Recensioni per
Novembre
di Baudelaire

Questa storia ha ottenuto 173 recensioni.
Positive : 173
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/04/20, ore 06:55

Buongiorno.
Dietro a ogni ''caso umano'' c'è una storia e ciascuno di noi ha il suo modo di rielaborarla... forse anche quel maniaco ha avuto qualche trauma, chissà... l'abbiamo conosciuto quel tanto che basta per fuggire...
Sabrina aveva suo fratello e viceversa, ecco perché non era stata aiutata... lui ha cercato di assecondarla, di volere il suo bene, invece alla fine la situazione è uscita dal controllo.
Adesso i due ''superstiti'' si sono ritrovati.

Recensore Master
28/04/20, ore 01:52

Quello che hanno vissuto queste due anime è talmente drammatico che li sta distruggendo. Lei ha visto l'inferno da vicino, è stata scottata. Lui ha un senso di colpa per la morte di Sabrina e Marco che non lo lascerà mai. Ma in questa tempesta Stefano ce l'ha fatta a mandare un messaggio, a lanciare un grido di aiuto. Loro si possono ancora salvare. Ma non devono più cedere al lato oscuro, devono tornare ad essere l'uno la luce dell'altra. Grande impatto emotivo questo capitolo. Sei bravissima nel descrivere i sentimenti più profondi.

Recensore Master
27/04/20, ore 16:45

Ciao Cristina, un passaggio dal forte impatto emotivo. Chiara sta vivendo un dramma del quale non può parlare con nessuno e c’è da ringraziare che i suoi genitori, in virtù del rapporto che hanno, non le abbiano mai chiesto nulla, che abbia un lavoro a cui tornare e nel quale impiegare almeno per un po’ di ore il pensiero su qualcosa di pratico distogliendolo dal problema che c’è e continuerà ad esserci perché, come ha già capito Chiara, dovrà imparare a convivere con quanto le è accaduto, che l’ha resa sporca dentro, ma che non può continuare a condannarsi altrimenti diventa un circolo vizioso dal quale sarebbe difficile uscire. E’ indubbio che qualcosa dentro di lei si sia rotto irrimediabilmente e che per ricostruire una stabilità e una serenità molti saranno i passi che deve fare, ma per tutto questo c’è bisogno di tempo. Tempo per assorbire il dolore subito, tempo per ragionare, tempo per prendere le distanze dal mondo nel quale era entrata e che l’ha corrotta. Ora è il momento per ripensare a costruirsi delle basi solide su cui rifondare la sua intera esistenza. Ma non deve fare tutto subito e da sola. Dovrà cercare di aprirsi con qualcuno in modo che la aiuti a comprendere cosa le manca per essere serena. Poi la conversazione con Stefano ha riportato a galla il vero sentimento che l’ha legata a lui prima che entrambi si perdessero ognuno dietro ai propri bisogni. L’aver saputo del suicidio di Sabrina e della conseguente morte anche del fratello di lei, le ha fatto capire la disperazione di Stefano per non essere potuto essere così incisivo da farsi ascoltare da Sabrina e ora si porta sul cuore un macigno che solo l’amore e la comprensione di un’altra persona potranno tentare di alleggerire. E’ stata molto disponibile Chiara a fare in modo che Stefano si sfogasse, che piangesse tutte le sue lacrime cercando anche di confortarlo come se tutti e due condividessero il medesimo dolore. Ma il dolore di Chiara è ancora lì, pulsante e forse è un bene che anche lei riesca a sciogliersi in un pianto che potrà essere liberatorio poiché all’altro capo del filo c’è una persona che le ha voluto bene e che ancora tiene a lei. Forse le tragedie attraverso le quali sono passati entrambi li hanno cambiati, li hanno fatti maturare e probabilmente potranno trovare un punto di incontro diverso da prima. Dicono che per ricostruire su solida fondamenta si debba prima distruggere il vecchio per fare in modo che il nuovo possa nascere e crescere rigoglioso. Mi auguro che per loro possa essere così. Un abbraccio.

