Recensioni per
Non sarà un'avventura
di Lella73

Questa storia ha ottenuto 126 recensioni.
Positive : 124
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Master
06/09/22, ore 11:43
Cap. 3:

Girodelle non ha mai davvero capito Oscar, non può amarla. La rivelazione deve averlo scioccato, ma quando lo saprà il generale..

Recensore Veterano
01/09/22, ore 18:30

Carissima Lella,
ovviamente ho adorato anche questo secondo capitolo, dove la ronda diventa momento di rivelazioni e di riflessioni.
Strepitoso il tuo Alain, impiccione e mordace come sempre (non sia mai che gli sfugga qualcosa o che perda l'occasione di punzecchiare qualcuno!), ma che inizia a coltivare nel suo cuore, per il suo biondo e sensuale comandante, un sentimento che va oltre l'affetto e la semplice stima. In questo lo trovo molto più simile all'Alain del manga, e questa tua interpretazione mi piace molto.
Adoro anche la tua personale visione di André: è un po' più libertino di come siamo abituate a concepirlo, ma lo apprezzo tanto comunque, perché lo trovo molto umano e realistico (più conforme ai canoni di quelli che dovevano essere i costumi del diciottesimo secolo). In ogni caso il suo amore per Oscar è un sentimento inconfutabile è indiscutibile. Insieme i tuoi Oscar e André fanno fuoco e fiamme.
Anche la tua Oscar, che rivela solo con André il suo lato fragile e femminile, è a dir poco stupenda.
Complimentissimi e a presto con il prossimo aggiornamento!
Intanto ti mando un caloroso abbraccio,
G.

(Recensione modificata il 01/09/2022 - 06:44 pm)

Recensore Master
01/09/22, ore 11:12

Ciao Lella.
Ero indecisa a recensire o meno il capitolo, perché rischiavo ( rischio) di essere incompresa o peggio offesa, poi visto che comunque ho letto più di una volta questo capitolo, mi sembra anche giusto lasciare una mia impressione e forse qualcuno comprenderà le mie riflessioni. Dico subito che la storia è scritta bene , l'intreccio è interessante, la seguirei volentieri se i personaggi non si chiamassero Oscar, André e Alain. Non è una considerazione soggettiva, è naturale che a ognuno piaccia una storia e ama i personaggi per motivi propri e li personalizza, modifica alcuni aspetti del carattere o racconta avvenimenti diversi, ma , santo cielo, non si possono addirittura stravolgerli e renderli irriconoscibili. Io questi non li riconosco proprio. Come può André a 34 anni mettersi con una ragazzina di 16 che invitante lo seduce? Lui nella storia di Rijoko Ikeda, dopo qualche avventura giovanile, era rimasto casto per dieci anni perché pensava sempre a lei ,il suo unico grande amore. Un uomo può amare e nello stesso tempo concedersi avventure con una e un' altra donna? Non lo credo proprio, non sarebbe André . Poi c'è Alain: perché è stato reso così volgare e irrispettoso verso Oscar?Da nessuna parte si è mai detto poi che frequentasse donne facili .Lui era legato alla madre , alla sorella e nel segreto ( manga) era innamorato proprio di Oscar. Non era un dongiovanni. Infine Oscar: perché mai spinta dalla gelosia si sarebbe concessa ad André? Io credo che se lui avesse avuto una donna lei lo avrebbe lasciato in pace. Quando ( nell' originale) Alain le disse " se la mia sorellina volesse sposare André cosa direbbe comandante?" Lei gli risponde: "Per me lui può sposare chi vuole " Nel capitolo 28 e nei seguenti, lei lo lascia libero , al punto che deve esser sempre André ad inseguire il suo sogno. Or dunque io comprendo che si voglia cambiare ma almeno avvisare i lettori che i personaggi si comportano in modo diverso, io leggo l' avviso e poi mi regolo se continuare la lettura o meno. Questa non la continuo perché è troppo diversa da quella del fumetto e del cartone animato , i personaggi sono molto realistici sicuramente, ma non li individuo. Buona giornata

