Recensioni per
Non sarà un'avventura
di Lella73

Questa storia ha ottenuto 126 recensioni.
Positive : 124
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Veterano
09/11/22, ore 22:41

Che bello il modo in cui la scena in cui Oscar è André parlano tra loro viene descritta da prospettive diverse!
E in generale in tutta la storia mi piace il modo in cui ciò che Oscar e André sono, ciò che vivono, ciò che mostrano, viene "filtrato" attraverso gli occhi ed il sentire di Alain. "osservandoli, si era infatti reso conto all'istante che anche se stavano discutendo c'era fra loro una passione che trasformava ogni parola in una sfida, senza tuttavia che questo li allontanasse l'uno dall'altra… c'era fra loro qualcosa che lui non avrebbe potuto avere mai."
La chiusura del capitolo è un autentico colpo al cuore. Tutto accade in modo estremamente concitato e ci lascia davvero senza parole!
E in grande ambascia.
A presto...
Octave

Recensore Veterano
09/11/22, ore 18:29

Carissima Lella,
Ho letto il tuo ultimo aggiornamento con il fiato sospeso! In generale il personaggio di Girodelle mi piace molto, ma in questa storia è proprio odioso e fa la fine che si merita. Oscar, nonostante Andre’ sia appena stato colpito, nonostante il dolore e l’ira, riesce a mantenere il sangue freddo e a colpirlo senza pietà dritto in mezzo agli occhi (stavolta se l’è proprio cercata). Mai toccare il suo Andre’, perché se no Oscar diventa una furia!
Mi auguro fortemente che Andre’ sopravviva al ferimento, anche grazie al tempestivo intervento di Alain che l’ha scostato dalla traiettoria del proiettile. Inoltre, a differenza dell’anime, anche Lasalle è uscito incolume dal 13 luglio e la tattica di Oscar ha funzionato: buona  parte della compagnia B nella tua storia è sopravvissuta! 
Come sempre, adoro la descrizione dei fatti da differenti angolazioni, attraverso i diversi punti di vista dei nostri amati personaggi. Soprattutto mi piace Alain, sempre molto perspicace nell’osservare gli scambi della nostra amata coppia e consapevole, suo malgrado, di quanto il loro rapporto sia magnetico, irripetibile e indissolubile. E tutta la mia comprensione va al povero Andre’, che sostiene sempre la sua compagna, nonostante non approvi la sua scelta di combattere per le giuste ragioni (perché teme per lei e il bambino).
Che altro aggiungere?! Non vedo l’ora di leggere il seguito!
Intanto, grazie davvero per questo ultimo aggiornamento al cardiopalma.
Un grosso abbraccio, G.

