Recensioni per
Non sarà un'avventura
di Lella73

Questa storia ha ottenuto 126 recensioni.
Positive : 124
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Master
16/09/22, ore 14:52
Cap. 4:

È stupenda! La tua versione di una inedita rissa in taverna, la delicatezza nel tratteggiare il sentimento di Alain, e la gelosia che si fa strada in Oscar, il suo scoprire un Andrè pacato e riflessivo, ma anche passionale e capace di gelosia a sua volta; e poi, la storia di Anaïs, e della servitrice mora -come ce ne erano nelle case nobiliari (anche la Du Barry ne aveva un piccolo paggio moro)- , e questo inedito aperçu sulla figura del Generale, la pacatezza ricca di particolari con cui descrivi il loro soggiorno lontano da Parigi, il tuo periodare pulito e perfettamente ritmato nelle pause e nei nessi logici.... aè tutto perfetto, perfetto, commoventemente perfetto, e rivela una finezza di sentimento, una capacità di 'sentire' e capire i personaggi, una originalità e una cura del dettaglio che mi commuovono.... bellissimo! Bellissimo davvero! Che bel regalo che mi, che ci hai fatto!
E i particolari, i particolari! I capelli di Oscar oltre lo schienale della sedia nella bettola, lAlain che si rinfresca e si liscia le basette, intimidito, per non sfigurare a casa Jarjayes, la familiarità con cui Oscar pesca con un pezzetto di pane nel dolce di André.... li riesco proprio a vedere! Davvero, ancora complimenti!
Ora sono già in crisi d'astinenza: a prestissimo,
d

Recensore Veterano
15/09/22, ore 14:57
Cap. 4:

Lella carissima, 
se è possibile i tuoi capitoli diventano sempre più belli, sensuali ed avvicenti. Questa storia sta diventando un appuntamento settimanale immancabile, per la gioia di noi lettori.
Voglio partire con Alain: che tenerezza mi fa questo omone "dalla scorza dura ma dal cuore tenero" che si sta scoprendo sempre più attratto (per non dire 'innamorato') del suo biondo e inconsapevolmente sensuale comandante; con la consapevolezza che per lui lei 'resterà sempre un sogno irragiungibile: primo perchè il suo sentimento non è ricambiato; secondo perchè lei è la donna del suo migliore amico.
André geloso di Alain (a lui non sfugge niente quando si tratta della sua Oscar) è favoloso, alla pari di Oscar gelosa delle altre donne e delle avventure passate del bel Grandier. In questo senso mi trovi d'accordo con te: seppure non ho mai pensato ad André come ad un donnaiolo, mi pare comunque molto plausibile che avesse il suo bagaglio d'esperienze (un po' per l'epoca libertina in cui si trovava a vivere e anche perchè non era propriamente un rospo ;-)). Inoltre apprezzo tantissimo la tua descrizione del loro amore, così litigarello e passionale! In fondo entrambi avevano il loro bel caratterino (anime e manga insegnano)! Più che a scambiarsi mancerie da piccioncini me li vedo a prendersi a scazzottate in riva al lago o a strapparsi camicie e vestiario (e, una volta dichiarato il reciproco amore, a sfogare la rabbia in altri tipi di attività ;-)). Loro sono due passionali, non so se mi spiego.
Menzione d'onore anche alla parantesi su Zuli, personaggio davvero intrigante e che rende in maniera molto realistica quelli che dovevano essere gli stravizi della nobiltà ai tempi. 
Molto romantica la licenza trascorsa dai nostri ad Arras durante la quale hanno avuto la possibilità di vivere il loro amore con maggiore libertà.
Bravissima ed emozionante, come sempre. Grazie di tutto e un caro saluto. A presto, G.
(Recensione modificata il 15/09/2022 - 03:04 pm)

Recensore Veterano
14/09/22, ore 19:40
Cap. 4:

