Recensioni per
Non sarà un'avventura
di Lella73

Questa storia ha ottenuto 126 recensioni.
Positive : 124
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Veterano
11/10/22, ore 16:05

Mi hai come al solito fatto trattenere il respiro ! Tutto o quasi come nelle anime , tranne per il colpo di scena che alain ha voluto fare . Ma non si aspettava che la donna del bacio a cui doveva rubare non era affatto d accordo . Non sa alain ancora che l amore che unisce quei due è indissolubile , infatti oscar si sente al sicuro solo quando sente il respiro di André . Tu non ti fermare io non voglio scendere da questa storia anzi fai presto🥰al prossimo capitolo

Recensore Master
11/10/22, ore 15:40

Alain si è lasciato andare decisamente, e ad André la cosa non è sfuggita. La regina si è comportata veramente da regina in questo frangente, dimostrando un carattere forte e determinato per ciò che è giusto. Avesse continuato su questa via..!

Recensore Veterano
10/10/22, ore 18:24

Ciao Lella, arrivo in ritardo nella lettura di questo ennesimo, stupendo capitolo ma, come sempre, Il tuo occhio attento e la tua sensibilità spiccata nel raccontare i dettagli che compongono le scene, non lascia delusi e fa percepire il tutto enormemente reale, permettendo quasi di sentire gli odori che colpiscono il delicato olfatto di Oscar! Questo capitolo è tutto dedicato a lei, al suo carattere e alle sue emozioni e l'ho adorato. È così realistico e sottile leggere come si addolcisca quando André non può vederla: c'è tanta dolcezza in lei, che si ferma a contemplare il suo viso dormiente, per poi mettere ordine nella stanza. Il tutto indossando la maglia di lui, per un senso di protezione, di abbraccio. Ma ecco riaffacciarsi il suo lato fermo, prendendo decisioni nette, perché "A mente lucida riusciva finalmente a guardare col dovuto distacco agli eventi del giorno prima". Quanto è vero! Il piano prende forma, ma come biasimare l'ironia e i modi stizziti del ragazzo, che non riceve nemmeno un buongiorno dalla sua amata, ma anzi viene investito dalla sua forza decisionale? Poi, Lella, hai descritto il risveglio di André in un modo davvero perfetto nei gesti e questo particolare mi è piaciuto molto. Sei brillante nel descrivere il rapporto fra i due, che assumono una dimensione "vera". Anche il pizzico di furbizia utilizzata da Oscar (a fin di bene) dà un tocco in più, apprezzato anche da un André ammirato, che "sorrise e abbassò lo sguardo scuotendo la testa. "Furba…" pensò". Quando poi ulteriori valutazioni di convenienza si rendono necessarie, è bello leggere come il suo animo giusto si faccia mordere dalla coscienza e " si sentì meschina rendendosi conto di fare valutazioni riguardo all'amicizia che sempre sua maestà le aveva concesso, ma la verità era che l'esigenza era incombente". Ed in effetti, la necessità di salvare delle vite qui si impone, anche sul suo imbarazzo.
Ma il capitolo, molto denso e ricco di spunti, ha altri elementi degni di nota, oltre al rapporto fra i nostri beniamini: il primo è il colonnello d'Agoult. Oscar ne ha un'alta considerazione, tanto che "si vergognò di essere in disordine e abbassò gli occhi imbarazzata quando il colonnello le chiese come stava". Uomo buono e ufficiale corretto, è praticamente l'antitesi del generale suo padre...mi ha colpito questa contrapposizione netta tra i due uomini-militari che sono nella sua vita e l'evidente affetto che nutre nei confronti del suo subalterno. Sempre nell'ambito della caserma, è molto interessante lo sguardo sui soldati, ora rispettosi e orgogliosi di avere Oscar come comandante. È bello leggere come un comportamento leale, onesto ed empatico ripaghi, alla fine e così possiamo vedere una Oscar commossa e ripagata dei suoi sforzi.
Altro elemento è Girodelle. Ancora una volta lo vediamo in azione con ipocrisia e falsità e rimanda ad un mondo che si sta sgretolando pian piano. Divertente qui immaginare Oscar fare "mentalmente il verso al cadetto"! Particolare così realistico, anche questo...
Allo stesso tempo, ci presenti Fersen che appare l'opposto di Girodelle: rispettoso, amico, sollecito e sincero, nutre un autentico affetto per lei. Ma, attraverso Fersen, mostri un segreto lato di Oscar, che "si sentiva sempre in imbarazzo nel ricevere gesti di affetto": un evidente retaggio della sua ferrea educazione.
Insomma, è come se in questo capitolo vedessimo l'ascendente che Oscar ha su diverse persone. Per Rosalie, la Regina (e il Re prima) e Fersen (e il colonnello d'Agoult) nasce dall'amicizia, lealtà, gentilezza e buon cuore che lei ha sempre dimostrato ed ora riceve in cambio aiuto sollecito e comprensione. L'ascendente su Girodelle, invece, è finto, trattandosi solo di possesso e meschinità da parte di lui. Da qui, l'assenza di stima da parte di Oscar nei suoi confronti. Ed poi, André.
Lui conosce tutte le curve e gli spigoli del carattere di Oscar e la ama per come è. Solo lui la comprende davvero e perciò asseconda il suo volere oppure le esprime contrarietà quando necessario. Qui è bellissima l'insicurezza di Oscar: ama la divisa, la sua corazza che la fa sentire sé stessa, con tutti i suoi difetti e contraddizioni. Il timore che André la voglia diversa è placato da lui stesso: non vuole cambiarla. Eppure, ciò non significa che alcuni atteggiamenti di lei non lo feriscano. Lei stessa se ne rende conto, sentendosi meschina. Non riesce però a comportarsi diversamente, a mostrare "troppo" affetto : prova rabbia a far vedere il suo malessere ad André, a mostrarsi debole quasi e ritorna in mente che "si sentiva sempre in imbarazzo nel ricevere gesti di affetto". Eppure, indossa la maglia di lui, ne cerca l'abbraccio, è "confortante appoggiare la testa sulla sua spalla e si accorse che le era mancato", vuole essere bella per lui, si sente rassicurata dalla sua schiena ampia e forte...insomma, il fulcro è qui: "aveva anzi paura di restare sola. Certo, se la sarebbe sempre potuta cavare anche da sola, il fatto non era che non potesse: il fatto era che proprio non voleva. Voleva stare con lui. Aveva lasciato e stava lasciando tutto per lui e adesso aspettava pure un figlio da lui! E allora perché non era capace di dirglielo e basta? Avrebbe dovuto parlargli, dirgli semplicemente che lo amava e che aveva paura, che non voleva per niente restare sola, ma non ci riusciva. Chiuse gli occhi". Una donna che rendi davvero molto, molto reale, Lella. Con difetti, contraddizioni, coraggio, paure, fragilità, dubbi. E André non è da meno: la conosce, " la sua Oscar, sempre così marziale, sempre così affamata di tenerezza…" . Questo, secondo me, dice tutto.
Quindi tanti, tanti complimenti per la tua bravura, Lella e scusandomi per la lunghezza delle mie considerazioni, grazie davvero per condividere questa tua splendida storia.
A presto!

