti ho già detto, amo molto il fatto che Sherlock e John dormano già insieme. C'è intimità tra loro, anche se non mi è chiaro a che punto stiano della loro relazione. Quel che è evidente è che hanno raggiunto un livello di tranquillità che permette loro di sostenersi a vicenda. E quindi dormono insieme perché Sherlock ha gli incubi, comprensibile che non sia ancora riuscito a ricordare la sua infanzia oltre che a superare del tutto Eurus, ma credo che quello di John non sia anche senso del dovere. Gli sta accanto perché lo ama e desidera farlo sentire meglio. Questo mi piace molto.

Bellissimo anche il rapporto tra Sherlock e Mycroft, come Sherlock si preoccupa non soltanto per un amico, Greg, ma anche per come potrebbe reagire suo fratello o come la sta vivendo ora. Stupendo che si preoccupi al punto da uscire in piena notte solo per aiutarlo, il che va a creare anche un interessante ribaltamento di ruoli. Questa volta non è Sherlock quello "A rischio" ma è Mycroft e il fatto che abbia bisogno di lui.

Come sempre storia interessante... Alla prossima!
Koa

Recensore Master
23/02/20, ore 11:05
Cap. 4:

Ciao di nuovo, mi sono resa conto di non aver mai recensito questo capitolo e in effetti mi mancava qualcosina. Ci tenevo comunque a farlo, anche perché è uno dei più interessanti, e non soltanto perché qua analizzi la scena del crimine, ma anche per il risalto che dai a un personaggio come Anderson. Qualche parola mi sentivo di dovertela dire.

Come in ogni giallo che si rispetti la scena del crimine è un punto focale per il proseguo della storia. Quello su cui poi si basa ogni cosa, sulla scena di un crimine ci sono indizi, cadaveri, prove... in questo caso molto affascinante il pensiero che sia immacolata più di una stanza del Barts. Sherlock fatica a trovare indizi, la pulizia glielo impedisce il che è esso stesso un gigantesco indizio. Un qualcosa su cui lavorare insomma, ci si potrebbe fare tantissime domande a riguardo nonché osservazioni riguardo il colpevole. Chi ha pulito e perché? Lo ha fatto da esperto o da principiate? Quanto tempo ha avuto per pulire e soprattutto lo ha fatto per una ragione specifica, perché c'erano tracce oppure per sviare i sospetti? Insomma, un investigatore bravo come Sherlock Holmes non lascerà da parte questo gigantesco indizio, ne sono sicura. Intanto però ha altri problemi da gestire, come il fratello. Vederlo in prima linea fa strano, ma come già accennavo nella scorsa recensione che ti ho lasciato, tutto questo fa parte della sua caratterizzazione. Questo Mycroft non vuole stare solo, tu lo dici chiaramente. Ama Greg e ha un cuore e non si vergogna di mostrarsi debole o sconvolto, al punto che se ne accorge persino Anderson. Ecco il suo approfondimento l'ho trovato molto interessante. Specialmente nel rapporto che ha con Mycroft. Rapporto ovviamente superficiale. Il tutto nasce dalla terza stagione, in cui Anderson viene reclutato per sorvegliare Sherlock diciamo così e improvvisare retate antidroga al 221b di Baker Street per stanare i nascondigli di Sherlock. Una collaborazione che si presume sia nata da una conoscenza, Mycroft si sarà presentato a lui in una certa maniera senza mancare di sottolineare la propria importanza o il proprio potere istituzionale. E Anderson ha capito, forse non tutto, anzi non sa molto ma tanto gli basta per sorprendersi nel vedere un uomo tanto compassato, in realtà molto più sconvolto di quanto non lo sia mai stato. Insomma è un intreccio interessante il tuo.

Per ora non ho altro da dire, come dicevo volevo lasciare solo un paio di impressioni e ci tenevo a farlo per bene.
Alla prossima.
Koa

Recensore Master
23/02/20, ore 10:48
Cap. 6:

Ciao, eccomi anche qui più o meno puntuale. Potrei fare di meglio, ma non sempre è facile come ho già detto. Ma comunque, sì è un capitolo forse più di passaggio ma a mio avviso necessario anche per delineare meglio la situazione. Non l'ho trovato un "riempitivo" se era questo il tuo timore, al contrario ha sottolineato alcuni aspetti soprattutto nei rapporti principali, ovvero Sherlock e John e Mycroft e Lestrade.