Recensore Master
09/11/22, ore 10:09

Mia cara Lella, anche in questo capitolo abbiamo potuto apprezzare la tua arte narrativa, poiché sei stata in grado di farci vivere la battaglia che si stava svolgendo sia fuori che dentro i personaggi.
Il grande momento è arrivato: André ha dovuto chinare il capo di fronte all’ostinazione di Oscar, la quale si sente viva veramente quando combatte. La sua vita, tutto il suo percorso, sembrano portare a quel grande scontro che, forse, darà l’opportunità al popolo francese e alla sua amata Patria di vedere un’altra era nascere, un nuovo futuro ricco di possibilità per tutti gli uomini, senza più quelle abominevoli distinzioni di classe.
Ma prima dello scontro che a breve prenderà il via, un conflitto personale è in essere fra lei e André. Quest’ultimo l’ha vista arringare con fervore i suoi uomini per incitarli alla battaglia, e ha notato quanto fosse fiera e più volitiva che mai. Davvero un fuoco brucia dentro di lei e lei lo accoglie, perché sente di poter dare il meglio di se stessa, di dimostrare il suo valore che è reale e non fittizio, di poter mettere a frutto per una causa nobile tutto quanto ha imparato nei lunghi anni che hanno fatto di lei un valente soldato. Non solo gli uomini del loro reparto ascoltano attenti la voce forte e decisa di Oscar, ma anche coloro che tra poco combatteranno insieme ai soldati della guardia, quella parte di popolazione giunta assieme a Bernard. Oscar non perde un attimo per organizzare al meglio il tutto, in modo che il loro lavoro possa compiersi con il minor dispendio di energie ma soprattutto con la minor perdita di uomini.
André cerca ancora di farla ragionare ponendole la questione della loro fuga, dell’accordo tacito che sembravano aver raggiunto, soprattutto per il fatto che ora lei è incinta di suo figlio, e quindi non è più solo responsabile per se stessa. Di fronte a queste parole Oscar non può che ammettere che, in capo alla sera, avrebbe ottemperato a quei propositi discussi e decisi insieme, e se ne sarebbero andati dopo aver dato il via al conflitto.
E infatti il conflitto prende vigore. Nessuno si risparmia, e tu sei stata capace di farci assaggiare quei momenti di tensione, di paura, di rivalsa finalmente, di vittoria da parte degli uomini che potevano combattere per se stessi.
André, prima di iniziare a combattere, si è rivolto con livore ad Alain ordinandogli perentoriamente di stare attento ad Oscar, di proteggerla in qualsiasi maniera, comprendendo bene che, con il suo occhio malato, avrebbe anche potuto non esserle di protezione come avrebbe sperato e come sempre aveva fatto.
Non una parola di troppo fra lui e Alain, il quale, infatti, appena iniziata la schermaglia, si pone a lato del suo comandante e comincia a menare fendenti a destra e manca senza mai lasciare il suo fianco sguarnito. Anche André si difende, ma a differenza di Alain e Oscar si destreggia non attaccando direttamente i nemici ma, più semplicemente, abbattendoli liberandosene. Il suo scopo è non perdere di vista Oscar che sembra una furia mentre combatte.
Alain intanto aveva assistito da lontano, prima che la battaglia iniziasse, al dialogo scontro avvenuto fra Oscar e André, e, pur non avendo compreso cosa si stessero dicendo, aveva notato quanta passione esistesse fra i due, passione che si trasformava in sfida nella quale erano però sempre sulla stessa lunghezza d’onda. Un po’ di rammarico per non poter avere anche lui qualcuno che condividesse il suo sentire allo stesso modo di quei due giovani.
Molto intenso e pieno di sottintesi, che solo loro due conoscono, quell’attimo durante il quale Oscar e André, prima di iniziare la carica, si prendono per mano, come se la forza in questo modo, potesse fluire dall’uno all’altra, cementando anco più un legame di fatto indissolubile, facendo sparire temporaneamente la rabbia e la tensione, annullando tutto quanto stava loro intorno.
Il conflitto sta procedendo bene; Oscar è attenta ai suoi uomini, ed è in questo frangente che si accorge di Lassalle e del terrore che lo ha pervaso in quelle prime fasi di combattimento e, pertanto, con l’aiuto di André lo porta in salvo dirigendosi verso le barricate erette da Bernard.
Quella prima parte della giornata è andata bene, lei ha combattuto bene insieme ai suoi uomini che l’hanno seguita, lei si sente bene, e ripensandoci si sente addirittura invincibile, perché quella era la vita che amava, quella dove poteva dimostrare chi fosse, ma aveva dato la parola ad André che se ne sarebbero andati e non poteva fare altrimenti, anche se l’adrenalina continuava a scorrerle in corpo.
Poi eccoci al grande momento dell’incontro con Girodelle. Oscar si era sorpresa di vedere un piccolo contingente di soldati della guardia reale fra quegli scontri, ma Girodelle era stata inviato direttamente per ordine di Bouillé per sedare quei rivoltosi. Non appena uno dei suoi uomini aveva scovato i traditori e lui aveva scorto fra di essi “madamigella Oscar”, il suo senso di rivalsa su quella donna che lo aveva ridicolizzato, e per di più ostinatamente e caparbiamente non aveva voluto accettare la sua proposta di matrimonio, è tornato preponderante. Finalmente, una volta per tutte, l’avrebbe rimessa al suo posto, piegandola al suo volere e facendole pagare le umiliazioni subite.
Non solo Oscar ha riconosciuto Girodelle, ma anche Alain, il quale si accorge delle intenzioni del colonnello e cerca di sbarrargli la strada mettendosi in mezzo fra lui e Oscar, mentre anche André sta sopraggiungendo.
Ma proprio in quell’istante, quando lui la chiama, sente uno strattone e un dolore lancinante poco sotto la spalla. Girodelle avendo di fronte Oscar, non mira a lei bensì ad André che viene così colpito.
Un urlo di terrore esplode dalla bocca di Oscar e ben presto l’espressione di disprezzo che Girodelle ostentava sul suo volto viene gelata dallo sguardo degli occhi di Oscar, la quale gli punta la pistola e fa fuoco proprio alla testa di Girodelle che, con la sua uniforme azzurra, finisce i suoi giorni fra la polvere e il sudiciume da lui tanto deprecati.
L’azione contro André ha scatenato la furia dei suoi compagni che, infatti, si gettano letteralmente sui superstiti del gruppo e ne fanno una vera e propria carneficina.
Ora l’importante è la vita in bilico di André e sono super curiosa e ansiosa di sapere come ti destreggerai con questa ulteriore difficoltà che ha colpito i Nostri.
Devo veramente complimentarmi per la tua abilità nel farci vivere da più angolazioni gli stessi momenti: sembra così di vedere un film, dove tutti diventano protagonisti e l’osservatore può avvertire i loro differenti sentire quando vengono messi alla prova e sollecitati dagli avvenimenti.
Restando in attesa ti mando un affettuoso saluto.