Recensore Junior
09/10/22, ore 20:30

Ti ho trovata carissima, vengo a spionciare in cerca di ispirazione e anche perchè non so aspettare e voglio leggere il seguito un bacio ci leggiamo in forum

Recensore Veterano
08/10/22, ore 15:24

Carissima Lella,
quello che mi più mi piace di questa magnifica storia è che non c'è mai un capitolo di "pausa", ma che sono tutti a loro modo emozionanti ed intensi, nelle vicende e nelle sensazioni che sai regalarci con il tuo stile fluido ed accattivante.
Girodelle si è dimostrato il solito pallone gonfiato e impomatato; magnifico, invece, questo Fersen si rivela per davvero il migliore amico di Oscar (dopo Andre', ovviamente; ma lui è la sua anima gemella del resto).
Quanta tenerezza mi fa questo Andre', bellissimo e molto maschio, ma sempre più esasperato di fronte alla cocciutaggine e alla determinazione della sua Oscar.
"Lo sapeva che non aveva bisogno di lui! Lo sapeva che a lei piaceva fare, scegliere e decidere da sola, ma lui invece no: non c'era nulla che potesse fare, scegliere o decidere senza che lei fosse nei suoi pensieri. "Dio!" ripeté”.
D'altronde Andre’ ama così tanto la sua Oscar proprio per la sua indole indomita e fiera. 
E mi piace tanto questa Oscar che, benché innamorata pazza del suo Andre', ha saputo mantenere la sua autonomia e la sua indipendenza. La sua proposta di matrimonio con congiunta dichiarazione del suo stato, con questo tono burbero e spiccio, mi ha intenerito da morire!❤️
Sei stata brillante ed intensa, come sempre! Non vedo l'ora di rileggerti.
Intanto un affettuoso saluto e buon weekend,
G.
(Recensione modificata il 08/10/2022 - 03:33 pm)