Grazie per avermi segnalato l'accento sbagliato succede quando si usa il cellulare al posto del PC, mancano 6 diottrie da lontano e 2 da vicino, spesso uso l' accento al posto dell' apostrofo perché ho già le frasi impostate!
Queste sono tutte scuse per non voler parlare dei contenuti
Ti assicuro che scrivere a mano mi è molto più semplice, se sapevo di ricevere tutte queste frecciatine, certamente non avrei letto. Molte volte ti assicuro, le persone hanno accettato le mie critiche e hanno mi hanno sorpreso per aver scritto pezzi bellissimi.
Ho letto il secondo capitolo perché pensavo fosse più di mio gradimento. Non è una colpa no? Forse dietro lo pseudonimo Lella 73' si nasconde una persona che frequenta da tempo questa sezione, per cui non era necessario hai ragione, darti il mio benvenuto. Lo cancello.
Benissimo, tu non ti devi giustificare perché mai debbo farlo io? Ho sbagliato a dare giustificazioni inutili , la storia non mi piace punto.
(Recensione modificata il 01/09/2022 - 09:32 pm)

Recensore Junior
31/08/22, ore 22:22

Ciao Lella ho letto con piacere questa nuova storia, sai far emergere la passionalità dei personaggi attraverso delle semplici descrizioni degli eventi e questo richiede molta abilità secondo me. Hai intrecciato abilmente la vita di Oscar e André prima di fare l'amore con il dopo. In questo caso ci hai mostrato un André che nonostante l'amore per Oscar ha comunque avuto una vita al di fuori di lei, è più sanguigno pur mantenendo la sua dolcezza. Oscar invece si è finalmente lasciata andare e non vuole rovinare la magia che si è creata raccontandogli del suo malessere. Quello che mi ha molto incuriosita è Alain che dall'odio verso il comandante sta passando ad una certa forma di amore. Sono molto curiosa di leggere il seguito. A presto. Alessandra

Recensore Master
31/08/22, ore 19:02

Ciao.
Anche io mi unisco al coro di benvenuta per questa storia ben scritta ed accattivante che si legge molto volentieri.
Direi che la caratteristica più evidente è di descrivere dei personaggi molto più "emotivi" e "passionali" rispetto all'originale.
Alain è poco rispettoso e troppo sfrontato. Certo il suo ruolo in questa storia è quello di far smuovere le acque ma non so se l'André originale lo avrebbe apprezzato.
Questo André lo tollera nonostante le sue ingerenze e il suo modo volgare di esprimersi perchè è un André molto diverso dall'originale. Infatti, per il mio modo di sentire, questo André che vive la sua prima notte d'amore con Oscar con sentimento di rabbia (da lui stesso riconosciuta) è molto lontano dall'André della sera delle lucciole che non ha nulla da dire ad Oscar sul suo amore passato per Fersen perchè lui sapeva che Oscar lo amava da sempre. In quel frangente ha dimostrato una solidità e una sicurezza figlie di un sentimento molto maturo.
Allo stesso modo, sebbene André fosse molto attraente e verosimilmente avesse avuto delle donne, ritengo molto distante dal suo modo di essere l'idea che lui, uomo fatto (quasi anziano per l'epoca) di oltre 30 anni, si fosse preso la verginità di una ragazza di 16 anni, promessa sposa, pensando di farle un atto quasi di carità. Lo ritengo un uomo troppo sensibile e rispettoso del prossimo per fare una cosa del genere.
Ma la storia è tua ed è comunque interessante leggere una versione diversa dei personaggi.
Ti segnalo che è difficile leggere il testo per come è impaginato. Rimane troppo fitto.