Recensore Veterano
08/11/22, ore 21:14

E no però ! Adesso gridò io noooo non può finire cosi non puoi farmi questo! Bella la descrizione della battaglia la discussione con André , lei che per una volta abbassa la testa ma adesso cosa ci riservi? Ti prego il finale non può essere quello che penso non quello originale . A prestissimo spero 🥰

Recensore Master
08/11/22, ore 16:24

Che vigliacco Girodelle: ha sparato ad André per vendicarsi di Oscar! Ha avuto ciò che meritava poi. Ma adesso André si salverà, giusto?

Recensore Veterano
03/11/22, ore 21:43

Lella carissima,
anche con quest’ultimo aggiornamento non ti sei smentita: una terza parte meravigliosa!! 
La tensione nell’aria è palpabile. Quanto tormento e sofferenza nel cuore e nella mente di tutti i personaggi (Oscar, Andre’, Lasalle ed il Generale!) Ho apprezzato tantissimo le riflessioni di Oscar sulla condizione femminile: una vita di sacrificio e abnegazione per costruirsi una carriera al pari dei colleghi/ufficiali maschi, per poi vedersi portare via tutto in un attimo: rispetto, onore e credibilità; soltanto per aver dato il giusto spazio -da troppo tempo negato -alla propria femminilità e al proprio cuore. Peccato che Oscar senta ancora così fortemente la necessità di dimostrare agli altri (a suo padre in primis) il proprio valore, di ricercare la loro approvazione. Spero solo che non se ne debba pentire. La condizione di Claudine è anche peggiore, perché lei non ha potuto scegliere. 
I tuoi Oscar e Andre’ sono sempre magnifici e tanto umani e reali nelle loro discussioni e nei loro silenzi, nella loro fisicità. Nelle loro scazzottate giovanili e nei loro duelli ho sempre percepito una forte tensione sessuale repressa, che emerge prepotentemente nel loro rabbioso incontro notturno, in corrispondenza della canonica e romantica notte delle lucciole; ma anche in questa notte, quanta passione: è il loro modo di sentirsi uniti, nonostante le incomprensioni e le avversità. Perché, anche io, Oscar e Andre’ insieme me li immagino proprio così: passionali e impetuosi, senza tante smancerie.
Oscar che si interroga sulla volontà di Andre’ di sposarla è stupenda: femminile e fragile come una rosa. Quanto mi piace il tuo Andre’, così bel tenebroso, risoluto e determinato. Anche lui con i suoi non detti  e il suo carico di preoccupazioni e sentimenti repressi. Perché - diciamocelo -nemmeno lui è molto loquace: nell’anime ci mette 20 anni per dichiararsi e lo fa solo quando Oscar minaccia di allontanarlo (e infatti, quando succede, esplode). Nemmeno io  ho mai pensato che Andre’ fosse mansueto e tranquillo (magari all’apparenza): ha un’indole passionale tanto quanto Oscar ed è altrettanto testardo (se non di più). Sa tenerle testa e la conosce profondamente. È il compagno perfetto per lei. Il suo aspetto, solitamente così curato (anche in mezzo ai soldati della guardia), ma stavolta ‘disordinato’, fa emergere tutto il suo sconvolgimento a seguito degli ultimi avvenimenti. 
Grazie di cuore e a prestissimo!
Con affetto, G.