Recensore Junior
06/10/22, ore 14:02

Ciao Lella in questo capitolo ho potuto sentire forte e chiaro il vero carattere di Oscar. È lei questa volta la protagonista assoluta che decide e comanda e approfitta, come nel caso di Girodelle, per salvare i suoi soldati e anche proteggere André. Ho potuto sentire l'affetto che ancora prova per Fersen, la sua preoccupazione mentre lo aspettava, non lo vedeva da tanto e non sapeva l'effetto che le avrebbe fatto. La sua impulsività e l'agire senza coinvolgere André è difficile da accettare ma fa sicuramente parte del suo carattere. Io per prima quando vengo criticata per un mio comportamento sbagliato reagisco come lei sulla difensiva, poi mettiamoci anche che è incinta e quindi ancora più suscettibile. Per fortuna alla fine ha abbassato la guardia con lui. Spero che comincerà a coinvolgerlo nelle sue decisioni future, come è giusto che sia. Un abbraccio e a presto.

Recensore Master
05/10/22, ore 12:07

Mia cara Lella, è sempre una gioia ritrovare te e questa storia, così ben integrata nella storia che tutti conosciamo, ma che apre a scenari inediti di puro interesse e che, secondo la mia modesta opinione, colmano i molti vuoti disseminati lungo il percorso dell’anime, e rendono il contenuto molto più profondo di quanto già non sia.
Questo nuovo passaggio è lungo, ma densissimo di contenuto, attraverso il quale ci viene permesso di leggere dentro ai vari personaggi che, via via, sono comparsi sulla scena, arricchiti dalla tua introspezione preziosa, nonché dagli accadimenti.
Regina incontrastata del passaggio è la nostra eroina, Oscar, che si trova a dover affrontare qualcosa, forse, di più grande di lei. Lei che vorrebbe poter fare tutto da sola, ma che comprende non sia possibile. Ora, poi, ha anche un’altra grande responsabilità a cui attendere, e il cui peso lo sta sopportando in solitaria, per quel velato pudore che da sempre la contraddistingue, e che non le permette di aprirsi con parole e gesti, come magari il suo cuore vorrebbe e la sua mente le suggerirebbe. Sa bene che da sola sarebbe monca di qualcosa, di quella parte che la completa, ma chissà per quale recondita ragione, prova a tenerla separata dagli eventi. Penso che il suo atteggiamento sia frutto del timore che, a quella parte tanto importante per lei, possa accadere qualcosa di irreparabile e allora anche lei si lascerebbe, forse, andare alla deriva, preda dello sconforto.
Sempre belli e intensi i momenti che dipingi intorno a ciascun personaggio, incastonandolo perfettamente nella cornice che la tua fantasia sta approntando per loro. Non lasci niente al caso, in modo che anche il lettore possa sentirsi parte della narrazione: riesci a far intravedere le luci, avvertire odori e profumi, far girare lo sguardo sulle cose che li attorniano, proprio come se ogni particolare fosse studiato a puntino per rendere il tutto vero, reale, tangibile.
Ora li abbiamo ritrovati nel capanno di caccia, con Oscar e una marea di sensazioni e di ricordi che la assalgono. Ma per il momento non può pensare a se stessa: ha un compito che non lascia spazio ad altri pensieri che non sia la liberazione dei suoi uomini, quegli uomini che l’hanno seguita, quegli uomini che si sono fidati di lei, delle sue azioni, delle sue decisioni e che, per il momento, languono in un fetida cella della prigione dell’Abbazia. Per lei è dirimente risolvere la questione e, per fare questo, è disposta a passare sopra al suo orgoglio e chiedere aiuto a chi mai avrebbe voluto chiederlo, come ha sempre fatto nel corso della sua vita, quando però le cose riguardavano lei e lei soltanto. Ora ha la responsabilità di altre vite, che a lei si sono affidate, sempre certe che lei mai li avrebbe abbandonati al loro destino, solo perchè facenti parte del popolo e non della nobiltà.
Quindi, nella sua mente, c’è già un piano, che ha elaborato nei momenti di tranquillità e di veglia. Il primo passo è contattare Bernard affinché possa riuscire a radunare, con la sua arte oratoria, quanta più gente possibile, a sostegno della liberazione dei soldati della guardia, gente del popolo a cui lui certamente non vorrà e non potrà voltare le spalle. Acuto il ragionamento fatto ad André, circa il fatto che sia essenziale la presenza di Rosalie, mentre lui porterà la richiesta a casa loro. Oscar è sicura che, per tutto il vissuto con la giovane donna di cui è stata la mentore, Rosalie avrà voce in capitolo con suo marito in questa questione.
Poi a lei toccherà seguire un altro percorso, fatto di richieste portate direttamente al cospetto delle autorità e, non da ultimo, un aiuto dalla sua regina, che già una volta era intervenuta. Nella sua mente si è già prefigurata lo svolgimento del suo piano. Dopo essere tornata in caserma, per adempiere ad alcuni compiti, nonché per scrivere le due famose richieste, Oscar vuole nel contempo sincerarsi di che aria si respiri in caserma.