Recensore Master
27/04/20, ore 14:57
Cap. 4:

Ciao Baudelaire. Qui il gioco si fa pericoloso,la tensione mentale è molto forte,Chiara é combattuta ma penso proprio che cederà. Molto realistiche le frasi che dice riguardo quel che vorrebbe fare con Stefano,presa dall'eccitazione. Ormai dopo vari incontri sentono che il momento è giunto,anche se Chiara è dubbiosa. Al prossimo capitolo. :)
(Recensione modificata il 27/04/2020 - 02:58 pm)

Recensore Master
26/04/20, ore 16:04
Cap. 22:

Ciao Cristina, con questo capitolo hai deciso di tirare fuori l’artiglieria pesante e temevo di conseguenza che tutta la situazione si sarebbe trasformata in un bagno di sangue. Chiara ha sperimentato dapprima una agghiacciante paura semplicemente vedendo gli sguardi che tutti e tre avevano per lei, novella vittima sacrificale sull’altare della loro perversione, poi sulla sua pelle il dolore prima fisico perpetrato ai suoi danni da Luca e poi quello molto più persistente che è quello morale, in quanto penso che mai riuscirà a dimenticare una notte come quella che ha passato. Credo che l’angoscia più profonda gliela abbia fatta provare Claudia nella dissolutezza del suo approccio con lei che le ha fatto venire il voltastomaco essendo una donna come lei che stava godendo della paura altrui. E’ arrivata a sperimentare l’orrore di qualcuno che si pensava di conoscere e che all’atto pratico ha mostrato la sua vera faccia. Tutti e tre insieme fanno un bel trio di depravati, però se uno vuole dedicarsi a certe pratiche dovrebbe almeno assicurarsi che tutte le persone coinvolte siano sulla stessa lunghezza d’onda. La violenza per il gusto di soddisfare un capriccio o una voglia non può essere mai giustificata e giustificabile. Chissà che cosa è che ha mosso a pietà Emanuele per fare in modo che Chiara si salvasse e la lasciasse andare via ancora integra. Chiara sarà integra nel corpo ma la sua anima è dilaniata dai dubbi sulla vita che ha condotto in questi ultimi periodi, e fra le lacrime e i pensieri che le affiorano alla mente non può fare altro che rivedere come se fossero fotogrammi, istanti di vita vissuta con i suoi partner con i quali pensava di aver stabilito un rapporto di amicizia, all’inizio, che poi si è trasformato in un sentimento profondo per qualcuno e di fiducia per qualcun altro. Ora davvero penso che Chiara senta di aver toccato il fondo, anche il fatto di non voler condividere con qualcuno questa esperienza è il segno della vergogna che prova per essere stata così ingenua e per essersi abbassata ad un livello cui mai avrebbe pensato di arrivare per la sua smania di cercare quel qualcosa che le manca ma che ancora non sa che cosa è. Dovrà operare una lenta ricostruzione di se stessa da ora in avanti, forte delle esperienze accumulate che sicuramente l’hanno profondamente cambiata in quanto da domani niente sarà più come prima, forse anche il suo modo di vedere e di atteggiarsi con il prossimo. Sei veramente in gamba nel portare in superficie gli stati d’animo più segreti dei personaggi di cui tratti. Brava una volta di più.

Recensore Master
26/04/20, ore 11:06
Cap. 22:

Sai cosa? Nella mia personale opinione, io non demonizzo nessuno, perché per me la ''cattiveria'' è un costrutto sociale. Per me quei tre esseri umani sono tristi. Quasi patetici. Mi fanno tenerezza, sai perché?

Perché sono così inconsapevoli di odiare loro stessi, nel profondo, che preferiscono proiettare tutto su altre persone. Facendo del male a loro volta. Non sono psicopatici, non sono schizofrenici, non sono ''definizione base del DSM-IV, manuale di psichiatria random''. Sono umani anche loro, ma sono pecorelle smarrite. Sono quelli che paradossalmente vivono anche loro nel baratro, perché sono così spaventati di vedersi dentro che ormai agiscono in autonomia.