Un capitolo emozionante, vivido e sorprendente! A S.Antoine, luogo della tragica aggressione, mi è piaciuto molto ritrovare una Oscar fragile, che non nasconde la sua angoscia ed anzi cerca, per farsi forza, un contatto fisico con André. E lui capisce perché, come ci dirai poco dopo, "André la sentiva". Ecco, una frase questa che, come altre in precedenti capitoli (e in questo stesso) ben descrive il loro rapporto, un legame così forte da trascendere tutto.
Poco dopo, in quella bettola Alain ha uno sguardo (e una reazione) di troppo per il suo comandante: mi chiedo se, già in quel momento e non solo a seguito dello sguardo nelle cucine di palazzo, André non abbia reagito più per gelosia che per prudenza... (..forse entrambe? ;-)). Fatto sta che Alain, ormai, è davvero preso dal suo biondo comandante e André reagisce con stizza. Ma, non chiarendo la cose con Oscar, ovviamente lei non ne comprende i motivi. Anche questo, un passaggio ben reso: lei capirà quel suo atteggiamento sperimentando la stessa gelosia verso André. Molto bello leggere come Oscar abbia scoperto ulteriori lati del carattere non solo di lui, ma.anche di sé stessa, grazie all'amore a cui si è finalmente concessa.
Meravigliosa l'atmosfera e la complicità fra i due, che descrivi in modo impeccabile, a mio avviso: mi sembra di vederli, in quella cucina, vicini, sorridenti, complici... innamorati.
La figura del Generale, invece, continua a delinearsi in modo poco lusinghiero, ma plausibile nell'ottica del secolo in cui si sviluppa la storia. Così, attraverso il suo comportamento, criticato da Oscar, non solo apprendiamo di Anais, ma anche dei trascorsi tra Zuli e André. In fondo, come lui stesso dice "Sono stato per molto tempo un uomo adulto e solo"... Ciò non toglie certamente che, se Oscar sapesse, non la prenderebbe benissimo! Poi, Arras: significa approdare in un mondo "fuori dal tempo", dove possono essere loro stessi, senza distanze, timori e dove Oscar può analizzare meglio il suo nuovo sentire.
Si parla di matrimonio, uno in piena organizzazione, l'altro solo accennato. Mi piace molto come, in questo frangente, hai descritto il modo diretto che ha Oscar di trattare certe questioni: lungi dall'essere sinonimo di freddezza, è solo il riflesso di un carattere forgiato nell'esigenza di dimostrarsi forte in ogni circostanza. Ma ci pensa André ad addolcire il tutto...
Insomma, Lella, un capitolo, questo, in cui, come sempre, descrizioni, emozioni e sorprese non sono mancate, con un tocco di passione e gelosia tra i nostri che non guasta mai. Hai la capacità di scrivere in modo vivido, conferendo realtà allo scritto, cosa non facile. Ancora complimenti!
A presto!
(Recensione modificata il 14/09/2022 - 07:41 pm)

Recensore Veterano
14/09/22, ore 19:02
Cap. 4:

Anche in questo capitolo ciò che mi colpisce, soprattutto, è il modo in cui è descritto il modo di rapportarsi e di interagire di Oscar e André, che è un modo tutto loro e assai riconoscibile, nonostante il modo un po' differente in cui i personaggi vengono qui caratterizzati.
Ancora più belli in qualche modo sono i momenti in cui il loro modo di essere e di interagire viene filtrato attraverso gli occhi di Alain, anche lui un po' differente, almeno dall'Alain dell'anime, ma come l'Alain dell'anime capace di cogliere nel modo più vero ed autentico chi sono Oscar e André e cosa sono l'uno per l'altra.
La sequenza del pranzo in cucina, in cui Alain osserva quanto sia diversa Oscar in quell'ambiente, rispetto alla persona che è abituato a vedere in caserma e quanta intimità tra di loro rivelino anche i gesti più semplici, è bellissima!
"Oscar li raggiunse. Sorrideva. Si era cambiata. Avvicinandosi mise una mano sulla spalla di André e lui gliela sfiorò appena con la sua. "Hai mangiato?" le chiese "Siedi con noi! La nonna ha fatto la crema!". Oscar, ancora in piedi, prese dal tavolo un pezzo di pane e lo intinse nel piatto di André, mangiando con gusto prima di sedersi. Prese anche il suo bicchiere e bevve qualche sorso di vino. Arrivò la nonna e rimproverò le cameriere per non aver apparecchiato subito per madamigella Oscar, che le chiese: "È vero che hai fatto la crema?". "Certo!" le rispose la donna con voce chioccia. Oscar, finalmente seduta fra i due uomini in divisa, continuava ad intingere il pane nel piatto di André. Alain la guardava: era diversa."
Complimenti e a presto.
Octave