Ps. Sempre fantastico anche Alain! 😉

Recensore Master
03/11/22, ore 15:03

Cara Lella,
stiamo arrivando al redde rationem, e tutti gli equilibri stanno saltando. Coerentemente con il taglio piuttosto realistico e assai poco idealizzato che tu dai alla tua storia, anche la dichiarazione di Oscar in caserma davanti ai suoi uomini non manca di generare contrasti: in primis André non accoglie proprio benissimo, in prima battuta, la notizia che Oscar, la sua Oscar, incinta di suo figlio, voglia combattere; eppure, lo sa benissimo che offrire a Oscar una occasione di combattere equivale a metterla nel suo elemento naturale, e Dio solo sa quanto questa Oscar smarrita, senza più i riferimenti che ha avuto saldi per vent'anni, ha bisogno di ritrovarsi nell'elemento che più le è congeniale. Certo, questo determina anche un ulteriore approfondimento del solco che divide André da Alain... E poi, altro nodo su cui dibattere con Oscar è per André il fatto che ella si sia definita, di fronte ai "Soldati della Guardia la "compagna" di André. E questo ad André suona riduttivo, quasi che "compagna" sia un sinonimo di "amante", mentre per lui Oscar è molto di più, è "l'amore della sua vita". Da parte sua, invece, Oscar si sente riduttivamente messa all'angolo, in quanto André, dopo l'epocale scena di fronte al Generale, non è più tornato sull'argomento matrimonio. In questa atmosfera di nervosismo e disagio, la sequenza in cui Oscar e André fanno l'amore quasi con rabbia è perfettamente coerente: e qui, per la prima volta, André perde la sua proverbiale distinzione e cura di sé, presentandosi da Oscar in disordine, e allontanandosi più arrabbiato e scomposto di come era arrivato. Mi piace molto questo realismo con cui rivesti lo spirito, a mio avviso, rispettoso dell'anima dei personaggi.
E mi piace molto il respiro che doni al personaggio di Lassalle, timido, ma non certo poco coraggioso!
A presto e grazie,
d

Recensore Veterano
02/11/22, ore 22:33

Andare via sarebbe certamente una possibilità, anche, per molti aspetti, una scelta comprensibile. Ma Oscar non potrebbe mai sottrarsi a quello che considera un dovere morale e, sebbene sia davvero preoccupato, neanche André, in realtà, potrebbe farlo. E' una battaglia troppo importante, che li riguarda troppo profondamente e la cui responsabilità non può essere delegata ad altri. Bisogna combattere, costi quel che costi. Oscar è fatta così.
Complimenti e a presto.
Octave