Inizio subito col dirti che ho trovato molto interessante la caratterizzazione del personaggio di Mycroft, personaggio non facile e ricco di sfumature che molto spesso non è facile cogliere. Qua la tua idea di lui è molto chiara, Mycroft ha subito una forte influenza manipolatoria da parte di Eurus, diventando ciò che nella narrazione definisci come un "uomo di pietra" apparentemente fermo e incorruttibile (nel senso più umano e positivo del termine), un qualcuno che non mostra mai ciò che prova. Iceman, Antartica... i suoi soprannomi parlano per lui, in questo i Moffits sono stati molto chiari: Mycroft è l'uomo di ghiaccio, ma la sua crescita come persona e la sua scoperta come personaggio diventa incredibile nell'arco delle quattro stagioni. Io credo che il Mycroft post quarta stagione sia tra i più interessanti su cui lavorare, di certo offre ottimi spunti anche per la Mystrade, che è sempre lontana dall'essere canon o anche semplicemente fanon, siamo sempre sul crack paring, ma le basi per pensare a Mycroft come a un qualcuno di potenzialmente interessato a un rapporto sessuale/romantico queste ci sono tutte. E molte di più che nelle prime stagioni in cui tanti lo definivano davvero come un "uomo di ghiaccio". E in questa storia tu parti dal presupposto che Mycroft non è più l'uomo che appariva tempo prima, parte del merito è della scoperta della faccenda di Eurus da parte di Sherlock, del fatto che Mycroft non ha più alcun segreto da reggere o peso da portare, Sherlock e i loro genitori sanno la verità, Mycroft non deve più gestire Eurus da solo. Ma soprattutto, Mycroft ora ha quello che tu hai definito come un "pilastro" nella sua vita ovvero Greg. O Gregory come lo definisce lui. Ho trovato molto interessante il fatto che Mycroft appaia distrutto e incapace di gestire una crisi. Lui che ha gestito per anni le crisi di Sherlock, crisi nelle quali il fratello ha rischiato più volte la morte. Mycroft era sempre lì, magari un passo indietro però c'era, pronto a intervenire lucidamente e con la giusta freddezza. Questa situazione però è molto diversa, e non che la reazione che ha adesso dia più importanza a Greg che a Sherlock. Semplicemente sono diverse le premesse, è diversa l'importanza che Lestrade ha assunto nella sua vita. Lo credo che è distrutto e credo anche, anzi lo trovo verosimile, che non faccia nulla per trattenersi o per mostrarsi più compassato. Ormai questo è un Mycroft che non ha alcun motivo di nascondersi o di indossare un'altra maschera, con con Sherlock e John almeno. Di nuovo, così come mi è successo anche guardando il finale della quarta stagione, ho avuto la sensazione che da certi punti di vista (senz'altro uno emozionale), Sherlock fosse il più forte dei due. Quello più capace a gestire certe situazioni rispetto a Mycroft che invece si lascia andare. Ad ogni modo... come dicevo è tutto molto interessante.

Detto questo mi ha fatto molto piacere il passaggio in cui parli di Mrs Hudson, sempre poco presente nelle fanfiction, qui sottolinei quanto in realtà sia preziosa anche come aiuto pratico in casa. Devono pur sempre gestire una bambina piccola... Ma anche quanto affetto sia Sherlock sia John provano per lei. Molto bello anche il rapporto che stai delineando tra Sherlock e John, è ancora agli inizi e questo è chiaro, ma c'è qualcosa di intenso tra i due che ormai dormono anche insieme. Credibile il fatto che Sherlock abbia degli incubi e che non abbia ancora recuperato tutti i ricordi Eurus, mi fa sorridere la sua impazienza e il suo voler subito fissare ogni più piccolo ricordo. Quasi non vede l'ora che la memoria anche quella più terribile torni così può avere tutto sotto controllo. Sherlock è uno che tende all'iper controllo emotivo, non mi stupisce un suo ragionamento simile, al contrario lo trovo particolarmente IC. Mi piace che John si prenda cura di lui e trovo anche nel suo caso credibile il fatto che si dia ancora la colpa per certe azioni e parole del passato. Ho rivisto alcuni suoi tratti che sono venuti fuori molto nella quarta stagione e che per più di un attimo me l'hanno fatto odiare. Il fatto che tiri in ballo Mary e che paragoni l'impegno di Sherlock per salvare Lestrade e di conseguenza dare a suo fratello conforto e sicurezza, sostenendo che per Mary invece non aveva fatto abbastanza, è profondamente ingiusto. Perché non soltanto sono due situazioni estremamente diverse, uno è un rapimento fatto dal fratello di un poliziotto morto in un caso che, presumo, poi verrà ampliato e spiegato per bene perché per ora ti sei limitata a citare, mentre l'altro ovvero quello di Mary era un caso di un passato che veniva a chiedere di pagare i propri debiti. Mary indipendentemente dalle azioni di Sherlock o di John o anche di Mycroft sarebbe morta lo stesso prima o poi. Perché chi fa quella vita non resta vivo a lungo, Mycroft non sbaglia mai come dice Sherlock stesso più volte. Ora, paragonare l'impegno di Sherlock è abbastanza orribile oltre che ingiusto, ma al tempo stesso lo trovo tipico da parte di John che tende sempre a mancare il punto. Sì, succede per un attimo però succede comunque. Ad ogni modo lo trovo molto IC, sei ha dei dubbi levateli, John si comporterebbe proprio in questa maniera. Fortuna che poi rinsavisce.