Recensore Master
13/09/22, ore 22:48
Cap. 4:

La storia avanza, i giorni passano ma nessuno dei due ha confessato ancora all'altro il proprio pesante segreto.
Il generale è un uomo piuttosto cinico e senza cuore, Alain invece di cuore ne ha troppo e non riesce a nascondere quanto sia preso da Oscar.
E così scopriamo che André è stato "svezzato" dalla donna che è stata amante del padre della ragazza di cui è innamorato e che gli ha dato una figlia, sorellastra di lei.
Mi sa che questo si che manderebbe molto in crisi questa Oscar gelosa se lo sapesse!
Parlano del matrimonio di Anais e anche del loro ma purtroppo non progettano nulla di concreto e questo mi preoccupa.
Troppa gente ormai sa della loro relazione e non credo ci metterà molto neanche il generale a saperlo. Sarebbe stato più prudente che loro fossero già sposati

Recensore Veterano
13/09/22, ore 15:52
Cap. 4:

Wow! Il generale ha un altra figlia! Ma che bello questo capitolo , Oscar gelosa , Alain sa di amarla e non ammirarla e André che se ne accorge. Oscar segue il cuore , sa di avere una sorella e l aiuta anche a sposarsi . Questa storia è bellissima l ho appena messa nelle mie preferite non la lasciare così continuala e concludila , alla prossima

Recensore Master
13/09/22, ore 15:02
Cap. 4:

Così Oscar ha una specie di sorellastra, con cui va più d'accordo che con le sorelle ufficiali: naturale che voglia favorirla, come i Sugane a cui vuole molto bene. Ad Arras la amano tutti, più che a Parigi. Solo un paio di suggerimenti: i capitoli sarebbero meglio smezzati, perché troppi avvenimenti insieme sono più complicati da seguire; poi, alzerei il rating a rosso. La storia è fantastica!

Recensore Master
13/09/22, ore 13:47
Cap. 4:

Mia cara Lella,
un altro capitolo decisamente corposo, ma non relativamente alla lunghezza del testo, bensì per le tante emozioni e sensazioni che hai portato a nostra conoscenza, segno che la tua fantasia sta galoppando velocemente e inizia ad ampliare le vicende conosciute con altre di più ampio respiro, che si intersecano e si incastrano perfettamente nella storia che noi conosciamo.
Vengono ben evidenziati i caratteri dei personaggi. All’inizio sembra essersi creato un terzetto indissolubile, proprio perché Oscar ha la necessità di prendersi i suoi tempi prima di affrontare suo padre, che chissà se avrebbe voluto tornare sull’argomento “Girodelle e matrimonio”. Ha bisogno di sentire gente vicina che forse la comprende, e poi si trova bene in compagnia non solo con André ma anche con Alain. Alain che ha un occhio di riguardo sempre più acuto per quella donna che gli sta entrando sotto pelle. Ha iniziato a pensare a lei in maniera più personale, ma è anche consapevole che si tratta della donna del suo amico a cui mai vorrebbe fare un torto e soprattutto arrecare dolore sapendo quanto lui l’abbia attesa. Ma è comunque più forte di lui, il suo sguardo spazia su Oscar in cerca di alcuni dettagli che gli facciano avere un quadro ancora più completo di che tipo di donna sia. Sa già sia una persona di carattere e, anche in quella taverna, dove ha voluto condurli prima di recarsi al cospetto del generale, il quale le ha fatto recapitare un messaggio in tal senso, sta con il suo comportamento cercando di prendere tempo per far fronte all’ennesimo impegno che anche Alain suppone possa essere gravoso. Ma il suo sguardo indugia forse un po’ troppo su di lei e André sembra essersene accorto anche se non dice e fa nulla. Anzi sembra Oscar ad essere più inquieta di lui quando una cameriera si avvicina troppo, e con troppa confidenza, al suo uomo. La tratta infatti con distacco, tentando di rimettere la giovane al suo posto. Comportamento notato da André. Ma nella taverna si possono fare incontri improbabili e discutibili, come sta accadendo in quei momenti con l’uomo entrato che non si trattiene dal fare complimenti fuori luogo e piuttosto volgari ad Oscar, la quale sembra non reagire così come André, lasciando pertanto perplesso Alain che invece si abbatte letteralmente sul malcapitato dandogli una sonora lezione, nonostante Oscar avesse cercato di trattenerlo. Dopo la sfuriata in silenzio si dirigono a palazzo Jarjayes per l’incontro che Oscar deve affrontare. E mentre i due si ritrovano in cucina, accuditi da Nanny, lei si dirige nello studio del padre per cercare di dirimere la questione non procrastinandola. Il generale infatti parte con il discorso su Girodelle, ma ha anche altre questioni che richiedono la sua attenzione, non prima di averle fatto capire che il suo matrimonio sarebbe servito ad avere un erede, per trasferire tutto ciò che era del casato, da colei che era stata designata come tale, cioè Oscar. Comunque, accantonato questo discorso, il generale pone in evidenza delle problematiche sorte nelle terre di Arras, dove i contadini vogliono rivoltarglisi contro. Occorre sistemare le cose prima che sia troppo tardi e soprattutto Oscar, che ama profondamente quei luoghi della sua infanzia e dei quali si è resa responsabile, non vuole che vengano ceduti a qualche genero, essendo la dote della madre.
Tutto sembra così già organizzato e Oscar e André partono per una licenza, concordata dal generale con il comando. Oscar è felice della soluzione poiché pensa che avrà maggior tempo da trascorrere insieme ad André, ma lui sembra piuttosto e stranamente taciturno, non partecipando a quell’intima gioia di lei.
In questo capitolo veniamo anche a conoscenza di alcuni dei trascorsi della vita del generale di tua completa fantasia: uomo risposato con una moglie più giovane, che però ha avuto una relazione con una donna portatagli in dono da un suo amico, a cui aveva salvato la vita, dalle Antille. Questa donna era diventata madre di una bimba, Anais, che non aveva però potuto tenere con sé, poiché il generale le aveva divise, mandando la piccola, dopo molte insistenze, nelle terre di Arras dove nessuno avrebbe fatto o posto domande. E così la giovane Anais era cresciuta lontano da entrambi i genitori diventando una ragazza silenziosa e riservata. Questo suo carattere ha però attratto il giovane figlio del signor Sugane, quest’ultimo amministratore della tenuta, e che studia legge e vorrebbe crearsi una famiglia con la bella Anais. Oscar, dopo aver cercato di sistemare le cose relative ai vari possedimenti, trovando un interessante accomodamento, vuole sapere se anche per Anais esiste un certo afflato per il giovane Gilbert al fine, in caso affermativo, di dare il suo benestare all’eventuale matrimonio. Cosa peraltro che la giovane le conferma con tutta la sua timidezza e anche lei, come già Gilbert, ripete ad Oscar le medesime parole circa il fatto che Parigi è pericolosa e sarebbe meglio per lei fermarsi nelle sue terre dove sarebbe stata protetta. Parole che non possono che turbare Oscar, la quale ha vissuto questi pochi giorni di licenza ritrovando la serenità ed avendo appianato quelli che sembravano essere i contrasti con André, anche perché lui è sempre stato l’unico ad accettarla per come era e ha bisogno ora più che mai di lui. E’ un bisogno morale, per il sostegno che vicendevolmente si donano, ma anche fisico, perchè di lui non può più fare a meno da quando sono diventati amanti, scoprendo inoltre una parte di se stessa fortemente gelosa del suo uomo nonché delle donne con cui può essere stato. Oscar è passionale e, quando sono insieme, non si perita di dimostrare tutto il suo amore.
Sempre intenso il loro approcciarsi finanche a scontrarsi, ma cercando di capire per il bene dell’altro, che poi diventa benessere reciproco. I giorni trascorsi insieme sono stati una parentesi rigenerante che hanno potuto concedersi e che non può avvenire allo stesso modo con i ritmi e gli schemi dettati dalla vita di caserma, anche se riescono a ritagliarsi dei momenti solo per loro rubati alla routine. Qui invece hanno potuto essere liberi di essere se stessi come sempre sono stati, in particolare quando soggiornavano in questi luoghi che si ammantano di tanti bei ricordi comuni.
Bellissima e coinvolgente narrazione, che mi fa perdere la nozione del tempo, anche quando cerco di condensare i pensieri per commentarla.
Ti aspetto curiosa per il seguito. Un carissimo saluto.