Recensore Veterano
31/08/22, ore 10:24

Che bello trovare un nuovo capitolo di questa tua storia! Mi piace molto, sia per il tuo stile di scrittura che per la trama che stai sviluppando. Scopriamo che è passata una settimana dai fatti narrati nel precendente capitolo grazie ad Alain, che ci offre anche una panoramica sull'evoluzione del suo rapporto con André e il nuovo comandante: lo hai reso benissimo! E poi, ho apprezzato tanto la reazione di André allo schiaffo dato a Oscar: insomma, ho sempre provato una sorta di disappunto nel non vedere nessuna reazione da parte sua di fronte al trattamento rude riservatole da Alain, nemmeno una parola (vero è che lì era in gioco la sua autorità di comandante, ma...) quindi, leggerlo nella tua storia mi ha davvero fatto esultare! L'ho trovato coerente con il tuo personaggio : il tuo André è un misto tra quello del manga e quello dell'anime, secondo me e mi piace molto, lo trovo plausibile come carattere, comportamento, pensieri. E, attraverso questi, scopriamo cosa è avvenuto tra loro subito dopo la prima sera e il giorno seguente: l'ho già detto che descrivi benissimo scene ed emozioni? XD che bei momenti...loro che tornano insieme utilizzando un solo cavallo, poi lei che gli dice quella frase famosa, loro che cenano insieme come da ragazzi, tanto che " Ad André per un attimo era sembrato di avere ancora quindici anni". Molto bello anche lo scorcio che ci dai sui sentimenti di gratitudine di André verso la madre di Oscar, personaggio molto particolare...
Ma che dire della frase di André che tutto riassume? "La mia vita inizia con lei. La mia vita finisce con lei. Lei è tutta la mia vita" . Perfetta.
E infine, Oscar: a mio parere, hai analizzato benissimo il suo sentire, anche verso Alain. Una Oscar forte, coraggiosa, determinata, che è anche fragile, ha paura ma non per questo è debole. Forte nella sua fragilità umana : sì, mi piace moltissimo.
Quanta tenerezza, poi, quando entrambi rimandano il parlare dei loro problemi di salute, come per tenere stretta, ancora un po', quella serenità trovata, proprio come si tengono stretti mentre lasciano il posto di guardia, con Alain che, innamorato del biondo comandante, li guarda andare via...
Che dirti, Lella, si vede quanto ami questi personaggi, che maneggi con grande cura e dedizione, tanto da renderli reali nei loro atteggiamenti e pensieri. Trasmetti molta emozione con la tua scrittura ed è un piacere leggere (e rileggere! ) i capitoli. Brava, bravissima davvero!
A presto! F.

Recensore Master
31/08/22, ore 00:40

Carissima,
questo secondo capitolo mi è piaciuto moltissimo: qui le situazioni sono filtrate e viste dal punto di vista di Alain, che non si limita a essere il para....ninfo, ecco, il paraninfo, di Oscar e André, ma che sente montare in sé un interesse che a stento riconosce per il suo comandante, per la sua bellezza diafana e delicata e per il suo carattere di ferro. Mi piace la rilettura dell'episodio del confronto con schiaffo nell'ufficio di Oscar, che finisce in rissa fra Alain e André, dato che quest'ultimo reagisce: il che è coerente con la declinazione che dai al carattere del "tuo" André, dolce, innamorato, riguardoso e pieno di premure e gentilezze, e tuttavia meno "Sant'André da Versailles" di come l'anime ce l'ha fatto conoscere. In fondo, è un marcantonio notevolissimo che, nota Alain, con una punta di incredula e amicale invidia, riesce ad attirare le donne senza impegnarcisi minimamente. E il tuo André, pur se sempre molto discreto, ha avuto i suoi incontri e le sue storielle (il che è credibilissimo, visto che è un uomo che ha passato i trent'anni, cui le occasioni non devono essere mancate e che ha decisamente sangue, - che scorre per giunta turbinosamente - nelle vene). La tua Oscar, che sa che Alain sa -passami il gioco di parole - e cui non importa di questa consapevolezza del suo sottoposto, coerentemente con la situazione che hai delineato, mi piace pure molto.
Quanto allo scrupolo reciproco (lui non le chiede il perché del suo dimagrimento, o si troverebbe a dover rispondere a domande sul suo occhio, e viceversa), mi ha fatto fremere di tenerezza.
Che bella questa tua storia!
Un abbraccio forte forte, e grazie per questo periodare ampio e per questa fantasia così accesa e rispettosa...
d

