Recensioni per
Il cielo non muore mai
di innominetuo
Meti dunque non ha recuperato la memoria, ma non ha perso la sua forza d’animo e la capacità di reagire alle avversità. E, cosa curiosa ma assolutamente plausibile, nemmeno le sue competenze professionali. Ne aveva già avuto il sospetto quando aveva curato il suo salvatore, e ne ha la conferma quando si mette a sfogliare i tomi di medicina a sua disposizione. Questo, ovviamente, cambia la sua prospettiva: può comunque essere utile agli altri, non essere passiva, un peso, qualcuno che viene sopportato solo per compassione. Con la supervisione dell’anziano medico, che la ama come una figlia, decide di mettersi alla prova e dare il suo contributo. La spedizione fuori dalle Mura sotto il comando di Smith e con la suo nuova strategia è ormai prossima e tutto il Corpo di Ricerca è in fibrillazione…è fondamentale che tutto vada per il verso giusto. |
Oh che bello vedo che Meti sta meglio, è bella agguerrita e vuole fare il suo lavoro, occuparsi dei pazienti! Ron è un po' dubbioso, poi però si fida e la lascia fare perché la conosce bene, e sa che lei è una persona seria che quando dice una cosa non è tanto per dire. Poi arriva il bel comandante che le fa capire di tenerci a lei: gli sguardi che le rivolge, il baciamano...quanto è dolce mamma mia, io mi scioglierei con uno che fa così e bello come lui, poi! Ho sempre avuto un debole per gli uomini biondi o comunque con i capelli e gli occhi chiari, forse perché io sono mora, ahahah |
Buona domenica. Io credo che Meti si butti a capofitto nella professione medica soprattutto perché ha bisogno di sentirsi parte della caserma. Per lei è come se dovesse ricominciare tutto daccapo, come se fosse la prima volta al Corpo di Ricerca, e visto che la sua memoria ancora non si decide a sbloccarsi, a questo punto lo trova lei il modo di ambientarsi. Meno male che nei meandri della sua mente è rimasto il ricordo della sua professione, un po' come una seconda pelle connaturata in lei. Così può sentirsi parte della caserma, essere utile e non un peso... e almeno passa il tempo proficuamente senza stare sempre ad arrovellarsi e a rimuginare, che non serve a niente a parte aumentare la sua frustrazione. |
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Questa Meti smemorina che non si arrende mi piace, l'amore per la medicina è più forte dell'amnesia. Grande. Il cervello umano sa essere strano, mi sa che ancora oggi non ne conosciamo tutte le potenzialità...un po' come il famoso 10% che citava Kenshiro, quello che useremmo tutti, in pratica, mentre i maestri di Hokuto ne sfruttano il 100%. |
Che delicatezza questo incontro di Erwin e Meti..quanto amore inespresso e timido.. è come se ricominciassero tutto daccapo, come se si conoscessero di nuovo. Lui è tenerissimo con lei, così rispettoso e gentiluomo, mi ha commosso. Non osa fare di più di un baciamano...ma esistono ancora gli uomini così? Lui è meraviglioso. La ama tantissimo e la stima come persona e come medico. |
Oh, wow, |
Ed ecco il colpevole di tutto! il fratello dell'amico FALSONE del papà di Meti, maledetto lui! |
Eccomi! avevo letto tutto ma mi è mancato il tempo di commentarti. |
Ecco svelato gli artefice dell’odioso attentato a Meti e suo padre! Se l’esecutore materiale non può che essere il suo tirapiedi Kenny, il mandante in questo caso… è Uri, quello che sembrava il fratello più “mite” e corretto, con la giustificazione che Goram stava per rompere il patto del silenzio che lo legava alla famiglia reale. In realtà, è saltato subito alle conclusioni: il fatto che Erwin gli avesse chiesto un incontro non significava automaticamente che lui avrebbe parlato. Quindi, forse c’è anche dell’altro, chissà… Rod non è d’accordo, e forse la sua amicizia con Goram era sincera, o forse semplicemente gli scoccia essere stato scavalcato, ma rimane il fatto che ormai il danno è fatto. Voglio proprio vedere come si comporterà se scoprirà che Meti è sopravvissuta! |
Buongiorno e buon Ognissanti! Sono contenta di leggere che Meti è viva e che una brava famiglia si è presa cura di lei, meno male! È stata molto fortunata perché poteva morire anche affogata. Al momento è smemorata ma penso che guarirà con un po' di tempo e di pazienza. Phil Haggins mi sembra una brava persona ma prima Meti torna da Erwin e meglio sarà, anche perché lui sta andando fuori di testa, sono passati mesi e mi sa che ha perso ogni speranza di ritrovarla. Levi lo convince che non bisogna arrendersi e quindi parte con una recluta, la ragazza infatuata di lui. Passo a leggere gli ultimi capitoli per mettermi in pari! |
E bravo Uri, troppo comodo tirar fuori la faccenda "famiglia" per farne di tutti i colori. Anche se ti tieni dentro il Progenitore non sei giustificato in tutte le porcate che combini prendendotela con chi non c'entra niente. Per una volta Rod Reiss non è al livello dei molluschi ma si avvicina al concetto "uomo". Famiglia di emme, comunque, l'unica a salvarsi è la piccola Historia, di ben altra pasta, come ben sappiamo. |
OMG OMG OMG |
Meti e il suo papà si sono ritrovati ed è stato toccante, lei poi è pure tornata alla villa di campagna per stare un po' con lui: i legami familiari sono importanti, Meti da ragazza va bene che si era innamorata di uno che non era nobile come lei e che voleva fare la sua vita, la storia l'hai spiegata bene, però poteva mantenersi in contatto con suo padre.. ma questi sono comportamenti tipici di quando si è giovani e si gioca con la ribellione, per poi pentirsi da adulti, lo facciamo TUTTI. Erwin si preoccupa non è contento che lei parta da sola, e vorrebbe che ci andasse accompagnata, anche perché non so quanto Meti sarebbe capace di difendersi in caso di pericolo... mi piace però che lei non voglia approfittarsi di essere la donna del comandante e che voglia sbrogliarsela da sola, è una donna indipendente e lo apprezzo, anche se in tempi pericolosi purtroppo bisogna farsi aiutare, c'è poco da fare. |
Un capitolo bello denso e ricco di scene. |