Recensore Veterano
09/09/22, ore 18:37
Cap. 3:

Lella carissima,
Innanzitutto mi scuso per il ritardo con cui arrivo a recensire.
Quanto mi piace gustare i tuoi capitoli, scritti con il tuo stile fluido ed impatto!
Personalmente a me è sempre piaciuto molto Girodelle, perché lo reputo un personaggio positivo; ma, come in questo caso, apprezzo anche la tua personale interpretazione del personaggio (sono molto aperta, insomma 😉): riesci magnificamente nell’intento di renderlo odioso con la sua vanità, la sua spocchia a la sua “pomposaggine”.
Adoro invece il tuo ritratto di Alain: così guascone e insolente (e attratto dalla nostra Oscar… “che cazzo e l’algida bellezza?”😂). Anche André così passionale e geloso della sua amata è semplicemente magnifico (“…volevo dimostrare che sei ancora mia…”). Ma pure la nostra beniamina, nonostante la sua algida bellezza, non scherza in quanto a passionalità. E che finale infuocato corredato da proposta (o meglio, ordine!) di matrimonio.
Non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo.
Intanto un abbraccio e un buonissimo weekend.
G.
(Recensione modificata il 09/09/2022 - 06:38 pm)

Recensore Master
07/09/22, ore 15:02
Cap. 3:

Cara Lella, riemergendo da una serie di rogne lavorative, mi sono concessa del tempo per gustarmi questo capitolo lungo ma che perfettamente descrive oltre che avvenimenti anche il sentire dei vari personaggi coinvolti.
Ho potuto avvertire la stanchezza, la spossatezza di Oscar che mai può concedersi un attimo di tranquillità, dovendo sempre essere all’altezza di tutto ciò che gli “altri” si aspettano da lei. Solo uno, per il momento, pare esseri accorto che qualcosa non vada nell’atteggiamento del suo comandante. E’ Alain, il cui sguardo lungo e profondo, pieno di sentimento per quella donna così fiera e forte, ma intensamente donna, ha osservato quei piccoli grandi segnali che solo un occhio attento può scorgere. La sua mano, che egli ha posato con delicatezza, sulla spalla di Oscar, vuole dare solo la dimostrazione della sua vicinanza, della sua presenza e al fatto che a lei tenga in maniera particolare. E’ per questo motivo che incita André a seguire la sua donna a casa sua, quasi avesse il presentimento che possa accadere qualcosa.
Ma Oscar è piena di impegni a cui deve sottostare ed è questa sua condizione di sudditanza a farle sentire sempre più maggiormente il peso della vita che conduce. In più la malattia, quella tosse, quella febbriciattola che la perseguita e la coglie nei momenti meno opportuni, sono una croce a cui vuole però sfuggire, curandosi per poter finalmente vivere la vita accanto all’uomo con il quale ha scelto di condividerla.
Ora ha un impegno a casa sua, un invito formale a cui non può rifiutarsi, in quanto suo padre disapproverebbe. Chissà cosa può avere ancora in mente il suo augusto genitore: magari tornare sul vecchio discorso, che lei pensava di aver esaurito con la sua decisione, di farla sposare al fine di lavarsi, in un certo senso, la coscienza, preservandola dal futuro e continuando a far decidere ad altri del suo destino. Prima era stato sempre lui a decidere per lei, pur lasciandole una libertà che da donna mai avrebbe potuto avere, ma come erede del casato sì, dopo sarebbe stato un eventuale marito a poter imporre i suoi voleri. E il generale è certo di aver individuato in Girodelle la persona giusta e quella cena magari potrebbe sortire l’effetto desiderato.
Quanti pensieri nella mente di Oscar dopo che, congedatasi da Alain, si appresta a dirigersi verso casa sua. Quanti ricordi della sua infanzia, del rigore con il quale è stata cresciuta, della vicinanza di André che sempre l’ha sostenuta nel difficile compito di compiacere il padre.
A casa l’attendono tutti affinché si prepari per la cena, volendo che sia al massimo del suo splendore di “donna”. Il generale non ha badato a spese facendole confezionare abiti sontuosi, corredati di gioielli altrettanto importanti, poiché la figlia del generale deve mostrarsi in tutta la sua bellezza. Ma Oscar non è dell’umore giusto per quella pantomima; è stanca e sente la febbre prendere il sopravvento. Tutti quegli abiti vengono schiaffeggiati passando loro vicino, a dimostrazione di quanto niente le importi di ciò che altri hanno organizzato per lei.
Curioso nonché passaggio gustoso il modo di prepararsi all’evento da parte di Girodelle, il quale vuole apparire più che essere, e soprattutto nei suoi pensieri e negli atteggiamenti, dimostra plasticamente di non aver mai capito Oscar; pensa che se riuscirà a far breccia nel cuore di “quell’algida bellezza” il gioco potrebbe essere fatto, e potrà conquistarla, ammansirla, al fine di possederne il corpo e la volontà.
Bello anche il duetto con la nonna, la quale tenta di farle capire quali siano i desideri del padre ,ma che deve fare marcia indietro quando comprende che la volontà di Oscar abbia preso un’altra e diversa direzione.
La cena si svolge con il solito rituale e lei, come al ritorno a casa accompagnata da Girodelle, rigorosamente e pomposamente seduto al suo fianco, semplicemente non lo ascolta, lascia vagare la mente lontano, e la sua voce diventa solo un fastidioso rumore di sottofondo.
Ci mostri anche un pochino la figura di Madame Jarjayes, tramite l’interesse dimostratole da Oscar durante la cena, con quel complimento sul colore del suo abito, rammentando quanto pochi momenti insieme aveva potuto annoverare con sua madre, divenuta sposa giovanissima di un uomo, ben più vecchio di lei e dalla forte personalità, al quale aveva finito per sottomettersi.
Finita la cena vorrebbe appartarsi, ma non nel luogo nascosto, dove si recava con André quando erano giovani per sorridere dei vari invitati, ma in un posto in bella vista in modo da non dare adito a fraintendimenti con Girodelle che la segue per parlarle e sondare il terreno, portandole un bicchiere con un liquore alla rosa che lei disdegna. La febbre si sta facendo sentire e un lieve rossore compare sulle gote di Oscar, che subito dà adito di pensare a Girodelle di essere forse sulla strada giusta verso il cuore della donna, la quale però lo fredda con parole che non mi sarei aspettata, ma non perché lei non dovesse mostrare la sua posizione, ma perché quelle stesse parole potrebbero avere un peso tale da crearle futuri problemi.
Intanto André giunto a palazzo si prende cura del cavallo di Oscar mentre la scorge nel patio proprio con accanto Girodelle che le si fa presso. La sua vista non è buona, ma intuisce qualcosa che però non comprende fino in fondo. Una forte agitazione si impadronisce di lui che si reca nelle stanze di Oscar per attenderla, mentre osserva gli abiti con un misto di disperazione e paura. Ha timore che Oscar potrebbe cedere ai voleri paterni e lui non saprebbe sopravvivere senza di lei e il suo amore. Quando lei torna nelle sue stanze viene quasi aggredita, in senso buono, dal suo André. Ne percepisce l’urgenza in quei gesti forti e senza tanti riguardi. Lui vuole farle capire il suo desiderio, ma anche che lei per lui è il suo tutto. E Oscar comprende l’agitazione e dopo i primi momenti torna fra loro la passione, non prima di avergli detto che lei sarebbe stata sempre e solo sua. Un balsamo per il cuore in tumulto di André che torna ad amare la sua Oscar.
E dopo questi attimi così potenti e coinvolgenti sembra che gli animi di entrambi si siamo rasserenati e un pensiero si fa sempre più strada in Oscar che vuole vivere a tutti i costi per poter diventare la moglie di André.
Mi piace il taglio che stai dando a questo tuo racconto che, partendo da fatti noti, come forse ti ho già detto, svolge i fatti ma nel suo svolgerli li approfondisce, inserendo tutta una serie di particolari fatti di pensieri e azioni, gesti e parole che si intersecano con la trama originale ma che preparano la svolta per il what if che hai in mente e che penso ci sorprenderà. La tua narrazione poi è così visiva, oltre che empatica, che mi pare di assistere alle scene che descrivi.
Veramente molto brava. Complimenti, sperando di rileggerti presto! Un caro saluto.