Recensore Veterano
30/08/22, ore 22:50

Il capitolo è caratterizzato da un vivace realismo, situazioni ed ambienti all'interno dei quali i personaggi, delineati in modo da accentuare o sfumare alcune delle loro caratteristiche, ma senza mai stravolgere il loro carattere, si muovono.
Mi piace in particolare l'indugiare sulla loro umanissima e comprensibilissima fragilità, nel voler aspettare ancora un po', prima di affrontare determinati argomenti.
- "Domani," pensò "voglio tenermi ancora quest'ultima notte…". André avrebbe voluto chiedere alla sua Oscar perché era diventata così sottile e perché la sua pelle era sempre troppo calda, ma poi… "Domani," pensò "glielo chiederò domani". -
Grazie e a presto.
Octave

Recensore Master
30/08/22, ore 19:11

Cara Lella, un capitolo bello corposo, che ha sondato gli animi dei vari protagonisti, mettendo in risalto la figura di Alain, attraversando alcuni momenti che gli hanno fatto capire un sacco di cose.
Però lui è un uomo schietto, non si tiene dentro niente di quello che pensa, e ne ha dato ben più di una prova, persino con il suo nuovo comandante, quando aveva creduto che fosse stata lei a denunciare il soldato Lasalle per aver venduto il suo fucile. Nemmeno di fronte all’autorità, ben sapendo in cosa avrebbe potuto incorrere, ha frenato il suo ardore e, a muso duro, ha affrontato Oscar, non solo a parole, ma anche con gesti che lei mai avrebbe pensato possibili provenire da un suo soldato.
Forse, da quel momento, aveva cominciato a comprendere molte cose dell’uomo che viveva dentro alla divisa, così refrattario alle regole, ma di specchiata sincerità, tanto da averne quasi soggezione. In più lo trovava invadente, sicuramente per i suoi standard, lei così misurata e schiva, però intravedeva del buono in lui, e aveva ragionato che fosse meglio averlo come amico che come nemico, anche per quanto riguardava la caserma, in quanto sapeva imporsi ai suoi compagni riportando l’ordine senza dover ricorrere all’autorità dei superiori.
André viveva in mezzo a quegli uomini, che avevano faticato ad accettarlo e, dopo averlo pestato a dovere, tanto da pensare che avrebbero potuto ammazzarlo, non aveva denunciato alcuno di loro, guadagnandosi così il rispetto di ciascuno. Era poi un uomo gentile e affabile per carattere e si predisponeva, quando poteva ad essere di aiuto ai suoi compagni. Anche André, come Oscar, era riservato e schivo, non si immischiava mai, lasciava cadere i discorsi, ma quando avvertiva qualche parola di troppo sulla sua Oscar, ecco che reagiva senza mezze misure. Era palese agli occhi di Alain, che ogni volta che si nominasse il comandante, l’orecchio di André si faceva attento, come anche gli sguardi che entrambi si scambiavano, e che ai più non sollecitavano alcuna idea, mentre alla mente di Alain si palesava sempre più il sentimento che doveva legare i due giovani.
Due giovani che si portano appresso un peso che nessuno dei due vuole rivelare all’altro: la salute claudicante. L’uno perché aveva il terrore di essere allontanato e non poterle stare più vicino, ora che si erano finalmente trovati, e l’altra perché voleva godere al massimo del sentimento condiviso che le riempiva il cuore di un impeto mai provato.
Ed è proprio durante una ronda, effettuata con il solito Alain, che tali pensieri vengono espressi proprio per bocca di Alain, il quale stuzzica il suo amico affinché si apra con lui, per sapere se, tutto il da fare che si era dato la serata passata alla locanda, avesse dato i suoi frutti. Ma André è sempre reticente, mantenendo il riserbo più assoluto. Fino a quando alcune parole di Alain colpiscono nel segno: parole che parlano della fragilità di salute che dimostra Oscar, incitandolo a chiederne spiegazione, come sicuramente avrebbe fatto lui per la donna che amava. E nello stesso istante che venivano formulati tali discorsi, anche Oscar, andata a cercare André, che aveva atteso lungamente in ufficio, percepisce brandelli della loro conversazione e qualcosa circa l’occhio di André, ma un accesso di tosse rivela la sua presenza.
Tutti e due hanno fame di respirarsi, di vivere quei momenti rubati alla routine, e non hanno intenzione di rovinarli con i problemi personali che potrebbero avere. Ora sono nelle stanze private di Oscar in caserma e si godono il loro reciproco amarsi.
Ma Alain ha ben ragione a definirli due stupidi, poiché se avessero il coraggio di aprirsi veramente, forse, avrebbero maggiori opportunità di modificare il loro futuro. Capisce anche che la loro relazione clandestina sia appena iniziata e che vogliano trascorrere più tempo possibile insieme, godendo di ciò che sono in grado di provare, ma sicuramente non sarà un comportamento che potrà essere protratto a lungo senza dare problemi.
Alain da uomo di mondo ha compreso che quella donna stuzzichi oltremodo il suo interesse, ma è comunque consapevole che i due giovani siano fatti l’uno per l’altra e nel suo intimo è contento per loro. E’ sicuramente un amico su cui poter fare affidamento.
Intanto ci lasci con i pensieri gemelli dei nostri amanti.
Bella narrazione coinvolgente. A presto e, restando in attesa del prosieguo, ti mando un caro saluto!