Sempre molto ben delineata la figura del colonnello D’Agoult, il quale per Oscar ha una sorta di predisposizione quasi paterna: si è sempre reso disponibile all’ascolto e, quando poteva, la alleviava dai massacranti turni delle ronde cittadine. Insomma ha avuto un occhio di riguardo verso quel nuovo comandante donna che aveva fatto valere la sua autorità con giudizio, coraggio, abnegazione nel suo compito e, soprattutto, rispetto verso gli uomini di cui era diventata il comandante. Uomini che appunto si domandavano cosa fosse accaduto di lei dopo gli avvenimenti dell’assemblea. Uomini che, appena la vedono ricomparire, le si fanno presso per avere contezza di quanto stia accadendo ai loro compagni nonché per essere rassicurati che nulla sarebbe stato lasciato intentato per salvarli da quello che è già stato deciso, ossia esecuzione a mezzo fucilazione in capo a poche ore.
Ed ecco poi il compito più complicato per lei: recarsi a Versailles per conferire con Girodelle, al quale ha deciso di chiedere di trasmettere un messaggio rivolto al conte di Fersen. Oscar è certa che Girodelle sarà ancora soggiogato dalla sua autorità, e lei conta proprio su questo per poter dar via a una parte del piano. Girodelle, che in questa ulteriore occasione non ci fa propriamente una bella figura: si presenta bello e splendente come il sole, curato in ogni particolare, come se al di fuori della reggia non esistessero dei problemi ormai conclamati, e la vita continuasse a scorrere come sempre è scorsa. Lui è lieto che Oscar abbia chiesto di lui, pensando vanamente che, essendosi prestato, lei sarebbe poi rimasta in debito con lui e, magari, avrebbe potuto tornare nuovamente alla carica con la speranza di avere questa volta carte migliori da giocare per la sua partita, ottenendo che potesse essere lui colui che dava gli ordini e non viceversa, pensando che avrebbe potuto sottomettere Oscar, dominandola con il semplice fatto che lei fosse una donna. Povero, in tanti anni ancora non ha compreso il carattere adamantino di colei che è stata il suo comandante!
E finalmente la seconda parte del piano va a buon fine, con Fersen che ha accettato l’incontro nel quale Oscar gli chiede di consegnare, direttamente nelle mani della regina, una missiva personale. Sono due amici che si fronteggiano e si comprendono. Fersen ha ben capito la scelta che Oscar ha fatto con le sue azioni, e sa anche che siano state fatto per una persona in particolare. Loda il fatto che lei abbia potuto compiere una scelta, mentre a lui non è stato concesso, anche se Oscar gli fa notare che lui è sempre accorso per stare accanto alla donna che amava, potendo contare così sulla sua presenza. A Oscar è pesato moltissimo dover chiedere aiuto ad un amico, ma la situazione non ammetteva tentennamenti, essendoci in gioco la vita di alcune persone. Il loro è un addio, rispettoso delle parti, ma pur sempre un addio di qualcuno che ha tentato di essere in ogni occasione il miglior amico che potesse essere.
E infine eccoli, Oscar e André nuovamente insieme al capanno di caccia. André preoccupato di non aver trovato accanto a sé Oscar, che lo aveva lasciato per espletare i suoi progetti a Versailles, non comprende perché Oscar, la sua donna, lo tenga all’oscuro, come se volesse continuare a fare tutto da sola. Certo è conscio che, anche senza di lui, lei riuscirebbe a condurre la sua vita, mentre lui sente che senza di lei la sua intera esistenza perderebbe lo scopo. Oscar è sempre stata la sua vita. Ma perché tagliarlo fuori proprio ora dopo tutto quanto era accaduto? Una amarezza di fondo quella che prova André e, secondo me, è proprio la sensazione che proverebbe un uomo che viene messo da parte senza conoscere le motivazioni che scatenano il comportamento. Oscar, in questo frangente, risulta molto dura, quasi scostante: non riesce a lasciarsi andare nemmeno con lui. Troppe sono le emozioni che le sono piovute addosso, e con le quali cerca di mantenersi in equilibrio. Il non voler dare alcuna spiegazione sembrerebbe allontanarli, ma la pazienza e la lungimiranza che André ha sempre adottato con Oscar, hanno la meglio, anche quando lei riesce a parlargli della sua gravidanza. Certo un momento del genere avrebbe dovuto essere affrontato in altra maniera, magari con più delicatezza da parte di Oscar, ma, se non altro, ora sono entrambi al corrente che non sono più da soli, che non possono pensare a loro come singoli individui. E André, silenzioso, le si avvicina, comprendendo che, ribadire a una donna come Oscar il suo amore, non sarebbe servito a migliorare il suo umore e a ridarle un briciolo di serenità, ma un abbraccio entro il quale lei potesse sentirsi protetta, accudita, compresa e amata, avrebbe magari fatto la magia.
Non dimentichiamo anche l’intermezzo che ci hai regalato con gli uomini imprigionati. Alain che sta pensando a cosa stia accadendo fuori da quelle mura. Pensa alla donna che ama e alla quale mai potrà rivelare il suo amore. Ascolta e sostiene il giovane Lassalle, innamorato della figlia dell’oste della taverna alla quale, benché sposata, non ha mai rivelato i suoi sentimenti. In quella cella i ragazzi parlano e sperano che il loro comandante possa fare qualcosa per loro, ricordando anche quanto accaduto fra il loro commilitone e il comandante che si sono rivelati proprio in quel drammatico frangente.
Insomma, carissima, mi accorgo che tante sono le suggestioni contenute in questo passaggio e che, come mio solito, ahimè, mi sono fatta prendere dall’enfasi del momento, e anche la mano, e ho scritto un vero e proprio panegirico, di cui mi scuso.
Non mi resta che complimentarmi, ancora una volta, per questo tuo splendido lavoro, minuzioso e corale.
Un abbraccio e a prestissimooooooooo!