Recensore Veterano
06/09/22, ore 23:49
Cap. 3:

Ciao Lella! Che bel capitolo! Ben strutturato, con un crescendo nelle descrizioni e nelle emozioni. Molto bello il cambio di sensazione che Oscar associa alla mano di Alain: ora è una manifestazione di amicizia e preoccupazione. "Dovreste dargli l'opportunità di venirvi a prendere e portarvi via da dove state andando…": una frase perfetta, perché solo André ha la capacità (e il privilegio) di farsi ascoltare da Oscar. Mi hai ricordato una frase dell'anime: nella prima puntata, dopo lo scontro al laghetto, Oscar dice: "dimmi André, ti ascolto". Solo lui può, se non andarla a prendere da dove è, come dice Alain, quantomeno raggiungerla e starle accanto, comprendendola. Mi è molto piaciuta la confidenza che si è instaurata tra loro, come vediamo non solo di fronte al giovane cadetto, ma soprattutto con Girodelle (e qui, quante risate! Geniale la battuta di Alain!).
Leggere di questa Oscar che vuole vivere, che si aggrappa alla vita così come tiene stretta al seno la mano di André, con il respiro addormentato di lui sul collo, crea una immagine vivida e molto emozionante. Sempre forte, determinata, coraggiosa, ma fragile e profondamente umana: lo dico ancora, descrivi con maestria questa tua Oscar. Ne descrivi i movimenti e i gesti con perizia, tanto da renderla reale. Come quando schiaffeggia gli abiti da sera, oppure nel suo comportamento brusco nei confronti delle cameriere, dettato dall'esasperazione del momento. Poi, il Generale: molto plausibile il modo in cui lo hai caratterizzato tramite il sentire di Oscar. Anche qui, la vividezza della descrizione è incredibile. I ricordi sono forti, dolorosi e fanno comprendere come si sia formato il carattere di questa Oscar, che sviluppa un rapporto di amore/odio nei confronti del padre. Commovente e, di nuovo, vivida l'immagine di lei che " Con i palmi ancora premuti sugli occhi, ripensò a un giorno di tanti anni prima". Il dialogo tra loro due parte , secondo me, da questa considerazione di Oscar: " Il generale non stava infatti dimostrando alcun rimorso nei suoi confronti, semplicemente aveva sentito la necessità di sistemare questa figlia la cui libertà lo stava preoccupando".
Anche la Contessa madre, una donna ai margini della vita della figlia, seppure accennata soltanto, ci viene descritta in modo molto efficace con il suo silenzio e remissività. Poi, Girodelle, che mai potrà comprendere Oscar : pieno di sé, attento ad apparire, quanto mai insistente. Ha ben meritato la stoccata di lei! E infine, Oscar e André: amore, passione, gelosia, complicità, profonda comprensione... C'è tutto nel loro incontro.
Che dirti, Lella, ti faccio ancora i miei complimenti per come riesci a trasmettere il tuo amore per Oscar e André, tanto da renderli reali. Grazie per condividere questa tua storia. E scusandomi per questo lungo commento, ti dico
A presto!

Recensore Master
06/09/22, ore 19:16
Cap. 3:

Buonasera Lella,
mi sono proprio divertita a leggere questo capitolo. L'incontro di Alain con Girodel è stato uno spasso!!
Mi piace come caratterizzi i personaggi, come li rendi sanguigni e passionali. Non ho potuto non sorridere ad immaginare Oscar annoiata e scocciata dal ciarlare pomposo dello spasimante che sembrerebbe non conoscerla.
Ho paura che Oscar si sia spinta troppo in là nel dichiarare che c'è un uomo nel suo letto perché non è difficile immaginare chi possa essere.
Intanto spero che il giorno seguente vadano davvero dal dottore e inizino a preoccuparsi della loro salute ( qui tu anticipi i tempi sulla malattia ma evidentemente è un aspetto importante per la tua storia).
Aspetto quindi con curiosità i prossimi capitoli!