Questa storia mi sta appassionando sempre di più, quindi attento altri aggiornamenti nella speranza di riuscire a essere puntuale con le recensioni.
Koa

Recensore Master
20/02/20, ore 15:27
Cap. 5:

Ciao di nuovo, stamattina ho recensito l'altra mentre adesso mi fermo un attimo su questa. Cercherò comunque di essere regolare a lasciarti le recensioni, per quanto possibile. Dunque, a piccoli passettini questa storia procede. Non mi è perfettamente chiaro se sarà una storia di genere crime, e quindi con l'indagine nel suo dettaglio, oppure se ti concentrerai più su lato emotivo e sentimentale della faccenda, da come stai impostando questi primi capitoli mi sento di dire che farai la seconda, personalmente apprezzerei entrambe le scelte, ma la seconda mi piace particolarmente. Ho già avuto modo di notare la tua abilità introspettiva e sono contenta che questo capitolo sia stato così corposo, forse è stato il più lungo e ricco di dettagli che hai scritto finora in questa storia. E dato che io amo molto i dettagli in una storia, non ho potuto che apprezzarlo davvero tanto.

Anzitutto lasciami spendere un paio di parole su Mycroft, io lui lo adoro in maniera particolare. E non è mai affatto scontato che in una fanfiction venga reso bene, in questa senz'altro hai dato una visione di lui molto in linea con la quarta stagione, scelta che ho apprezzato tanto. La quarta stagione ci mostra un Mycroft Holmes umano, che dietro le maschere, dietro la freddezza il disgusto che mostra per il genere umano, suo fratello e l'idiozia, in realtà nasconde una grande fragilità e umanità. Non stento a credere che possa reagire in questo modo davanti alla scomparsa del suo compagno, tanto amato Gregory. Apprezzo la scelta del nome pronunciato per intero, dettaglio che io ho sempre usato fin dalla notte dei tempi. Ma più di tutto mi ha colpita la sua reazione fisica, ce lo descrivi come un po' sfatto, non curato, non rasato, con la cravatta allentata... per uno come lui che l'apparenza gioca molto, così come l'essere sempre in ordine, vederlo in uno stato simile sottolinea il suo dolore e il suo smarrimento. Non trovo strano che non abbia già messo in pista tutti i mezzi dei servizi segreti e della polizia inglese. Non è strano perché qui Mycroft è chiaramente sconvolto. Lo è in tutto e per tutto e Sherlock lo sa, lo sa anche John e infatti ci stanno anche un po' lontani, attenti a non turbarlo. Mi ha colpita e mi è piaciuto quel che hai fatto con lui, brava.

Per il resto, il capitolo ci mostra una pista ma non va oltre. Il perno del capitolo sembra più che altro il come Sherlock arriva. Attraverso Rosie per la precisione e io ho amato tanto questa scelta. Io credo che lei, su Sherlock, possa giocare un effetto simile a quello di John. Un conduttore di luce, insomma. Uno del tutto inconsapevole, esattamente come suo padre. Dada e daddy mi piace molto il rapporto che Rosie ha con Sherlock, lui la ama alla follia e si vede e lei lo ritiene tale e quale a suo padre, quindi anche qui hai costruito un bel rapporto. In generale l'atmosfera che si respira al 221b di Baker Street è apprezzabile. Non c'è più tanta tensione tra Sherlock e John, sembrano al contrario intimi. Due persone che stanno insieme e si sostengono a vicenda. Anche questo mi piace molto. Così come tutta la storia.

Alla prossima e ancora complimenti.
Koa

Recensore Junior
17/02/20, ore 21:58
Cap. 4:

E siano benvenute 1183 parole e anche di più. Una tale bella scrittura non dovrebbe avere limiti.
E non preoccupare di anticipare troppo il desiderio dei lettori: la curiosità uccide se non soddisfatta, quindi è meglio avere nuovi capitoli prima possibile.
E magari finita una storia, una nuova avrà inizio.