Recensore Veterano
04/10/22, ore 23:24

Finalmente Oscar è riuscita, seppure nella sua maniera, a mettere André a parte di una novità così importante.
Oscar è fatta così, ma ogni suo silenzio, ogni suo gesto, per quanto scontroso, ogni sua parola, per quanto brusca, non possono nascondere il suo bisogno di tenerezza, il suo bisogno di essere compresa ed amata perché non è vero che "se la cava meglio da sola". Non se si tratta di André, che, infatti, la comprende sempre così profondamente da sapere che, in quel momento lei non avrebbe potuto sopportare che le dicesse mille parole e che le riversasse addosso il suo amore. Meglio un abbraccio!
Complimenti e a presto.
Octave

Recensore Veterano
04/10/22, ore 23:15

Finalmente sei tornata! Ebbene dopo tante peripezie, preoccupazioni e ansie per i suoi soldati ed essere andata addirittura da fersen per liberare i soldati , finalmente gli ha detto che aspetta un bambino e che non può fare a meno di lui , e adesso che ci riservi ? Già non vedo l ora di leggere l altro capitolo

Recensore Master
04/10/22, ore 21:34

Cara Lella73, che meraviglia: la terza parte conferma e rafforza la mia certezza circa il fatto che questa è una delle storie più belle che mi sia stato dato di leggere con Oscar e André come protagonisti. E sai che cosa mi induce a dirtelo ? I dettagli. Non basta dire: "Oscar andò a Versailles": tu ci fai capire come, perché, quando, quanto tempo ci mette, che cosa dice al Soldato della Guardia che incontra, che cosa fa al suo ritorno in caserma, dove recupera i vestiti di André, e così via. E poi, il particolare dell'odore di cenere che accompagna il suo risveglio, naturale, se lei e André si sono addormentati con il camino che si spegneva lentamente (e non dimentichiamo l'iperosmia gravidica di Oscar!), ma quanti ci pensano? Di solito si legge solo, sbrigativamente, che "quando si svegliò, il camino si era spento", e null'altro. Mi piace la delicatezza con cui la mente di André viene attraversata dal fugace pensiero che quel casino da caccia era stato anche teatro degli incontri del Generale con Zuli: in fondo, il tuo André non può non pensarci, perché anche lui ha goduto delle grazie della schiava, e perché la situazione sua e di Oscar ripropone, specularmente, ma con qualche, importantissima, enorme, variazione, quella che quelle pareti già avevano visto (e i casinetti da caccia hanno una loro tradizione amorosa, dal "Don Giovanni" ai "Viceré"); ma sarebbe indelicato dirlo, e, del resto, Oscar stessa non può non averci pensato. Quant all'importante annuncio rimasto a lubgo in sospeso ad André: immagino che questi se lo aspettasse, dato che le ha domandato precedentemente se non gli dovesse dire qualcosa, e, da attentissimo osservatore qual è, deve essersi ben reso conto dell'assenza di qualcosa da qualche tempo... resto in attesa e ti rinnovo i miei complimenti, per la tua storia bellissima, e mi ripeto: "Se DIo è nei dettagli, qui ne abbiamo una prova". Grazie, ancora. mi è piaciuta tanto!
A prestissimo,
d
(Recensione modificata il 05/10/2022 - 02:52 am)
(Recensione modificata il 05/10/2022 - 03:02 am)

Recensore Master
04/10/22, ore 20:33

Certo non è il momento migliore per mettere su famiglia, ma la liberazione dei soldati per Oscar è una priorità e debbono agire subito entrambi. Girodelle sarebbe da pigliare a schiaffi!

Recensore Junior
04/10/22, ore 19:15

La tua è stata la prima storia che ho iniziato a leggere da quando mi sono iscritta e aspetto sempre con ansia un tuo nuovo capitolo.
Che dirti... la tua scrittura è intensa e coinvolgente, l'uso dei dialoghi originali all'interno dell'opera rende tutto davvero sublime
Grazie per la tua meravigliosa storia

Recensore Veterano
30/09/22, ore 09:33

Un capitolo che è una meraviglia, come sempre, per narrazione, particolari, emozioni, descrizioni..Ormai adoro questa storia!