Persone come loro non sono da compatire, da incolpare sì, ma sempre imparzialmente. Come farebbe un qualsiasi giudice. A me fanno tenerezza, e forse pietà, perché ai miei occhi sono quelli più deboli di tutti. Esatto. Tieni conto che la Vergogna, la più bassa delle emozioni, è quella che porta distruzione verso di sé e verso gli altri. Quando ti vergogni di te stesso, non hai più compassi su cui agire. La moralità è eterea. Vivi come uno spettro, spaventato. Questa è la Condizione Umana.

Per Chiara, spero che possa riprendersi presto. Certe cose non si dimenticano. E ci vuole un coraggio enorme, e la voglia di perdonare, per far sì che scompaiano per sempre.

AP.
(Recensione modificata il 26/04/2020 - 11:09 am)

Recensore Master
26/04/20, ore 10:46
Cap. 21:

Il POV di Stefano è tristezza, malinconia e senso d'angoscia. Comprensibile, per chi ha visto davanti agli occhi una nefandezza. E poi aver sperimentato un altro eccidio, indirettamente. Mi pare di capire che Marina sia la ex moglie, e lui ha due figlie. Mi fa piacere che gli diano conforto, almeno ha qualcuno su cui contare. E i figli molte volte sono il moto di spinta per chi scende nel baratro. Ma io, non essendo genitore, posso solo specularlo.

Il POV di Chiara è una scena erotica descritta con maestria. Descrizioni ottime nel contesto, e il tutto scorre senza problemi. Si percepiscono le emozioni che entrambi provano. L'entrata dei due estranei pure racchiude un piccolo e discreto senso di suspense. Io personalmente al posto di Chiara avrei preso a sprangate nei denti tutti e tre, compreso Emanuele lol.

Comunque, davvero avvincente.

AP.

Recensore Master
26/04/20, ore 07:51
Cap. 22:

Buongiorno.
E' qualcosa di terribile...
Credo che questa sia una ''lezione''... in un certo senso. Chiara impara che deve stare lontana da questa gente, ma soprattutto che non deve fidarsi degli sconosciuti, in modo particolare di quelli conosciuti su Internet in certi ambienti...

Recensore Master
25/04/20, ore 20:17
Cap. 22:

Che capitolo forte, un pugno nello stomaco. Quello che mi ha colpito è stato, più di tutto, il sorriso che non ha mai lasciato le labbra di Emanuele, anche quando li ha fermati, per fortuna, anche quando ha deciso di salvare Chiara da una violenza inaudita. Chiara che si è fidata, Chiara che è un'anima pura alla ricerca di sé stessa e invece, lungo il cammino, ha trovato il diavolo. Sei veramente brava in ogni contesto. Chapeau.

Recensore Master
25/04/20, ore 15:33
Cap. 3:

Ciao Baudelaire. E dopo il caffè,la cena. Non mi aspettavo Stefano si presentasse con delle rose rosse,ma in fondo lui e Chiara avevano già parlato molto,prima di conoscersi dal vivo. Sembra proseguire tutto bene e,come immaginavo,vi è stato il primo bacio. Ma forse questo è solo il preludio di qualcosa di complicato che accadrà. Sbaglio o hai aggiornato gli avvertimenti?Perché vicino a contenuti forti vi è anche threesome e violenza. Poi leggo anche yuri e yaoi nel tipo di coppia,quindi tutto prenderà linee del tutto diverse da un tipico incontro fra due persone,con i loro problemi,che si piacciono. Al prossimo capitolo. :)

Recensore Master
25/04/20, ore 07:17
Cap. 21:

Buongiorno.
Mai fidarsi degli sconosciuti di Internet... ecco cosa può succedere... non che la protagonista finora abbia avuto fortuna. Il fatto è che tutti questi hanno preteso fin da subito di sapere qualcosa, tanto... quando non sapevano niente. In una condizione ''normale'', credo che Chiara non avrebbe mai conosciuto questo maniaco... o quanto meno l'avrebbe conosciuto gradualmente e gli sarebbe stata alla larga. Invece eccola ora nella tela del ragno, credo che questo pensi solo al suo piacere e a racimolare tante vittime per le sue perversioni...
Nessuno dovrebbe mai permettersi di imporre qualcosa agli altri...