Recensore Junior
06/09/22, ore 17:22
Cap. 3:

Cara Lella io sono una fan di Girodelle ma non me la prendo con voi autori se lo maltrattate un po 😂 a parte scherzi questo capitolo ci rivela molto della vita quotidiana dei nostri personaggi, come Alain che si fa bello solo per sua sorella e la complicità di Oscar e André che si incontravano in un angolo buio dopo le feste, abitudine che non hanno mai perso. Ci fai conoscere la dura educazione che Oscar ha ricevuto, schiaffi e scudisciate e mai un momento di tenerezza neanche da parte della madre che non poteva nemmeno pettinarle i capelli. La libertà di cui ora gode le è costata un caro prezzo. André si sente morire al solo pensiero che Oscar possa essere toccata da un altro, un po come nel manga in cui per un attimo perde il senno pensando a lei sposa di un altro, ma fortunatamente è ormai solo sua e l'unica minaccia per loro è solamente il precario stato di salute. È stato molto toccante leggere questo capitolo e a tratti anche divertente. Sempre molto brava. A presto Alessandra

Recensore Master
06/09/22, ore 14:45
Cap. 3:

Veramente bellissimo questo capitolo. Brava, bravissima, sia per le immagini (originale e vera la similitudine per cui Oscar vuole respirare profondamente....ma è come cercare di bere da uno bicchiere vuoto); mi piace il ruolo da "principe Galeotto" di Alain, che, si capisce, non è insensibile alla silenziosa bellezza e alla grazia ombrosa di Oscar, ma si prodiga a mo'di angelo custode, esuberante, ma mai sbracato, per lei e per Andrè; mi piace il garbo con cui presenti l'intimità fra Oscar e Andrè, fatta anche di confidenze nell'ombra ai margini dei grandi eventi mondani organizzati a Palazzo Jarjayes, e risate; e poi, personalmente, mi strappa un applauso il tuo soffermarti su particolari che raramente vengono evocati: le cicatrici di Oscar, che André conosce una ad una, la cura dei capelli come unico vezzo che Oscar si è riservata; il bere lo stesso superalcolico degli altri ufficiali, e quindi il provare disappunto quando Girodelle, credendo di farle cosa gradita, le propone un liquorino alla rosa; e, infine, il lieve accenno alla barba e alla peluria di André: vero tocco di classe, perché nel Settecento non ci si depilava certo e, anche se non erano di moda barba e baffi, Oscar sente una piacevole, abbozzata, leggera sensazione di ispido a contatto con la guancia di André. Per quanto attiene alla trama, è interessante l'ammissione esplicita di Oscar di avere già un uomo "nel cuore e nel letto": immagino che questa ammissione sia foriera di futuri sviluppi narrativi. Ma per ora, concludo dicendo che sei veramente brava, e, soprattutto, hai una tua originalità di autrice.
Credo di capire che non ami molto il personaggio di Girodelle (quando ho letto la battuta di Alain che gli fa il verso - "Che caxxo è l'algida bellezza?!" sono quasi cappottata!), e mi piace molto il tuo André. sempre devotamente innamorato come ci piace, ma con quel quid in più che ce lo rende ancora più umano.
Che dire? Attendo già il capitolo 4.
A presto,
d
(Recensione modificata il 06/09/2022 - 03:41 pm)

Recensore Veterano
06/09/22, ore 13:45
Cap. 3:

Quello che davvero colpisce di questo racconto è il modo in cui sono descritti i comportamenti quotidiani, il modo in cui sono descritti i particolari, i piccoli gesti.
La stanchezza di Oscar, il suo essere oppressa da troppi pensieri e infastidita, contemporaneamente, da cose che a lei sembrano davvero poco importanti e neppure degne di attenzione, ma che la incalzano e la affaticano. " Passò davanti agli abiti e ne schiaffeggiò uno con rabbia, provocando un frusciare di gonne e un tintinnare di perline. Aspettò che la cameriera tornasse con l'acqua e la congedò bruscamente."; "Oscar percorse velocemente il tragitto che la portava verso le sue stanze. Una cameriera le venne incontro chiedendole se voleva che venisse a prepararla per la notte ma lei se ne disfece con un gesto brusco."
Accanto a questo la sua risolutezza, la sua determinazione, la sua capacità di tenere in pugno tutto e tutti. Con una sola eccezione, naturalmente, ma quella è un'altra storia 😉
Complimenti, Lella, e a presto.
Octave