Girodelle è stato ben giudicato da Oscar, di fatto l'unica ad aver avuto il coraggio di agire ed opporsi, prima al divieto di far entrare i rappresentanti del terzo stato nell'assemblea e poi alla guardia reale. In effetti, le parole di Girodelle nell'anime mi son sempre sembrate "strane": non fiero dell'ordine che doveva eseguire, lo fa ugualmente...ma perché? Perché è un soldato e deve obbedienza o perché lui stesso è d'accordo con quell'ordine che, alla fine , non rispetta per amore di Oscar? Eppure Oscar, "sola contro un intero reggimento", si oppone, dandoci il giusto termine di paragone . Insomma, tu Lella, hai dato una spiegazione molto plausibile a quell'episodio.
Una figura che hai reso splendidamente è il Re, dando anche una descrizione di amicizia che mi ha molto colpito. A dispetto dell'allontanamento di Oscar dalla famiglia reale, anche al netto del suo comportamento a favore dei diritti del popolo, il Re ricorda solo i pregi di lei e la sua incondizionata amicizia, che andavano ben oltre il dovere. Fa fatica anche a punirla e poco c'entra, qui, il suo solito tentennare. "Luigi si coprì gli occhi con una mano; madamigella Oscar era stata la sola a non sparlare mai del conte e della regina", un passaggio, questo, che ben sottolinea la giustizia di Oscar e l'animo buono del Re. Hai quindi riempito quel vuoto dell'anime, dal tradimento al perdono dato dalla Regina in modo, secondo me, davvero plausibile. Così come accade con André nel momento prima che irrompa nella stanza per fermare il Generale. Una scena, questa, da applauso Lella! Per quanto la reazione di André sia simile all'anime, è stupendo leggere dei vari gesti ed emozioni che colorano la scena: André che si libera del peso di parole trattenute per tutta la vita, deluso anche dalla pochezza d'animo del Generale... Dà la sua vita per lei, e " quanto amore poteva esserci in un uomo disposto a sfidare il mondo per lei?" ...e poi quel gesto, Lella...il capo di André poggiato sul suo grembo, vicino al loro bimbo di cui lui, ancora, non sa nulla...come fai??? Descrivi un André praticamente perfetto nelle sue imperfezioni, un uomo con difetti e non solo idealizzato. E lo stesso vale per Oscar.
Eppure, "C'era un altro André, oltre a quello che lei aveva sempre conosciuto" , ma senza timore lei lo accoglie. Protegge Oscar dal valletto e in quella violenta reazione alle sue parole, leggo una rabbia celata negli anni di fronte alle ingiustizie ai danni di Oscar, a cui poteva solo dolorosamente assistere.
Che dire, poi, delle reazioni di Oscar, prima nel difendere André e poi nel rispondere al padre? Perfette!! E poi, quell'affidarsi ad André in modo totale nel rifugio di caccia...lasciare le redini affinché sia lui a decidere, un gesto di profonda fiducia e amore che solo a lui può concedere. Abbassa tutte le difese con lui, che rimane fermo nel suo amore anche di fronte al difficile carattere di lei. Perché,in ogni caso, è "Un'Oscar capace di gesti di tenerezza e che lo faceva sentire amato, voluto e desiderato".
Davvero meraviglioso come sai descrivere l'amore tra loro, fatto di gesti, sguardi, pensieri, anche errori. Sono così umani!
Ma, senza nulla togliere alle varie scene, tutte stupende, che compongono il capitolo, una in particolare penso ne sia il centro: " Mentre avvertiva i movimenti del generale che si avvicinava brandendo la spada contro di lei alle sue spalle, sentiva dentro sè un angolo di cuore morire lentamente" e poi " Restò solo un attimo in silenzio, poi allungò una mano verso sua madre, ma questa rimase immobile e lei la ritrasse. Oscar chiuse gli occhi e ingoiò le lacrime. Quando li riaprì mormorò solo poche parole: "Mi dispiace madre.". Si voltò e uscì." C'è tutto il dolore di una figlia sostanzialmente rifiutata nel suo essere... E lo hai descritto in un modo molto emozionante. Ogni altra parola, qui, sarebbe di troppo.
Lella, davvero tanti complimenti e grazie per questa storia che hai voluto condividere e che emoziona sempre più.
A presto!