Recensore Master
24/04/20, ore 17:27
Cap. 2:

Ciao Baudelaire. Qui iniziamo piano piano ad addentrarci nella storia dove,dal punto di vista emotivo per la protagonista,nonostante siano cose che capitino all'ordine del giorno,risulta complicato,specialmente quando ci si trova a viverle. Mediante quel caffè simbolico iniziano a parlare e,almeno sul piano fisico vi è attrazione e non è cosa da poco per un incontro avvenuto in questo modo,spesso si hanno delusioni. Ma quest'uomo ha dei figli,nonostante dica di non vivere con la persona che un tempo ha amato,sempre se dice la verità. Inoltre vi è fra lui e la ragazza una grande differenza di età e differenti esperienze di vita. Tutti fattori che non aiutano ad equilibrare una relazione che potrebbe nascere,ma per il momento è forte l'attrazione che ha,oltre a Stefano anche Chiara. Vedremo cosa succederà,intanto si rivedranno. E soprattutto sono curiosa di scoprire i contenuti forti,come detto negli avvertimenti. Al prossimo capitolo. :)
(Recensione modificata il 24/04/2020 - 05:28 pm)

Recensore Master
24/04/20, ore 14:59
Cap. 21:

Nuovamente ciao. Un capitolo nettamente diviso in due che racconta due storie ben distinte. Stefano sta facendo i conti con quanto è accaduto, provando a riesaminare i passi fatti, i comportamenti tenuti, quelle che erano le sue aspettative e il risultato è che tra le sue mani non resta che il nulla o la disfatta per non aver saputo coltivare un rapporto e farlo crescere ed evolvere in altro. Meno male che Stefano in tutta questa bufera che lo ha travolto ha anche la fortuna di non essere solo, la sua ex moglie si dimostra molto comprensiva, molto più matura e anche caratterialmente molto più forte di quanto lui non saprà mai essere offrendogli una sponda sulla quale riprendere fiato: la sua famiglia, che nonostante tutto, è ancora lì, unita e disponibile a dargli un aiuto che lui accetta perché sa di essere arrivato al capolinea e da un nuovo punto bisogna pur partire. Il discorso “Chiara” è stato forzatametne accantonato ma non abbandonato del tutto, ma se anche dovesse ripresentarsi una occasione per loro, lui non può ripresentarsi a lei come lo Stefano che era prima, gli eventi occorsigli devono per forza cambiarlo, altrimenti non avrà imparato nulla e la tragedia nella quale si è ritrovato immerso non sarà servita a niente se non a seminare dolore. Per Chiara invece già prevedevo, alcuni capitoli addietro, grossi guai e temo che li abbia trovati nella sua smania di voler assaporare una vita nuova o forse il proibito che le ispirava la personalità un poco oscura ma affascinante di Emanuele. Già il suo atteggiamento avrebbe dovuto farle scattare un campanello di allarme e sapendo quali erano i giochi che gli piaceva fare, se lei non era dell’idea di sperimentarli o condividerli, avrebbe potuto interrompere la loro iniziale relazione. Ora invece si trova impreparata ad affrontare il fantasma di qualcosa che ha solo supposto lui facesse ma senza che lei ne fosse una delle interpreti. E anche gli amici di Emanuele non le ispirano la minima fiducia: le sono bastate le poche occhiate e le poche parole che le hanno rivolto a far scattare il lei il panico che penso sia del tutto motivato, anche perché Emanuele non è stato così aperto, corretto e schietto da confessarle cosa aveva in mente prendendola in contropiede e godendo del fatto di vederla così sconvolta. Prevedo per Chiara una esperienza sconvolgente che forse le farà porre la sua esistenza su un altro piano tutto da riscrivere. Sei magicamente intrigante pur colpendo duro. Ti aspetto presto.