Recensore Master
17/02/20, ore 14:52
Cap. 3:

Ciao, sì, i capitoli sono piuttosto brevi e in linea generale tendono a essere scarni, ovvero piuttosto poveri di narrazione. E io personalmente preferisco capitoli molto più corposi e lunghi, non è però un qualcosa su cui crucciarsi troppo. Ogni capitolo è composto da una singola scena, senz'altro l'effetto televisivo è centrato in pieno, se era quello che volevi ottenere. In realtà temo però che le mie recensioni saranno relativamente brevi, in questo capitolo per esempio ci mostri l'arrivo a New Scotland Yard di Sherlock e John e la scoperta di quanto è successo. Ovviamente non è stata una chissà quale sorpresa, quanto succede ce lo fai più o meno capire fin dal titolo e dall'introduzione, quindi non c'è stato un effetto sorpresa gigantesco. Comunque però c'è stata la scoperta da parte di Sherlock e John, che vengono a sapere direttamente da Anderson cosa è successo. Non conosciamo i dettagli, sappiamo le cose vagamente ma presumo che l'indagine andrà a chiarire anche questo. C'è comunque una cosa che non ho capito, per quale motivo Anderson non vuole dire niente a Mycroft della scomparsa di Lestrade... Sherlock gli telefona subito e ho apprezzato tantissimo il gesto, è la prima cosa che fa senza esitazioni e questo l'ho apprezzato. Sui fratelli Holmes non ci hai dato ancora molte informazioni, ma questo gesto chiarisce piuttosto bene che tra loro c'è un forte legame e un grande rispetto. Anderson sembra quasi che abbia paura di Mycroft e mi chiedo se in realtà non nasconda qualcosa che noi non sappiamo ancora, qualcosa che non vuole che Mycroft Holmes scopra che, come hai detto, potrebbe farti fuori col gesto di un dito. Senza ombra di dubbio la sua reazione mi ha colpito molto, non dice nulla. Attacca il telefono e basta, lasciando trapelare praticamente ogni cosa. Sarò molto curiosa di capire come caratterizzerai Mycroft in questo senso, lui impegnato in una storia d'amore è sempre una cosa stupenda, a mio avviso. Naturalmente questo vale anche per i Johnlock. Per ora comunque di questo si sa troppo poco, attendo aggiornamenti.

Ora vado a recensire l'altro capitolo dell'altra storia. Complimenti intanto.
Koa

Recensore Master
13/02/20, ore 20:09
Cap. 2:

Ciao, ho letto immediatamente e quindi eccomi di nuovo a lasciarti una recensione. Sono contenta che tu abbia deciso di aggiornare così presto, e che la storia sia anche già finita. Anche questo mi fa piacere.

Questo capitolo è stato molto più introspettivo rispetto al precedente, che come ho già detto l'ho trovato introduttivo di una situazione e un contesto nello specifico. Qua a fare da scenario è un viaggio in taxi, un qualcosa di tipico nell'universo di Sherlock BBC. A Londra, Sherlock e John si muovono quasi esclusivamente in questa maniera e in questo caso dà la possibilità a John di calarsi in qualche riflessione. Anzitutto veniamo a conoscenza di un dettaglio importante nella trama più in generale, e che riguarda la parte romantica. John e Sherlock stanno più o meno insieme, non hanno dato ancora un nome a tutto questo, il che presumo significhi che non lo sa ancora nessuno. Però qualcosa c'è e lo intuiamo non solo dalle parole di John, ma da una banale stretta di mano. Un gesto di sostegno e conforto, ma che nel linguaggio di Sherlock e John significa tantissimo. Loro che non parlano mai e che, pur dichiarandosi amici fraterni, si sono toccati soltanto per un abbraccio dopo una tragedia, in The Lying Detective. Un gesto simile ha una enorme importanza nel loro universo. E quindi già stanno insieme. Ma non solo, ci sono anche Mycroft e Lestrade... per i quali si presume stiano per arrivare tempi duri. Mi piace che i due abbiano avuto un lento avvicinamento, lo trovo verosimile e per due fattori. Il primo è che Lestrade esce da un matrimonio che è finito in maniera disastrosa. Mentre dall'altra parte il motivo è Mycroft, che non è esattamente l'uomo più socievole del mondo. Mi piace l'avvicinamento lento, insomma. Il trovarsi un po' per caso, ma un po' no. Il cercarsi per sciocchezze e poi anche i regali e l'umanità di Mycroft che diventa sempre più evidente, così come una relazione che ormai è sotto gli occhi di tutti, a Scotland Yard e non. Bello l'accenno di rapporto, molto più disteso rispetto al passato, tra Sherlock e Mycroft. Diciamo che l'impressione che ho avuto leggendo questi primi due brevi capitoli è che tutti i personaggi di Sherlock abbiano trovato una loro stabilità. Chi in un modo e chi in un altro. Stabilità che viene completamente stravolta d questo misterioso evento. Che presumo conosceremo nel prossimo capitolo.