Recensore Veterano
30/08/22, ore 15:48

Che dirti ! Delicata bella e con un alain che inedito per l anime ma nel manga pensa proprio questo , ama oscar anche lui. Un appunto mi spiace che anche qua è ammalata di tisi e André sta per perdere l occhi

Recensore Master
30/08/22, ore 15:15

Certo che le risse si sprecano qui dentro.. però Oscar e André sembrano avere iniziato una romantica relazione segreta. La caserma è una sorta di seconda casa per nascondere loro stessi e il loro amore.

Recensore Junior
28/08/22, ore 15:05

Carissima Lella,
che enorme gioia e piacere trovarti qui con la tua magnifica storia!
Questo primo capitolo, così perfetto che potrebbe benissimo restare una oneshot, mi ha letteralmente conquistata da subito per la profonda umanità che hai saputo racchiudere nei personaggi, specialmente in Oscar e André. Le loro azioni e reazioni sono così vere e concrete che fatico ad accettare che tu non stia raccontando di persone vere, realmente esistite, perché il loro modo di agire e comportarsi è uno spaccato di vita vissuta che nulla ha a che fare con la fantasia.
Mi piace il tuo André che non abbassa la testa ma rinfaccia anzi ad Oscar di essere sempre stato respinto, e di aver sofferto per ciò che lei provava invece nei confronti di Fersen. E mi piace tanto la tua Oscar, che pur mantenendo integro il suo carattere un po' spigoloso, al momento giusto non rinnega il suo cuore ed ammette di aver bisogno - finalmente! - di lui.
Adoro il tuo stile narrativo che rivela sempre piacevoli soprese....e sono certa che la scena di André che vede le cicatrici sul corpo della donna amata, riconoscendole come la testimonianza di tutta una vita trascorsa insieme, mi rimarrà per sempre impressa nel cuore: la trovo semplicemente meravigliosa.
Grazie per tutte le emozioni che sai regalarmi!