Recensore Master
01/11/22, ore 17:06

Cara Lella, ci stai proponendo momenti veramente difficili per i Nostri che paiono non essere più in grado di comprendersi come avevano sempre fatto. La situazione è tanto mutata, ma alle volte sembra loro sfuggire di mano. Un senso di inquietudine costante pare essere divenuta la costante di questo loro rapporto che, anziché unirli più che mai, ho come l’impressione che li stia soffocando. Oscar avrebbe voluto che determinate cose si concretizzassero, come quella del matrimonio, che invece è rimasta in sospeso, e questa sospensione a lei pesa incredibilmente. Sarà anche un fatto di ormoni, che in gravidanza si fanno sentire in maniera pesante, ma anche questa condizione pare essere divenuta motivo di attrito fra di loro. Secondo Oscar, André non le ha ancora detto di quanto sia felice che tra qualche tempo sarebbe diventato padre. Oscar non può neanche immaginare quali siano stati i pensieri di André al riguardo: se non le ha dimostrato tutta la sua gioia per quello che sarà un evento di gioia per entrambi è perché improvvisamente si è sentito inadeguato, ha avuto paura di non poterle offrire nulla, a lei che vorrebbe, se potesse, donare il mondo, perché ai suoi occhi lei è la cosa più preziosa che ha a questo mondo. Non ha potuto dirle che, in fondo al suo cuore, covi il timore che lei possa sentirsi costretta, dagli eventi e dalla situazione incalzante a Parigi, o che lei potrebbe non pensarla più come qualche tempo prima. Insomma, le paure e i timori dell’uno e dell’altra si stanno sommando creando incomprensioni che non fanno che squilibrare un rapporto andato avanti per tanti anni. Forse c’è anche il timore da parte di André che Oscar voglia comunque sempre decidere di testa sua, sia per se stessa che per lui, per quel fuoco che da sempre le arde nel profondo del suo essere. In più, ora, sono giunti gli ordini per i quali, anche loro soldati della guardia, dovranno scontrarsi con il popolo, aggiungendo tensione ad altra tensione. E come se non bastasse c’è il comportamento tenuto da Alain ad aver alimentato quel fuoco che arde in Oscar, proponendole di essere lei il comandante che li porterà a combattere per la libertà di tutti loro. André ha ben compreso che l’intento di Alain sia solo quello di poter tenere Oscar accanto a lui, e il solo modo che ha a disposizione è quello di poter combattere al suo fianco. D’altronde, in un tempo neanche troppo lontano, anche André aveva pensato, arruolandosi nei soldati della guardia metropolitana, che fosse l’unico sistema per rimanere al fianco di Oscar, dopo quanto era accaduto tra loro e aveva trasformato in maniera drastica il loro rapporto, prima che prendesse poi una piega differente. Alain ha pertanto giocato sporco facendo leva su ciò che sa Oscar ami fare da sempre. Lei è prima di tutto un soldato e la battaglia è quel qualcosa che ha nel sangue, e Alain, che ha l’occhio lungo, aveva ben compreso questo lato del suo carattere e lo ha sfruttato a suo vantaggio, non comprendendo quanto potrebbe essere deleterio per Oscar tuffarsi in un conflitto, soprattutto con le sue attuali condizioni.
Mi è piaciuto molto l’intermezzo che hai creato con il colonnello d’Agoult, che ha da sempre un occhio di riguardo per quel suo comandante, che ha cominciato a stimare sin dai primi momenti. E’ delicatamente e rispettosamente “paterno” nel suo approcciarsi con lei, avendola osservata e avendo visto purtroppo alcuni segni di una malattia che ben conosce, e che mai vorrebbe rivedere replicata su quella giovane donna coraggiosa, la quale avrebbe ancora tutta la vita davanti a lei. D’Agoult è un uomo discreto e rispettoso delle regole, ma è anche un uomo che evidentemente ragiona con la sua testa e non si fa scrupolo di lasciare il chiacchiericcio fuori dal suo campo di azione. A lui non interessano tutte le brutture che sono giunte al suo orecchio e che riguardano il suo comandante: lui la conosce e ha fiducia in lei, nel suo operato e nel suo senso dell’onore.
Abbiamo avuto anche un breve flash sui sentimenti del soldato Lassalle verso la giovane figlia dell’oste della Bonne Table. L’aver chiesto un permesso per potersi approcciare a quella giovane significa che voleva farsi sentire vicino, poiché lui a quella giovane e infelicemente sposata tiene in maniera del tutto particolare. E quando la vede, nelle condizioni in cui la ritrova, possiamo ben capire che gli si sia stretto il cuore, soprattutto con la comparsa di quel becero genitore che non ha alcun rispetto e tantomeno affetto per sua figlia. Chissà cosa Lassalle avrebbe voluto fare: certo è che nemmeno in quel frangente ha avuto il coraggio di difenderla dall’ira paterna.
Nel capitolo hai inserito alcune frasi clou che in questo contesto prendono un diverso significato, ma hanno egualmente molta presa sul lettore che rimanda alla memoria dove e quando erano state pronunciate.
Anche questa volta ci hai regalto una marea di sensazioni: difficile scegliere quella che ha avuto più impatto, poiché l’intero racconto ci lascia costantemente con il fiato sospeso in attesa degli eventi futuri, per vedere che strada prenderanno e quale tipo di avventura si prospetta per i Nostri.
Li abbiamo lasciati da soli nell’ufficio con la vaga speranza che riuscissero a fare chiarezza, a intendersi come sempre avevano fatto: si sono amati con rabbia, volendo ognuno avere il predominio sull’altro, non comprendendo che così rischiano di alimentare una frattura fra di loro. Da una parte c’è la preoccupazione immensa per ciò che potrebbe accadere, mentre dall’altra, per sconfiggere il gelo che sente dentro, una voglia di combattere, forse per scaricare le tensioni che da troppo tempo sta immagazzinando.
Insomma, non posso fare altro che attendere il prossimo aggiornamento con sempre maggior curiosità per la piega del tutto particolare che stai imprimendo all’intera storia, vista da diversi angolazioni e quanto mai accattivante, proprio perché si riesce ad entrare in tutte quelle pieghe, o meglio in quelle zone d’ombra, che la storia canonica ha lasciato, forse in previsione del fatto che potessero venire colmate, ampliate o addirittura modificate, come stai facendo tu.
Un caro saluto e buona festa di Ognissanti a te e ai lettori tutti.