Recensore Veterano
30/09/22, ore 00:01

Carissima Lella,
ma come fai?! Quando penso che l'ultimo aggiornamento sia perfetto ecco che arriva il capitolo successivo che si rivela essere ancora più emozionante e sconvolgente, se possibile. Ci stai davvero viziando!😉
In primis quanta tenerezza mi ha fatto il tuo Luigi XVI mosso da sincera amicizia e profondo rispetto nei confronti di Madamigella Oscar: un uomo buono e gentile, che non aveva il polso per governare e si è ritrovato ad essere Re di un Paese sull'orlo del collasso.
Ho adorato questa tua personalissima interpretazione dell'episodio 35: il tuo "what if" sta prendendo sempre più la sua strada, perché Oscar e Andre', nella tua storia, stanno già vivendo la loro storia d'amore. Mentre la reazione di Andre' alla levata di spada del Generale è molto simile a quella dell'anime, del tutto nuova è la reazione di Oscar che impugna la pistola per difendere il suo Andre’ (quanto l'ho apprezzata!) e che, invece di osservare il padre in silenzio dall'alto della scalinata, dichiara di voler andarsene con il suo uomo davanti a tutta la servitù (92 minuti di applausi!).
E che dire di quel viscido e intrigante di Thomas? Ha avuto quello che si meritava! Mai svegliare il drago che dorme, e mai nominare il nome di Oscar invano al cospetto del Grandier.
Peccato, invece, che Madame Jarjayes non abbia ricambiato il gesto d'affetto della figlia.
Adoro questa Oscar, che sopraffatta dalle numerose emozioni e dalla fatica della giornata, si affida ad Andre' senza remore e pudori, permettendole di prendersi cura di lei e di amarla con ardore. Il particolare della fossetta è davvero molto intrigante.
Tutto davvero molto bello, bellissimo! Grazie di cuore per aver condiviso con noi.
Ti aspetto con il prossimo aggiornamento (anche se arrivo sempre in ritardo).
Un super abbraccio e ancora complimenti! A presto, G.
 
(Recensione modificata il 30/09/2022 - 12:08 am)

Recensore Veterano
28/09/22, ore 17:00

Buonasera questo racconto mi e piaciuto molto complimenti per la stesura....