Recensore Master
25/08/22, ore 14:18

Gentile Lella73, è sempre un piacere che si rinnova trovare nuove autrici che si cimentano nella splendida storia di Lady Oscar e di tutto il mondo che le gira intorno, con tutti i vari personaggi che abbiamo imparato ad amare e, in un certo qual modo, a fare nostri, entrando in empatia con loro e le loro vicende personali, e i loro altrettanto personalissimi sentire.
Ci hai offerto una ampia panoramica, prima di raccontare la tua storia, facendoci percepire i pensieri di Oscar che, per effetto di alcuni momenti particolari, hanno modificato le sue percezioni che si sono aperte al fatto di provare ad ascoltarsi maggiormente. I suoi pensieri, dopo i fatti di Saint Antoine, che tu non ci hai riproposto ma che ben si disegnano sul fondo del racconto, ci mostrano il lento ma progressivo cammino verso una presa di coscienza che, magari, era lì latente e non attendeva altro che poter essere opportunamente sollecitata per uscire finalmente allo scoperto.
Ritroviamo Oscar fra i suoi uomini presso la caserma, con quello sguardo incisivo e languido al contempo mentre osserva Alain e André svolgere le loro mansioni, con un occhio ben puntato su ogni più piccolo movimento di André. André che ha quasi fatto irruzione nel suo inconscio, tanto da essere sempre più presente anche nel suo presente.
Lei di solito così rigida, perché così le hanno insegnato che un nobile e un militare deve essere, svolge con passione il suo nuovo incarico presso quei soldati della guardia che tante storie hanno al loro interno. E’ stato difficile giungere ad ottenere il loro rispetto ma, a costo di fatica, ci è riuscita e per nulla al mondo rinuncerebbe al suo ruolo.
Mentre Lasalle e il solito Alain, accompagnato da André, stanno per chiederle di unirsi a loro per una bevuta in ringraziamento per ciò che aveva fatto per Lasalle, ecco irrompere sulla scena Girodelle, annunciato da un impettito colonnello D’agoult, che chiede di poter conferire con lei. Lei che pensava di aver ormai tolto e rotto ogni indugio di un possibile futuro con quell’uomo che nulla ha a che spartire con i suoi attuali pensieri.
Il loro incontro scontro è breve ma intenso, lasciando basiti tutti gli astanti, al suo deciso rifiuto, in primis Girodelle, che voleva solo permettersi di accompagnarla a casa, e persino D’Agoult che osserva, ascolta ma tace.
Oscar ha notato il cambiamento delle espressioni sul volto di André al sentire il nome di un eventuale spasimante e ha fatto in modo di riportare la calma nel cuore dell’uomo che ha compreso di amare profondamente, ma con il quale ancora non è riuscita ad aprire il cuore, anche se avrebbe voluto. Già durante la sua convalescenza ha tentato, nel limite del possibile, di rimanergli vicina, tornando presto dalla caserma e tenendogli compagnia. Curiosa quella ricerca di lui affannosa che l’ha portata ad osservarlo in un momento di intimità che, forse, deve averla scossa nel profondo, ammirando per la prima volta il corpo nudo del suo amico di infanzia, con tutti i pensieri che le si sono conseguentemente affollati nella mente.
Accettato pertanto l’invito dei suoi soldati, ecco il piacevole svolgersi della scena alla locanda “La petite Alsacienne” dove i soldati tutti sembrano di casa. Tutto si svolge in un’atmosfera serena e cameratesca, con i soldati che si lasciano andare, nonostante siano in presenza del loro comandante. Intrigante e astuto più di una volpe, Alain si pone vicino ad Oscar, forse per sollecitarla all’azione. La osserva, allude, parla, tenendo d’occhio le emozioni che passano sul volto della donna e del suo amico, il quale è fatto oggetto delle attenzioni della bella cameriera che gli ha regalato un fiore racchiuso nel tovagliolo.