Recensore Master
01/11/22, ore 16:09

Adesso riconosco Oscar, la fiera combattente che vuole andare in azione! Ammetto che la sua remissivita' nell'anima mi aveva lasciata sconcertata! È più Oscar qui.

Recensore Veterano
01/11/22, ore 13:38

Bentornata! Scusa adesso non capisco, perché la lasci combattere? Forse ci sarà un finale funesto? E perché ora André non le dice che è contento che è incinta e che la sposerà? Perche è lui testone qua? E in questo capitolo ho odiato infinitamente alain . Spero nel prossimo ti prego non deludermi

Recensore Junior
29/10/22, ore 23:41

Ciao Lella ti confesso che dopo il comportamento che ha avuto Girodelle ho letto questo capitolo con l'ansia che succedesse qualcosa di brutto. Per fortuna invece ho trovato una Oscar che ha voglia di sedurre il suo uomo, una caratteristica che in una donna è assolutamente normale e lei è una donna, selvatica (come la definisce André) ma pur sempre una donna. Lui ne rimane colpito e l'impazienza di averla gli fa compiere dei gesti impacciati ma gli fa sorgere anche una paura e cioè quella di non poter vedere più quello sguardo malizioso a causa dei problemi con l'occhio. Molto divertente quando lui la immagina anziana a comandare figli e nipoti come fossero soldati. Anche io penso che sarebbe stata così 😂 . Alain mi fa tenerezza nel pensare che mai potrebbe competere con André nell'instaurare quel rapporto di confidenza che hanno costruito dall'infanzia. Molto bello anche questo capitolo. A presto. Alessandra.