Recensore Master
24/04/20, ore 14:06
Cap. 20:

Cara Cristina, questo è stato forse il miglior capitolo scritto fino ad ora dove sei riuscita a mantenere altissima la tensione per tutto la lunghezza della sequenza che ci hai descritto.Mi è parso di leggere una sceneggiatura dove i dialoghi erano forse volutamente ridotti all’essenziale e dove tutto ciò che era di contorno è rimasto sfumato per concentrare l’attenzione sull’evoluzione che stava avendo il personaggio di Stefano. Devo ammettere che vedere il suo comportamento ha rinfocolato in me l’idea di quanto questa persona sia inconsistente come si è autodefinito alla fine del capitolo. Una persona concentrata troppo su se stessa da non riuscire a comprendere l’altra persona con cui aveva una relazione, che a questo punto della storia mi viene da pensare fosse solo a senso unico, permeata sul fatto di stare bene lui e poi tutti coloro che gli stavano intorno godevano di ciò che restava. Come ha fatto in tutto il periodo della loro relazione a non capire, dai comportametni che metteva in scena Sabrina, la disfunzione tra personalità e realtà che stava vivendo, l’ossessione che aveva per lui che anche dalle parole che gli scagliava contro in un momento di ira avrebbe dovuto percepire. E infatti quando la tragedia è imminente neanche in questa occasione riesce ad essere decisivo, perché Sabrina non lo ascolta come lui non ha mai ascoltato in profondità lei, non ha forse compreso che insieme al sesso che li univa lei aveva bisogno di altro, di affetto, di considerazione e non solo per essere una bella donna. Anche le parole del fratello di Sabrina non sono sufficienti a fargli comprendere lo stato di cose che ha contribuito a creare. Due fratelli troppo legati per essere rimasti orfani con la differenza che Sabrina ha forse esercitato su Marco tutto il senso di protezione che aveva in sé tanto che quest’ultimo dopo che lei si è uccisa non ha saputo sopportare il distacco, la mancanza e il supporto di quella sorella che evidentemente era diventata il suo tutto o forse lui era diventato troppo succube di lei da non sapersi muovere autonomamente. A Stefano rimarrà il rimorso per tutto quello che avrebbe potuto fare affinché non si arrivasse ad una simile tragedia, perché le sue mani rimarranno sporche metaforicamente di sangue anche se non è stato lui a premere quel maledetto grilletto. Lui ha voluto semplicemente liberarsi del problema che stava diventando Sabrina per ritrovare i suoi spazi da uomo egoista e per nulla empatico che si è dimostrato. La sua figura ne esce completamente distrutta e difficilmente difendibile. Mi accingo a leggere anche il nuovo capitolo. Un saluto.

Recensore Master
24/04/20, ore 11:58
Cap. 21:

Allora in questo capitolo due storie ben distinte, come sono separate le strade di Stefano e Chiara. Stefano che si deve riprendere da ciò che ha visto e da ciò che crede di avere fatto, ha la sindrome post traumatica, senso di colpa e sollievo lo confondono, l' unico punto fermo sono le figlie. E poi Chiara che pensa di aver girato pagina, ma in realtà Stefano è sempre nei suoi pensieri. Ma adesso credo che sia seriamente nei guai, Emanuele è un uomo molto libertino, ma portare a casa due sconosciuti, per Chiara, senza neppure avvisarla,mi sembra una violenza vera e propria. Sembrava sincero, invece è preda delle proprie pulsioni senza preoccuparsi dei sentimenti altrui. Capitolo drammatico e a tratti disturbante, almeno per me: mi si rivolta lo stomaco di fronte a certi appartenenti al mio genere. Molto brava, come sempre, catturi il lettore e lo tieni legato a te con la tua abilità autoriale.