Oscar, forse, non sa ancora se essere dispiaciuta o sconvolta per quanto udito dire dai soldati circa André, e, non riuscendo a reprimere di fronte a loro la sua amarezza, se ne va dalla locanda. Subito André si è accorto del malessere della donna che ama e Alain gli va in soccorso suggerendogli di rincorrerla, avendo ben compreso cosa esista nell’animo di entrambi. Questa volta ha rivestito il ruolo di Cupido ante litteram, ben lieto che il suo amico possa riuscire, quanto meno, a parlare e spiegarsi con la donna di cui è palesemente innamorato. Ma solo al suo occhio esperto è apparso questo sentimento, che sta per tracimare, e ha pensato di dargli una mano affinché avvenisse.
E, infatti, ecco che Oscar e André si ritrovano finalmente soli in un boschetto, decisamente in anticipo sulla storia canonica, e dopo le prime parole, le prime spiegazioni, le recriminazioni, i reciproci pensieri, si abbandonano ad una passione ben lungi dall’essere domata. Entrambi rispondono con trasporto ai gesti dell’altro, comprendendo che solo insieme possono sentirsi veramente uniti. Presto, con la delicatezza di André, anche i pensieri di inadeguatezza di Oscar se ne vanno: lei è turbata di non essere bella come la giovane cameriera, lei con tutti gli sfregi che reca il suo corpo, ma che sono un motivo in più di avvicinamento fra di loro, perché in ogni cicatrice, vissuta, provata, sofferta, e dove ora le dita delicate e le labbra di André ne disegnano i contorni, dimostra che da sempre erano insieme ed è questo che conta. Come conta moltissimo il fatto che André le abbia chiesto di chiamarlo a sé pronunciando il suo nome, nome che ora riempie il cuore di quell’uomo che ha atteso tanto, per tutta la sua vita, di poter assaporare quei momenti con l’unica donna che ha sempre voluto e amato.
Decisamente un bellissimo capitolo, un esordio in questo fandom di tutto rispetto, narrato con proprietà di linguaggio e bravura tanto da far sentire al lettore le medesime emozioni provate dai protagonisti.
E’ sempre interessante, a mio parere, leggere come ogni autrice riesca ad entrare nella vita di questi personaggi, facendoli suoi a seconda della propria sensibilità e offrendo loro ulteriori possibilità, immaginando destini differenti da quello conosciuto, forse per la recondita necessità di tenerli accanto a sé più tempo possibile.
Sapendo che questo è un what if, si parte da qualcosa di conosciuto che probabilmente prenderà altri percorsi e, pertanto resto in attesa, curiosa dell’evolversi degli eventi.
Complimenti e scusami per essermi dilungata oltre misura. A presto!

Nuovo recensore
25/08/22, ore 10:58

Ho riletto con piacere l'inizio di questa fantastica "avventura" e devo dire che è una delle poche volte in cui dico sarebbe potuta finire qui perché hai espresso così bene i loro sentimenti, soprattutto nel finale, e invece fortunatamente per noi lettori questo è solo l'inizio...

Recensore Veterano
25/08/22, ore 01:04

E' una storia che ci propone una rivisitazione degli avvenimenti che conosciamo, introducendo però, ad un certo punto un significativo what if, reso possibile dall'intraprendenza di Alain, che con i suoi modi spicci e con il suo senso pratico, si rivela certamente "un buon amico".
Una caratterizzazione dei personaggi che ci mostra un André più risoluto e disinvolto ed una Oscar un po' meno rigida e un po' più incline ad esprimere ciò che prova.
Una caratterizzazione dei personaggi che ci restituisce il loro appartenersi al di là di tutto.
Un primo capitolo molto promettente.
Complimenti e a presto.
Octave