Recensore Master
28/10/22, ore 14:05

Carissima Lella,
mi è tanto piaciuta questa tua variazione sul tema dei nostri all'osteria, con la tua Oscar che, per la prima volta, comprende e mette in pratica il suo potere di seduzione civettando (castamente, in fondo) e provocando un po' André. Mi ha fatto anche molto sorridere l'imbarazzo di Lassalle che li sorprende ad amoreggiare e si scusa della sua involontaria indiscrezione con un "ragazzi", per poi correggersi immediatamente. Molto belle le riflessioni di André sulla vera essenza di Oscar, sul suo comportamento nell'intimità: in fondo, l'anime non si sofferma su questi aspetti - ci mancherebbe! -, ma rivedendolo con l'occhio adulto, mi rendo conto che gli Oscar e André che delinei sono molto coerenti con il carattere che Dezaki attribuisce loro: e che meraviglia quella similitudine per cui André, pensando a Oscar, a quella forza nativa e selvaggia che ella incarna, fra le sue braccia, non può che fare il parallelo con l'esperienza adolescenziale provata quando, dopo un lungo lavorio di attesa e di pazienza, era riuscito ad avvicinare e accarezzare un cervo, l'animale selvatico forse più sfuggente! Mi hai evocato il discorso della Volpe al Piccolo Principe, e sul significato del verbo "apprivoiser", che significa "créer des liens", in nome dei quali la piccola Volpe chiede: "Je t'en prie: apprivoise - moi!" ("Ti prego: addomesticami!").
Mi piace tanto, anche se ne leggo con malinconia, il tuo Alain, che sente di dover soffocare l'amore (di solito, dall'episodio 20 in poi, l'espressione è tutta per André!) e che si rende conto che quella intimità e confidenza che vige fra il suo comandante e il suo migliore amico è data non solo dal sentimento, ma da tutta una vita insieme, il che lo taglia definitivamente fuori.
E poi, mi piace e mi conquista il tuo raccontare la storia narrando la stessa sequenza sotto tanti punti di vista diversi: l'effetto è quello di guardare in un caleidoscopio che ci restituisce la realtà in tutta la complessità, anche in una ff, e aggiungerei: in una ff bella e ricca come questa. Ciao, carissima!
Aggiorna presto!
d

Recensore Veterano
27/10/22, ore 10:56

Carissima Lella,
Ho semplicemente adorato la seconda parte dell'ottavo capitolo, così profonda e intimista.
La tua rappresentazione dell'amore e della passione tra Oscar e André è semplicemente sublime! Ho adorato il gioco di seduzione di Oscar  alla locanda, così come le riflessioni di André sulla sua amata, inafferrabile come il vento e come un cervo sacro. Anche la descrizione della loro intimità è molto vivida ed erotica, senza perdere comunque parte di romanticismo: il particolare dei bottoni sulla pelle è divino e così tattile, così come l'odore di colonia e della maglia di André, fresca di bucato.
I tuoi  Oscar e Andrè mi piacciono molto come coppia, perché sono profondamente veri e reali: così 'umani', senza perdere comunque i loro tratti caratteriali originali, quelli che ce li hanno fatti tanto amare. Menzione d’onore va ad Alain (quanto lo adoro!), anche lui protagonista della storia, innamorato respinto e costretto a essere uno spettatore (per il momento) dell'amore altrui (ma sono sicura che aiuterà i nostri al momento opportuno). Lui sa molto bene che la complicità e l’intesa di Oscar e Andre’ vanno anche oltre la loro storia d’amore appena cominciata e sono frutto di una vita trascorsa insieme. 
Condivido talmente la tua visione che quando leggo i tuoi capitoli penso sempre: “ecco, anche io ho sempre immaginato che tra loro potesse essere così!”. Quindi sono molto affezionata a questa storia. Per esempio, anche io mi immagino Oscar molto spontanea e generosa nell’intimità con André, perché quando Oscar prende una decisione e assume una nuova consapevolezza, lo fa con tutta sé stessa, con convinzione e senza ripensamenti. Che altro aggiungere?! Non vedo l’ora di leggere la terza parte.
Nel frattempo, ti mando un abbraccio e ti auguro una buona giornata!
Complimenti e a presto, G.

Recensore Veterano
26/10/22, ore 22:21

Questa Oscar così inedita, per certi versi, è però così autenticamente "lei". "Era concreta e chiamava ogni cosa col proprio nome. Non poteva certo dirsi una donna romantica, eppure c'era qualcosa nel suo modo di darsi e offrirsi che lo lasciava disarmato, fin quasi commosso."
Oscar e André vivono tutto quello che implica condividere la propria vita con una persona, tra alti e bassi, tenerezze e schermaglie, incomprensioni e progetti per il futuro. Un futuro che, anche nella migliore delle ipotesi, non sarà per niente semplice.
Complimenti e a presto.
Octave