Ora sono sempre più curiosa, di nuovo complimenti.
Koa

Recensore Master
13/02/20, ore 19:57
Cap. 1:

Ciao, come ti avevo accennato nella recensione all'altra storia, ho decido di fare un salto anche su questa. Anche perché qui, oltre alla Johnlock, si parla di Mystrade che è tipo la mia ship preferita dopo Sherlock e John. E quindi ero curiosissima. Anzitutto per il titolo, che non lascia presagire nulla di buono. Ammetto anche che gli avvertimenti e i generi che hai usato, tra cui drammatico e violenza, mi fanno temere per il peggio. Però sono anche tanto curiosa e quindi eccomi qua.

Non so di quanto pensi, o sai, sarà la storia nel suo complesso ma come primo capitolo mi sembra molto introduttivo. Di fatto è un prologo piuttosto breve, che serve a introdurre la situazione. Situazione già molto chiara tra l'altro e nella quale non ti addentri, ma come dicevo qua ci si limita a introdurre una certa situazione. Poche righe ed è evidente in quale periodo ci troviamo ovvero dopo la quarta stagione. Sherlock e John hanno trovato una loro stabilità, non mi è chiaro se ciò comprenda già lo slash, ma per il momento vivono insieme e hanno Rosie a cui pensare. In questo hai descritto la loro vita così come la conosciamo ovvero movimentata e mai banale, come può esserlo la vita di un consulente investigativo che ha per casa due Watson. Insomma, un po' strana ma fondamentalmente bella. Ecco, a questo proposito, mi è piaciuto molto il fatto che tu abbia introdotto questa giornata al 221b di Baker Street come una giornata tranquilla, povera di eventi eclatanti. Quasi noiosa si potrebbe dire, comunque molto tranquilla. La quiete prima della tempesta, o almeno è questo il sentore che ne ho avuto di primo acchito. La narrazione esterna non permette al lettore di entrare dentro i pensieri e i sentimenti di Sherlock e di John, ci mostra soltanto la situazione nel suo complesso sbrigandosela in poche righe. Abbiamo calma e tranquillità, ma anche questo Sherlock che suona musica malinconica, che tra l'altro ha appena composto, senza sapere nemmeno lui il motivo di tanta tristezza. Qualcosa è nell'aria e il primo indizio è la calma piatta e nessuna notizia da Scotland Yard. Questo è normale? Magari lo è, ma in questo caso Sherlock e John la prendono quasi come un segno di sventura e infatti è ciò che succede. Anderson scrive per annunciare un qualcosa di sconvolgente. Che è stato anche introdotto fin dalle prime righe, qua e là lungo il capitolo ci avevi già annunciato che qualcosa sarebbe successo. Poca sorpresa per i lettori, che erano preparati (eravamo preparati, sarebbe meglio dire, anche da titolo ovviamente) ma tanto per Sherlock e John. Anderson scrive in modo vago, non specifica. Ma due cose sono chiare, Lestrade è il problema e Mycroft deve restarne fuori. Ma forse lo saprà già? Non so, è pur sempre il governo inglese. Il collegamento tra il governo e le spie (così una volta si vociferava nel fandom), difficile che gli sfugga qualcosa. Ora, non sappiamo bene cosa sia successo, ma ci rendiamo conto che è grave, e qui ci si interrompe.

Primo capitolo interessante in fin dei conti, con un finale che lascia incollati. Lo stile che usi non è molto articolato o complesso, ma è grammaticalmente corretto. Molto interessante nel suo complesso, complimenti.
Ora vado a leggere il secondo capitolo, che per fortuna hai già pubblicato.
Koa

Recensore Veterano
13/02/20, ore 11:46
Cap. 2:

Ciao! Che bello hai aggiornato subito sono così contenta ^^ !!
La storia inizia a piacermi a parte i capitoli un po' corti ma va bene lo stesso.
Aspetto con ansia il prossimo capitolo

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